domenica 9 febbraio 2020

Devi imparare a dare più amore


 
Osho, ho esitato a lungo prima di fare questa domanda perché sembra scaturire dalle profondità del mio inconscio, dove ci sono molte paure. Negli ultimi quindici anni ho vissuto vari livelli di tensione nell’area del cuore, ma non ci sono state giustificazioni sul piano fisico.
Va da un dolore così acuto da togliere il fiato e che può durare per ore, a una leggera sensazione di pressione. Sparisce completamente quando amo, mi sciolgo, mi lascio andare e quando sono in armonia col mio corpo. Mi sto reprimendo? Ti sarei grato se potessi fare un po’ di luce su questo.

Non è un problema fisico; ha certamente a che fare con il rilassamento, il dissolvimento totale, il dimenticare completamente se stessi.
Se scompare in questi momenti, certamente non è una questione fisica.
Per cui devi imparare a dare più amore. E questo non è soltanto un tuo problema, a diversi livelli lo abbiamo tutti. Tutti vogliamo essere amati... e questo è un esordio sbagliato.
Tutto parte dal fatto che il bambino piccolo non può amare, non può parlare, non può fare, non può dare; può soltanto ricevere. La sua esperienza d’amore è prendere: prendere dalla madre, dal padre, da fratelli, sorelle, ospiti, estranei – ma sempre soltanto prendere. Così la prima esperienza che si insinua profondamente nel suo inconscio è che deve prendere l’amore. Il problema è che tutti siamo stati bambini, e tutti abbiamo lo stesso bisogno di ricevere amore; nessuno è nato in modo diverso. Tutti dicono ‘dammi amore’, ma non c’è nessuno pronto a darlo, perché siamo stati tirati su tutti allo stesso modo.
Bisogna stare attenti, diventare consapevoli che un semplice incidente dell’infanzia non si trasformi in uno stato mentale costante. Per cui, invece di domandare ‘dammi amore’, comincia a dare amore. Dimentica il prendere, semplicemente dai – e ti garantisco che riceverai molto. Ma non devi assolutamente pensare al ricevere, nemmeno indirettamente: verificando sotto sotto se stai ricevendo o no. Già questo crea troppo disturbo. Dai, e basta, perché dare è molto più bello che ricevere. Questo è uno dei segreti. Dare amore è un’esperienza talmente meravigliosa che ti trasforma in un imperatore. Ricevere amore è solo una piccola esperienza da mendicante. Non diventare un mendicante: almeno per quello che riguarda l’amore diventa imperatore – perché è una qualità inesauribile in te. Puoi andare avanti a dare, tanto quanto vuoi. Non avere paura di esaurirti, e di ritrovarti un giorno a dire: “Dio mio, non ho più amore da dare”. L’amore non ha quantità, ha qualità, un certo tipo di qualità che cresce col dare, e muore con la repressione. Se sei avaro, muore.
Diventa prodigo. Non ti preoccupare con chi – perché questa è la via della mente avara: dare amore soltanto a persone che hanno certe qualità.
Non capisci: quando hai, sei come una nube carica di pioggia. Alla nube non importa dove spiove – sulle rocce, nei giardini, nell’oceano – non le importa. Si vuole liberare. E questa liberazione è un immenso sollievo.
Così il primo segreto è: non chiederlo, non aspettare, pensando di darlo a chi te lo chiede. Dallo!
La fondatrice del movimento teosofico, Madame Blavatsky ha avuto una strana abitudine per tutta la vita – e visse a lungo, viaggiò per tutto il mondo, e creò un movimento internazionale. In realtà nessun’altra donna è stata così potente e influente nella storia dell’uomo. Usava portare con sé un sacco pieno di semi di fiori. Tutto il suo bagaglio consisteva di semi di fiori. Viaggiando in treno continuava a gettare semi dal finestrino, e la gente chiedeva: “Cosa sta facendo? Sta portando tanto bagaglio inutile con lei e continua a spandere semi per mille miglia”.
Lei rispondeva: “Questi sono semi di fiori, magnifici fiori. Quando l’estate sarà passata e le piogge arriveranno questi semi diventeranno piante. Presto ci saranno milioni di fiori. Io stessa non tornerò lungo questa rotta, non li vedrò mai, ma migliaia di altre persone li vedranno e godranno del loro profumo”.
Infatti riempì quasi tutte le linee ferroviarie dell’India di fiori, e la gente commentava: “Se non li vedrà mai, qual è la sua soddisfazione?”.
Lei rispondeva: “La mia soddisfazione proviene dal dare gioia a tante persone. Non sono un’avara. Qualunque cosa possa fare per rendere felice e gioiosa la gente la farò, fa parte del mio amore”. Amava davvero l’umanità, e fece tutto quello che le sembrava giusto.
Il punto è che non devi dare qualche cosa di prezioso, giusto una mano per aiutare è sufficiente. Nelle ventiquattro ore tutto quello che fai, fallo con amore. E il dolore al cuore passerà. E dato che stai amando così tanto, la gente ti amerà. è una legge naturale, ricevi quello che dai. In realtà ricevi più di quello che dai.
Impara a dare, e troverai tante persone che saranno amabili verso di te, anche se prima non ti guardavano neanche o ti ignoravano. Il tuo problema è che hai il cuore pieno d’amore, ma ti comporti come un avaro, cosicché l’amore è diventato un peso per il tuo cuore. Lo hai accumulato, invece di far fiorire il cuore. Così ogni tanto, quando sei in amore, il dolore scompare. Ma perché solo un momento, perché non tutti i momenti?
E non riguarda solo gli esseri viventi, puoi toccare anche una sedia con mano amorevole. La cosa dipende da te, non dall’oggetto. Troverai un grande rilassamento, un dissolvimento del sé – che è un peso – e ti dissolverai nel tutto.
È certamente una malattia, nel senso letterale della parola: non ‘stai bene’ con te stesso. Non è un malessere in cui il dottore può aiutarti. è semplicemente uno stato di tensione del tuo cuore che vuole dare di più e di più. Forse tu hai più amore da dare di altre persone, forse hai questa fortuna, e invece trasformi la tua fortuna in un grande dolore. Dividilo con gli altri, senza preoccuparti della persona a cui lo stai dando. Dai, semplicemente, e troverai un profondo silenzio, e pace. Questa sarà la tua meditazione. Uno può arrivare alla meditazione da molte direzioni, forse questa sarà la tua.

tratto da: Osho, Oltre la psicologia - Oshoba Libri




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