L’amore è energia, e solo la persona che vive in funzione
dell’amore è, di fatto, viva.
Là dove l’amore esiste, è presente l’essenza divina;
infatti, l’amore è la luce generata dalla presenza del divino.
Potrebbe esserti facile ricordare una cosa: ogni volta che
la tua mente è piena di odio, diventi del tutto impotente e la tua connessione
con l’esistenza si indebolisce. Ecco perché l’infelicità e il rimpianto nascono
dalla rabbia, dall’odio e dalla gelosia. Il rimorso nasce quando le proprie
radici si separano dall’esistenza in quanto totalità.
L’amore ti ricolma di felicità, di beatitudine, di una
musica, di una compassione e di una fragranza che non appartengono a questo
mondo. Come mai? Accade perché in questa esperienza tu diventi così intimo con
l’anima universale da trovare dimora nel cuore dell’esistenza; e via via che
l’esistenza inizia a manifestarsi attraverso di te, tu non sei più soltanto te
stesso.
Pertanto, posso dirti che chiunque trovi un amore che non
conosce rotture né fine scopre ogni cosa.
Mi ricordo di un episodio...
Maometto sta viaggiando con Alì, il suo discepolo. Un nemico
di Alì si parò davanti a lui, bloccandogli la strada e iniziò a insultarlo. Alì
ascoltò pazientemente tutte quelle ingiurie, mentre i suoi occhi rivelavano un
amore e una compassione infinite. Ascoltava le parole velenose di quella
persona a lui ostile, come se il suo nemico lo stesse elogiando. La sua calma
fu incredibile ma, alla fine, perse la pazienza, e scese al livello del suo
antagonista; iniziando a ripagarlo con la stessa moneta.
Progressivamente, i suoi occhi si riempirono di rabbia e le
nuvole dense dell’odio e della vendetta iniziarono a rumoreggiare nel suo
cuore. La sua mano stava già per brandire la spada...
Fino a quel momento, Maometto era rimasto seduto tranquillo,
osservando tutto ciò che accadeva. All’improvviso si alzò e si incamminò nella
direzione opposta, lasciando Alì e il suo nemico dov’erano. Vedendo questo, Alì
rimase allibito e provò anche un moto di stizza nei confronti di Maometto.
Più tardi, quando Maometto lo rincontrò, Alì gli chiese: “Per
favore, puoi spiegarmi il tuo comportamento? Un nemico si era parato davanti a
me, e tu te ne sei andato, lasciandomi solo? Non è forse come avermi lasciato
in balia della morte?”.
Maometto replicò: “Mio diletto, indubbiamente quell’uomo era
preda di una violenza e di una crudeltà davvero feroci, e anche le sue parole
erano cariche di rabbia pronta a esplodere. Ma io ero davvero felice, vedendo
che tu dimoravi nella pace e nell’amorevolezza. In quel momento, ho visto che
dieci guardiani erano stati mandati da Dio e ti stavano difendendo, mentre le
sue benedizioni si riversavano su di te come pioggia scrosciante: eri al
sicuro, protetto dal tuo amore e dalla tua compassione. Però, non appena il tuo
cuore ha perso qualsiasi compassione e si è indurito, e i tuoi occhi hanno
iniziato a sprizzare fiamme di vendetta, ho visto che i guardiani celesti ti
stavano lasciando. In quel momento, l’unica cosa giusta da fare era che anch’io
me ne andassi; visto che Dio stesso ti aveva abbandonato”.
Osho: Crea il tuo destino
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