E se lo sei, cosa
posso fare per riconoscerti?
No, non sono un salvatore. Mille volte no. Nessuno può
salvare qualcun altro. E tu non dovresti cercare un salvatore, è un inganno. Ho
salvato me stesso, non posso salvare voi – dovrete salvarvi da soli. Io posso
indicarvi la via, posso dirvi in che modo ho salvato me stesso. I buddha
possono solo indicarvi la via, ma tutto il resto dovete farlo da soli. Nessuno
può salvarti e tu dovresti cominciare ad assumerti la responsabilità di te
stesso. Hai imparato il trucco assai sgradevole di gettare le tue
responsabilità su qualcun altro. Perché
qualcun altro dovrebbe essere il tuo salvatore?
Io non lo sono. Non mi assumo nessuna responsabilità. Ti
rimando a te stesso. È l’unico modo per aiutarti, è l’unico modo per creare in
te un’anima. È l’unico modo per farti sentire che la tua vita è la tua vita. Se vuoi essere infelice, è una
tua scelta e se non vuoi essere infelice, metto a tua disposizione il modo per
non esserlo. Puoi lasciar perdere la tua infelicità in questo stesso istante.
Ma non cominciare ad aggrapparti a me e non cominciare a gettare le tue
responsabilità su di me – altrimenti, prima o poi, rimarresti deluso e saresti
in collera con me.
A volte mi fanno domande come: “Osho, sono qui da tre mesi e
tu non hai ancora fatto niente per me.” Chi sono io per fare qualcosa? Posso
solo indicare. Io sono un dito puntato verso la luna. Non aspettate… andate
sulla luna. Non aspettate e non aggrappatevi al mio dito. Ma ci sono persone
che fanno presa sul mio dito, invece di andare sulla luna.
Io non sono un salvatore.
Ascolta solo ciò che dico e lascia che si trasformi in una
tua intuizione. Tu non devi riconoscermi – né come un salvatore, né come un
Cristo, né come un Buddha – non c’è nessun bisogno che tu mi riconosca. E come
potresti riconoscermi? Non saresti in grado di riconoscere un Cristo, non
sapresti cosa significa essere un Cristo, a meno che tu stesso non sia
diventato un Cristo. Non c’è alcun bisogno che tu mi riconosca. Io sono quello
che sono, il tuo riconoscimento non creerebbe nessuna differenza. Quindi non
occupartene.
Non guardate a me come a un salvatore. A causa di quest’idea
– che deve arrivare un salvatore o un messia – continuate tutti a vivere sempre
allo stesso modo. “Cosa potremmo fare?” vi giustificate. “Quando arriverà il
messia, allora…”. Questo è un modo per rimandare la vostra trasformazione, è un
modo per illudervi... vi siete illusi abbastanza, non fatelo più. Non arriverà
mai nessun messia. Dovete lavorare su voi stessi, dovete assumervi le vostre
responsabilità.
tratto da:
Osho, This Very Body the Buddha # 7
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