lunedì 31 agosto 2020

La rabbia dei bio-tecno-totalitaristi del Nuovo Ordine Mondiale

  --- BERLINO: „TUTTI NEGAZIONISTI, COMPLOTTISTI, ULTRADESTRI, NEONAZISTI“ (i tedeschi lo sarebbero per definizione) ----- Agosto: milioni di liberati nelle strade d’Europa e delle Americhe

 

Berlino 29 agosto 2020


 Londra 29 agosto 2020

 Ragazzi, vale la pena indugiare un bel po‘ sulle parole e le immagini delle nostre avanguardie. Soprattutto, ancora una volta, tedesche, ma anche di altri paesi. Dovrebbero darci una bella boccata di ossigeno anti-mascherina, di vicinanza solidale, combattiva, anti distanziamento e di coraggio nella lotta contro la disumanizzazione e la dittatura dei congiurati. I multimiliardari, predatori, frodatori, speculatori, manipolatori, sociocidi.

E poi riflettiamo anche sul fatto che a Berlino, nella polifonica partecipazione da tutta Europa e dagli USA, a parte alcuni italiani di loro iniziativa, non c’è stata nessuna presenza organizzata di forza politica, sociale, o culturale del nostro paese.

Due pesi, un solo fascismo

Infine un pensierino da complottista vero. Com’è che gli assembramenti fitti fitti e senza „protezioni“ in Bielorussia contro Lukashenko non meritano, come del resto tutti i „colorati“ cari agli atlanto-sionisti, alcuna riprovazione, anzi? Com’è che a Portland, Seattle e in altre città statunitensi governate dal Partito Democratico, gli squadrisi di Black Lives Matter che, mai distanziati e sempre senza mascherina, assaltano, bruciano, saccheggiano, picchiano, contro Trump e il „razzismo“, grazie ai soldi di Soros, Ford, Rockefeller, ricevono plausi politici e mediatici? E com’è che chi a Berlino o a Londra marcia sotto il cartello „Nazis Raus!“ contro i fattucchieri del Coronavirus, viene bollato da presunti democratici e antifascisti, devoti al Nuovo Ordine Mondiale?

L’Italia dov’è?

Gli italiani, a parte alcune voci ancora flebili, subiscono a capo chino un regime, spaventoso per incapacità e protervia, impegnato a disintegrare popolo e paese e ad annichirli annegandoli in una matrix di pasticci inverecondi, imbrogli, sevizie, dispotismo cinico-idiota mascherato da contrasto a un virus qualunque Tranne che un’opposizione, tagliata fuori non meno che il resto di un parlamento reso ridondante dai tecnici e loro guardiaspalle politici, pochi avvertono l’invasione , deculturizzazione e disidentificazione da parte di deportati altrettanto disidentificati.e deculturizzati. Sradicati da luoghi occupati dal colonialismo multinazionale  e consegnati al nulla umano dello schiavismo e delle mafie. Della quale operazione sono gli strateghi e gli agenti, tramite interposte ONG, gli stessi strateghi e agenti dell’Operazione Covid-Digitale-5G. Le flebili voci sono poi azzerate dal clamore mediatico di trombe, cimbali e tamburi a celebrazione dei teppisti di mare che dell’operazione sposta-popoli e inquina-identità sono la manovalanza. Mosca cocchiera dal pungiglione più virulento, ancora una volta, il dazebao del Deep State USA, „il manifesto“.

 


Invece a Berlino, ma anche a Londra, Parigi, Madrid, e in altre capitali del mondo, masse di coraggiosi e consapevoli hanno gettato la mascherina, si sono uniti stretti stretti e hanno strappato la maschera del potere bugiardo e tirannico. Un potere che occulta il suo attacco frontale alla salute e alla vita sotto la pretesa di difenderle. La polizia tedesca ha parlato di 30-40.000 manifestanti, subito ridotti dai nostri sguatteri mediatici, unanimemente (ricevono tutti il segnale), a 18.000. Se l’altra volta avevano ridotto 1,3 milioni a 15.000 il calcolo di quanti fossero coloro che, per tutta la giornata e fino all’irruzione finale della polizia (300 arresti), è facile. Come è facile fare il confronto con le brutalità immaginarie della polizia bielorussa, con quella effettiva dei gendarmi di Berlino, o di Parigi.

Su quanto i manifestanti di Berlino e delle altre città hanno mostrato al potere e sull’esempio che hanno fornito a noi per la lotta contro i negazionisti della libertà/verità, ho nulla da aggiungere alle righe loro indirizzate da Wolfgang Wodarg. Wodarg, uno dei più illustri medici tedeschi, per molti anni deputato al parlamento federale, responsabile della Salute Pubblica nel Land Schleswig Holstein, è stato presidente del Comitato Sanità all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. La sua lotta contro la congiura Coronavirus ha avuto un precedente nel 2009, quando un’analoga pandemia artificiale, quella della febbre porcina, fu smascherata come truffa dell’OMS e di alcuni suoi collaboratori segnati da enormi conflitti d’interesse. Come il governo italiano che ordinò 300 milioni di vaccino, poi buttati.

Dr. Wolfgang Wodarg

Care/i partecipanti alla manifestazione o davanti agli schermi. State facendo per il nostro paese e pe tutti coloro che lo abitano o visitano, un lavoro meraviglioso, consapevole e responsabile. Gli organizztori, chi li ha assistiti e sostenuti, sono gli eroi della democrazia! Corona è stato sconfitto da tempo. Ora il nostro impegno va al ricupero della democrazia sociale e alla difesa del nostro Stato di diritto. La colonna della vittoria (monumento a Berlino) sia da oggi la vostra! Profonda riconoscenza e saluti a tutti quelli che, con o senza uniforme, si impegnano, ai sensi della nostra Costituzione, per il nostro bel paese e i suoi esseri umani. Con saluti solidali, Wolfgang Wodarg“.

 Liebe Teilnehmerinnen und Teilnehmer auf der Demonstration und vor den Bildschirmen

Ihr macht eine wunderbare, besonnene und verantwortungsbewußte Arbeit für unser Land und alle die es bewohnen oder besuchen. Die Organisatoren, ihre Helfer und Unterstützer sind die Helden der Demokratie! Corona ist längst besiegt. Jetzt gilt unser Einsatz der Wiederherstellung der Sozialen Demokratie und dem Erhalt unseres Rechtsstaats. Die Siegessäule sei ab heute Eure!

Innigsten Dank und Grüße an alle, die mit oder ohne Uniform sich im Sinne unseres Grundgesetzes für unser schönes Land und seine Menschen einsetzen.

Mit solidarischen Grüßen,

Wolfgang Wodarg

 

https://youtu.be/b4jMSgI1lBc  a Berlino dall‘emittentei Kenfm

Il video dell'intervento di Robert F. Kennedy, figlio di Robert Kennedy e nipote del presidente JFK, direttore di una prestigiosa organizzazione per la difesa dei bambini, alla manifestazione di ieri a Berlino.

Davanti a decine di migliaia di partecipanti, Kennedy ha parlato del controllo governativo mediante la paura, e della "emergenza sanitaria" quale viatico per giungere al 5G, fenomenale strumento di sorveglianza e raccolta di dati personali, e ad una società senza uso di denaro contante.

Ha aggiunto che la "pandemia" è una crisi indotta che distrugge la classe media, impoverisce tutti e rende le oligarchie dominanti ancora più (pre)potenti.
Il suo intervento si è concluso con un appello alla difesa del prossimo, dei bambini e più in generale delle libertà costituzionali e della democrazia.

 


Manifesto della manifestazione a Berlino del 29/8/20, organizzata dal gruppo “Querdenken 711” (Pensare di traverso 711)

Riporto qui una serie di video di Berlino e uno di Londra che sicuramente guadagneranno un valore storico una volta che la battaglia contro i subumani della Cupola  avrà visto la sconfitta delle loro armate mercenarie farmaceutiche, digitali e militari. Ringrazio gli amici Federico e Jure che me ne hanno inviato alcuni. Alla paura e al panico con i quali si sta tentando di ridurci a dominati decerebrati, rispondiamo con il coraggio e la coscienza di questi milioni di combattenti a Berlino e nel mondo.

https://www.youtube.com/watch?v=rOfEzw_V-Sw&feature=emb_title


Berlino ore 21:00 La festa continua
https://youtu.be/RSIS3qBIt_8

Berlino, un minuto di colpo d'occhio.
https://youtu.be/OYWUHkr_Plk

Ancora gente in giro alle 8 di stasera
https://youtu.be/HvOHgS8tg6k


https://youtu.be/crWO4_QybT4 Berlino, la repressione

https://www.youtube.com/watch?v=BHryRFyA7zQ  Berlino ore 21:00

https://youtu.be/8YlEoXXJCHk !!!

Ancora gente in giro alle 8 di stasera 
https://youtu.be/HvOHgS8tg6k

qui la versione integrale: https://www.youtube.com/watch?v=8Hr-jdoq-dk

https://www.bergamonews.it/2019/10/21/vaccinazione-antinfluenzale-a-bergamo-ordinate-185-000-dosi-di-vaccino/332164/

 

https://www.rt.com/uk/499430-unite-for-freedom-london-coronavirus/?utm_source=Newsletter&utm_medium=Email&utm_campaign=Email  Londra, 29/8/20, manifestazione contro Operazione Coronavirus

 

sabato 29 agosto 2020

AMEN

 CHI SONO | Francesco Oliviero


IL DOTT. FRANCESCO OLIVIERO, SPECIALISTA IN PSICHIATRIA E PNEUMOLOGIA, DICHIARA:
“Questi non li recuperi più. Andati. Per sempre.
Non c’è psicoterapia che possa guarirli, non c’è psichiatra al mondo.
Sono un esercito di persone rese clinicamente psicotiche.
Il terrorismo dei media, Governo e istituzioni ha fatto presa alla perfezione, provocando danni psicologici irreversibili.
Sono vittime.
Non vanno schernite, non vanno offese.
Vanno profondamente compatite, aiutate e comprese.
Sono quelli che ancora oggi hanno paura del virus, nonostante l’emergenza sia terminata da tre mesi.
Nonostante da tre mesi le terapie intensive siano deserte.
Oggi il virus, nella peggiore delle ipotesi, fa gli stessi danni del raffreddore.
In terapia intensiva non ci entra
nessuno nemmeno per sbaglio, nonostante i contagi non si siano mai arrestati.
Quando ci comunicano i dati sui nuovi contagi o quando ci avvisano di nuovi focolai, è come se ci stessero aggiornando sul numero dei raffreddati.
Focolai di persone sanissime, tutti asintomatici, che non si sarebbero nemmeno mai accorti di essere contagiati se non gli avessero fatto il discutibilissimo tampone.
Sono quelli rimasti a marzo, con in mente ancora le immagini scioccanti degli intubati, dei furgoni dell’esercito che portano via le bare.
Sono rimasti a marzo.
Si sono persi quattro mesi di errori e progressi terapeutici, di autopsie, di trombosi venose, di clorochina ed eparina, di terapia domiciliare, di protocollo off label, di carica virale quasi azzerata.
Sono ancora a marzo.
Basterebbe loro guardare i dati delle terapie intensive degli ultimi tre mesi per tranquillizzarsi ma niente, nulla può guarirli in questo momento, nulla può restituire loro la lucidità.
Ripongono una fiducia totale e incondizionata nei confronti dei media e delle istituzioni.
Mai potrebbero dubitare. Non potrebbero mai accettare l’idea di essere ingannati o manipolati.
Non potrebbero mai pensare che media, Governo e istituzioni possano essere corrotti da chi ha smisurati capitali e specifici interessi.
Crollerebbero tutte le certezze, crollerebbe il mondo intero.
Per questo si fidano
ciecamente e non mettono mai in discussione nulla.
E’ quasi una forma di autodifesa.
Preservano una visione fanciullesca della realtà che li aiuta sicuramente a vivere meglio ma in alcuni casi può diventare parecchio pericolosa.
Sono quelli in prima fila per il vaccino, anche senza sperimentazione, pazienza.
Hanno ripetuto loro all’infinito che potranno tornare a vivere solo dopo il vaccino.
Un vaccino contro qualcosa che purtroppo non è vaccinabile, contro qualcosa che non rappresenta più un pericolo, già da tre mesi.
Sono quelli che gridavano di stare a casa, che urlavano al runner, che denunciavano i vicini, che strillavano di non riaprire così presto.
Hanno contribuito a mandare in default il Paese, hanno sostenuto ideologicamente i mandanti e i complici esecutori di questo scempio epocale.
Sono quelli che normalmente cadono per primi.
Se non è per un vaccino sarà per qualcos’altro. Una medicina sbagliata o una presa in più , come il Plaquenil.
Totalmente scoperti, sempre in balia delle persone sbagliate, manipolati e indotti all’autolesionismo.
Sono quelli che non vanno scherniti e non vanno offesi.
Vanno solo profondamente compatiti, aiutati e compresi...”
Vanno aiutati a capire l'inganno e a tornare a essere Liberi
Pubblicato da Francesco Oliviero Amen http://altrarealta.blogspot.it/

venerdì 28 agosto 2020

CADUTA IMMUNITARIA E DEPRESSIONE PER UN ITALIANO SU DUE

 


SITUAZIONE DI FINE AGOSTO

Già ho dato ampio spazio a Fulvio Grimaldi, per la sua straordinaria capacità giornalistica di spaziare a largo raggio sulla situazione in cui ci troviamo e sulle prospettive dei giorni e dei mesi a venire, ma cercherò di fare una sintesi efficace degli aggiornamenti che a fine agosto Grimaldi ci offre con la solita perizia. Avere le idee chiare in questi tempi di crisi e di incertezza è di fondamentale importanza.

BASSA MORTALITÀ IMBARAZZANTE PER I PROFETI DI SVENTURE

La prima cosa da rilevare per lui è l’imbarazzo evidente del regime sanitario di fronte alla normalizzazione dei dati, fenomeno indesiderato e funesto per i profeti delle sventure virali a getto continuo. La mortalità da Covid è scesa a 3 morti in un giorno in Italia, un dato ridicolo di fronte ai 500 morti al giorno da malattie cardiovascolari e da cancro, e di cui non se ne parla mai. Ecco allora che occorre attizzare il fuoco e la paura con un incremento al 50 percento dei tamponi, poco importa se del tutto inaffidabili. Occorre far sì che la paura e il panico non calino nella gente. La gente va tenuta sul filo del rasoio. Occorre ricordare che l’emergenza è più che mai in atto. Se i morti sono così bassi servono dati allarmanti e continuo stato di allerta sui contagi.

STRATEGIA DI ABBASSAMENTO ETÀ DEGLI UNTORI E DI INCLUSIONE DEI POSITIVI ASINTOMATICI

Ecco allora la demonizzazione dei giovani, considerati i nuovi delinquenti, colpevoli di disobbedire, di trasgredire e di reagire male alle tante vessazioni e limitazioni subite negli ultimi mesi. Inizialmente l’età media degli untori pericolosi era quota 81. Occorre abbassarla in fretta sui 30 anni, con la prospettiva di portarla ulteriormente in basso fino all’adolescenza e all’infanzia. Aumentino i tamponi e si creino più contagiati, è il nuovo ordine di scuderia. Più tamponi ci sono e più cosiddetti contagianti ci sono, classificati come POSITIVI ASINTOMATICI, vale a dire sani e privi di sintomi secondo tutte le maggiori eccellenze della scienza trasparente mondiale.

PARE CHE I RESIDUI DI VIRUS PASSATI RIGUARDINO UN PO’ TUTTI

C’è la complicazione che i tamponi sono del tutto fallaci e che inoltre non si riesce a trovare un virus che sia reale e credibile. Come mai? Perché dei residui di virus ce li abbiamo tutti quanti. Nelle influenze degli anni scorsi la maggior parte di noi ha sperimentato il moccio al naso o il colpo di tosse che ci ha resi in teoria contagianti. Ti hanno esaminato, ti hanno messo il tampone in gola, ma non ti hanno trovato un virus nuovo, ma soltanto residui di precedenti virus contro i quali ti sei incazzato perché li hai subiti e ne sei uscito.

LA SOCIETÀ A DELINQUERE, LA SOCIETÀ DEL PANICO RISCHIA DI FINIRE IN COMA

Però il residuo virale morto incollato alle tue cellule, al tampone, dà la disturbante certezza che sei contagiato e di conseguenza malato, anche se non hai mai avuto sintomi e non li avrai mai e starai sempre magnificamente. D’estate poi i picchi virali di tutte le influenze svaniscono, e non si riesce a tenere in auge i picchi artificialmente. Ecco allora che questa società a delinquere, questa società del terrore e del panico, è in coma. Ecco che occorre inventare nuovi approcci. Niente morti? OK, vi snoccioliamo tanti contagi e tanti nuovi untori, giovani e giovanissimi.

IL PANICO È LA MEDICINA ADATTA PER PER FAR CALARE LE DIFESE IMMUNITARIE

Con questo rilancio incredibile, con questo nuovo approccio basato sul terrore e il panico suscitati da tutti i media unificati, riprende a marciare questa epoca balorda e incredibile. Il panico, tutti ormai lo sanno, provoca un calo micidiale delle difese immunitarie, per cui diventiamo più vulnerabili a febbre, a influenze e a tutto il resto, pronti a rientrare nei soliti picchi che portano poi alle aule scolastiche demenziali, con i ragazzi distanziati di metri e imbavagliati da mascherine inutili e blocca-respiro, con mascherine che raccolgono tutti i possibili loro germi e li costringono a re-inspirare il tutto assieme all’anidride CO2 appena emessa.

TUTTI ISOLATI E TUTTI FELICEMENTE DISTANZIATI

Ragazzini che guardano ai loro compagni di classe come nemici pericolosi, come untori in un clima di totale diffidenza, anziché di affetto, di solidarietà, di gioco di squadra. Che scuola sarà mai questa? Ma anche nella vita quotidiana di tutti, impareremo a distanziarci sempre di più sul lavoro, in ufficio, prediligendo lo stare rinchiusi a casa, ce lo dicono pure spudoratamente da mattino a sera. Il digitale ci renderà tutti sani e felici, tutti tappati in casa. Comunicheremo solo tramite le inespressive connessioni digitali, facendo guadagnare ancora di più i grandi delle piattaforme, i grandi ladroni, i Jeff Bezos. I 5 più ricchi soggetti del mondo hanno quadruplicato i loro profitti negli ultimi 6 mesi. Giovanni Falcone ci ha insegnato la formula: ‘Segui il danaro e troverai il delinquente’.

NESSUNO OSI DUBITARE SULLA GIGANTESCA OPERAZIONE COVID-5G

La paura dicevamo abbassa le difese immunitarie. È gravissimo seminare paura. Vorrei che un giorno quelli che erano giornalisti e sono diventati propagandisti di regime vendendosi ad esso e creando il panico nella popolazione, si rendessero conto dell’odioso crimine commesso. Assistiamo all’apoteosi del digitale, sotto la regia di Walter Ricciardi diventato consigliere fisso del ministro della Salute. Vivono nella paura che trapeli la verità. La cosa peggiore che potrebbe avvenire è mettere in forse la gigantesca operazione Covid-19 e 5G nella quale siamo tutti inseriti nostro malgrado.

BIG PHARMA IMPUNITI E PROTETTI, OLTRE CHE PADRONI INDISCUSSI DEL PIANETA

Le grandi compagnie farmaceutiche sono costellate di precedenti cause civili e penali per gli enormi danni che hanno causato. Non ce n’è una che si salvi. Ci sono scandali a non finire. Dobbiamo renderci conto della scarsissima integrità morale di Big Pharma. I Big Pharma vivono nella massima tranquillità. Sanno di essere impuniti e ben protetti. Hanno inoltre la concreta prospettiva di diventare finalmente i padroni indiscussi del mondo, grazie alla delega dei politici collusi. Basta pensare a Bill Gates e a chi gli gira intorno, tutti tentacoli che fuoriescono dal gruppo stesso che finanzia l’OMS e che produce e vende vaccini. Bill Gates colosso del mondo farmaceutico e chimico, essendoci dentro pure Monsanto, Bayer e Syngenta.

LA GENTE VEDE IL VACCINO COME STRUMENTO PARADISIACO

La gente ormai è del tutto preda del panico, è percorsa dal terrore. Lo è a tal punto che vede il vaccino come il Paradiso e si precipiterà a farsi vaccinare formando lunghe code, senza nemmeno chiedersi quale sia il contenuto del vaccino, dettagli che del resto i fabbricanti non ti riveleranno mai in modo completo e affidabile.

PERDITA DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI

Questa tendenza a piegarci ci abitua anche a subire cose che noi non dovremmo mai subire. La nostra costituzione è stata letteralmente saccheggiata. Abbiamo perso delle libertà fondamentali, quella del rispetto della nostra persona fisica, quella di movimento, quella della proprietà privata, quella di espressione, quella di essere informati correttamente. Abbiamo governatori regionali come Zingaretti che punta a vaccinare tutti a oltranza. L’idea poi che l’applicazione Immuni è volontaria non corrisponde alla realtà. Se non ne sei dotato diventi automaticamente un reprobo, e magari ti si può vietare l’accesso ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto. Ti impediscono insomma di vivere normalmente.

UN MINISTRO DELLA SALUTE COL PALLINO DELLE RESTRIZIONI A RAFFICA

Altra cosa incredibile, abbiamo un ministro della salute, Speranza, la cui passione per le restrizioni, le limitazioni e le angherie è fenomenale, è perfettamente in linea con quella di Bill Gates e dell’OMS che il magnate americano finanzia. Speranza ha emesso un’ordinanza che non è nemmeno passata per il Consiglio dei Ministri, men che meno per il Parlamento, Parlamento che poi è uno spettro nei tempi che corrono. Speranza ha imposto un divieto di affollamento. Siamo stati cattivi e disobbedienti, siamo stati troppo vogliosi di vivere e di divertirci, siamo perfino andati in vacanza. I giovani per lui sono cattivi per definizione, per cui vanno redarguiti e puniti. Dovunque c’è potenzialità di affollamento va indossata la maschera. Non hai la mascherina? Punizione. Persecuzioni, controlli, droni, autoblindo e multe stratosferiche.

INFORMAZIONE MAINSTREAM TOTALMENTE ASSERVITA

Parlare di indipendenza e oggettività di carta stampata e televisioni sarebbe oggi offendere l’onestà dei pochi giornalisti che ancora fanno il loro dovere. Oggi l’informazione è completamente asservita. C’è stato un processo di concentrazione per cui essa è finita in pochissime mani che in Italia si chiamano Elkan, De Benedetti e Cairo, e in Usa ancora peggio, dove il maggiore giornale del paese che è il Washington Post sta nelle mani di Jeff Bezos, proprietario di Amazon e definito l’uomo più ricco dell’età contemporanea.

DA GOOGLE A BIG PHARMA, DALLA TRILATERALE AL BILDERBERG

Detto questo, sappiamo che Google è la piattaforma digitale più grande della Silicon Valley in California. Anche Google come gli altri ha un rapporto preferenziale con farmaci e vaccini. Google, Big Pharma, Bill Gates non sono nemmeno i veri padroni ma sono degli strumenti efficaci e formidabili a disposizione dei Padroni, e rispondono a un input che sta ben più in alto di loro, meno evidente e meno appariscente. Quando si riuniscono nei loro vertici e circoli, tipo Trilaterale e Bilderberg, lo fanno a porte chiuse, schierando davanti agli ingressi carrI-armati e autoblindi. I rari giornalisti ammessi ci vanno perché non aprono bocca e non rivelano niente. Del resto il digitale Google e il mondo chimico-farmaceutico non nascondono affatto i loro obiettivi. Hanno entrambi lo scopo di frantumare e disgregare la società.

PERDITA DI IDENTITÀ E DI LEGAMI CON I PROPRI SIMILI

Nel digitale tu sei isolato. Hai una comunicazione artificiale e inespressiva che riduce del 90 percento la tua identità che si esprime attraverso il corpo, in tutte le espressioni facciali e attraverso la comunicazione vibrazionale da corpo a corpo. Nel farmaceutico succede la stessa cosa. Anche qui si tende al controllo dell’individuo, evitando che riesca a fare gruppo, a riunirsi, ad avere un rapporto unitario con la sua confraternita sociale, e a dare fastidio. Ecco dunque la tendenza a boicottare e isolare le persone e gli assembramenti, e in particolare i personaggi scomodi.

UOMO NON PIU CREATORE MA AUTOMA ROBOTIZZATO

Il Nuovo Ordine Mondiale non ha bisogno di troppa gente. Ford, inserendo la catena di montaggio, ha distrutto l’uomo sapiens, la sua ricchezza professionale-culturale-tecnica. L’uomo è andato spegnendosi perdendo creatività e diventando sempre più automa e sempre meno indispensabile. Mancava soltanto di evitare che operai e impiegati si ribellassero e si unissero, dando luogo a scioperi e manifestazioni fastidiose. Anche questo scopo è stato raggiunto, permettendo al capitalismo elitario di prosperare.

IL MASCHERAMENTO DEL VISO GENERA SOSPETTI

Che dire? Gli obiettivi principali si sono raggiunti. Abbiamo imparato ad essere soli, a sopportare gli arresti domiciliari per 3 mesi di seguito, frequentarci ma solo telematicamente, cioè senza i nostri corpi. Non conosciamo più nemmeno chi incontriamo, perché tutti coprono tre quarti del viso. Non si capisce chi sia e non si comprende quale espressione abbia, se di indifferenza, di amicizia o di cattive intenzioni, tutto occultato. Questo potrebbe essere anche un pericolo e un rischio.

SELEZIONARE LE FONTI INFORMATIVE

A questo punto cosa si può consigliare sul piano pratico alla gente? Posso solo dire che l’informazione è fondamentale. Con essa ci salviamo o ci danniamo. Suggerisco di rivolgersi solo e sempre a fonti informative delle quali si può verificare l’onestà e la trasparenza, di rivolgersi a fonti non legate a interessi particolari e a progetti di disgregazione. Indispensabile seguire anche gli articoli in lingua inglese, per ampliare i propri orizzonti, e questo è purtroppo un lato dolente per gli italiani che il più delle volte non parlano, non leggono e non capiscono l’inglese, e che quindi vengono abbindolati più facilmente dalle televisioni.

I FATTI DI BERLINO SCANDALOSAMENTE MANIPOLATI

L’esempio più recente? Berlino 1 Agosto 2020, oltre un milione di persone che manifestavano contro questa operazione di annientamento sociale-culturale-politico, tutti in piazza e senza mascherine. Si è trattato di un evento di importanza eccezionale. Un fatto enorme. Ma i nostri media, tanto veritieri-onesti-scrupolosi hanno trasformato 1,3 milioni di persone, numero confermato dalla stessa polizia di Berlino, in 10-15.000 persone. Passare questa informazione, era troppo pericoloso. Nella vicina Germania sono riusciti a fare una protesta di avanguardia dove la gente non ha avuto paura, perché non li puoi mica arrestare tutti, e nemmeno fucilarli come qualcuno da noi oggi vorrebbe.

IL PENSIERO UNICO VA SMANTELLATO SE VOGLIAMO MANTENERE UN BRICIOLO DI DIGNITÀ

Ovvio che c’è fermento pure da noi. Il mese di settembre è carico di problematiche enormi e di moti popolari previsti da più parti. Rimostranze autentiche per significare che non tutto può essere ridotto al pensiero unico, al dogma che è la fine della libertà. E qui finisce l’esposizione di Fulvio Grimaldi.

COMMENTO FINALE DI VV

FINALMENTE UNA STATISTICA IMPORTANTE E VERITIERA DALLE RETI TELEVISIVE: UN ITALIANO SU DUE IN DEPRESSIONE

Creare paura è un atto criminale, ha detto giustamente Grimaldi, in quanto essa demolisce il sistema immunitario rendendo il corpo vulnerabile a tutte le patologie possibili e immaginabili. Una delle poche cose che la televisione sta candidamente affermando è che 1 italiano su 2 sta soffrendo di depressione, senza però spiegarne i motivi. Troppo imbarazzante approfondire. Prima lavori intensamente a reti unificate trasmettendo cifre manipolate su contagi, pesti, morti e tutto il resto, e poi alla fine ti mostri sorpreso e preoccupato, ti metti a versare lacrime di coccodrillo sul fatto che la gente è alterata nel corpo e nella mente, e che è entrata in una fase depressiva e ansiogena di estremo pericolo? Dove sta la coerenza?

SPOGLIATO L’UOMO DEI PROPRI DIRITTI E DELLE PROPRIE LIBERTÀ NON GLI RESTA ALTRO CHE PIANGERE

Tiri via le libertà fondamentali, tiri via la dignità e il rispetto di se stessi e del prossimo, tiri via l’interesse e l’attrattiva per la vita, tiri via la sicurezza economica, tiri via l’appetito e la voglia di mangiare sano, tiri via persino la libera respirazione, e poi ti sorprendi che un mucchio di gente si lasci andare diventando abulica, immotivata, ipocondriaca e bisognosa di cure psichiche e psichiatriche, rasentando insane voglie di drogarsi e di pensare magari al suicidio ?

CALCIO GIOCATO E CALCIO PARLATO

Non v’è alcun dubbio che lo sport appassioni un po’ tutti, giovani e meno giovani. Il calcio è quello che attrae di più le masse. Tutti o quasi ne sono coinvolti. Tutti lo possono praticare, ormai anche le donne. Basta un paio di scarpette chiodate, un pallone e un prato verde. A volte bastano i piedi nudi e la spiaggia. Nulla di male, anzi fa bene a tutti come attività aerobica di gruppo all’aria aperta. Ma parlo del calcio giocato, del calcio dove corri, salti, fai scatti e dribbling, finte e contro-finte, dove ti misuri con l’avversario seguendo delle regole, dove respiri e traspiri. Per molta gente comune e alla buona, e per chi non è più in grado di praticare il calcio sano e concreto, l’interesse si sposta sul calcio parlato, sul tifo calcistico e sull’andare allo stadio, sulle gesta dei campioni, sulle voci di mercato. Si tratta decisamente di una seconda scelta, ma comprensibile e umana. Non si vive infatti solo di panem ma anche di circensem, di cose banali che ti distolgano almeno un po’ dalle tensioni del vivere quotidiano.

DIVERTIMENTO DI MASSA O DROGA DI MASSA ?

Solo che la passione calcistica di massa può diventare vera e propria droga mentale per la gente, e strumento ulteriore di dominio e di asservimento. Tant’è che il calcio professionistico si è trasformato in un gigantesco business nazionale e mondiale che distoglie la gente dai suoi veri problemi, la distrae e ne smorza ogni velleità politica e ogni spirito di ribellione al sistema. Calcio elitario e amico indissolubile delle élite pertanto. Calcio fattore di stabilità e di obbedienza di massa. Obiettivo primario del potere per incanalare la gente nello sfogo controllato di ogni sua vocazione. Gli stessi protagonisti principali, i giocatori super-celebri e super-pagati, diventano idoli da venerare e da copiare, diventano basilari mezzi di propaganda e di difesa del sistema.

IL CALCIO SCHIERATO SMACCATAMENTE CON LE VACCINAZIONI

Tant’è vero che proprio in questi giorni i due problemi più urgenti e concomitanti sul tappeto sono la riapertura delle scuole e la ripresa del campionato di calcio mediante la riapertura degli stadi, fatto indispensabile per evitare il collasso economico del prezioso giocattolo chiamato calcio, che pretende stadi pieni per poter pagare i suoi gioielli. Ebbene, le squadre di calcio stanno urgentemente e pubblicamente sollecitando la vaccinazione di tutti, squadre, dirigenti e tifosi, affinché il ritorno agli stadi avvenga in modo massiccio e sicuro. Un bel modo davvero per sdebitarsi delle attenzioni e della ammirazione popolare nei loro confronti.

Valdo Vaccaro

mercoledì 26 agosto 2020

Tanto rumor per nulla: l’esiguo numero di morti per Covid-19 – di Stefano Scoglio


Riprendo pari pari questa analisi ineccepibile di Stefano Scoglio. Evidenziazioni e riferimenti miei.

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Prosegue il martellamento mediatico sui presunti disastri del Covid: l’altro giorno ho guardato il TG1, giusto per vedere a che punto era la propaganda, e su mezz’ora di TG i primi 15 minuti erano completamente dedicati al Covid-19! E uno dei numeri che vengono usati quotidianamente come strumento di vero e proprio terrorismo psicologico è il numero dei morti per Covid-19 nel mondo: oltre 750.000! Numero sparato come se si trattasse di un dato straordinario, senza precedenti…Ma è davvero un numero così tragico?
Iniziamo a vedere il numero ufficiale dei morti per Covid-19 nel mondo ad oggi:

Schermata Google 16 Agosto 2020
Iniziamo col precisare che, come ho già espresso in precedenza ripetute volte, molti di questi morti Covid-19 sono per la maggior parte morti di altro e con Covid (positivi al tampone farlocco), e spesso morti di altro e poi spacciati per Covid senza neppure la positività al tampone.
Ma facciamo finta che si tratti di numeri reali: sono 767.000 morti in 6 mesi. Quanti potrebbero essere in un anno? Il trend delle morti, dopo un picco nel mese di Marzo, è sceso in tutto il mondo:
Il trend ribassista è chiaro nel grafico, uniche eccezioni sembrano essere Stati Uniti, India, e alcuni paesi sudamericani: per questi ultimi, è bene ricordare che ora lì è la stagione invernale, il periodo delle patologie respiratorie, a cui sostanzialmente appartiene il Covid-19 (anche se le cause delle crisi polmonari sembrano aver avuto cause di tipo ematico, trombo-embolitico); per gli Stati Uniti, ho già fatto un post dove ho mostrato i metodi con cui stanno gonfiando i numeri del Covid (https://www.facebook.com/notes/stefano-scoglio/la-manipolazione-dei-test-covid-19-come-motore-della-pandemia-perenne/3269581316418478/).
E comunque il significato di statistiche e grafici cambia a seconda dei parametri scelti. Così, ad esempio, quello sotto è un grafico più corretto, perché parte non da Gennaio (come il grafico del CDC europeo sopra), quando i morti per covid-19 in USA erano zero; ma da Marzo, quando sono cominciati i casi:
Direi che la caduta del numero di morti è super-evidente. Ma anche dal grafico CDC si vede chiaramente che il trend della mortalità è al ribasso nel mondo per la grande maggioranza dei paesi. Diciamo quindi, considerando anche che a partire da Ottobre-Novembre ricomincerà la stagione influenzale e vaccinale, e dunque l’opportunità di far salire i numeri Covid, che a fine anno avremo circa 1 Milione di morti legati al Covid-19.
E’ un numero da pandemia?
A vedere la simulazioni della prossima pandemia fatte nel 2018 da Bill Gates, non si direbbe:
Secondo la simulazione di Bill Gates una vera pandemia avrebbe dovuto fare più di 30 milioni di morti in 6 mesi: il Covid-19 in 6 mesi ne ha fatti solo 760.000, neppure il 2.5% di ciò che costituisce una vera pandemia.
Soprattutto, quali sono i numeri annuali dei morti nel mondo per influenza e patologie respiratorie, che è l’area in cui si colloca il Covid-19? Per quanto riguarda l’influenza si parla di circa 650.000 morti l’anno:
Un po’ meno del Covid, ma non di molto. Ma il Covid è una patologia respiratoria in quanto polmonite interstiziale e/o trombo-embolitica, e quello che segue è il numero di morti per polmoniti e patologie respiratorie nel mondo:
Nel 2017, il totale dei morti per malattie respiratorie (polmoniti) e delle infezioni respiratorie (influenza e simili), è di 3.91 milioni + 2.56 milioni = 6.470.000 morti!
Quindi, col Covid-19 siamo ancora a circa 1/10 delle morti annuali per patologie respiratorie nel mondo…quindi, come si fa a parlare seriamente di pandemia? È davvero incredibile come i media siano riusciti a creare un diffuso terrore sociale pandemico sulla base di questi scarni dati, e di come una parte consistente della popolazione non si ponga neppure il problema di verificare la reale entità di questa pandemia farlocca. Tanto rumore per nulla, appunto…
Concludo riportando un altro dato ufficiale, quello di EuroMomo, l’agenzia statistica ufficiale della Comunità Europea sulla mortalità, che dimostra come nella stragrande maggioranza dei paesi europei, Italia in primis, non c’è stato nessun eccesso di mortalità in questo 2020:
Alla 30 settimana, cioè fino alla fine di Luglio, nei principali paesi europei, Italia in primis, NON C’È STATO NESSUN ECCESSO DI MORTALITÀ!
Come avevo già sottolineato nei miei interventi sui dati manipolati dell’ISTAT (file:///Users/stefanoscoglio/Downloads/Rapporto%20ISTAT%20su%20mortalit%C3%A0
  • questa presunta pandemia,
  • anche in Italia,
  • non ha assolutamente generato nessun eccesso di mortalità:
e questo è ora ufficialmente confermato dalla principale istituzione Europea di statistica sulla mortalità…

 

lunedì 24 agosto 2020

Trump: Italia fuori dall’UE e dal 5G in tempi brevi!

Coronavirus, Trump annuncia il trattamento al plasma, appello ai ...

Continuano le pressioni di Donald Trump nei confronti del governo italiano affinché cambi politica. Finora si sta tentando con le buone, poiché nella fase che precede la rielezione, con una campagna elettorale in corso, occorre muoversi con i piedi di piombo. Dopo novembre, nel caso Trump sarà rieletto (i sondaggi lo danno avanti al candidato democratico), si passerà alle cattive.

Il presidente americano ha un piano preciso: scompaginare le forze cinesi in Europa. In Germania si è già mosso, dimezzando il contingente militare Usa per spostarlo in Italia. La Germania viene considerata da Washington il principale alleato di Pechino nel vecchio continente. Non meritoria più di quella protezione che dalla fine della guerra gli Stati Uniti hanno garantito. La mossa non è piaciuta alla Merkel, sia perchè il suo Paese non ha un esercito potente, sia perché in questo modo viene esposta al rischio di un attacco dall’est, in particolare dalla Russia. Putin ringrazia. In questo modo ha mano libera. Ma torniamo all’Italia.

Trump vuole due cose: che l’Italia esca dall’UE, per tornare di nuovo sotto la più pacifica e sicura influenza Usa; che l’Italia tagli con il 5G. In Gran Bretagna il piano è andato alla grande. Boris Johnson è uscito sia dall’Unione Europea sia da ogni progetto relativo allo sviluppo della rete 5G (leggete qui).

Ora tocca all’Italia. Qualche settimana fa, a poche ore di distanza dalla decisione del governo britannico di bandire il 5G di Huawei, l’ambasciatore Pietro Benassi, consigliere diplomatico del premier Giuseppe Conte, ha incontrato Robert O’Brien, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump. L’incontro bilaterale si è tenuto presso l’ambasciata statunitense a Parigi, a margine della riunione formato Quint (il collettivo formato da Usa, Italia, Germania, Francia e Regno Unito).

“Riapertura delle nostre economie, Cina e sicurezza del 5G”, i temi della discussione (leggete qui). Da notare come, invece, con la controparte tedesca, Jan Hecker, O’Brien abbia discusso di cooperazione sulla difesa, burden sharing, sicurezza energetica e Afghanistan oltre che di Cina e sicurezza del 5G). Trump è stato chiaro con tutti e quattro. Ragazzi, qui non si scherza. Bandite i cinesi e il 5G, altrimenti saranno guai. In sintesi il principio di fondo del messaggio che il rappresentante degli Usa ha rivolto alle sue controparti europee. Si diceva, gli inglesi hanno già provveduto. L’invito era rivolto a Francia, Germania e Italia.

Macron ha già in parte ceduto, non bandendo ancora il 5G ma sconsigliandone l’uso (che poi è l’anticamera del ban a breve-medio termine). Solo la Germania ha frenato. I tedeschi hanno numerose imprese in Cina e temono che, ponendo fine al 5G, i cinesi adottino provvedimenti restrittivi contro di esse.

L’Italia invece si già già muovendo in una direzione favorevole agli Usa, nonostante le intromissioni del principale lobbysta che opera in Italia per conto dei cinesi, Casaleggio (personaggio che gli americani guardano con profondo sospetto a livello di intelligence). Passi avanti sono stati fatti. Tra questi la scelta di Tim di escludere Huawei delle gare in Italia e in Brasile alla decisione del Consiglio dei ministri di esercitare i poteri del golden power sulla fornitura di tecnologia Huawei a Tim e Windtre (leggete qui).

Trump ha parlato della questione in questi termini: “Abbiamo convinto molti Paesi — molti Paesi —, e l’ho fatto in gran parte da solo, a non usare Huawei perché pensiamo che sia un rischio per la sicurezza”, ha dichiarato ieri in conferenza stampa dal roseto della Casa Bianca il presidente statunitense Donald Trump rilanciando il tema cinese nel contesto della campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali di novembre. La tecnologia Huawei “è un grosso rischio per la sicurezza”, ha continuato. “Ho dissuaso molti Paesi dall’utilizzarla”. Se vogliono fare affari con noi, non possono usarla. Proprio oggi, credo che il Regno Unito abbia annunciato che non la useranno. Era una cosa rimasta nell’aria per molto tempo, ma hanno deciso (una scelta accolta con favore anche dal dipartimento di Stato, con un tweet della portavoce Morgan Ortagus rilanciato anche dall’account dell’ambasciata statunitense a Roma, ndr). Pensate all’Italia; pensate a molti altri Paesi”.

https://mondotoday.altervista.org/trump-italia-fuori-dallue-e-dal-5g-in-tempi-brevi/

 

domenica 23 agosto 2020

Io non faccio nulla

1.   

 

Vi stavo raccontando di quando incontrai l’astrologo che era diventato sannyasin…

A quell’epoca avevo quattordici anni, e stavo con l’altro nonno, il padre di mio padre. Il mio vero nonno era morto quando avevo solo sette anni. E il vecchio bhikku, l’ex-astrologo, mi chiese: Faccio l’astrologo di professione e per hobby leggo la mano, le linee della testa, dei piedi… ma tu, come hai potuto dirmi che sarei diventato un sannyasin? Io non ci avevo mai pensato: Sei stato tu a gettare in me quel seme, e da allora non ho pensato ad altro: come hai fatto?”

Alzai le spalle. Perfino oggi, se qualcuno mi chiede “come faccio”, posso solo alzare le spalle, perché io non faccio nulla: mi limito a lasciare che le cose siano. Si deve solo imparare l’arte di precedere gli eventi, e la gente penserà che tu agisca su di loro. Ma non esiste azione, in particolare nel mondo che mi interessa.

Dissi a quel vecchio: “Mi sono limitato a guardarti negli occhi. Ho visto una purezza così cristallina che mi fu impossibile credere che ancora tu non fossi un sannyasin. Avresti dovuto già esserlo, era già troppo tardi”.

Da un lato il sannyas accade sempre troppo tardi, e da un altro, è sempre troppo presto… e le due cose sono vere, allo stesso tempo.

Ora toccò al vecchio fare spallucce: “Mi confondi”, disse. “Come possono i miei occhi averti fatto intuire?”

Dissi: “Se gli occhi non permettessero di intuire, l’astrologia non potrebbe esistere”.

Di certo la parola astrologia è in rapporto con le stelle, non con gli occhi. Ma un cieco può vederle? Per vedere le stelle devi avere gli occhi.

Dissi a quel vecchio: “L’astrologia non è la scienza delle stelle, ma del vedere: vedere le stelle anche in pieno giorno”.

Ogni tanto accade… quando il Maestro colpisce il discepolo sulla testa. Yashu Bharti, ti ricordi stamattina, quando guardavi il tuo orologio, e io ti ho colpito in testa con una bottiglia di Canada Dry? Te lo ricordi? Stamane ti è sfuggito: ecco cosa vuol dire conoscere l’astrologia. Ne hai avuto una prova stamattina, e non credo guarderai più il tuo orologio.

Eppure, ti prego: non smettere di guardarlo, così potrò continuare a colpirti. Quello era solo un inizio. Altrimenti, quando potrai esplodere nel tuo essere interiore? Perdonatemi, ma datemi sempre l’opportunità di colpirvi. Sono sempre pronto a chiedervi di essere perdonato, ma non sono mai pronto a dire che non vi colpirò più. Di fatto, la prima volta è solo un preparativo per la seconda, per un colpo più profondo ancora.

È una compagnia strana la nostra. Io sono un vecchio ebreo. Un proverbio dice: “Un ebreo resta sempre ebreo”. E io sono stato ebreo, un tempo, e riconosco la verità di quel proverbio. Ancora sono ebreo, e di fianco a me siede un ebreo al cento per cento: Geet Bharti, e vicino ai miei piedi siede Raj Bharti, in parte ebreo. Lo si può vedere dal suo naso… altrimenti, da dove gli verrebbe un naso così bello?

E Gudia, se ancora è qui, non è affatto inglese. Anche lei è stata ebrea. E per la prima volta voglio dirvi che altri non è che Maddalena! Amò Gesù, ma se lo lasciò sfuggire. Venne crocefisso troppo presto, e una donna ha bisogno di tempo, di pazienza: Gesù aveva solo trentatré anni, età in cui si gioca al calcio, oppure, se sei un po’ più cresciuto, a trentatré anni vai allo stadio!

Gesù morì troppo presto. La gente fu troppo incrudele con lui… voglio dire, crudele. Avrei voluto che non fossero crudeli, per questo mi è uscita quella parola.

Gudia, questa volta non ti può sfuggire. Qualsiasi cosa tu faccia, e per quanto cerchi di scappare… io non sono Gesù, che potè essere crocefisso con facilità a trentatré anni. E posso essere molto paziente, perfino con una donna, cosa molto difficile… lo so: è estremamente difficile, a volte è difficilissimo. Una donna può essere una vera seccatura!

Conosco il mal di schiena: è una vera seccatura! Ma con me, seccatura o non seccatura, non importa: questa volta non potrai non comprendere. Altrimenti, ti sarà impossibile trovare ancora un uomo come me!

È facile ritrovare Gesù: la gente continua ad illuminarsi. Ma trovare un uomo come me – che ha percorso migliaia di sentieri, in migliaia di incarnazioni, ed ha raccolto, simile a un’ape, la fragranza di milioni di fiori – è difficile.

Se una persona non capisce me, forse non capirà mai. Ma io non permetterò che accada a nessuno della mia gente. Conosco tutti gli espedienti per spezzare la loro astuzia, la loro durezza, la loro furbizia. E il mondo in sé non mi interessa: mi interesso solo alla mia gente, a coloro che sono realmente alla ricerca di se stessi.

Proprio oggi ho ricevuto la traduzione di un nuovo libro, in corso di stampa in Germania. Non conosco il tedesco, per cui qualcuno ha dovuto tradurmi la parte che mi riguarda. Non ho mai riso tanto per una barzelletta, anche se questa non lo è: è un libro molto serio.

L’autore ha usato cinquantacinque pagine solo per dimostrare che sono solo “chiaro” e non illuminato! È fantastico!

E vi stupirà, ma proprio qualche giorno fa ho ricevuto un altro libro scritto da un professore olandese, membro della stessa categoria di idioti: gli olandesi e i tedeschi fanno parte della stessa categoria di persone.

A proposito, devo dirvi che Gurdjieff era solito dividere le persone in base a piani diversi. Aveva diverse categorie di idioti: quel tedesco e quell’olandese, il cui nome ho scordato, appartengono entrambi alla prima categoria… l’olandese ha dimostrato, o almeno, ci ha provato, che io sono solo illuminato, ma non sono “chiaro”.

Questi due idioti dovrebbero incontrarsi e lottare, battersi tra di loro con le loro dissertazioni!

Da parte mia, una volta per tutte, lasciate che dichiari al mondo: io non sono né “chiaro”, né “illuminato”. Sono solo un semplice essere umano, un uomo qualunque, senza aggettivi e senza lauree: le ho bruciate tutte.

Gli idioti fanno sempre la stessa domanda. È un miracolo. Tutto è diverso tra India, Inghilterra, Canada, America, Germania, ma gli idioti non cambiano: sono universali e sono ovunque. Provali ovunque essi siano, avranno lo stesso sapore.

Forse Buddha sarebbe d’accordo con me, dopo tutto ha detto: “Assaggia il Buddha ovunque, e sarà simile all’oceano, : ovunque lo assaggi, sa di sale”. Forse, come i Buddha hanno lo stesso sapore, anche i buddhu – così in indi si chiamano gli idioti – hanno lo stesso sapore. È un bene, ma purtroppo solo nelle lingue indiane, che “buddha” e “buddhu” abbiano la stessa radice, siano quasi la stessa parola.

Non mi interessa affatto che mi crediate illuminato o meno: cosa importa? Ma quest’uomo si è preso tanto a cuore il problema, che gli ha dedicato, nel suo piccolo libro, cinquanta pagine. Questo fatto rivela una cosa: quell’uomo è un idiota di prima categoria.

Io sono semplicemente me stesso. Perché mai dovrei essere illuminato? O forse, si è illuminati quando si ha l’elettricità, mentre la chiarezza dipende dalla luce di una candela?

Io non conosco la differenza: non sono né una cosa, né l’altra. Io sono luce a me stesso, non sono né illuminato né chiaro. Mi sono lasciato queste parole alle spalle. Posso vederle come polvere, depositata in lontananza sul sentiero che non percorrerò mai più: semplici orme sulla sabbia.

Questi cosiddetti professori, filosofi, psicologi… perché mai si preoccupano di un pover’uomo come me, che non si preoccupa affatto di loro? Vivo la mia vita, ed è una mia libertà viverla come voglio. Perché dovrebbero perdere il loro tempo con me? Sarebbe stato meglio se non avesse inserito quelle cinquantacinque pagine: quante ore, quante notti deve aver sprecato quel povero professore? Avrebbe potuto illuminarsi nel frattempo, o almeno avere un po’ di chiarezza. E l’olandese avrebbe potuto avere un po’ di chiarezza, o almeno illuminarsi. Entrambi avrebbero compreso: chi sono io?

In quel caso ci sarebbe stato solo silenzio.

Nulla da dire

Forse un canto

O una danza

O il semplice preparare una tazza di tè

Da bere in silenzio…

La fragranza del tè è molto più importante di qualsiasi filosofia.

Ricorda, Yashu Bharti: per questo dico che il Canada ha prodotto una sola cosa che valga la pena menzionare, e cioè la Canada Dry. Mi piace tantissimo! Tra le acque di selz di tutto il mondo, è la migliore. Ridi… puoi guardare il tuo orologio. Non serve che lo nasconda sotto la manica, o che non lo porti, per paura di guardarlo. A me non interessa sapere che ore sono. Anche quando lo chiedo, non mi importa: lo faccio solo per consolarvi. Altrimenti continuo senza fermarmi, sulla mia strada. Non sono legato al tempo: guardate quanto ci ho messo per riprendere il filo del discorso, che avevo perso…

Il padre di mia madre all’improvviso si ammalò. Ancora non era venuto per lui il tempo di morire. Non aveva più di cinquant’anni, forse ne aveva meno: forse aveva meno anni di quanti no ho io ora. Mia nonna aveva solo cinquant’anni, era al massimo della sua gioventù e della sua bellezza. Vi stupirà sapere che era nata a Khajuraho, la cittadella, la più antica cittadella dei tantrika.

Mi diceva sempre: “Quando sarai un po’ più cresciuto, non dimenticare di visitare Khajuraho”. Non credo che altri genitori darebbero mai un consiglio come questo a un bambino, ma mia nonna era una persona unica: mi convinse a visitare Khajuraho.

Khajuraho si compone di migliaia di sculture meravigliose, tutte nude e intente a fare l’amore. Ci sono centinaia di templi, molti in rovina, ma alcuni si sono conservati, forse perché furono dimenticati.

Il Mahatma Gandhi avrebbe voluto seppellire questi templi perché quelle statue, quelle sculture, sono molto eccitanti. E io fui tentato da mia nonna ad andare a Khajuraho: che nonna ho avuto! Era bellissima, sembrava una statua greca, da ogni punto di vista.

Quando Seema, la figlia di Mukta, venne a trovarmi, per un istante rimasi stupito: mia nonna aveva lo stesso volto, lo stesso colorito. Seema non sembra europea, è più scura di pelle. E il suo volto, la sua figura, , sono le stesse di mia nonna. È un peccato che sia morta, altrimenti, mi sarebbe piaciuto che seema la incontrasse. E sapete, perfino a ottant’anni era ancora bella, cosa di solito impossibile.

Quando mia nonna morì, corsi da Bombay per vederla. Perfino da morta era bella… non potevo credere che fosse morta. E all’improvviso, tutte le statue di Khajuraho divennero vive dentro di me: nel suo cadavere vidi l’intera filosofia di Khajuraho. E la prima cosa che feci, dopo averla vista, fu di tornare a Khajuraho. Era il solo modo di mostrarle il mio rispetto. E Khajuraho fu più bello che mai, perché potei vedere mia nonna ovunque, in ciascuna di quelle statue.

Khajuraho è un posto incomparabile. Nel mondo esistono migliaia di templi, ma nessuno assomiglia a questo: in questo ashram sto cercando di creare un Khajuraho vivente. Fatto non di pietra, ma di persone vive, così vive da influenzare gli altri: basta toccarle per sentire una corrente, una scossa!

Mia nonna mi ha dato molto: La cosa più importante è stata la sua insistenza a volermi far vedere Khajuraho. A quell’epoca, Khajuraho era assolutamente sconosciuto. Ma lei insistette al punto che dovetti andare. Era testarda. Forse io ho preso quella qualità da lei, voi potreste chiamarla non-qualità.

Negli ultimi vent’anni della sua vita, io viaggiai per tutta L’India. Ogni volta che andavo al villaggio mi diceva: “Ascolta: non salire su un treno in movimento, e non scendere prima che si sia fermato. Secondo: non discutere mai con nessuno, mentre sei in viaggio. Terzo: ricorda sempre che io sono viva e aspetto che tu torni a casa. Perché vagabondi per il paese quando ci sono io ad aspettarti per prendermi cura di te? Hai bisogno di attenzioni, e nessuno te le può dare come posso farlo io”.

Per vent’anni dovetti ascoltare continuamente questo consiglio. Ora le posso dire: “Non preoccuparti, almeno nell’altro mondo. Per prima cosa, non viaggio più in treno: in realtà non viaggio più! Per cui non ho il problema di salire e scendere da un treno in corsa. In secondo luogo, Gudia si prende cura di me come tu avresti voluto. In terzo luogo, ricorda come mi aspettavi mentre eri in vita, e continua ad aspettarmi. Presto verrò, tornerò a casa”.

La prima volta che andai a Khajuraho, ci andai perché mia nonna mi spinse a farlo, ma da allora ci sono stato centinaia di volte. Non esiste un altro posto al mondo, dove sia stato così tante volte. La ragione è semplice: è un’esperienza inesauribile. Più conosci, più vuoi sapere. Ogni dettaglio dei templi di Khajuraho è un mistero. Per creare ognuno di quei templi devono esserci voluti centinaia di anni e centinaia di artisti. Né ho mai incontrato nulla, oltre a Khajuraho, che potessi definire perfetto, neppure il Taj Mahal.

Il Taj Mahal ha le sue pecche, Khajuraho non ne ha nessuna. Inoltre il Taj Mahal è solo una bella architettura; Khajuraho racchiude l’intera filosofia e la psicologia dell’Uomo Nuovo.

Quando vidi quelle figure ignude… non posso dire “nude”, perdonatemi. Il nudo è pornografico, l’ignudo è un fenomeno completamente diverso. Nel dizionario sono sinonimi, ma il dizionario non è tutto: nell’esistenza esiste molto di più. Le statue sono ignude, ma non nude. E quelle bellezze ignude… forse un giorno riusciremo a realizzarle. È un sogno, Khajuraho è un sogno. E il Mahatma Gandhi avrebbe voluto seppellirlo perché nessuno venisse tentato da quelle splendide statue…!

Noi siamo riconoscenti  a Rabindranath Tagore, che impedì a Gandhi di fare una cosa simile. Disse di lasciare i templi così com’erano: era un poeta e poté capire il loro mistero.

Ho perso il conto delle mie visite a Khajuraho. Ci andavo ogni volta che avevo un po’ di tempo libero. Se ero introvabile, la mia famiglia immaginava subito che fossi là, e indovinava sempre. Quando c’ero dovevo pagare il custode perché dicesse a chi mi cercava che non c’ero. Lo confesso: quella fu la sola volta che corruppi qualcuno. Ma ne valeva la pena, e non me ne rammarico. Non mi dispiace.

Anzi, vi stupirà, ma sapete quanto io sia pericoloso… il custode da me corrotto, divenne un mio sannyasin: dov’è la corruzione? Prima io lo corruppi perché dicesse che non c’ero; col tempo lui si incuriosì sempre di più a me. Alla fine mi rese tutto il denaro che gli avevo dato: forse è il solo uomo ad averlo fatto! Dopo aver preso il sannyas, non potè più tenerlo.

Khajuraho: il solo nome fa suonare in me campane di felicità, sembra sia disceso dal cielo in terra. Vedere Khajuraho in una notte di luna piena, significa vedere tutto ciò che val la pena di vedere. Mia nonna nacque lì: non stupisce che fosse una donna bellissima, coraggiosa e persino pericolosa. Rischiò. Mia madre non le assomiglia, e questo mi spiace. Non potrete mai trovare un solo tratto di mia nonna in mia madre. Nani era una donna molto coraggiosa, e mi aiutò a rischiare in tutto: e intendo dire in tutto.

Se volevo bere vino, me lo faceva avere. Diceva: “Se non berrai totalmente, non te ne potrai mai liberare”. E io so che in questo modo ci si libera completamente di tutto. Qualsiasi cosa volessi, me la faceva avere. Mio nonno, suo marito, era sempre intimorito: come lo sono tutti i mariti del mondo, era un topolino; un bellissimo topolino, un uomo buono, dolce, ma non era affatto paragonabile a lei. Quando morì, sulle mie ginocchia, lei non pianse.

Le chiesi: “È morto. Lo amavi. Perché non piangi?”

Disse: “Per causa tua: non voglio piangere di fronte a un bambino”, era una donna incredibile! “E non ti voglio consolare. Se mi metto a piangere, anche tu scoppierai in lacrime: a quel punto chi dei due consolerà l’altro?”

Devo descrivere quella scena… ci trovavamo su un carro trainato da buoi e stavamo andando verso il villaggio dove abitava mio padre, e dove si trovava l’unico ospedale. Mio nonno era seriamente malato: era incosciente, quasi in coma. Mia nonna e io eravamo soli con lui sul carro. Posso capire la sua compassione per me: non pianse neppure alla morte del suo amato marito, solo a causa mia! Nessuno mi avrebbe potuto consolare…

Le dissi: “Non ti preoccupare. Se tu vuoi evitare di piangere, posso farlo anch’io”. E, credeteci o no, un bambino di sette anni non pianse. Persino mia nonna rimase stupita, mi disse: “Non piangi?”

Le dissi: “Non ti voglio consolare…”.

Su quel carro viaggiava una strana compagnia! Bhoora, di cui vi ho parlato questa mattina, era alla guida. Sapeva che il suo padrone era morto, ma non guardò nel carro, neppure allora, perché era solo un servo e non era suo costume interferire nelle cose private. Fu lui a dirmi: “La morte è una cosa privata; come posso guardare? Dal mio posto alla guida ho sentito tutto. Volevo piangere, lo amavo tantissimo. Mi sento un orfano… ma non ho potuto voltarmi per guardare, perché lui non mi avrebbe mai perdonato”.

Che strana compagnia… e Nana era sulle mie ginocchia. Avevo sette anni e rimasi  in compagnia della morte, non per pochi secondi, ma per ventiquattr’ore, continuamente. Non c’era una strada, e fu difficile arrivare al villaggio di mio padre. Viaggiavamo lentissimamente. E restammo in compagnia del cadavere per ventiquattr’ore. Non potei piangere, per non disturbare mia nonna. E lei non poté piangere perché non disturbare me, un bambino di sette anni. Era una donna veramente di ferro.

Arrivati in città, mio padre chiamò il dottore, e ve lo immaginate? Mia nonna rise! Disse: “Voi persone istruite siete tutte stupide!È morto! Non occorre chiamare nessun dottore. Per favore bruciatelo il più

 Presto possibile”.

Tutti rimasero sconvolti da queste parole tranne me, perché la conoscevo. Voleva che il corpo evaporasse nei suoi elementi. Era ora… era già troppo tardi, lo posso capire. E concluse: “Non tornerò più a quel villaggio”.

E quando disse che non sarebbe più tornata indietro, ovviamente era sott’inteso che neanch’io avrei potuto tornarci. Ma non visse mai con la famiglia di mio padre. Era diversa.

Quando iniziai a vivere nel villaggio di mio padre, feci una vita molto metodica in quella città: passavo tutto il giorno con la famiglia di mio padre, e l’intera notte con mia nonna che viveva sola, in uno splendido bungalow. Era una casa molto piccola, ma veramente bella.

Mia madre mi chiedeva sempre: “Perché non stai a casa di notte?”

Rispondevo: “È impossibile. Devo andare dalla nonna, soprattutto di notte, si sente sola senza il mio nana, mio nonno. Di giorno non ci sono problemi, è tutta indaffarata e circondata da tante persone, ma la notte, sola nella sua stanza, potrebbe mettersi a piangere se non ci sono io. Devo stare con lei!”

E rimasi sempre con lei, ogni notte, senza eccezione.

Di giorno ero a scuola. Solo al mattino e al pomeriggio, passavo alcune ore in famiglia, con mia madre, mio padre, gli zii. Era una famiglia numerosa, e mi rimase estranea: non ne divenni mai parte.

Mia nonna era la mia famiglia, e mi capiva perché fin dall’infanzia mi aveva visto crescere. Mi conosceva come nessun’altro, perché mi promise di fare di tutto… di tutto.

In India, durante il Festival delle Luci, è permesso alla gente giocare d’azzardo. È un rituale strano: per tre giorni il gioco d’azzardo è legale, altrimenti si può essere arrestati e puniti.

Dissi a mia nonna: “Voglio giocare d’azzardo”.

Mi chiese: “Quanto denaro ti serve?” Neppure io potei credere alle mie orecchie! Pensavo mi dicesse: “No!”, invece mi disse: “Bene!” E mi diede cento rupie e mi disse di giocarle tutte, perché si impara solo con l’esperienza.

In questo modo mi aiutò enormemente.

Una volta volli andare a trovare una prostituta. Avevo solo quindici anni e avevo sentito dire che una prostituta era arrivata nel villaggio. Mia nonna mi chiese se sapessi cosa volesse dire “prostituta”.

“Non di preciso”, le risposi.

Per cui mi disse: “Devi andare a vedere, ma prima vai solo a vederla cantare e danzare”.

In India le prostitute prima di tutto cantano e danzano, ma fu uno spettacolo così squallido e la donna era così brutta, che vomitai! Tornai a casa prima che il canto e la danza fossero finite, e prima che la prostituta avesse iniziato… la mia Nani mi chiese: “Perché sei tornato così presto?”

Risposi: “Ero nauseato”.

Solo più tardi, quando lessi “La Nausea” di Jean Paul Sartre, capii cosa mi era successo quella notte. Ma mia nonna mi permise persino di andare da una prostituta.

Non mi ricordo una sola volta in cui mi disse di no. Volevo fumare, e lei mi disse: “Ricorda una cosa: va bene fumare, ma fuma sempre in casa”.

Le chiesi: “Perché?”

Mi spiegò: “Gli altri possono avere delle obiezioni, per cui puoi fumare, ma in casa. Ti fornirò io le sigarette”. E me le fornì finché io dissi: “Basta! Non ne ho più bisogno”.

La mia Nani era pronta a tutto pur di aiutarmi a sperimentare in prima persona: non venire istruiti. I genitori possono diventare disgustosi quando non fanno che ammonire.

Ogni bambino è Dio che rinasce. Dovrebbe essere rispettato, e gli dovrebbe essere data ogni opportunità di crescere e di essere, non secondo ciò che voi siete, ma in base al suo potenziale.

Se il mio tempo è finito, bene. Se no, è ancora meglio. Dipende da voi, quanto lo volete prolungare. Ricordate: non siete i soli ebrei… voi siete ebrei solo per nascita, io lo sono di spirito. Tutto dipende da voi.

Osho: Bagliori di un'infanzia dorata