"Senti un oggetto di fronte a te. Percepisci l'assenza
di ogni altro oggetto, fatta eccezione per questo. Poi, lasciando da parte la
sensazione dell'oggetto e la sensazione dell'assenza, realizza."
Qualunque cosa va bene, ad esempio puoi usare una rosa:
prima devi sentirla, non basta vederla; puoi vedere una rosa, ma il tuo cuore
non si acquieta. Non la senti, la vedi soltanto; se la sentissi, potresti
metterti a piangere, oppure potresti ridere, o danzare. Cosa devi fare per
sentirla? Annusala, toccala, fa' che divenga una profonda esperienza del corpo.
Mettila sugli occhi, sentine il profumo, mettila sul cuore, stai in silenzio
alla sua presenza. E dimentica il resto del mondo. Non è facile, sei così
insensibile! Ma per le donne non sarà tanto difficile. Per gli uomini che hanno
un senso estetico sviluppato, sarà più facile. In ogni caso, provaci. Usa un
oggetto che ami naturalmente, e poi dimenticati del mondo intero. "Poi,
lasciando da parte l'oggetto", questa è la parte più difficile: hai
abbandonato ogni altro oggetto, è rimasto solo questo, ora abbandona anche
questa essenza. All'improvviso cadi in un vuoto assoluto e non rimane più
nulla. E Shiva dice: "Realizza." Realizza questo vuoto, questo nulla.
Questa è la tua natura essenziale, questo è il puro essere. Per qualche
settimana prova solo la prima parte, e usa un solo oggetto, non continuare a
cambiarlo. Poi tenta la seconda parte: chiudi gli occhi e dimentica anche
quell'oggetto. Ricorda: se sei riuscito a fare la prima cosa, la seconda non
sarà difficile.
Osho: Il sentiero del reale
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