Osho, ho esitato a
lungo prima di fare questa domanda perché sembra scaturire dalle profondità del
mio inconscio, dove ci sono molte paure. Negli ultimi quindici anni ho vissuto
vari livelli di tensione nell’area del cuore, ma non ci sono state giustificazioni
sul piano fisico.
Va da un dolore così
acuto da togliere il fiato e che può durare per ore, a una leggera sensazione
di pressione. Sparisce completamente quando amo, mi sciolgo, mi lascio andare e
quando sono in armonia col mio corpo. Mi sto reprimendo? Ti sarei grato se
potessi fare un po’ di luce su questo.
Non è un problema fisico; ha certamente a che fare con il
rilassamento, il dissolvimento totale, il dimenticare completamente se stessi.
Se scompare in questi momenti, certamente non è una
questione fisica.
Per cui devi imparare a dare più amore. E questo non è
soltanto un tuo problema, a diversi livelli lo abbiamo tutti. Tutti vogliamo
essere amati... e questo è un esordio sbagliato.
Tutto parte dal fatto che il bambino piccolo non può amare,
non può parlare, non può fare, non può dare; può soltanto ricevere. La sua
esperienza d’amore è prendere: prendere dalla madre, dal padre, da fratelli,
sorelle, ospiti, estranei – ma sempre soltanto prendere. Così la prima
esperienza che si insinua profondamente nel suo inconscio è che deve prendere
l’amore. Il problema è che tutti siamo stati bambini, e tutti abbiamo lo stesso
bisogno di ricevere amore; nessuno è nato in modo diverso. Tutti dicono ‘dammi
amore’, ma non c’è nessuno pronto a darlo, perché siamo stati tirati su tutti
allo stesso modo.
Bisogna stare attenti, diventare consapevoli che un semplice
incidente dell’infanzia non si trasformi in uno stato mentale costante. Per
cui, invece di domandare ‘dammi amore’, comincia a dare amore. Dimentica il prendere, semplicemente dai – e ti
garantisco che riceverai molto. Ma non devi assolutamente pensare al ricevere,
nemmeno indirettamente: verificando sotto sotto se stai ricevendo o no. Già
questo crea troppo disturbo. Dai, e basta, perché dare è molto più bello che
ricevere. Questo è uno dei segreti. Dare amore è un’esperienza talmente
meravigliosa che ti trasforma in un imperatore. Ricevere amore è solo una
piccola esperienza da mendicante. Non diventare un mendicante: almeno per
quello che riguarda l’amore diventa imperatore – perché è una qualità
inesauribile in te. Puoi andare avanti a dare, tanto quanto vuoi. Non avere
paura di esaurirti, e di ritrovarti un giorno a dire: “Dio mio, non ho più
amore da dare”. L’amore non ha quantità, ha qualità, un certo tipo di qualità
che cresce col dare, e muore con la repressione. Se sei avaro, muore.
Diventa prodigo. Non ti preoccupare con chi – perché questa
è la via della mente avara: dare amore soltanto a persone che hanno certe
qualità.
Non capisci: quando hai, sei come una nube carica di
pioggia. Alla nube non importa dove spiove – sulle rocce, nei giardini,
nell’oceano – non le importa. Si vuole liberare. E questa liberazione è un
immenso sollievo.
Così il primo segreto è: non chiederlo, non aspettare,
pensando di darlo a chi te lo chiede. Dallo!
La fondatrice del movimento teosofico, Madame Blavatsky ha
avuto una strana abitudine per tutta la vita – e visse a lungo, viaggiò per
tutto il mondo, e creò un movimento internazionale. In realtà nessun’altra
donna è stata così potente e influente nella storia dell’uomo. Usava portare
con sé un sacco pieno di semi di fiori. Tutto il suo bagaglio consisteva di
semi di fiori. Viaggiando in treno continuava a gettare semi dal finestrino, e
la gente chiedeva: “Cosa sta facendo? Sta portando tanto bagaglio inutile con
lei e continua a spandere semi per mille miglia”.
Lei rispondeva: “Questi sono semi di fiori, magnifici fiori.
Quando l’estate sarà passata e le piogge arriveranno questi semi diventeranno
piante. Presto ci saranno milioni di fiori. Io stessa non tornerò lungo questa
rotta, non li vedrò mai, ma migliaia di altre persone li vedranno e godranno
del loro profumo”.
Infatti riempì quasi tutte le linee ferroviarie dell’India
di fiori, e la gente commentava: “Se non li vedrà mai, qual è la sua
soddisfazione?”.
Lei rispondeva: “La mia soddisfazione proviene dal dare
gioia a tante persone. Non sono un’avara. Qualunque cosa possa fare per rendere
felice e gioiosa la gente la farò, fa parte del mio amore”. Amava davvero
l’umanità, e fece tutto quello che le sembrava giusto.
Il punto è che non devi dare qualche cosa di prezioso,
giusto una mano per aiutare è sufficiente. Nelle ventiquattro ore tutto quello
che fai, fallo con amore. E il dolore al cuore passerà. E dato che stai amando
così tanto, la gente ti amerà. è una legge naturale, ricevi quello che dai. In
realtà ricevi più di quello che dai.
Impara a dare, e troverai tante persone che saranno amabili
verso di te, anche se prima non ti guardavano neanche o ti ignoravano. Il tuo
problema è che hai il cuore pieno d’amore, ma ti comporti come un avaro,
cosicché l’amore è diventato un peso per il tuo cuore. Lo hai accumulato,
invece di far fiorire il cuore. Così ogni tanto, quando sei in amore, il dolore
scompare. Ma perché solo un momento, perché non tutti i momenti?
E non riguarda solo gli esseri viventi, puoi toccare anche
una sedia con mano amorevole. La cosa dipende da te, non dall’oggetto. Troverai
un grande rilassamento, un dissolvimento del sé – che è un peso – e ti
dissolverai nel tutto.
È certamente una malattia, nel senso letterale della parola:
non ‘stai bene’ con te stesso. Non è un malessere in cui il dottore può
aiutarti. è semplicemente uno stato di tensione del tuo cuore che vuole dare di
più e di più. Forse tu hai più amore da dare di altre persone, forse hai questa
fortuna, e invece trasformi la tua fortuna in un grande dolore. Dividilo con
gli altri, senza preoccuparti della persona a cui lo stai dando. Dai,
semplicemente, e troverai un profondo silenzio, e pace. Questa sarà la tua
meditazione. Uno può arrivare alla meditazione da molte direzioni, forse questa
sarà la tua.
tratto da: Osho, Oltre
la psicologia - Oshoba Libri
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