24/06/2018
“Abbandona l’idea di diventare qualcuno, perché sei già
un capolavoro.
Non puoi essere migliorato.
Devi solo arrivarci, comprenderlo, realizzarlo.”
Ricordalo, perché in meditazione arriverà un momento in cui
soltanto tu
sarai d’intralcio, nessun altro. Nella crescita, ci sarà un
momento in cui tutto
sarà chiaro e solo tu sarai d’intralcio. Quindi non
preoccuparti mai di ciò che
gli altri pensano della tua meditazione. Non pensare agli
altri – il motivo per
cui ti stanno giudicando, il modo in cui ti stanno
giudicando. Come giudicano
è affar loro; sono fatti loro, non ha nulla a che vedere con
te. Tu fa’ ciò che
devi fare e fallo totalmente. Dissolviti completamente, poi
le cose
cominceranno ad accadere.
Soltanto l’ego si preoccupa degli altri, perché dipende da
loro. È solo una
collezione di opinioni altrui, di ciò che gli altri dicono
di te. Ti metti
costantemente in mostra, sei un esibizionista, continui a
chiederti: “Cosa
pensano gli altri, cosa dice la gente di me?”. E a causa
degli altri il tuo ego
persiste, diventa sempre e sempre più solido, sempre più
cristallizzato.
Hai mai notato che quando non pensi agli altri e non pensi
all’opinione
che hanno di te, all’improvviso c’è un diverso flusso di
energia in te, un
flusso che scorre libero? Non c’è niente a bloccarlo e il
fiume scorre libero
verso l’oceano. Ora qualsiasi cosa fai, diventa un
capolavoro – qualsiasi
cosa! Adesso la tua qualità è totalmente diversa, ora esisti
su un piano
totalmente diverso, e qualsiasi cosa fai, persino una cosa
insignificante, è
completamente diversa.
Osserva il modo in cui fai le cose e vi troverai sempre
l’ego. La gente
sbircia sempre in giro a controllare se è osservata quando
prega. Va’ in una
moschea e guarda, va’ in una chiesa e guarda: se c’è
parecchia gente, allora
tutti pregano con fervore; se non c’è nessuno a guardarli,
pregano di fretta,
come se la preghiera non fosse indirizzata a dio ma a
qualche astante, a uno
spettatore.
Questo accade continuamente, qualunque cosa tu faccia. Non
ti fa piacere
l’esecuzione dell’atto in sé, ti fa piacere l’opinione che
ne hanno gli altri. Ma
che valore può avere, cosa potrà mai significare?
Perché sei al mondo? Per farti giudicare dagli altri? Perché
ti reputino una
persona per bene, una persona religiosa, un meditatore, un
ricercatore della
Verità? Ma per te la Verità non sembra essere tanto
importante quanto il fatto
di essere considerato un grande ricercatore del Vero.
Osservati, sii presente a ciò che fai. Non essere uno
sciocco e non
prenderti in giro da solo. È molto facile farlo, ma la
Verità suprema può
essere realizzata soltanto quando questo tipo di stupidità scompare.
Osserva
ogni cosa che fai e resta vigile. Non agire come un
sonnambulo e non cercare
l’apprezzamento degli altri.
Sii semplicemente attento e presente, osserva, aspetta… e
l’Assoluto ti
accadrà; perché continuando a osservare, scomparirai.
Dimenticandoti degli
altri, dimenticherai il tuo stesso ego.
Non ricercare l’apprezzamento degli altri, perché ogni
apprezzamento
deriva dallo sforzo dell’ego. Non guardare gli altri, guarda
solo te stesso.
Quando la tua crescita avverrà, lo saprai. Quando fiorirai,
lo saprai. Quando
sarai benedetto, lo saprai. Quando la tua crescita accadrà,
sarà impossibile
non saperlo: lo saprai con certezza assoluta.
Pochi giorni fa è venuto da me un uomo e mi ha detto: “Mi
sono
illuminato!”.
“Benissimo, ora tutto è finito. Ma perché sei venuto da me?”
gli ho
chiesto.
Lui ha risposto: “Solo per controllare”.
Che tipo di illuminazione è mai, se non ne sei certo?
Tu vivi nell’incertezza; la tua unica certezza è
nell’apprezzamento degli
altri. Ma quando inizi a entrare nel trascendente, non ti
serve più. Il tempio è
proprio questo; metti da parte te stesso, abbandona te
stesso completamente.
Tu non puoi entrare. Quando tu non sei, allora ti sarà
permesso l’accesso.
Allora fluirai nel tempio, allora non ci sarà alcun blocco
energetico.
Prova a farlo. Sii attento e presente, e agisci come se
fossi solo, come se
non ci fosse nessuno. Agisci come se ti trovassi in totale
solitudine, come se
non ci fosse nessun altro. Se nessuno è presente, passo dopo
passo la tua
goffaggine diminuirà.
Al mondo esistono due tipi di creatori: un tipo lavora con
gli oggetti – un
poeta, un pittore, lavorano con gli oggetti, creano delle
cose. L’altro tipo, il
mistico, crea se stesso. Non lavora con l’oggetto, lavora
con il soggetto,
lavora su se stesso, sul proprio essere. Ed è costui il vero
creatore, il vero
poeta, perché trasforma se stesso in un capolavoro.
Porti un capolavoro nascosto al tuo interno, ma tu sei
d’intralcio. Spostati
da parte, e il capolavoro diverrà manifesto.
Ognuno è un capolavoro, perché dio non fa nascere niente che
non lo sia.
Ognuno porta quel capolavoro nascosto da molte vite, ma vive
senza
conoscere il proprio sé e cerca in superficie di diventare
qualcuno.
Abbandona l’idea di diventare qualcuno, perché sei già un
capolavoro. Non
puoi essere
migliorato. Devi solo arrivarci, comprenderlo, realizzarlo.
Osho: Returning
to the Source, CAP. 8
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