8 APRILE 2016
Osho risponde alla domanda di una discepola: “Goditi questi giorni stupidi”...
Un prezioso testo apparso su Osho Times n 225
Osho, che
cosa ci guadagno a buttarmi giù e a dire che non merito niente, che non
sono come gli altri, che sono immatura eccetera eccetera?
Queste
sono le vie dell’ego. Vie molto astute e subdole dell’ego. Vorresti
essere perfetta, è l’ego che lo vuole. E la conseguenza è che qualsiasi
cosa tu sia, ti sentirai sempre non all’altezza, al di sotto. Sei tu che
hai definito lo standard, uno standard altissimo: vuoi essere sulla
vetta, quindi questa è una conseguenza. Cominci a sentire che non sei
abbastanza matura, perché hai un alto ideale di maturità che non riesci
ad adempiere. E non ce la farai mai, nessuno è mai stato così maturo… E
quindi stai male.
Ed
è questo che ci guadagni: il tuo investimento è che hai un ego molto
subdolo che si sente bene quando sente “non sono matura”. È un modo
molto contorto. Normalmente la persona egoica dichiara: “Sono perfetto”.
È molto diretto, grossolano, non è molto raffinato… Anche tu dichiari
lo stesso, dichiari: “Voglio essere la donna perfetta, è nel mio
potenziale, lo diventerò, ma adesso non sono così, quindi devo soffrire,
soffrire tantissimo, in modo da diventare perfetta”.
Questo è ciò che ci guadagni.
Non
puoi lasciarlo andare finché non abbassi quell’ideale. È questo che
intendo con: “Quando incontri un Buddha sulla tua strada uccidilo”. È
questo che intendo: uccidilo immediatamente, fallo secco. E per Buddha
intendo ogni genere di ideale.
Hai
ideali impossibili nella tua mente. Che devi essere così e devi essere
questo e quell’altro. E non lo sei. Nessuno lo è, tra l’altro. E allora
stai male. E quando stai male continui a decorare l’ideale, sempre di
più, in modo che un giorno lo raggiungerai e farai vedere al mondo chi
sei. Lo vedi il trip? È questo che ci guadagni.
È un gioco dell’ego da entrambe le parti: prima crei un grande ideale, poi stai male. L’ego crea il trip e poi sta male!
Lascia andare l’ego e l’obiettivo sparirà. E con lui l’infelicità. Vanno insieme. È un unico gioco, non sono separati.
E
comincia a vivere come sei. Cosa puoi fare? Se non sei matura non sei
matura. Come puoi aspettarti che una persona immatura all’improvviso sia
matura? Come? È come chiedere a un bimbo di crescere, di diventare
grande. Come fa?
Sì,
puoi dargli il tormento e magari a volte farà finta. Si siederà in
poltrona, leggerà il giornale come fanno i grandi, ma è tutto ciò che
può fare. Resterà un bambino. Prima o poi butterà via il giornale e se
ne andrà correndo in giardino a fare le cose che vuole fare veramente.
Quanto durerà quella maturità?
Un
bambino deve essere bambino. Quando sei un bambino, sii un bambino in
modo che quando crescerai non dovrai rimpiangere di non aver vissuto la
tua infanzia. Altrimenti ecco cosa accade: quando sei un bambino vuoi
essere grande e quando sei grande vuoi tornare a essere bambino.
Per
questo tanti poeti, in tutto il mondo, in tutte le lingue, continuano a
scrivere poesie sull’infanzia. Perché non l’hanno vissuta. Ora sono
vecchi e pensano: “Che bei giorni erano… i giorni dell’infanzia,
dell’innocenza, della libertà, della mente spensierata, senza
responsabilità”. Ora la rimpiangono, provano nostalgia. Quando erano
bambini pensavano a come diventare grandi, ora che sono adulti pensano a
come diventare bambini.
Questo
è il momento: goditi questo non essere adulta, questa immaturità,
altrimenti ti perderai qualcosa. L’immaturità ha le sue bellezze, così
come l’infanzia ha le sue. La maturità ha le sue bellezze così come la
vecchiaia ha le sue, ma non c’è bisogno di desiderare ciò che non sei.
Ora
che sei giovane goditi la gioventù con tutta la sua immaturità, i suoi
difetti. Goditela con tutti i suoi limiti perché volerà via. Presto se
ne andrà e maturerai e non ci sarà ritorno. Sarai intrappolata nella
maturità e poi soffrirai dicendo: “Ora sono diventata matura, non posso
più cazzeggiare come facevo prima”. E vorrai ritornare a essere
immatura, in modo da dimenticare tutte le cose che la saggezza porta.
Mentre
sei immatura, goditelo. Quando diventerai matura, goditi anche quello.
Questa è la mia filosofia: ovunque ti trovi nel momento, lascia che quel
momento sia la tua totalità. Non creare un ideale contrario, al di
sopra, altrimenti comincerai a sentire di non farcela.
Ogni
idealismo è una specie di nevrosi e tutte le persone perfezioniste
tendono a impazzire. Quindi lascia andare completamente. Goditi questi
giorni stupidi… sono giorni meravigliosi… presto se ne saranno andati,
prima che se ne vadano bevine il succo al massimo, in modo da non dover
guardare indietro. E quando la maturità arriva goditela.
E
così un uomo può godere tutta la vita, dall’inizio alla fine.
L’infanzia, la giovinezza, la vecchiaia. Il successo, il fallimento.
Tutto ciò che accade. Si godrà la vita e si godrà anche la morte. E
quando la vita intera non è altro che un godimento continuo, è sacra.
Questa è la vita che definisco santa, perché è totale.
Tratto da: Osho, The Further Shore #17
http://www.oshoba.it/index.php?id=articoli_view_x&xna=192
Non diventare mai vittima delle aspettative degli altri e non rendere nessuno vittima delle tue...Osho
venerdì 8 aprile 2016
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