09/08/2018
“La società vuole schiavi, non persone dedicate alla
libertà.
La società vuole schiavi perché tutti gli interessi
costituiti
vogliono obbedienza.”
Durante la mia infanzia creavo sempre dei problemi. Quando
qualcuno
veniva a trovarci, una persona più anziana o un parente, mio
padre mi diceva:
“Mostragli rispetto e toccagli i piedi; è un tuo lontano
parente”.
Io gli rispondevo: “Non lo farò finché non troverò qualcosa
in lui che
meriti rispetto”.
Così, ogni volta che arrivava qualcuno mi facevano uscire di
casa. “È
imbarazzante, noi ti chiediamo di mostrargli rispetto e tu
dici: ‘Aspettiamo e
vediamo se ha qualcosa che lo meriti’” diceva mio padre.
“Posso anche
toccargli i piedi senza sapere se lo merita, ma in che modo
poi vi aspettate
che io sia onesto e sincero?” rispondevo io.
Queste qualità non sono richieste dalla società; ti è
richiesto di sorridere,
di porgere i tuoi rispetti, di obbedire – che sia giusto o
sbagliato non importa.
Il Buddha dice che tutti sono degli ipocriti. Tutti cercano
di mostrare una
faccia a seconda delle aspettative della gente. Tutti
ascoltano la massa, perché
la massa non ama chi è diverso, la massa non ama chi è più
intelligente.
Ho detto che l’intero parlamento indiano è composto da
ritardati, e il
portavoce del partito Lok Sabha mi ha scritto una lettera
dicendo: “Ti devi
scusare, hai insultato il parlamento del tuo Paese”.
La mia risposta è stata: “Non ho insultato nessuno. Iniziate
a fare un
check su tutti i membri del parlamento e, se ho torto,
potete crocifiggermi, ma
se ho ragione, tutti devono lasciare la loro carica e si
dovranno indire nuove
elezioni”.
Non ha osato farlo perché sa… Nel parlamento la gente si
tira scarpe
addosso, tutti usano parolacce che non possono essere messe
a verbale,
gridano, si picchiano. Conosce benissimo il parlamento… Non
mi ha più
risposto perché la cosa sarebbe stata difficile da gestire
se per caso – ed è
molto probabile che sia così – l’intero parlamento
risultasse avere un
quoziente intellettivo sotto la norma. Meglio non rischiare!
Il Buddha ha detto che la società è ipocrita, vive di bugie,
vive di
consolazioni immaginarie; a seconda del posto, a seconda
della persona,
indossi una delle tue tante maschere. E il Buddha diceva
questo affinché,
chiunque voglia essere autenticamente religioso, possa
abbandonare queste
maschere.
A meno di non abbandonare queste maschere, non riuscirai a
trovare la
tua individualità.
L’individualità ti è data dall’esistenza; la personalità ti
è imposta dalla
società. La personalità serve alla società; l’individualità
ha la qualità del
leone: il leone si basa su se stesso.
Le pecore appartengono sempre alla massa, sperano che stare
fra la folla
le farà sentire protette, al sicuro. Soltanto i leoni
procedono da soli; e tutti voi
nascete leoni, ma la società continua a condizionare, a
programmare la vostra
mente come pecora. Ti fornisce una personalità, una
personalità comoda,
carina, opportuna, obbediente.
La società vuole schiavi, non persone totalmente dedicate
alla libertà. La
società vuole schiavi perché tutti gli interessi costituiti
vogliono obbedienza.
La gente al potere, la gente che possiede ricchezze, la
gente a capo di
religioni, tutti vogliono una cosa soltanto: non devi
sollevare la testa. Devi
vivere come uno schiavo, tirato e strattonato da una parte
all’altra. Non devi
opporre resistenza, non devi asserire te stesso, la tua
intelligenza, la tua
individualità.
Questa è la paura, il motivo alla base del rifiuto di ventun
Paesi che mi
hanno negato l’ingresso nel loro territorio: io sono
completamente a favore
della morte della personalità, sono totalmente per la
riconquista
dell’individualità.
Questa è la vera resurrezione.
Osho: One Seed
Makes the Whole Earth Green, CAP. 4
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