"Quando un qualsiasi desiderio insorge, consideralo.
Poi, d'acchito, abbandonalo."
Provi un desiderio sessuale, d'amore, un desiderio
qualsiasi. Consideralo. E questo non vuol dire essergli favorevole o contrario,
valuta semplicemente di cosa si tratta. In te insorge un desiderio sessuale. Tu
lo giudichi cattivo, questo non è considerarlo: stai consultando i testi sacri,
il passato, gli insegnanti del passato. Non stai semplicemente considerando il
desiderio in quanto tale, bensì qualcos'altro: il tuo condizionamento, come sei
stato allevato, la tua educazione, la tua cultura, la tua civiltà, la tua
religione, ma non il desiderio. È insorto un desiderio. Non mettere in gioco la
mente, il passato, i condizionamenti; non introdurre alcun valore: considera
semplicemente questo desiderio, cos'è. `Considerazione' in questo caso vuol
dire assenza di interpretazioni, un semplice osservare il fatto in sé, così
com'è. Non è facile: nel momento in cui dico "sesso", ti schieri a
favore o contro, interpreti perfino la semplice parola! Prova a considerare e
basta; osserva, sii attento... "Poi, d'acchito, abbandonalo.
"D'acchito, ricordalo. Non ragionarci sopra: "Si tratta di una cosa
cattiva, per cui la lascerò perdere; è un peccato, devo smetterla!" In
questo caso sarebbe una repressione, non uno stato mentale meditativo. Se hai
considerato oggettivamente il desiderio, la seconda parte non sarà difficile:
sarà facile come lasciar cadere un foglio di mano. Cosa accadrà? È insorto un
desiderio: non lo hai represso, hai lasciato che ti sconvolgesse. In verità,
quando consideri un desiderio senza interpretarlo, tutto il tuo essere diventa
quel desiderio. Se si tratta di sesso, ogni tua fibra fremerà, la passione
diventerà una fiamma. Ora abbandonalo. Non lottare, devi solo dire: "Lo
lascio." Accadrà una separazione. Il tuo corpo colmo di passione, e te,
sarete distinti. Il corpo fremerà di passione e di sesso, il centro sarà
silente, in osservazione. Non ci sarà lotta, solo una separazione. Ricordalo:
nella lotta tu non sei separato, sei unito all'oggetto. Se ti limiti a lasciare
andare il desiderio, sarai separato. Ora lo potrai guardare come se fosse
presente qualcun altro, non tu. Se non ci riesci, ricorda: non hai considerato.
Eri contro quel desiderio, pensavi a come abbandonarlo. Ma in quel caso non
riuscirai a lasciarlo andare.
Osho: Il sentiero del reale
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