domenica 24 dicembre 2023

Un uomo che è andato oltre la mente

 



24 Dicembre 2023

«Un uomo che è andato oltre la mente, al settimo centro, è in grado, se lo desidera, di usare la mente. Io la uso, ma solo quando vi parlo. Quando me ne sto seduto nella mia stanza, non la uso.

Un uomo che ha raggiunto il centro più alto è in grado di usare ogni altro centro del suo essere, anche il più basso. Se lo desidera, persino il più basso, anche se gli sarà difficile, perché la distanza è vasta.

Portare l’energia fin giù al centro sessuale sarà un’impresa ardua, ma lo può fare, non è impossibile.

Può usare qualunque centro desideri, se necessario; in caso contrario, tutti i sei centri se ne staranno in silenzio. Da soli non possono attirarti, non hanno alcun potere su di te, perché tu hai pieni poteri su di loro.

Un illuminato concentra tutta la sua energia in un centro. Tutti gli altri centri non si muovono più come ruote, si sono fermati, proprio come una ruota che smette di girare. Ma se lo desidera, l’illuminato può portare l’energia verso il basso. Può portarla al sesto centro e vedere in lungo e in largo con chiarezza.

Ciò non sarebbe possibile al settimo centro.

Il settimo centro è al di là di tutto. Tu, semplicemente, non ci sei più. Al sesto, ci sei ancora. L’energia arriva, il cerchio, la ruota inizia a girare. La puoi portare giù, al quinto…

Ogni giorno, quando vi parlo, la devo portare al quinto. Senza la gola, non potrei parlare. Ma quando smetto di parlare, l’energia ritorna al settimo. Posso portarla al quarto, e allora sentirai immenso amore.

L’uomo che ha raggiunto il settimo può governare la sua intera struttura vitale. Può fare tutto ciò che vuole e quando si ferma, l’energia semplicemente ritorna automaticamente al settimo.

(Quello di oggi) è uno degli aneddoti più importanti che abbiamo incontrato. Descrive in maniera completa e accurata la scienza dell’energia e della trasformazione.»

Continua e si completa nella seconda parte del capitolo 8: Un padre inventato, un figlio picchiatello

Osho, Cristianesimo e Zen

Un messaggio di liberazione e consapevolezza

https://divinetools-raja.blogspot.com/2023/12/un-uomo-che-e-andato-oltre-la-mente.html

lunedì 18 dicembre 2023

FAI DELLA RISATA UNA SPADA



18 Dicembre 2023 

"... Ma a tutti, fin dall'inizio,  viene iniettata la paura,  il nostro sangue diventa pieno di paura.  E l'ansietà aiuta tutti questi criminali a dominarvi,  a distruggervi,  a non lasciarvi vivere una vita colma d'amore e di beatitudine.

Per quanto riguarda i miei sannyasin, la paura non dovrebbe avere alcun posto nel loro essere. La paura giace negli angoli più oscuri del tuo essere - crea più luce. Crea maggiore consapevolezza, maggiore attenzione,  e la paura svanirà. Cosa c'è da temere? Non vedo nulla da temere, ci sono invece mille motivi per ridere. La risata deve diventare una spada per tagliare la testa a tutti quelli che hanno torturato l'umanità per secoli.

💞 OSHO 💞

domenica 10 dicembre 2023

Ghiandola pineale (il segreto)



La ghiandola pineale è uno dei più grandi segreti che ci sono stati nascosti. Il segreto non è che la ghiandola esista, il segreto è la sua funzione. Gli studenti di medicina dicono loro che si tratta di un organo in disuso, ma non è così. La ghiandola pineale è il nostro terzo occhio, è l'organo attraverso il quale sogniamo e immaginiamo e una volta attivato è anche l'organo che ci collega ad altre dimensioni della realtà, cioè: ci permette di vedere esseri anche da altre dimensioni oltre permettendoci di fare viaggi astrali (lasciando che il nostro corpo fisico viaggi con il nostro corpo etereo), sviluppando abilità psichiche come la chiaroveggenza o la telepatia e persino la possibilità di fare viaggi nel tempo.
Non è difficile sapere perché è un segreto, la risposta è nella chiesa. Come è sopravvissuta la chiesa? Essendo il monopolio della religione: andare a messa è l'unico modo in cui ci hanno mostrato a connetterci con il piano divino, ma in verità il tempio per raggiungere la connessione divina è dentro ognuno di noi.
L'ananas o la ghiandola pineale ha diversi significati. Per la religione cattolica, significa il potere di Dio; per la Massoneria , la visione dei ciclopi; nella tradizione Egizia è conosciuto come l'occhio di Horus, inoltre nella geometria sacra possiamo vedere che l'occhio di Horus corrisponde esattamente. Con tutte le strutture del cervello e nel mondo asiatico come terzo occhio o centro di chiaroveggenza e i intuizione .
Nella terminologia iniziatica è conosciuta come "la porta del paradiso" e tuttavia il filosofo francese, Descartes, propose che la ghiandola pineale fosse ciò che collegava il corpo con l'anima, o la conteneva. L'ha definita "la banca dell'anima". La sua proposta nasce perché la ghiandola pineale non è duplicata bilateralmente nel corpo, e inoltre credeva (a torto) che fosse esclusiva degli essere umani.
La melatonina ormonale prodotta dalla pineale la cui carenza è prodotta da insonnia e depressione, e presente in alcuni alimenti come avena, mais, pomodori, patate, noci, riso e ciliege. Negli antichi templi dei Sumeri e dei Babilonesi c'era il culto della pineale e anche in Vaticano possiamo vedere un monumento che ha la forma di ananas o pineale, portano anche le patate, e sulle pareti delle piramidi si trovano le Geroglifici.
La pineale secerne una sostanza chiamata DMT (Dimetiltriptamina) nota anche come molecola spirituale che viene curiosamente rilasciata nella fase di rapido movimento oculare, per dire quando stiamo sognando, è responsabile della visualizzazione delle immagini nei sogni. Quando non c'è luce, la ghiandola pineale produce melatonina dalla serotonina. È correlato alla regolazione dei cicli di veglia e sogno e serve a contrastare gli effetti della sindrome di fuso orario (Jet Lag).
DMT è cosi potente che può prendere la coscienza dell'uomo attraverso i viaggi nel tempo e nelle dimensioni. Nello stato immediato prima della morte, viene prodotta una grande quantità di DMT, motivo per cui viene attribuita la capacità di entrare nella coscienza nelle dimensioni superiori. Raggiunge stati mistici o interdimensionali, è il piu potente allucinogeno o enteogeno trovato in natura, in tutte le piante e gli animali (in maggiore o minore concentrazione), ha effetti profondi sulla coscienza.

lunedì 4 dicembre 2023

Abbandonare il passato



 4 Dicembre 2023

"La cosa più difficile nella vita è abbandonare il passato, perché abbandonare il passato significa abbandonare l’identità in toto, l’intera personalità. È abbandonare se stessi: tu non sei altro che il tuo passato, non sei altro che i tuoi condizionamenti.

E il condizionamento è sceso molto in profondità, perché sei stato condizionato fin dall'inizio; il condizionamento è iniziato dal primo istante in cui sei nato. Prima che te ne accorga, che ne diventi minimamente consapevole, ha già raggiunto il centro più profondo del tuo essere. E se non penetri in te stesso fino a quel centro profondo che non è stato affatto condizionato, che esisteva prima dell’inizio del condizionamento; se non diventi quel silenzio e quella innocenza, non saprai mai chi sei.

Meditazione significa penetrare quel centro, quel profondo centro interiore. Lo Zen lo chiama «conoscere il volto originale».

Questo condizionamento deve essere innanzitutto compreso, perché a causa di questo condizionamento hai perso qualcosa di essenziale, di naturale, di spontaneo che esiste dentro di te."

Osho: Philosophia Perennis, volume 2, capitolo 2

lunedì 27 novembre 2023

I TUOI CAPELLI NON SONO UNA CAUSALITÀ!




27 Novembre 2023
I nostri capelli sono l'estensione fisica dei nostri pensieri, ci danno una direzione durante la vita; ognuno dei nostri capelli rappresenta se stesso, sono punti di connessione forti sia del nostro corpo che del nostro spirito secondo le popolazioni indigene.
Gli uomini e le donne di saggezza hanno i capelli lunghi; invece, nei luoghi dove la tirannia è stata presentata in qualsiasi sua forma, i capelli corti sono stati obbligatori e questo, insieme ad altri fattori, è culminato nella sconfitta spirituale e fisica dei popoli.
I capelli hanno un linguaggio e un carattere propri, e il modo in cui sono stilati è estremamente importante per chiunque li indossi:
La linea al centro rappresenta l'allineamento del pensiero.
La treccia, l'unità del pensiero con il cuore.
Capelli sciolti significa sicurezza.
Capelli su, convinzione.
Attualmente le persone si pettinano i capelli senza conoscere il significato delle loro azioni e lo stile in cui vengono usati, i capelli sono importanti perché lasciando da parte vanità o praticità, il modo in cui indossi i capelli influenzerà direttamente il nostro umore.
Entrando nel pensiero dei popoli indigeni scopriremo che il modo di indossare i capelli pettinati era della massima importanza perché così è stata descritta e annunciata la loro partecipazione a vari eventi: matrimonio o guerra, gioia o lutto.
Attraverso i capelli e i copricapo che indossava, si potrebbe conoscere la maturità delle persone, il loro status nella società o i tempi della pace e della guerra.
Le acconciature erano come le stagioni; cambiavano nelle occasioni pubbliche, private e cerimoniali.
I capelli rappresentavano i pensieri e lo stato spirituale dell'individuo, mostrando i legami e l'unità spirituale della sua famiglia e definendo l'armonia culturale e l'allineamento spirituale della sua comunità.
I capelli rappresentavano gli stati della natura, scorrevano in linea retta come cascate, o oscillavano come acqua di fiume.
Ai bambini indigeni è stato insegnato a lavarsi e sciacquarsi i capelli.
Negli insegnamenti di molte tribù indigene, tagliare i capelli rappresentava un processo di lutto o vicinanza alla morte.
I capelli erano un elemento mistico in ognuno di loro.
Non hanno permesso a nessuno di toccarsi i capelli senza il loro permesso.
Sull'importanza dei capelli lunghi:
Da molto tempo, popoli di culture diverse non si tagliano i capelli, perché fanno parte di ciò che sono.
Quando i capelli raggiungono la loro lunghezza massima, si producono fosforo, calcio e vitamina D, ed entrano nel liquido linfatico e infine nel liquido cerebrospinale attraverso due dotti nella parte superiore del cervello.
Questo cambiamento ionico rende la memoria più efficiente e porta ad una maggiore energia fisica, ad una maggiore resistenza e allo stoicismo.
Se decidi di tagliare i capelli, non solo questa energia e nutrienti extra andranno persi, ma il tuo corpo dovrà fornire una grande quantità di energia vitale e nutrienti per far ricrescere i capelli persi.
Inoltre, i peli sono le antenne che raccolgono e incanalano l'energia del sole o (prana) ai lobi frontali, la parte del cervello che viene usata per la meditazione e la visualizzazione.
Queste antenne agiscono come condotti per ottenere una maggiore quantità di energia sottile, energia cosmica.
Ci vogliono circa tre anni dall'ultima volta che i capelli sono stati tagliati per formare nuove antenne sulla punta dei capelli.
Capelli bagnati:
Quando raccogli i capelli bagnati, tendono a rimpicciolirsi e a pizzicarsi un po', e anche a rompersi mentre si asciugano.
Un'idea migliore è prendersi il tempo di sedersi al sole ogni tanto e permettere ai tuoi capelli puliti e umidi di asciugare naturalmente e assorbire extra vitamina D.
Gli yogi consigliano di lavarsi i capelli ogni 72 ore (o più frequentemente se il cuoio capelluto suda molto). Può anche essere utile lavarsi i capelli dopo essere stati sconvolti o arrabbiati, per aiutare a elaborare le emozioni.
Taglio:
Spesso quando le persone venivano conquistate o schiavizzate, i loro capelli venivano tagliati come segno di schiavitù, impotenza e umiliazione.
Le ossa della fronte sono porose e la loro funzione è di trasmettere luce alla ghiandola pineale, che colpisce l'attività cerebrale, nonché gli ormoni tiroidei e sessuali.
Proprio quando le tribù e le intere società furono conquistate, il taglio di capelli divenne così diffuso che l'importanza dei capelli fu persa dopo alcune generazioni, e le acconciature e la moda divennero il centro.
Cicli di chiusura:
I nostri capelli, come ogni cellula del nostro corpo, hanno una memoria, motivo per cui è comune che quando chiudiamo un capitolo della nostra vita, il nostro essere ci chieda un taglio di capelli, inconsciamente dovuto al bisogno di rinnovo, come quando gli alberi sciolgono la corteccia, fino a ritrovarsi vitalità.
Pettine di legno
Gli yogi consigliano anche di usare un pettine o una spazzola di legno per pettinare i capelli, poiché offre molta circolazione e stimolazione al cuoio capelluto, e il legno non genera elettricità statica, causando una perdita di energia. dai capelli al cervello.
Noterete che se vi pettinate da davanti a dietro, dietro a davanti, e poi più volte a destra e a sinistra, vi rinfrescherà, non importa quanto siano lunghi i vostri capelli.
Tutta la stanchezza della giornata sarà finita.
Per le donne, usare questa tecnica per pettinare i capelli due volte al giorno si dice aiuti a mantenere la giovinezza, un ciclo mestruale sano e una buona vista.
Se hai problemi di calvizia, la mancanza di energia nei capelli può essere contrastata con più meditazione.
Se stai trovando qualche ciocca d'argento (capelli grigi) nei tuoi capelli, sappi che il colore argento o bianco aumenta il flusso di energia e vitamine per compensare l'invecchiamento.
Per la salute del cervello, con l'età, cerca di mantenere i tuoi capelli più sani e naturali possibile.
Si dice che quando permetti ai capelli di crescere fino alla loro lunghezza e avvolgerli intorno alla corona della testa, l'energia del Sole, il prana, l'energia vitale, scende lungo la schiena.
Per contrastare questa tendenza al ribasso, l'energia vitale Kundalini sale per creare equilibrio.
I tuoi capelli non sono lì per sbaglio. Ha uno scopo. "
Autore sconosciuto

lunedì 20 novembre 2023

I CHAKRA E LE PIETRE





20 Novembre 2023

 Le associazioni empatiche fra chakra e pietre, o cristalli, sono numerose: ecco qui, tratta dalla rete, un’ampia scelta che ti permetterà di sperimentare in prima persona.

MULADHARA Rubino, corallo rosso, magnetite, granato, elioropia, diaspro rosso, ematite, onice nera, ossidiana, quarzo affumicato, tormalina nera, agata rossa, alessandrite. 

SVADHISTHANA Opale di fuoco, tormalina rossa, corniola, calcedonio rosso, selenite, topazio. 

MANIPURA Ambra, topazio, quarzo citrino, occhio di tigre, pirite ferrosa, crisoberillo, calcedonio giallo, agata gialla, berillo dorato, calcite gialla. 

ANAHATA Tormalina, quarzo rosa, smeraldo, giada, avventurina verde, calcedonio rosa, agata verde, agata rosa, amazzonite, calcedonio ramato, crisocolla, crisoprasio, calcite rosa, calcite verde. 

VISUDDHA Lapislazzuli, acquamarina, sodalite, calcedonio, zaffiro blu, turchese, amazzonite, agata blu, calcite blu, calcedonio blu, crisocolla, celestina, opale. 

AJNA Ametista, fluorite, alessandrite, sodalite, perla, zaffiro viola, labradorite, moldavite, zircone, tanzanite, morganite, ametrino. 

SAHASRARA Ametista, diamante, calcite trasparente, tormalina bianca, celestite, pietra di luna, labradorite, quarzo ialino (cristallo di rocca).

Osho: The Cypress in the Courtyard #14

lunedì 13 novembre 2023

LIBERO di non essere libero



13 Novembre 2023 

Sei totalmente libero di scegliere, la libertà non può avere gradi. Come potrebbe? O come potresti definire libertà qualcosa che ha gradi? 

Se sei libero solo dentro casa, ma non quando esci, allora non sei libero. Una libertà limitata non è libertà, è schiavitù con un bel nome. Libertà significa ciò che è illimitato e non può significare nient’altro. Schiavitù significa limitazione. 

Questo deve essere compreso in profondità. La schiavitù non può mai essere illimitata, non puoirendere qualcuno schiavo senza limitazioni, perché la schiavitù è una cosa limitata. Ci sono gradi di schiavitù: puoi essere più schiavo o meno schiavo. Posso fare dite uno schiavo fino a un certo punto, posso dire: “Per quanto riguarda questo, o quello, sei libero”. Ma non ci sono gradi di libertà, la libertà è totale. È un fenomeno così infinito che ne abbiamo paura. 

Erich Fromm ha scritto un libro molto bello, Fuga dalla libertà. Il nome è molto significativo: “fuga dalla libertà”. Ha ragione: tutti sono in fuga dalla libertà. Ad esempio, l’amore è una libertà, ma il matrimonio non lo è. Quando sei innamorato, prima o poi la mente cercherà di sfuggire alla libertà e di trasferirsi nel matrimonio. 

L’amore è inesplorato, sconosciuto, nessuno sa dove possa portare. E la libertà è infinita: hai paura. Quindi costruisci una gabbia,segni dei confini e vivi al loro interno. Così sai dove sei e dove stai andando. Sei sfuggito alla libertà. Scappiamo in ogni modo. Perché? Perché la libertà è una cosa così totale, così grande, e noi siamo così piccoli che non riusciamo ad affrontarla, non riusciamo a conviverci. Se sei solo hai la libertà, ma quando c’è un altro, quando sei in mezzo alla folla, la libertà è perduta. Ecco perché tutti cercano di sfuggire alla solitudine. Nessuno vuole essere solo e libero. Bisogna avere compagnia, perché compagnia significa meno libertà e più schiavitù. 

David Riesman ha scritto un libro, La folla solitaria, in cui parla di questo fenomeno.Tuttiscappano in mezzo alla folla, perché sentire i morsi della solitudine significa avere paura, paura dise stessi, paura di vivere con se stessi. Tutti hanno fatto la stessa cosa, quindi è una grande folla e tutti sono soli. Una persona che non è in grado di vivere con se stessa non può essere in grado di vivere con nessun altro. Chinon è capace di amare se stesso, di godere della propria compagnia, non potrà essere in comunione profonda con nessun altro. Se ti annoi da solo, creerai noia negli altri. Per questo esistono le folle, ma sono folle solitarie. 

La libertà più grande è scegliere la propria vita, scegliere il proprio essere, scegliere se stessi. Fa paura. È meglio arrendersi a qualcuno, è meglio lasciare che qualcuno faccia le scelte per te: qualcuno che è più esperto, qualcuno più informato, qualcuno che possa guidarti. Continuiamo a scappare... Ho incontrato molte persone che mi hanno detto: “Non riesco a fare nulla. Mi arrendo a te, fai qualcosa per me!”. Resto sempre sorpreso: se non riesci a fare nulla, come puoi arrenderti? La resa è una cosa importante. Ma la gente dice: “Non riesco a fare nulla, quindi mi arrendo”, come se arrendersi non fosse niente, come se arrendersi significasse non fare nulla. Come puoi arrenderti se non hai scelto la tua vita? 

Se pensi di non aver scelto nulla, di essere solo stato scaraventato nella vita, come puoi dire: “Mi sono arreso?”. Chi sei, per poterti arrendere? No! Arrendersi è l’atto più grande, è un atto totale. Solo una persona che si sente totalmente libera può arrendersi, non uno schiavo. Come può arrendersi uno schiavo? Solo una persona responsabile può arrendersi. E se riesci ad arrenderti, puoi fare qualsiasi cosa. Questa libertà deve essere compresa profondamente, non come concetto, ma come la situazione in cui viviamo: siamo liberi. 

In questo preciso istante puoi fare dietrofront. Non c’è un destino che ti costringa ad andare in una direzione particolare, nessun passato che tispinga, nessun futuro che ti spinga: solo tu. Puoi capovolgere questo momento e cambiare. Puoi essere diverso, completamente diverso. Puoi essere un’anima, non un corpo. Non esistono gradi della libertà. E quando dico che non esistono gradidella libertà né gradi della scelta, dico anche che non esistono gradi dell’illuminazione. Ti illumini all’improvviso. Così come esistono gradi di schiavitù, ma non di libertà, esistono anche gradi di ignoranza, ma non gradi di consapevolezza. O sai o non sai. 

La gente viene a chiedermi: “Chi è più illuminato? Buddha, Mahavira, Krishna o Cristo?”. Come se ci fossero delle classifiche! Quelli che hanno scritto nei testi sacri che esistono dei gradi dell’illuminazione sono degli stupidi: “Buddha ha raggiunto questo grado di illuminazione. Mahavira ha raggiunto quel grado, qualcun altro è andato oltre entrambi...” Non ci sono gradi dell’illuminazione! Se “evapori”, salti. L’illuminazione è un salto. L’ignoranza di Buddha ha dei gradi, l’ignoranza di Mahavira ha dei gradi, ma nel momento in cui Vardhaman – il vecchio nome di Mahavira – o Siddhartha – il vecchio nome di Buddha – evaporano, la loro consapevolezza non ha gradi. La beatitudine penetra tutto il fenomeno della vita. Allo stesso modo, esistono gradi di odio, ma non gradi di amore. Ci sono gradi di rabbia, ma non ci sono gradi di perdono: o perdoni o no. Ci sono gradi di peccato, ma non ci sono gradi di virtù, non possono esserci. 

Sei totalmente libero di scegliere, infinitamente libero di scegliere. Puoi continuare a scegliere ripetutamente, nascita dopo nascita, per millenni. Nessuno può dirti di cambiare. Non puoi cambiare se non ti rendi conto di averne avuto abbastanza. Buddha ha detto: “Basta. Sono stato, ora non sarò più”. Questo è difficile da concepire, perché la logica ritiene che ci debbano essere gradi in tutto. La ragione dice: “Come posso dire che sono libero quando ovunque c’è schiavitù?”. È vero, ma sei tu che l’hai creata. 

La logica non può concepirlo, perché la logica fa parte della mente e pensa in termini di dualità fisse.Nella logica, o c’è il bianco o c’è il nero; o sei libero o non sei libero. Nella logica, non esiste il grigio. Ma nella vita, il grigio è l’unica realtà: il bianco è un polo del grigio e il nero è l’altro polo. Quando dico che sei libero, dico anche che sei libero di non essere libero, sei libero di essere uno schiavo. La tua libertà è tale che puoi persino scegliere la non-libertà, perché se non puoi scegliere di non essere libero, la tua libertà non è totale. 

Questo è il dilemma. La logica ordinaria direbbe: “Se l’uomo è libero, perché non è libero? Se l’uomo è divino, perché non si sente divino? Se l’uomo è beatitudine, perché non è beato?”. Ma io affermo che l’uomo non è libero perché è libero: ha scelto. L’uomo può scegliere la libertà e diventare libero oppure può andare contro se stesso, contro la sua natura. Questo è ciò che la libertà implica. Quando riesci ad andare contro la tua natura, quando riesci a espandere la tua coscienza o a non espandere la tua coscienza, diventi libero, responsabile… O ancora più dannoso per te stesso. 

Gli animali non sono liberi, nel senso che sono più inconsci. Vivono d’istinto, non possono scegliere. Hanno una natura fissa e devono seguirla. L’uomo non ha una natura fissa, non esiste una natura dell’uomo. L’uomo ha libertà: può cadere, può innalzarsi; può scendere più in basso degli animali o volare più alto degli angeli. Non ha una natura fissa. Più diventi conscio, meno c’è che ti lega. Più responsabile diventi, più ci sono pericoli. Ci saranno dei cambiamenti pericolosi e non li sfuggirai se non diventerai totalmente consapevole. Ed è bene attraversarli piuttosto che cercare di scappare, perché questi pericoli ti aiuteranno a essere più consapevole. La fuga creerà solo incoscienza, inconsapevolezza, letargia e sonno. 

TRATTO DA: Osho, The Great Challenge #10

domenica 5 novembre 2023

LA FINE DELLA MANCANZA



5 Novembre 2023 

Smettila di paragonarti agli altri. Togli la tua attenzione da ciò che gli altri hanno. Dal loro successo. Dalla loro felicità. Dalle loro relazioni meravigliose. Dai risultati che hanno raggiunto. Dalla loro abbondanza.
Quando fai paragoni, fai l' esperienza della mancanza, dell' invidia; è resistenza a te, al dove sei, a ciò che sei. Ti senti lontano da dove dovresti essere, lontano da casa, lontano dalla vita. Ma la vita è qui; la vita non è mai lontana.
Porta la tua attenzione lontano da ciò che fanno gli altri, e invitala più vicino a te, a dove tu sei, al respiro, alle sensazioni del corpo. Senti la tua connessione con la terra, il radicamento della tua presenza. Permettiti di sentire ciò che senti: tristezza, rabbia, anche disperazione. Lascia che questi antichi ospiti si muovano attraverso te, oggi. Non li hai creati tu e non è tuo compito sbarazzartene.
Non sei una "persona" fissa nel tempo e nello spazio, ma un vascello, un attuale contenitore per ogni pensiero, ogni sentimento, ogni speranza, ogni sogno, ogni onda di tristezza o gioia.
La tua abbondanza giace nel tuo respiro, amico, nella tua vicinanza alla terra, nella tua originalità, nel tuo cuore aperto, nella tua capacità di ridere alle seriosità di questo mondo.
Sei vasto, oltre ogni paragone.
Jeff Foster

domenica 29 ottobre 2023

NEL mondo ma non DEL mondo



29 Ottobre 2023 

Vorrei che diventassi così “bravo” da riuscire a rimanere nel mondo e al tempo stesso essere meditativo. Vorrei che ti relazionassi con la gente, che amassi, che avessi milioni di relazioni – perché arricchiscono – e che fossi capace, a volte, di chiudere le porte e prenderti una vacanza da tutti, in modo da entrare in relazione anche con il tuo essere. 

Relazionati con gli altri, ma anche con te stesso. Ama gli altri, ma ama anche te stesso.

Esci! Il mondo è bello, avventuroso; è una sfida, arricchisce. Non perdere questa occasione! Quando il mondo bussa alla tua porta e ti chiama, esci! Esci senza paura: non hai niente da perdere, hai tutto da guadagnare. Ma non perderti. Non andare avanti senza sosta, al punto di perderti. A volte torna a casa. A volte dimentica il mondo: questi sono i momenti di meditazione. 

Ogni giorno, se vuoi essere equilibrato, devi bilanciare l'esterno e l'interno. Dovrebbero avere lo stesso peso, in modo da non diventare mai asimmetrici dentro di te. È questo il senso di ciò che dicono i maestri Zen: "Cammina nel fiume, ma non lasciare che l'acqua ti tocchi i piedi". Stai nel mondo, ma non essere del mondo. Stai nel mondo, ma non permettere che il mondo sia dentro di te.

: Osho, A Sudden Clash of Thunder #2

lunedì 23 ottobre 2023

Devi perderti!



23 Ottobre 2023  

Osho, come faccio a trasformare il mio hobby di dipingere in una meditazione? 

L’arte è meditazione. Qualsiasi attività diventa meditazione se ti ci perdi dentro. Quindi non restare solo un tecnico. Se sei solo un tecnico, la pittura non diventerà mai meditazione. Devi entrarci dentro follemente, come un pazzo, completamente perso, senza sapere dove stai andando, senza sapere cosa stai facendo, senza sapere chi sei. Questo stato di non conoscenza porterà alla meditazione. 

Lascia che accada. Un quadro non deve essere dipinto, devi solo permettere che accada. E non voglio dire che devi essere pigro, no: non accadrà mai. Deve cavalcarti. Devi essere molto molto attivo e tuttavia non farlo. 

Questo è il trucco, questo è il nocciolo della questione: devi essere attivo e tuttavia non fare. Permetti alla tua attività di essere posseduta da qualcosa che è al di là di te. Hai visto un tramonto. È dentro di te e vuole essere espresso. 

Quando accade una grande esperienza, sia di bellezza, sia di verità o di amore, è seguita da un profondo desiderio di esprimerla. Quel desiderio di esprimerla ne fa parte, è intrinseco, è insito. Hai visto un tramonto e ti ha riempito. Ilsuo sogno ti circonda. È lì, dentro di te… Tutti quei colori e tutte quelle sfumature delle nuvole, del vento, degli uccelli e della sabbia. Ci sono tutti e vogliono essere espressi. E tu ti metti a disposizione. 

Vai alla tela. Medita per alcuni minuti. Siediti in silenzio davanti alla tela. Deve essere come la scrittura automatica: prendi la penna in mano e ti siedi in silenzio e all’improvviso senti un impulso nella mano. Non l’hai fatto, sai di non averlo fatto. Lo stavi semplicemente aspettando: arriva l’impulso e la mano inizia a muoversi. Qualcosa inizia a succedere. 

La scrittura automatica è sorprendente: non riesci a credere che sia la tua mano a produrla e che tu non stai facendo nulla. Si muove da sola, come se avesse un’esistenza e uno spirito propri. Sei posseduto dal tutto, o chiamalo inconscio, chiamalo come vuoi, sono solo parole. Ma la tua piccola mente conscia non è più sola. Qualcosa di più grande ne ha preso possesso, è diventato più potente. La mente conscia è solo uno strumento di qualunque cosa sia… I mistici lo chiamano dio, o natura; gli psicologi lo chiamano inconscio. “Esso” ti ha posseduto, qualcosa senza nome. Devi iniziare a dipingere in questo modo. Pochi minuti di meditazione, solo per metterti a disposizione. 

Qualunque cosa accada, lascia che accada. Porta tutta la tua esperienza perfarla accadere. Prendi il pennello e inizia. All’inizio vai lentamente, in modo da non farti coinvolgere. Vai lentamente. Lascia che il tramonto inizi a fluire attraverso di te da solo e poi perditi in esso. 

E non pensare a nient’altro. L’arte deve essere fine a se stessa, solo così è meditazione. Non devi lasciare entrare una motivazione. E non sto dicendo che non devifar vedere il dipinto, che non devi mostrarlo. Va benissimo, ma è un sottoprodotto, non è la motivazione. Devi mangiare, quindi vendi il quadro, ma ti fa male venderlo. È quasi come vendere tuo figlio, ma è necessario, quindi va bene. Ti rattrista, ma venderlo non era la motivazione, non l’hai dipinto per venderlo. È stato venduto, questa è un’altra cosa, ma non era la motivazione. Altrimenti rimarrai un tecnico. 

E questa è la differenza tra un tecnico e un artista: l’artista è un meditatore, il tecnico no. Il tecnico deve concentrarsi su ciò che sta facendo e il meditatore, l’artista, deve perdersi. Non c’è concentrazione, non c’è nessuno che possa concentrarsi. È una grande gioia se riesci a perderti nella tua pittura. La venderai, sarà apprezzata, sarà esposta. Questa è un’altra cosa, è solo un sottoprodotto. 

Devi perderti. Non è necessario che tu ci sia. Devi scomparire completamente nella tua pittura, nella tua danza, nel respiro, nel canto. Qualunque cosa tu stia facendo devi perderti completamente, senza controllo. 

Abbiamo molta paura di perdere il controllo, perché sembra follia. E questo mondo è così folle che se diventi veramente sano di mente, alla gente sembrerai pazzo. 

Il caso di Claude Eatherly è emblematico. Era stato scelto per dare il segnale per lanciare la bomba atomica su Hiroshima. Non sapeva cosa stesse facendo e quando se ne rese conto rimase inorridito. In atto di espiazione si unì a dei gruppi di disobbedienza civile, richiamando l’attenzione sulle atrocità delle armi termonucleari. Le autorità non erano disposte a tollerarlo e quindi un consiglio medico di straordinari psichiatri “patriottici” lo dichiarò malato di mente. 

La morale è semplice: nel nostro mondo bisogna essere matti per essere umani. 

Quest’uomo stava diventando sano di mente, ma questa società non può permetterlo! La morale è chiara: se vuoi diventare sano di mente devi essere pronto a essere considerato pazzo. Se vuoi diventare umano dovrai subire la follia! 

Quindi l’assenza di controllo fa paura. Se non ti controlli, non sai dove stai andando e cosa succederà. Riuscirai mai a tornare al vecchio status quo? Nessuno lo sa. Potresti andare così lontano da non essere in grado di tornare indietro. Quindi non perdiamo mai il controllo, continuiamo a mantenerlo ben saldo! 

Questo controllo non ti permetterà mai di diventare un grande artista. L’artista deve essere matto in questo senso e deve andare con tutto il cuore nell'ignoto, ovunque lo porti. Deve rischiare la pelle. 

Diventerà meditazione. Qualunque cosa tu faccia, devi perderti! E molto succederà... 

OSHO Don’t Just Do Something, Sit There # 21

domenica 8 ottobre 2023

Goditelo!

 


Osho, sei settimane fa mi hai detto di tuffarmi dentro e l’ho fatto. E sono arrivato in un posto molto tranquillo, immobile, dove mi sento distaccato, disimpegnato, solo e distante… 

Perfetto! Era quello che volevo ed è successo. Non cercare di uscire da questo spazio. Se ne andrà da solo e poi vedrai perla prima volta cos’è la comunicazione. Se te ne tiri fuori, non sarà maturo, lascia che accada. 

Questo è bellissimo. Sii distante, sii distaccato, sii disimpegnato e sii solo. È da qui che si dovrebbe sempre iniziare, è il primo passo dal tuo nucleo più profondo. Tutto il resto è periferico, ma questo è molto centrale. Tutto il resto è circonferenza. L’amore è circonferenza; la meditazione è al centro. Questo è il centro del ciclone. 

Quindi goditelo, assaporalo. Invece degli abbracci, goditi questo spazio. Questo è il modo in cui entri in te stesso. Significa abbracciare te stesso: lascia che accada per primo. Significa amare te stesso: lascia che accada prima e lascia che accada totalmente; poi un giorno ti accorgerai improvvisamente di essere straripante. E arriveranno gli abbracci, ma avranno una qualità completamente diversa. Non sei tu che li fai, è dio che li fa attraverso te. 

Ti avvicinerai di nuovo alle persone, ma non sarà una vicinanza fisica. Il corpo sarà incluso, ma non sarà solo fisico. Sarà qualcosa di più, sarà spirituale. E un abbraccio, quando è solo fisico, non ha senso. Quando ha qualcosa dello spirito in sé, allora ha un significato. Era esattamente quello che volevo e sta accadendo. Sii felice, sentiti beato: “Mi sento fortunato che stia accadendo”. Goditelo, non rovinarlo, è lo spazio giusto in cui stare. E da questo punto inizia tutto ciò che è giusto. Un giorno amerai di nuovo, ma in un modo diverso. Sarà una realtà separata. Parlerai con le persone, ma lo farai da una visione diversa. Non sarà solo per il gusto di parlare, proverai davvero a comunicare. Non saranno solo chiacchiere, non sarà solo una conversazione, sarà comunione!

Vorrai condividere qualcosa e parlerai solo quando avrai qualcosa da condividere. Altrimenti starai zitto, non avrai bisogno di parlare! E non farai più finta. Se le risate arriveranno, riderai. Se non arriveranno, andrà benissimo lo stesso. A nessuno è richiesto di ridere ventiquattr’ore su ventiquattro, quindi tutto ciò che arriverà, verrà dal tuo essere interiore. E quando arriva dall’essere interiore, arriva da dio. Qualunque cosa riusciamo a fare alla periferia è gestita solo dalla mente e dall’ego; e naturalmente non può avere molto significato. 

Le persone continuano ad abbracciarsi, a parlare, ad amare, ed è tutto superficiale, tutto casuale, tutto accidentale. Continuano a muoversi attraverso quei gesti, perché non sanno che altro fare. Se non fanno queste cose si sentono soli. Se non fanno queste cose hanno paura. Quella solitudine inizia a rosicchiare il loro cuore. Se non fanno queste cose non sentono alcun significato nella vita. Ma quando le fanno, non ne ricavano nulla, perché quei gesti sono vuoti. 

Quindi in entrambi i casi sono frustrati: se le fanno e se non le fanno. E sempre più persone scelgono di farle, perché almeno sono impegnate. 

Ti mantengono così impegnato che non hai tempo per pensare al significato vero della vita. È una specie di evasione, una fuga. 

La gente continua a correre da una cosa all’altra. Non lasciano alcun intervallo, alcuna pausa, dove possano vedere cosa stanno facendo e per cosa; e qual è il significato di tutto ciò. 

Questa domanda fa male. La gente continua a evitare questa domanda. Non vogliono vederla, non vogliono affrontarla. Si stancano, vanno a dormire e sognano, e al mattino ricominciano a correre. Durante la notte fuggono attraverso il sogno e durante la giornata fuggono attraverso l’attività. 

Ora stai tornando a casa, non stai fuggendo. Quindi lascia perdere le parole anche perché queste parole possono crearti un problema. Non chiamarlo “disimpegno”, perché è una parola negativa, dispregiativa. Chiamalo “impegno con me stesso”. Non dire “distacco”. No, di’ “amore per me stesso”. Questo è ciò che intendo per “autoerotismo”: innamorarsi profondamente di se stessi, amarsi. 

Quindi per alcuni giorni sii un narciso, senza giudizio, senza condanna, con grande beatitudine. E così, un giorno, all’improvviso ti accorgerai di essere pieno di energia, perché non l’hai sprecata, è diventata una riserva. 

Abbracciare, parlare, amare, muoversi e fare sono uno spreco di energia. Ci sono migliaia di “buchi” attraverso i quali continui a dissipare energia. Quando non la sprechi, diventa una grande riserva. E un giorno all’improvviso la senti così tanto da non poterla contenere: è straripante. E quando l’energia trabocca da sola è meravigliosa! È incredibile! È estasi! 

La parola “estasi” è diventata molto importante, ma l’altra sua faccia non è mai stata molto usata: l’instasi. Estasi significa andare fuori; instasi significa andare dentro. Questo è lo stato di instasi. 

In Oriente, quando parliamo di estasi, parliamo prima di instasi. Instasi significa entrare.Instasisi gnifica implosione; estasi significa esplosione. Nell’estasi c’è danza e celebrazione; nell’instasi c’è silenzio assoluto, solitudine. Ma l’estasi nasce solo dall’instasi, non c’è altro modo. 

L’albero può salire in alto nel cielo se prima scende in profondità nella terra. Per prima cosa deve far crescere le radici. Le radici sono instasi e il fogliame, i rami e i fiori, sono estasi. Senza radici non ci sarà estasi. 

Quindi radicati! 

E sono molto felice, ce l’hai fatta! Il resto arriverà da solo. 

Bene.

TESTO DI OSHO TRATTO DA: 

Don’t Just Do Something, Sit There #20

domenica 24 settembre 2023

Lascia andare il controllo!

 

24 Settembre 2023



  Osho, continuo a girare in tondo... Ultimamente sono stato in così tanti spazi diversi che sento di aver bisogno di aiuto! [Osho controlla la sua energia] 

Va tutto perfettamente bene. Piuttosto che chiamare quei momenti “girare in tondo”, trova una parola migliore. Perché quando dici “sto girando in tondo” è una condanna. Non l’accetti, c’è un profondo rifiuto. Ma l’intera esistenza gira in tondo, tutto il movimento è circolare. Le stelle, la Luna, il Sole, la Terra, le stagioni, la ruota della vita e della morte: tutto è circolare e non esiste nulla di lineare. “Lineare…”. Lo stesso concetto di lineare è un’idea occidentale che non ha alcuna corrispondenza con la realtà. 

“Spirale” andrebbe meglio? “Spirale” è perfetto! È un cerchio in evoluzione, va benissimo. Ma non usare mai parole di condanna: creano problemi inutilmente. “Spirale” è perfetto. Ma non c’è niente di sbagliato nemmeno a girare in tondo. Gira con l’energia della danza, tutto qui. Non c’è un luogo da raggiungere: questo è il mio insegnamento fondamentale. Anche quando usi “spirale”, hai l’idea di andare da qualche parte, perché “spirale” significa che hai messo insieme il circolare e il lineare. Spirale significa che hai iniziato a muoverti in linea verso l’alto: il lineare è rientrato! 

Non è necessario andare da nessuna parte. Tutto è bello così com’è! L’esistenza non sta andando da nessuna parte. È semplicemente qui. È una danza, non è una maratona! È semplicemente gioia. Quindi accettalo, rilassati e dagli la qualità della danza. Lascialo andare ovunque vada! Non cercare di controllarlo. Lasciarlo andare! È così che deve essere. Se raggiungi l’inferno ballando, è perfetto. Se raggiungi il paradiso triste e annoiato, che senso ha? 

Nel profondo della tua mente c’è un valore, un’idea, che devi arrivare da qualche parte. Quindi deve esserci la linea, cioè devi andare da questo punto a quel punto, non devi andare fuori strada. L’idea stessa di andare fuori strada significa che hai un obiettivo nella mente. 

Non puoi perderti, non c’è modo di smarrirti, perché non c’è una meta da confrontare con dove stai andando. Vai fuori strada perfettamente felice e danza! Non puoi sbagliare, perché in primo luogo non c’è niente da perdere! Divertiti, salta da un punto all’altro: va benissimo. E tu lascia andare il controllo, lascia che sia dio ad averlo.

Osho

https://darshanshaktipat.blogspot.com/2023/09/lascia-andare-il-controllo.html

domenica 17 settembre 2023

Fai qualcosa!

 

17 Settembre 2023

 


 Osho, ho riflettuto sul mio passato e mi sono depresso: ora sono senza energia. Continuare a pensare al passato è il modo più efficace per creare infelicità per se stessi. Bello o brutto, il passato è passato. Non ha più alcuna validità, non ha più alcuna rilevanza. Guarda avanti, non guardare mai indietro. Guardare indietro è come guidare in retromarcia con gli occhi sullo specchietto retrovisore. Non è il modo di guidare, prima o poi accadrà un incidente. E se vivi troppo nel passato non puoi avere energia. L’energia arriva attraverso il futuro; l’energia arriva attraverso l’apertura verso cose nuove. Quando avrai delle cose nuove da fare, troverai l’energia. Quando non hai niente da fare e rimugini soltanto sul passato, non hai alcun bisogno di energia, quindi non arriva. Arriva l’energia di cui hai bisogno, non di più, mai di più. Se ti butti in qualcosa di creativo, avrai più energia. 

Questa è una cosa da comprendere: le persone creative hanno più energia. La gente normalmente pensa che siano creative perché hanno più energia. È falso! È proprio il contrario invece: hanno energia perché sono creativi. Ma la gente pensa: “Io cosa posso fare? Lui ha tanta energia, ecco perché è creativo”. È sbagliato, assolutamente sbagliato, non è vero, nemmeno per metà, non contiene nemmeno un briciolo di verità. Le persone creative hanno energia perché creando, arriva più energia. È proprio come attingere l’acqua dal pozzo: più si attinge, più acqua fresca arriva. Siediti in silenzio a rimuginare e l’energia scomparirà. Non ne hai bisogno, non te la meriti! Per cosa hai bisogno di energia? Dio ti dà energia solo quando ne fai qualcosa. Dipingi, canta, suona, balla, ama, fai qualcosa! Crea qualcosa! Trova un modo di vivere creativo. Qualcosa devi fare: senza fare non sarai mai felice e non proverai mai appagamento. È proprio come quando un albero ha fiori e frutti e si sente appagato. Quando puoi avere intorno a te le cose che hai creato, sei soddisfatto: questa è la tua fioritura! 

Un uomo sterile, o una donna sterile, non si sentiranno mai appagati. La mia comprensione su di te è che ti stai inutilmente preoccupando troppo del passato e non stai mettendo alcuna energia nel futuro. E non stai facendo nulla di creativo, quindi non ti senti felice e non hai energia. Quindi, qualsiasi cosa tu voglia fare – e non ti sto dicendo di fare qualcosa in particolare – falla. Pensa per alcuni giorni a cosa vorresti fare, a cosa vorresti ottenere, a cosa vorresti esprimere e poi inizia a lavorarci su. Vedrai che improvvisamente l’energia comincerà a scorrere.

Osho

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sabato 9 settembre 2023

La vera creatività

 9 Settembre 2023




 La vera creatività nasce solo dal silenzio. Una creatività che è contraria al silenzio non è altro che febbre: è l’attività febbrile della mente. È solo il rumore della mente e non vale molto, anzi, non ha valore. Quando qualcosa nasce dal tuo silenzio, ha significato. 

E una persona deve vivere il silenzio prima di poter scrivere o dire qualcosa che abbia valore, perché solo nel silenzio la linfa del tuo essere si raccoglie e si integra... E poi un giorno straripi! Quella è creatività: straripare è creatività, energia che trabocca è creatività! 

Osho, God's Got a Thing About you #19

https://darshanshaktipat.blogspot.com/2023/09/la-vera-creativita.html

venerdì 25 agosto 2023

TESTIMONI DEL DIVINO



25 Agosto 2023 

 Questo è ilsignificato del mio sannyas. Sto cercando di fare di te una nave, un veicolo, una finestra, una porta attraverso la quale possa entrare l’aldilà. Se riesci a essere un testimone del divino, sarà sufficiente. Un solo raggio di luce sarà un grande evento. Questa è la prima volta in cui sulla Terra nessuno è davvero un testimone. Tutti continuano a citare gli altri. Se chiedi a un ateo, ti risponderà: “Dio non esiste”. Se chiedi a un teista ti risponderà: “Sì, dio esiste, lo dice mio padre” o lo ha detto il padre di suo padre o qualche antico rishi. 

Non c’è nessuno che sia lui stesso un testimone, che dica: “Dio esiste, lo dico perché lo so”. Chiunque possa dire “sono un testimone”, può non soltanto dirlo, ma vivere la sua testimonianza. Il suo essere può diventare un testimone. Dio, la dimensione del divino, ha perso la sua presa perché tante persone nevrotiche, tante persone malate, si sono avvicinate alla religione a causa delle loro frustrazioni. Il loro interesse è negativo, quindi diventano il genere sbagliato di testimone. Non sono beate, non sono felici. Sono tristi immagini di dolore. Chiudono la porta invece di aprirla. 

La porta del divino può essere aperta solo se chi si avvicina alla religione è beato, felice, danzante. Solo un dio che danza può contraddire l’affermazione di Nietzsche che dio è morto, perché solo un dio che danza può dimostrare di essere vivo. Quindi sii un testimone. Non pensare alla sofferenza degli altri: trascendi la tua. Così sarai d’aiuto agli altri. Non pensare a servire gli altri. Servi te stesso prima, trascendi la tua sofferenza. Così sarai al servizio di tutti e sarai in grado di fare qualcosa che ha significato, qualcosa di importante. Non essere un triste servitore del divino. Non trasformare l’aiuto agli altri in un dovere. 

TRATTO DA: Osho, The Eternal Quest #14

lunedì 14 agosto 2023

DIVENTA UNA PORTA!



14 Agosto 2023 

Questa è la nostra unica speranza. Se riusciamo a far sentire agli altri, guardando attraverso i nostri occhi, attraverso tutto il nostro essere, che l’aldilà esiste, che la beatitudine esiste, allora e solo allora, l’umanità potrà salvarsi. Altrimenti, ciò che accadrà non sarà bello. L’Oriente diventerà materialista, perché è affamato. È destinato a seguire le orme scientifiche e tecnologiche dell’Occidente. Se un Buddha arrivasse in Oriente oggi, non sarebbe il benvenuto. L’Oriente può accogliere un Einstein, ma non un Buddha. Giorno dopo giorno, l’Oriente diventerà sempre più materialista. E in Occidente... Se le persone si aprono, se alcune persone si interessano così tanto alla meditazione da farla diventare una questione di vita o di morte, se trascendono la sofferenza e diventano porte del divino, l’Occidente potrà entrare in un’era spirituale. Altrimenti impazzirà. È andato fin dove la mente può arrivare, ha raggiunto il limite e non c’è niente oltre. L’aldilà è negato, è diventato un tabù. Parlare di divino, parlare di spirituale, è un tabù. Se percepisci qualcosa del divino, non puoi parlarne o la gente penserà che sei pazzo.

Giorno dopo giorno, l’Occidente sta impazzendo, sta diventando matto. E a causa della follia, molto succederà. Si diffonderanno sempre più l’LSD, la mescalina, la marijuana. Sono solo tentativi di fuga, per sfuggire alla travolgente follia che aspetta dietro l’angolo. Sai che sta arrivando, quindi tutto quello che puoi fare è scappare nell’oblio. Prendi una droga, perdi conoscenza. E a quel punto non te ne frega niente. Ma la tua indifferenza non lo impedirà. Sta arrivando! E se sei incosciente, arriverà anche prima. Se non succede nulla, queste sono le possibilità che abbiamo di fronte. L’Oriente diventerà materialista e l’Occidente diventerà totalmente nevrotico. 

Nessuna delle due cose va bene. E l’Oriente non potrà restare a lungo non nevrotico, perché è solo questione di tempo. Entro un secolo in Oriente accadrà la stessa cosa che è successa in Occidente. Quando c’è il materialismo, quando c’è una scienza violenta, quando c’è una cultura che nega dio, non c’è altra possibilità. Non c’è spazio aperto, non c’è nessun luogo dove andare. Ma qualcosa può accadere, quindi non sono pessimista. Qualcosa puòintervenire, ma non possiamo continuare solo a sperare. Dobbiamo diventare veicoli affinché l’intervento possa accadere. Ognuno di noi deve diventare un passaggio affinché il divino scenda sulla Terra.

Osho, The Eternal Quest #14

lunedì 7 agosto 2023

LA PROVA DELLA TRASCENDENZA



7 Agosto 2023 

L’arte della religione consiste nel trasformare l’oscurità in luce, la morte in assenza di morte, la sofferenza in beatitudine. Tutta l’arte, tutta l’alchimia della religione, si occupa solo di questo. Buddha era nella sofferenza, Mahavira era nella sofferenza, Cristo era nella sofferenza, ma potevano trasformare la loro sofferenza in profonda beatitudine. Adesso non siamo più in grado di trasformarla. Cosa è successo? La possibilità di trasformare la sofferenza è stata negata. Per me, la sofferenza dimostra la possibilità della trascendenza. 

Non puoi soffrire, a meno che non ci sia la possibilità di trascendere. Una persona che non può essere sana non può vedere la sua malattia. È impossibile. Se ti senti male, questo indica la possibilità di ricevere aiuto. Altrimenti non potresti sentire di essere malato. Solo la capacità di essere sani può percepire la realtà della malattia. Solo l’occhio che è in grado di conoscere la luce può riconoscere l’oscurità. Quindi, quando dico che è un bene che esista la sofferenza, intendo che questa sofferenza mostra che la beatitudine è possibile. Se non ci fosse alcuna possibilità di beatitudine, non proveresti sofferenza. La senti a causa dell’assenza di beatitudine. 

Questa assenza è avvertita come sofferenza. Questa possibilità di trascendere la sofferenza deve essere riaperta. E le porte devono essere rese più ampie di quanto non fossero mai state prima, perché la mente contemporanea ha bisogno di aperture più ampie. Altrimenti continuerà a negare la possibilità della trascendenza. Bisogna permettere al cosmico di irrompere in noi e tutti devono diventare delle porte. Se riesci a trascendere la tua sofferenza, diventerai una porta per tanti altri. Attraverso te, verranno a sapere che esiste qualcosa al di là. Questo è il lavoro da fare. Ma prima diventa una porta, in modo che chiunque entri in contatto con te sappia che qualcosa al di là è possibile, qualcosa esiste al di là.

Osho, The Eternal Quest #14