venerdì 30 novembre 2018

Il sole è nuovo ogni giorno.



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Questa è una della massime più profonde di Eraclito. La fame è nuova ogni giorno. La vita è nuova ogni giorno. Dire "ogni giorno" non è esatto: ogni movimento, ogni gesto, ogni momento, ogni cosa è nuova. Da dove viene allora il vecchio? perché ti annoi? Se ogni cosa è così nuova e non puoi entrare due volte nello stesso fiume, e se non puoi rivedere la stessa alba; se ogni cosa è così nuova e fresca, perché dunque ti annoi e muori? Perché non vivi in funzione dell’armonia interiore. Vivi in funzione della mente. E la mente è vecchia.

La mente coincide col passato, la mente è memoria accumulata. E se guardi attraverso la mente, questa porta con sé vecchiaia e morte per tutte le cose, per ogni cosa sembra polverosa, sporca, tutto a causa della mente. Metti da parte la mente, metti da parte i ricordi! Se riesci a mettere da parte i ricordi, tua moglie è nuova ogni giorno, perché è solo a causa dei ricordi che tu pensi di aver vissuto con questa donna trent’anni e di conoscerla bene. Chi puoi conoscere? Nessuno conosce mai nulla. Rimaniamo estranei, eternamente estranei. Come puoi conoscere una persona? Si può conoscere una cosa, non una persona, perché una cosa può essere esaurita. Ed ora gli scienziati dicono che neppure le cose possono essere conosciute, perché neppure loro possono essere esaurite.

L’esistenza non ha passato. Il passato fa parte della mente.


L’esistenza è sempre nel presente, nuova, fresca, sempre in movimento, una forza dinamica, un movimento dialettico, scorre come un fiume.



Se avrai questa intuizione, non sarai mai annoiato. E la noia è la malattia più grave: uccide in profondità, è un lento avvelenamento.

Ricorda, la giovinezza è una qualità dell’essere. Se sei in grado di guardare il mondo senza la mente, resterai giovane per sempre. Anche nella morte sarai giovane, emozionato proprio perché la morte si sta avvicinando; sei eccitatissimo: una grande avventura, un culmine, una porta si apre ora sull’infinito.

La fame è passata, ecco ora la sazietà. Ora stai andando a riposarti. Ora sarai un seme, ed il seme riposerà e dormirà per molti, molti anni. E poi di nuovo germoglierai, aprirai di nuovo gli occhi, ma non sarà mai la stessa cosa. Mai nulla è uguale a se stesso. Ogni cosa continua a cambiare. Solo la mente è vecchia e morta. Essere capaci di guardare la vita senza la mente, questo è meditazione.

Osho: L'armonia nascosta

giovedì 29 novembre 2018

FELICITA' O INFELICITA' SONO UNA SCELTA


L’infelicità ha molte cose da darti, cose che la felicità non può darti. Di fatto, la felicità ti sottrae molte cose. La felicità ti porta via tutto ciò che hai sempre avuto e tutto ciò che sei sempre stato: la felicità ti distrugge.
L’infelicità nutre il tuo ego e la felicità è fondamentalmente uno stato di assenza dell’ego. Questo è il problema, il punto cruciale del problema. Ecco perché le persone trovano tanto difficile essere felici.
Ecco perché nel mondo milioni di persone devono vivere nell’infelicità… hanno deciso di vivere nell’infelicità. Questa ti dà un ego estremamente cristallizzato. Se sei infelice, esisti. Se sei felice, non esisti. Nell’infelicità, sei cristallizzato – nella felicità ti espandi.
Se comprenderai questo, le cose ti saranno lampanti. L’infelicità ti rende speciale. La felicità è un fenomeno universale – non ha niente di speciale. Gli alberi sono felici, gli animali e gli uccelli sono felici. L’intera esistenza è felice, l’unica eccezione è l’uomo. Quando è infelice, l’uomo diventa davvero speciale, straordinario.
L’infelicità ti rende capace di attrarre l’attenzione degli altri. Ogni volta che sei infelice gli altri si prendono cura di te, provano simpatia per te, ti amano. Tutti cominciano ad accudirti. Chi mai vorrebbe ferire una persona infelice? Chi sarebbe geloso di una persona infelice? Chi mai vorrebbe mettersi contro una persona infelice? Sarebbe una cosa troppo perfida!
Ci si prende cura di una persona infelice, la si ama, la si accudisce. L’infelicità è un grande investimento. Se la moglie non è infelice, il marito ha la tendenza a dimenticarsene. Se è infelice, il marito non può permettersi di trascurarla. Se il capofamiglia è infelice, l’intera famiglia – sua moglie e i suoi figli – gli stanno vicino, si preoccupano per lui e gli danno un grande conforto. L’infelice non si sente solo, ha una famiglia e degli amici. .
Quando sei depresso, malato, infelice – gli amici vengono a farti visita per sollevarti il morale, per consolarti. Quando sei felice, gli stessi amici diventano gelosi di te. Quando sei realmente felice scopri che il mondo intero ti ha voltato le spalle.
Una persona felice non piace a nessuno, perché la persona felice ferisce l’ego degli altri.
Gli altri cominciano a pensare: “Ah, è così! Tu sei felice e noi stiamo ancora brancolando nel buio, nell’inferno, nell’infelicità. Come osi essere felice, mentre noi tutti siamo immersi in tanta infelicità?”
Naturalmente il mondo è costituito da persone infelici e nessuno è abbastanza coraggioso da contrapporsi al mondo intero; è troppo pericoloso, troppo rischioso. È meglio aggrapparsi all’infelicità, in questo modo si continua a far parte della folla. Sei felice: sei un individuo; sei infelice: fai parte della folla – hindu, maomettani, cristiani, indiani, arabi, giapponesi.

Felice? Sai cos’è la felicità? È forse hindu, cristiana o maomettana?

La felicità è semplicemente felicità. Ti senti trasportato in un altro mondo. Non fai più parte del mondo che la mente umana ha creato; non fai più parte del passato, di quella storia abnorme. Non fai neppure più parte del tempo. Quando sei realmente felice, beato, per te il tempo e lo spazio scompaiono.


Albert Einstein diceva che in passato gli scienziati avevano pensato che esistessero due realtà – lo spazio e il tempo. Egli invece ha dichiarato che queste due realtà non sono altro che due aspetti di un’unica realtà. Di conseguenza, ha coniato il termine spaziotempo – una parola sola. Il tempo non è altro che la quarta dimensione dello spazio.
Einstein non era un mistico, altrimenti avrebbe introdotto anche la terza realtà – il trascendente – che non è né tempo né spazio. Realtà che pure esiste – io la chiamo “il testimone”. In presenza di queste tre realtà, siete in presenza dell’intera trinità. Avete il concetto completo della trimurti – le tre facce di Dio. E avete tutte e quattro le dimensioni. La realtà è quadridimensionale – tre dimensioni sono dello spazio e la quarta dimensione è il tempo.
Ma esiste anche qualcos’altro, che non può essere definita la quinta dimensione perché non è la quinta realtà – è il Tutto, il trascendente. Quando sei beato, ti immergi nel trascendente. Non è frutto della società, né della tradizione – non ha assolutamente nulla a che fare con la mente umana.

Osho: Il libro del risveglio.


https://divinetools-raja.blogspot.com/2018/11/felicita-o-infelicita-sono-una-scelta.html

mercoledì 28 novembre 2018

Osho: La Via della Lentezza

 
“È necessario che tutti comprendano come funziona il loro corpo. Se cerchi di fare qualcosa che va al di là di ciò che il corpo può tollerare, prima o poi ti ammalerai.
C’è un limite del corpo che puoi cercare di forzare, ma non puoi farlo per sempre.
Magari lavori troppo; può non sembrare troppo agli altri, ma il punto non è quello. Il tuo corpo non può sopportare tanto; deve riposare. E il risultato finale sarà lo stesso. Invece di lavorare due o tre settimane e poi riposare due o tre settimane, lavora per tutte le sei settimane e riduci il lavoro a metà: è una semplice questione di aritmetica.
Questo essere di continuo sovraccarichi di lavoro, esausti, esauriti, depressi, e poi rimanersene a letto e sentirsi in colpa per tutto quanto è una cosa pericolosa che può danneggiare molte parti del corpo che sono fragili.
Riduci la velocità, vai più piano, e agisci in modo completo. Ad esempio smetti di camminare come cammini adesso. Cammina piano, respira piano, parla piano. Mangia piano; se di solito ti ci vogliono venti minuti, usane quaranta. Fatti il bagno con calma; se impieghi di solito dieci minuti, fallo in venti. Tutte le attività, di ogni genere, dovrebbero essere fatte a una velocità più lenta della metà.
Non è solo una questione del tuo lavoro. In tutte le ventiquattr’ore la velocità dovrebbe essere ridotta al minimo, alla metà. Deve essere una trasformazione di tutto il tuo stile di vita. Parla con lentezza; leggi persino con lentezza, perché la mente tende a fare tutto in modo particolare.
Una persona che è troppo il tipo del lavoratore leggerà velocemente, parlerà velocemente e mangerà velocemente; è un’ossessione. Tutto ciò che fa, lo fa di corsa, anche quando non è necessario. Se va a fare una passeggiata alla mattina presto, va di fretta. Non sta andando da nessuna parte… è solo una passeggiata, e se percorrerà due oppure tre miglia non farà alcuna differenza. Ma l’uomo ossessionato dalla velocità va sempre di fretta. È un meccanismo automatico, un comportamento automatico, meccanico. Diventa quasi una cosa innata. Smetti.
A partire da oggi, riduci tutto della metà. Il T’ai Chi andrà benissimo per te. Ti piacerà moltissimo. Ti alzi, ti alzi lentamente; cammini lentamente, e questo ti darà anche una certa consapevolezza, perché quando fai qualcosa con molta lentezza – ad esempio muovi la mano lentamente – diventi profondamente consapevole. Muovila velocemente e lo farai in modo meccanico. Se vuoi rallentare, dovrai farlo coscientemente, non c’è altro modo. Hai fatto più di quello che il corpo può fare, e la conseguenza è che il corpo collassa, non ce la fa.
Ci sono alcune cose fondamentali da comprendere. Non c’è una cosa chiamata natura umana. Ci sono tante nature umane quanti sono gli esseri umani, quindi non c’è un criterio unico.
Qualcuno corre veloce, qualcuno cammina piano. Non possono essere paragonati perché sono separati; sono entrambi assolutamente unici e individuali. Quindi non preoccuparti di questo. Non fare confronti. Vedi che qualcuno fa tanto e non va mai a letto, e tu fai qualcosa e poi devi andare a letto, e così ti senti a disagio e pensi che la tua capacità non è quella che dovrebbe essere.
Ma ti sei chiesto chi è lui e come puoi paragonarti con lui? Tu sei tu e lui è lui. Se viene costretto ad andare più piano, lui potrebbe anche ammalarsi. Sarebbe contro la sua natura; ciò che fai tu va contro la tua natura. Ascoltala. Ascolta sempre il corpo. Esso bisbiglia, non grida, perché non è capace di gridare. Ti dà i suoi messaggi solo con un bisbiglio. Se sei sveglio, potrai comprenderlo. Il corpo ha una saggezza tutta sua che è molto più profonda di quella della mente. La mente è immatura. Il corpo ha fatto a meno della mente per millenni. La mente è una nuova arrivata; non sa molto. Le cose principali sono ancora sotto il controllo del corpo. Solo cose inutili sono state passate alla mente, come pensare; pensare alla filosofia e a dio, all’inferno e alla politica.
Quindi dà ascolto al corpo e non paragonare mai. Non c’è mai stato mai nessuno come te e non ci sarà mai. Sei assolutamente unico… per il passato, il presente e il futuro. Non paragonare i tuoi appunti con quelli di un altro e non imitare nessuno. Lascia perdere quell’idea. Per due settimane prova a rallentare. Inizia da questo momento!”
– OSHO

http://aprilamente.info/osho-la-via-della-lentezza/ 

martedì 27 novembre 2018

I giusti rapporti


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Ecco perché mariti e mogli perdono la bellezza dell’amore. Ogni cosa diventa falsa e forzata. Quando erano amanti era tutto bellissimo, perché a volte si incontravano e c’era fame e sazietà. Altre volte invece aspettavano che passasse un giorno, poi l’amante sarebbe venuto - e ci sarebbe stata fame. E quando la fame è intensa, l’amore soddisfa intensamente. Quando marito e moglie stanno appiccicati ventiquattrore su ventiquattro, l’uno ombra dell’altro, non può esserci fame. Naturalmente non c’è neppure sazietà. A questo punto tutta la bellezza scompare. Ricorda, se ami una persona, permetti a quella persona di stare anche da sola, in modo che nasca la fame. Si deve star da soli, altrimenti l’amore sarà scandito dall’orologio.

Osho: L'armonia nascosta

lunedì 26 novembre 2018

La paura del futuro


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L’uomo ha paura della libertà. Esiste una paura profondamente radicata della libertà perché con la libertà viene l’insicurezza, con la libertà viene lo sconosciuto, con la libertà non sai mai quello che succederà. Con un Dio ed un destino, ogni cosa è certa. Puoi rivolgerti all’astrologo e puoi andare dal chiromante e loro ti parleranno del futuro. Senza l’esistenza di Dio, non esiste alcun destino. E gli astrologi non servono. Sul futuro non si può dire nulla. Il futuro resta una situazione aperta: nulla è prefissato, tutto è flessibile e fluido. Con la libertà diventi fluido. Con Dio che ti comanda, sei al sicuro; qualcuno si prende cura di te e Lui sa meglio di te cosa fare e cosa non fare.

Quest’universo che è uguale per tutti

non è stato creato da nessun dio né da un uomo ma è sempre stato, è, e sarà.


Un fuoco sempre vivo

che si accende da solo con ritmi regolari e che si spegne con ritmi regolari.


Questa energia ha un suo sistema intrinseco. È un cosmo, non un caos, e non ha un capo. Energia più libertà, eppure esiste una disciplina. E questa disciplina è l’armonia interiore, l’armonia nascosta.

Non esiste un capo, eppure non c’è confusione; nessuno dirige, eppure ogni cosa funziona in maniera assolutamente meravigliosa, non si potrebbe perfezionare ulteriormente. Questa è l’armonia nascosta.

E questo vale anche per la tua vita. Se ti lasci guidare dalla tua intuizione, se sai ascoltare il tuo cuore, non ci sarà bisogno di alcuna disciplina. Ti puoi muovere completamente in fiducia. Ogni cosa sarà giusta.

Osho: L'armonia nascosta

domenica 25 novembre 2018

Se tu sei partecipe dell’esistenza; l’esistenza è con te.


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Devi smettere di fantasticare. Devi sentire che l’infelicità arriva quando sei in disarmonia con la natura e la felicità arriva quando sei in armonia. L’inferno è essere fuori tempo col Logos. Il paradiso è essere al tempo col Logos. E  quella è l’armonia nascosta. Se riesci a trovarla, scopri la beatitudine. Ma se non la trovi, sei infelice: nessun altro è responsabile.

Devi ricercare e indagare. Non esiste alcun Dio, ma ognuno  è divino. L’esistenza intera è divina, sacra, ma non esiste alcun Dio. Perciò non perdere tempo e non guardare in alto in attesa di qualcuno che ti aiuti. L’aiuto verrà, ma non esiste nessuno che te lo da:

devi prendertelo

Ma questo sembra essere difficile, arduo, perché in questo caso devi trasformarti.    Per    essere    al    tempo    con    la    natura    dovrai trasformarti radicalmente. Per evitare quella trasformazione radicale inventi ogni genere di spiegazione.

Quest’universo che è uguale per tutti

non è stato creato da nessun dio né da un uomo ma è sempre stato, è, e sarà.


Un fuoco sempre vivo

che si accende da solo con ritmi regolari e che si spegne con ritmi regolari.


Buddha ed Eraclito non hanno bisogno di alcun Dio. Buddha è l’uomo più senza Dio, eppure il più vicino. Lui non parla mai di Dio, perché non fa proiezioni. Dentro di sé non ha alcuna paura che lo spinga a creare una proiezione. È senza paura, per cui Dio scompare: è la tua paura a creare Dio. E quando Dio scompare, l’esistenza intera è a tua disposizione perché tu ne gioisca e celebri.

L’energia è gioia, è piacere.


Quando non esiste alcun Dio, sei libero, completamente libero. Con un Dio lassù che manipola, non potrai essere libero: potrai essere solamente un burattino, i cui fili sono nelle Sue mani. Tutte le persone religiose diventano burattini, perché di ogni cosa è responsabile qualcun altro.

Una persona veramente religiosa è totalmente libera: Non avere religione è libertà. E con Dio, non può esserci libertà. E la libertà totale è possibile solo se non c’è nessuno che controlla, che manipola, quando non esiste alcun capo; solo allora esiste libertà. Ma la libertà ti fa paura. Non vuoi essere libero. Vuoi essere schiavo, ecco perché inventi Dio.

Io ti dico: Dio non esiste, ma ognuno è Dio, ogni cosa è divina.


Non esiste nessuna persona che controlla, perché se esistesse, l’intera esistenza sarebbe orribile, una schiavitù, un enorme campo di concentramento; sarebbe una prigione.

Non esiste Dio: la vita è libertà; puoi scegliere! Se vuoi essere  infelice  sii infelice, questa è la tua scelta. Se vuoi essere felice, sii felice, questa è la tua scelta. Se provi felicità nell’essere infelice, va benissimo.

Esistono persone che provano felicità nell’essere infelici, perché con la loro infelicità  attirano  compassione  su di sé.  Attraverso la loro infelicità  chiedono simpatia; attraverso la loro infelicità chiedono che gli venga dato amore in elemosina: ma chi può mai amare una persona infelice? A meno di non essere un Buddha, è impossibile amare una persona infelice. Sei su una strada di suicidio. Chiedi di essere amato usando la tua infelicità; potrai ottenere un po’ di solidarietà, ma non essere amato. E quel poco di solidarietà ti verrà data malvolentieri, perché chi è disposto ad amare una persona infelice?

Anche l’altro si trova in uno stato di necessità, anche l’altro è infelice. Ecco perché la gente parla troppo delle proprie sventure. Ascolta i discorsi della gente: per il novantanove per cento parla delle sue sventure, e le esalta, le fa apparire le più grandi possibile.

Osho: L'armonia nascosta