24/08/2018
“Sperimenta la vita in ogni modo possibile: buono-cattivo,
amaro-dolce, buio-luce, estate-inverno.
Sperimenta tutte le dualità.
Non temere l’esperienza, perché più esperienze fai, più
maturo diventi.”
Amato Osho,
potresti dire qualcosa sulla morte e sull’arte di morire?
La prima cosa che devi sapere è che la morte è una menzogna.
La morte
non esiste: è una delle maggiori illusioni. La morte è
l’ombra dell’ego. Poiché
c’è l’ego, sembra che ci sia la morte.
Io dichiaro che nessuno è mai morto e nessuno mai morirà.
Nella natura
stessa delle cose, la morte è impossibile – esiste solo la
vita. Certo, la vita
continua a cambiare le sue forme: un giorno sei in un modo e
un altro giorno
sei diverso. Dov’è finito il bambino che sei stato da
piccolo? Quel bambino è
forse morto? Potresti dire che quel bambino è morto? No, ma
dov’è? La sua
forma è cambiata. Quel bambino, nella sua essenza, è ancora
presente, ma ora
tu sei un uomo o una donna.
Un giorno diventerai vecchio e dove sarà finita la tua
gioventù? Sarà
morta? No, di nuovo si è dischiuso qualcos’altro. La
vecchiaia ha portato con
sé il proprio raccolto, la vecchiaia ha portato con sé la
propria saggezza, la
vecchiaia ha portato con sé la propria bellezza.
Se la morte fosse una realtà, l’esistenza sarebbe totalmente
assurda,
sarebbe del tutto priva di senso.
La tua domanda è significativa. Mi chiedi: Potresti dire
qualcosa sulla
morte…?
Una cosa sola: la morte non esiste.
E mi chiedi: … e sull’arte di morire?
Visto che la morte non esiste, come potrai apprendere l’arte
di morire?
Dovrai apprendere l’arte di vivere. Se saprai come vivere,
conoscerai tutto
sulla vita e sulla morte. Ma dovrai avere un approccio
positivo.
Non prendere mai come oggetto del tuo studio ciò che è
negativo, poiché
ciò che è negativo non esiste. Potresti continuare ad
approfondire lo studio di
ciò che è negativo e non arriveresti mai a una conclusione.
Tenta di
comprendere cosa sia la luce e non cosa sia l’oscurità.
Tenta di comprendere
cosa sia la vita e non cosa sia la morte. Tenta di
comprendere cosa sia
l’amore e non cosa sia l’odio.
Se vuoi comprendere me, devi comprendere me, non la mia
assenza. Non
rimanere agganciato a qualcosa di negativo. Molte persone
continuano a
studiare cose negative e sprecano la loro energia. Non
esiste l’arte di morire.
Ossia: l’arte di vivere è l’arte di morire.
Vivi!
Ma le tue cosiddette religioni ti hanno insegnato a non
vivere. Sono state
loro a creare la morte! In modo assai indiretto hanno creato
la morte poiché ti
hanno trasmesso una profonda paura di vivere! Per loro tutto
è sbagliato. La
vita è sbagliata, il mondo è sbagliato, il corpo è
sbagliato, l’amore è un errore,
il rapporto amoroso è un errore, godere qualsiasi cosa è un
errore. Hanno
creato in te tali sensi di colpa per ogni cosa, ti hanno
insegnato a condannare
ogni cosa, e ora tu non riesci più a vivere. E quando non
riesci a vivere, cosa
ti rimane? L’assenza della vita – cioè la morte.
Allora tremi di fronte a qualcosa che non esiste, di fronte
a una tua stessa
creazione. E poiché inizi ad avere un vero terrore della
morte, il prete esercita
un grande potere su di te. Ti dice: “Non preoccuparti, sono
qui per aiutarti.
Seguimi. Ti salverò dall’inferno e ti condurrò in paradiso.
Solo coloro che
fanno parte del mio gregge si salveranno”.
E l’atteggiamento delle altre religioni è esattamente lo
stesso. In questo
modo, la gente, spinta dalla paura, si aggrappa a qualcosa,
a qualsiasi cosa.
Il mio approccio è totalmente diverso. Non insinuo in te
alcuna paura –
quella è la strategia dei preti, il segreto che si tramandano
da secoli. Anzi,
dichiaro che non c’è niente da temere, poiché dio è dentro
di te.
Non c’è niente da temere!
Vivi senza paura, vivi ogni istante il più intensamente
possibile. Crescere
significa che non ti muovi in un circolo vizioso, che ti
accade qualcosa di
nuovo ogni giorno, in ogni istante della tua vita. Quando
una realtà del genere
diventa possibile? In qualsiasi momento in cui cominci a
vivere
intensamente.
Io ti insegno l’arte di vivere, cosa che implica l’arte di
morire: non puoi
impararle separatamente. Colui che conosce l’arte di vivere
conosce anche
l’arte di morire.
Se conosci l’arte di vivere totalmente un amore, allora
conosci anche
l’arte di separarti da quell’amore. Ti separi con grazia e
bellezza. E così è
anche per la tua vita: se conosci l’arte di vivere, conosci
anche l’arte di
morire, e la tua morte sarà incredibilmente bella.
Il primo principio è l’arte di vivere. Vivi in modo
affermativo. Vita è un
sinonimo di dio. Vivi con sentimenti di riverenza, di grande
rispetto e di
gratitudine. Questa vita non l’hai guadagnata: è un
autentico dono che ti ha
fatto il trascendente. Sii colmo di riconoscenza e di
preghiera, e alimentati il
più possibile di questi sentimenti, masticali bene,
assimilali bene.
Fa’ sì che la tua vita diventi un’esperienza di bellezza.
Non ti occorre
molto per trasformare la tua vita in un’esperienza
d’armonia: occorrono solo
consapevolezza estetica e un’anima sensibile. Diventa più
sensibile, più
sensitivo, e diventerai più spirituale.
Sperimenta la vita in ogni modo possibile: buono-cattivo,
amaro-dolce,
buio-luce, estate-inverno. Sperimenta tutte le dualità. Non
temere
l’esperienza, perché più esperienze fai, più maturo diventi.
Va in cerca di tutte le alternative possibili, muoviti in
tutte le direzioni, sii
un vagabondo nel mondo della vita e dell’esistenza: non
perdere nessuna
opportunità per vivere.
E vivi in modo coraggioso. Non pensare alle conseguenze,
solo i codardi
ci pensano. Non essere troppo focalizzato su una meta:
coloro che si fissano
su una meta si lasciano sfuggire la vita. Non pensare alle
mete, poiché le mete
sono sempre nel futuro e sono lontane. La vita invece è
quieora, è
vicinissima.
Osho: The Book of
Wisdom, CAP. 14
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