venerdì 3 agosto 2018

FUORI DAL PASSATO


03/08/2018
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“Scivola fuori dal passato, non gli permettere più di
interferire, perché vivere attraverso il passato significa
vivere una vita morta.
Il passato è morto.”

La funzione basilare di una madre, di un padre, degli educatori, è aiutare il
bambino ad andare oltre il sopore, oltre il sognare, oltre il desiderare.
Normalmente facciamo proprio il contrario: aiutiamo il bambino a diventare
più ambizioso, più egoista. Il nostro intero sforzo consiste nel proiettare i
nostri desideri sul bambino.
Non siamo riusciti a soddisfare i nostri sogni – i sogni non si
realizzeranno mai – così li proiettiamo sui bambini, speriamo che quello che
non è accaduto a noi possa accadere a loro. La stessa cosa è successa ai tuoi
genitori e lo stesso accadrà ai tuoi figli quando diventeranno genitori a loro
volta.
Per centinaia di anni, da una generazione all’altra, abbiamo continuato a
tramandare speranze, ambizioni, desideri che sono fondamentalmente
irrealizzabili.
Per essere veramente d’aiuto al bambino devi smettere di fare proiezioni
su di lui, devi smettere di riversare su di lui i tuoi sogni. Aiutalo invece a
vedere la futilità di ogni sogno; ogni bambino può diventare un Buddha –
ogni bambino è nato per diventare un Buddha. Con un condizionamento
errato, una società errata, un’educazione errata, ostacoli il suo sviluppo.
In Giappone esiste un’arte… non dovrebbe essere chiamata arte, è un
abominio, ma la chiamano arte. Fanno crescere degli alberi in piccoli vasi,
alberi che – se lasciati crescere nel terreno, arriverebbero a toccare le nuvole.
Crescono in vasi privi della parte inferiore, e le loro radici sono tagliate in
continuazione. Ci sono alberi in Giappone che hanno quattrocento anni e
sono alti soltanto quindici centimetri. Se si continuano a tagliare le radici,
come possono svilupparsi?
Pensano che questa sia un’arte, ed è apprezzata da stolti in tutto il mondo.
La gente va ad ammirare questi alberi pensando che siano qualcosa di grande!
Hanno centinaia d’anni e dei giardinieri si sono occupati di loro generazione
dopo generazione. Più l’albero è antico e, se non gli è permesso lo sviluppo,
più è considerato artistico. Vedere quegli alberi è raccapricciante.
Eppure è la stessa situazione di ogni bambino nel mondo; quegli alberi
sono un esempio estremamente calzante. Cosa facciamo ai bambini?
Tagliamo loro le radici. Lo facciamo senza saperlo, ovviamente. Vogliamo
aiutarli, ma siamo talmente inconsapevoli che il nostro aiuto è un ostacolo,
non un ausilio.
Ora è arrivato il momento di andare oltre la mente. La mente è la nostra

schiavitù. La mente significa il passato, e andare oltre la mente significa
vivere nel presente. Scivola fuori dal passato, non gli permettere più di
interferire, perché vivere attraverso il passato significa vivere una vita morta.
Il passato è morto. Vivere attraverso di esso, è vivere in una tomba.
Ecco perché c’è così tanta infelicità nel mondo e così tanto torpore,
insensibilità, inconsapevolezza: la gente non è veramente viva. Non sta
fiorendo, sembra non avere alcuna crescita. Quelle persone sono
semplicemente venute al mondo, vegetano e un giorno muoiono. La loro
intera vita consiste di attività insignificanti, di banalità; non conseguono nulla
di importante. Arrivate alla fine, non possono dire che la vita per loro è stata
una grande benedizione. Se ne vanno frustrate, scontente, deluse – ma
nessuno ne è responsabile a parte loro stesse. Accade, se si vive tramite la
mente.
Adesso inizia a vivere una vita di meditazione – e meditazione significa
una vita di nonmente. Non permettere ai pensieri di interferire. Sii in diretto
contatto con l’esistenza, con gli alberi, le rocce, i fiumi, la gente. Diventa di
nuovo un fanciullo; allora il cerchio sarà completo. Si nasce fanciulli, si
dovrebbe morire fanciulli. Gesù dice: “A meno che non siate come fanciulli,
non entrerete nel regno di dio…”, e ha assolutamente ragione.
La persona veramente saggia e matura, è quella che in età avanzata
diventa di nuovo innocente come un bambino. Il cerchio è completo: la vita è
arrivata al suo picco supremo e si è pronti a tornare a casa.
Se il cerchio è incompleto, dovrai nascere nuovamente, perché il cerchio
dev’essere completato; questo è il compito che ci è stato assegnato. Finché
non lo soddisfiamo, non possiamo essere richiamati indietro da dio. Questo è
il nostro lavoro nella vita: diventare di nuovo bambini – innocenti, colmi di
stupore e di meraviglia.
La mente è un ottimo meccanismo; usala, ma non essere usato dalla
mente. Non diventare suo servitore, non farti possedere dalla mente. Resta tu
il padrone, così quando vuoi metterla da parte, puoi metterla da parte; e
quando vuoi spegnerla, puoi spegnerla.

Osho: Scriptures in Silence and Sermons in Stones, CAP. 5


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