"Gira in tondo e poi, lasciati cadere al suolo, in
questo abbandonarti a terra sii il Tutto."
Corri in cerchio. Salta, danza, corri fino a quando sarai
esausto. Ricorda però che la tua mente continuerà a ripeterti che non ce la fa
più: non darle retta. Continua a correre, a saltare, a danzare. Continua fino a
che non lo sentirai veramente; non dev'essere un pensiero ma una sensazione.
Solo quando sentirai che il corpo intero è esausto, solo allora lasciati
cadere. Ricorda: sii così esausto che la caduta accada da sola. Se insisti nel
muoverti, accadrà. E a quel punto Shiva dice: "In questo abbandonarti a
terra, sii il Tutto." Questo è il cuore della tecnica, cosa significa?
Come prima cosa non pianificare la caduta, non cercare di sdraiarti a terra.
Cadi come un tutto, come se il corpo intero fosse un'unica cosa che è caduta. E
non essere tu a cadere, altrimenti saranno presenti due elementi: tu che fai
cadere e il corpo che cade, in quel caso non sarai un tutto. Se riesci a farti
cadere a terra come un tutto, per la prima volta percepirai il tuo intero
essere, la tua totalità. Per la prima volta percepirai il tuo centro, indiviso,
integro, unito. Questa tecnica può aiutarti a cadere con facilità nell'oceano
di energia cosmica. Cadendo a terra come un tutto, per la prima volta non ci
sarà frammentazione: la mente con tutte le sue divisioni, col suo senso di
separatezza, scomparirà, e per la prima volta affiorerà l'essere indiviso,
indivisibile.
Osho: Il sentiero del reale
Nessun commento :
Posta un commento