29/08/2018
“Non pensare affatto al risultato.
Fa’ semplicemente ciò che stai facendo con la tua totalità.
Perditi in ciò che fai, lascia fondere chi agisce con
l’azione.”
Ogni cosa che possiedi in questo mondo, la possiedi a spese
di qualcun
altro, il suo costo è la felicità di qualcun altro; non può
essere altrimenti. Se
veramente non vuoi essere ostile a nessuno, devi abbandonare
l’intera idea
della possessività.
Usa tutto ciò che in questo momento è a tua disposizione, ma
non essere
possessivo. Non dire che è roba tua. Niente è tuo, tutto è
dell’esistenza.
Entriamo nella vita a mani vuote e ne usciamo a mani vuote,
quindi a che
serve accampare diritti nel frattempo? Purtroppo possedere,
dominare, avere
più degli altri, è tutto ciò che conosciamo, è il modo in
cui va il mondo. Che
sia il denaro o una virtù non importa, non conta qual è la
tua moneta di
scambio, può essere sia terrena sia celeste, ma devi essere
furbo, astuto,
altrimenti verrai sfruttato.
Sfrutta o sarai sfruttato; questo è il messaggio recondito
che ti viene dato
insieme al latte materno. E ogni scuola, ogni liceo, ogni
università affonda
profonde radici nell’idea della competizione.
Una vera educazione non ti insegnerà a competere, ti
insegnerà a
cooperare. Non ti insegnerà a combattere e a primeggiare, ti
insegnerà a
essere creativo, amorevole, colmo di beatitudine, a non
paragonarti agli altri.
Non ti insegnerà che puoi essere felice soltanto se sei il
migliore; questa è
pura stupidità. Non puoi essere felice soltanto perché sei
il primo; mentre
cerchi di diventarlo attraverserai molta sofferenza e,
quando finalmente arrivi
a primeggiare, l’infelicità sarà diventata per te
un’abitudine.
Per arrivare a essere il presidente o il primo ministro di
un Paese, devi
soffrire così tanta infelicità che alla fine essere infelice
diventa la tua seconda
natura. Adesso non conosci un altro modo di esistere,
continui semplicemente
a essere infelice. La tensione si è radicata in te, l’ansia
è diventata parte del
tuo stile di vita. Non conosci nessun altro modo di vivere;
il tuo stile di vita si
è strutturato così. Ragion per cui, benché ora sei il primo,
resti guardingo,
ansioso, impaurito. Essere al vertice non cambia
assolutamente la tua qualità
interiore.
Un’educazione autentica non ti insegnerà a primeggiare. Ti
dirà di godere
qualsiasi cosa tu stia facendo, non per il risultato ma per
l’atto in sé, proprio
come fa un pittore, un ballerino o un musicista.
Ci sono due modi per dipingere: puoi farlo per competere con
altri pittori,
per essere il più grande pittore del mondo, perché vuoi
essere un Picasso, un
Van Gogh… In questo caso il tuo dipinto sarà mediocre,
perché la tua mente
non è interessata al dipingere in sé; è interessata a essere
il più grande pittore
del mondo. Non ti avventuri in profondità nell’arte di
dipingere, non godi del
dipingere ma lo usi come trampolino di lancio.
Il tuo è un gioco dell’ego e il problema è questo: per
essere un vero
pittore, devi abbandonare l’ego completamente. Per essere
davvero un pittore,
devi mettere l’ego da parte. Soltanto allora l’esistenza può
fluire attraverso di
te. Solo allora potrà usare le tue mani, le tue dita e i
tuoi pennelli, soltanto
allora potrà nascere qualcosa di sublime bellezza.
L’esistenza non fluisce a causa tua ma soltanto per tuo
tramite. Tu sei
soltanto un passaggio, le permetti di accadere, tutto qui;
non sei d’intralcio,
tutto qui.
Se però sei troppo interessato al risultato – diventare
famoso, vincere il
premio Nobel, essere il pittore più grande al mondo,
sconfiggere tutti gli altri
pittori –, allora il tuo interesse non è nel dipingere;
dipingere per te è
secondario. E, naturalmente, con un interesse minimale nel
dipingere non
puoi dare vita a qualcosa di originale; ciò che fai sarà
ordinario.
L’ego non può portare niente di straordinario nel mondo; lo
straordinario
proviene unicamente dall’assenza di ego. La stessa cosa
accade con i
musicisti, i poeti e i ballerini. La stessa cosa accade con
tutti.
Nella Bhagavad Gita Krishna dice: “Non pensare affatto al
risultato”. È
un messaggio di enorme bellezza, importanza e verità. Non
pensare affatto al
risultato. Fa’ semplicemente ciò che stai facendo con la tua
totalità. Perditi in
ciò che fai, lascia fondere chi agisce con l’azione. Lascia
fluire la tua energia
creativa senza impedimenti.
Osho: The
Dhammapada: The Way of the Buddha, VOL. VIII CAP. 5
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