L’ego rende il cuore simile a un sasso. L’ego è la morte di
tutto ciò che è vero, buono e bello nella vita. Ecco perché non esiste altro
ostacolo sulla nostra via al divino, fatta eccezione per l’ego: come potrebbe
mai, una persona il cui cuore si è impietrito, conoscere l’amore? E là dove non
esiste amore alcuno, come potrà mai esistere il divino? Per l’amore è
necessario un cuore semplice e umile, un cuore semplice e colmo di benevolenza.
In proporzione a quanto l’ego si è consolidato, il cuore ha perso altrettanta
semplicità e capacità di sentire.
In cosa consiste la religiosità? Quando qualcuno me lo
chiede, dico: “La religiosità è semplicità del cuore, la potenza del sentire
del cuore”.
Purtroppo ciò che oggi esiste sotto il nome di religione è
la manifestazione di forme egoiche molto sottili e contorte. L’ego è la causa
alla radice di ogni violenza.
“Io sono”: questa stessa sensazione è violenza. Di
conseguenza “io sono qualcosa” è una forma di violenza ancora più grande. Una
mente violenta non può scoprire la vera bellezza, perché qualsiasi violenza
indurisce chiunque. L’insensibilità implica la chiusura delle porte
dell’essere; e come potrà mai chi ha chiuso le porte del proprio essere avere
una qualsiasi relazione?
C’era una volta un santo di nome Hasan. Viveva fuori dal
villaggio e da giorni era affamato, quando alcuni pellegrini andarono a
trovarlo. Anche loro erano stanchi e affamati dopo un lungo ed estenuante
viaggio. Non appena arrivarono e sedettero in quella capanna diroccata, uno
sconosciuto portò loro una quantità enorme di cibo e di frutta, dicendo:
“Questa offerta insignificante è per coloro che praticano la penitenza e hanno
rinunciato ai piaceri del mondo”.
Quando quell’uomo se ne andò, Hasan disse ai suoi compagni:
“Amici, anche questa notte dovrò andare a dormire senza cibo; infatti, quando
mai io ho praticato alcuna penitenza, e come potrei mai io essere qualcuno che
rinuncia? In verità, dov’è questo io?”.
“Io non sono”: chiunque l’ha riconosciuto conosce il divino
che è l’esistenza.
“Io non sono”: chiunque lo scopre può trovare l’essenza
divina.
Osho: Crea il tuo destino
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