sabato 24 novembre 2018

Unirsi al Tutto.


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Pregare, dovrebbe essere soltanto un fenomeno di energia. Semplicemente diventi silente, semplicemente ti apri. Alzi le mani verso il cielo, con le palme rivolte in alto, la testa rivolta in alto, e semplicemente senti l’energia che fluisce in te.

Quando l’energia, o il prana, fluisce lungo le braccia, sentirai un leggero tremore: sii come una foglia nella brezza, abbandonati al fremito. Permetti che accada, favoriscilo. Poi lascia che tutto il corpo vibri di energia, e lascia che accada qualunque cosa debba accadere. Senti di nuovo un fluire con la terra. Terra e cielo, sopra e sotto, yin e yang, maschile e femminile: galleggi,  ti mescoli, abbandoni completamente te stesso. Non esisti. Diventi una... fusione.

Quando ti senti completamente ricolmo, sdraiati per terra e bacia la terra. Diventa solamente un veicolo attraverso il quale l’energia divina si unisce a quella della terra.

Queste due fasi dovrebbero essere ripetute altre sei volte (in totale sette), in modo che ognuno dei chakra possa sbloccarsi. Si può fare anche più volte, ma non di meno, altrimenti ti sentirai inquieto e non riuscirai a dormire. La cosa migliore è fare questa preghiera la sera, in una stanza buia, immediatamente prima di andare a dormire; oppure si può fare al mattino, ma deve essere seguita da un quarto d’ora di riposo.

Questo fondersi con l’energia è preghiera. Ti trasforma. E quando tu cambi, cambia tutta l’esistenza: perché col tuo atteggiamento tutta l’esistenza cambia in te. Non che sia l’esistenza a cambiare - l’esistenza rimane la stessa - ma ora tu fluisci con lei, non esiste antagonismo. Non c’è lotta, non c’è conflitto: ti sei arreso a lei.

Osho: L'armonia nascosta

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