venerdì 25 agosto 2023

TESTIMONI DEL DIVINO



25 Agosto 2023 

 Questo è ilsignificato del mio sannyas. Sto cercando di fare di te una nave, un veicolo, una finestra, una porta attraverso la quale possa entrare l’aldilà. Se riesci a essere un testimone del divino, sarà sufficiente. Un solo raggio di luce sarà un grande evento. Questa è la prima volta in cui sulla Terra nessuno è davvero un testimone. Tutti continuano a citare gli altri. Se chiedi a un ateo, ti risponderà: “Dio non esiste”. Se chiedi a un teista ti risponderà: “Sì, dio esiste, lo dice mio padre” o lo ha detto il padre di suo padre o qualche antico rishi. 

Non c’è nessuno che sia lui stesso un testimone, che dica: “Dio esiste, lo dico perché lo so”. Chiunque possa dire “sono un testimone”, può non soltanto dirlo, ma vivere la sua testimonianza. Il suo essere può diventare un testimone. Dio, la dimensione del divino, ha perso la sua presa perché tante persone nevrotiche, tante persone malate, si sono avvicinate alla religione a causa delle loro frustrazioni. Il loro interesse è negativo, quindi diventano il genere sbagliato di testimone. Non sono beate, non sono felici. Sono tristi immagini di dolore. Chiudono la porta invece di aprirla. 

La porta del divino può essere aperta solo se chi si avvicina alla religione è beato, felice, danzante. Solo un dio che danza può contraddire l’affermazione di Nietzsche che dio è morto, perché solo un dio che danza può dimostrare di essere vivo. Quindi sii un testimone. Non pensare alla sofferenza degli altri: trascendi la tua. Così sarai d’aiuto agli altri. Non pensare a servire gli altri. Servi te stesso prima, trascendi la tua sofferenza. Così sarai al servizio di tutti e sarai in grado di fare qualcosa che ha significato, qualcosa di importante. Non essere un triste servitore del divino. Non trasformare l’aiuto agli altri in un dovere. 

TRATTO DA: Osho, The Eternal Quest #14

lunedì 14 agosto 2023

DIVENTA UNA PORTA!



14 Agosto 2023 

Questa è la nostra unica speranza. Se riusciamo a far sentire agli altri, guardando attraverso i nostri occhi, attraverso tutto il nostro essere, che l’aldilà esiste, che la beatitudine esiste, allora e solo allora, l’umanità potrà salvarsi. Altrimenti, ciò che accadrà non sarà bello. L’Oriente diventerà materialista, perché è affamato. È destinato a seguire le orme scientifiche e tecnologiche dell’Occidente. Se un Buddha arrivasse in Oriente oggi, non sarebbe il benvenuto. L’Oriente può accogliere un Einstein, ma non un Buddha. Giorno dopo giorno, l’Oriente diventerà sempre più materialista. E in Occidente... Se le persone si aprono, se alcune persone si interessano così tanto alla meditazione da farla diventare una questione di vita o di morte, se trascendono la sofferenza e diventano porte del divino, l’Occidente potrà entrare in un’era spirituale. Altrimenti impazzirà. È andato fin dove la mente può arrivare, ha raggiunto il limite e non c’è niente oltre. L’aldilà è negato, è diventato un tabù. Parlare di divino, parlare di spirituale, è un tabù. Se percepisci qualcosa del divino, non puoi parlarne o la gente penserà che sei pazzo.

Giorno dopo giorno, l’Occidente sta impazzendo, sta diventando matto. E a causa della follia, molto succederà. Si diffonderanno sempre più l’LSD, la mescalina, la marijuana. Sono solo tentativi di fuga, per sfuggire alla travolgente follia che aspetta dietro l’angolo. Sai che sta arrivando, quindi tutto quello che puoi fare è scappare nell’oblio. Prendi una droga, perdi conoscenza. E a quel punto non te ne frega niente. Ma la tua indifferenza non lo impedirà. Sta arrivando! E se sei incosciente, arriverà anche prima. Se non succede nulla, queste sono le possibilità che abbiamo di fronte. L’Oriente diventerà materialista e l’Occidente diventerà totalmente nevrotico. 

Nessuna delle due cose va bene. E l’Oriente non potrà restare a lungo non nevrotico, perché è solo questione di tempo. Entro un secolo in Oriente accadrà la stessa cosa che è successa in Occidente. Quando c’è il materialismo, quando c’è una scienza violenta, quando c’è una cultura che nega dio, non c’è altra possibilità. Non c’è spazio aperto, non c’è nessun luogo dove andare. Ma qualcosa può accadere, quindi non sono pessimista. Qualcosa puòintervenire, ma non possiamo continuare solo a sperare. Dobbiamo diventare veicoli affinché l’intervento possa accadere. Ognuno di noi deve diventare un passaggio affinché il divino scenda sulla Terra.

Osho, The Eternal Quest #14

lunedì 7 agosto 2023

LA PROVA DELLA TRASCENDENZA



7 Agosto 2023 

L’arte della religione consiste nel trasformare l’oscurità in luce, la morte in assenza di morte, la sofferenza in beatitudine. Tutta l’arte, tutta l’alchimia della religione, si occupa solo di questo. Buddha era nella sofferenza, Mahavira era nella sofferenza, Cristo era nella sofferenza, ma potevano trasformare la loro sofferenza in profonda beatitudine. Adesso non siamo più in grado di trasformarla. Cosa è successo? La possibilità di trasformare la sofferenza è stata negata. Per me, la sofferenza dimostra la possibilità della trascendenza. 

Non puoi soffrire, a meno che non ci sia la possibilità di trascendere. Una persona che non può essere sana non può vedere la sua malattia. È impossibile. Se ti senti male, questo indica la possibilità di ricevere aiuto. Altrimenti non potresti sentire di essere malato. Solo la capacità di essere sani può percepire la realtà della malattia. Solo l’occhio che è in grado di conoscere la luce può riconoscere l’oscurità. Quindi, quando dico che è un bene che esista la sofferenza, intendo che questa sofferenza mostra che la beatitudine è possibile. Se non ci fosse alcuna possibilità di beatitudine, non proveresti sofferenza. La senti a causa dell’assenza di beatitudine. 

Questa assenza è avvertita come sofferenza. Questa possibilità di trascendere la sofferenza deve essere riaperta. E le porte devono essere rese più ampie di quanto non fossero mai state prima, perché la mente contemporanea ha bisogno di aperture più ampie. Altrimenti continuerà a negare la possibilità della trascendenza. Bisogna permettere al cosmico di irrompere in noi e tutti devono diventare delle porte. Se riesci a trascendere la tua sofferenza, diventerai una porta per tanti altri. Attraverso te, verranno a sapere che esiste qualcosa al di là. Questo è il lavoro da fare. Ma prima diventa una porta, in modo che chiunque entri in contatto con te sappia che qualcosa al di là è possibile, qualcosa esiste al di là.

Osho, The Eternal Quest #14