"Ascoltando degli strumenti a corde, ascolta il suono
centrale composito che essi formano; in questo l'onnipresenza."
Ascolta uno strumento, ad esempio un sitar. Sentirai molte
note. Sii attento e ascolta la struttura intorno a cui tutte quelle note
scorrono, il flusso più intimo che tiene insieme tutte quelle note. Quel punto
centrale è simile alla tua spina dorsale che tiene insieme tutto il tuo corpo.
Ascoltando la musica sii attento, penetrala, e scopri la sua spina dorsale,
l'elemento centrale intorno a cui essa continua a fluire, che la tiene insieme.
Le note vanno e vengono, ma quell'ossatura centrale continua a fluire. Siine
cosciente. Allora conoscerai ciò che dev'essere conosciuto, o meglio ciò che
vale la pena conoscere. Diventerai onnipresente: grazie alla musica, trovandone
la spina dorsale, ti risveglierai, e in quel risveglio sarai ovunque. Ora come
ora sei da qualche parte, un punto sperduto nell'universo, che noi chiamiamo
io. Se ti risveglierai, questo punto scomparirà. In quel caso, non sarai da
qualche parte, ma sarai ovunque, sarà come se tu fossi diventato il Tutto.
Sarai diventato l'oceano, l'infinito. Ciò che è finito esiste allorché è
presente la mente. Con la meditazione appare l'infinito.
Osho: Il sentiero del reale
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