"Fora una parte qualsiasi della tua forma colma di
nettare con uno spillo, e con gentilezza penetra la foratura e consegui così la
purezza interiore."
Il tuo corpo non è solo un corpo: è ricolmo di te, e quel
'te' è il nettare. Prova a forare il tuo corpo; quando lo fori, tu non vieni
forato, però percepisci quella foratura come se lo fossi: per questo senti
dolore. Se riesci a diventare consapevole che solo il corpo viene forato, non
tu, invece del dolore sentirai beatitudine. Non occorre usare uno spillo: si
può usare una qualsiasi situazione della giornata, oppure creare una situazione
specifica. Nel tuo corpo c'è un dolore. Fai una cosa: dimentica l'intero corpo.
Concentrati solo sulla parte dolorante. Allora noterai una cosa strana. Quando
ti concentri su quella parte dolorante, senti che si restringe. L'area
diventerà sempre più piccola, e verrà il momento in cui sarà solo una punta di
spillo. Continua a osservare, e all'improvviso anche quel punto scomparirà, e
sarai colmato di beatitudine. Come mai accade? Perché tu e il tuo corpo siete due
cose distinte: chi si concentra sei tu; il corpo è l'oggetto su cui ti
concentri. Quando ti concentri, la separazione si amplia, l'identificazione
viene infranta. Per concentrarti devi muoverti all'interno, allontanandoti dal
corpo. Per mettere a fuoco il punto in cui senti dolore, te ne devi
allontanare. Questo allontanamento crea la spaccatura. E, allorché ti sei
totalmente concentrato sul dolore, dimentichi ogni identificazione, e scordi
che sei tu a provare dolore. Quando la spaccatura diventa troppo grande, ti
dimentichi completamente del corpo: sei consapevole solo della coscienza. Se
non senti dolore, puoi usare uno spillo su una parte sensibile dove puoi
sentire perfino una leggera pressione. Poi infila lo spillo e penetra in quella
foratura, con gentilezza. Mentre lo spillo entra nella tua pelle, e tu provi
dolore, entra anche tu. Non sentire che il dolore sta penetrando dentro di te,
non identificarti con esso. Chiudi gli occhi, osserva il dolore. Se riesci a
penetrare osservando, senza identificarti, restando in disparte, conseguirai la
purezza interiore: per la prima volta diventerai consapevole di non essere il
corpo. A quel punto, potrai iniziare a vivere una vita diversa: esisterai in
quanto anima, non come un corpo. Ed è un mondo di compassione, d'amore, di
bellezza, di verità, di bontà, di innocenza. Il centro si è spostato; non è più
nel corpo, è nella coscienza.
Osho: Il sentiero del reale
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