23/07/2018
“Concedi alla tua natura piena libertà, e rispetta te
stesso.
Sii fiero di essere te stesso, qualunque cosa tu sia.
Abbi dignità.”
Amato Osho,
vale veramente la pena mettere dell’impegno nel migliorare
la mia
personalità?
Hai mai ascoltato ciò che dico? Ho continuato a ripetere che
la personalità
va abbandonata per poter scoprire l’individualità. Ho detto
insistentemente
che tu non sei la personalità; la personalità è una maschera
che ti è stata
messa addosso dalla gente, non è la tua realtà autentica,
non è il tuo volto
originale. E mi vieni a chiedere se vale veramente la pena
mettere
dell’impegno nel migliorare la tua personalità…
Impegnati a distruggerla!
Impegnati a scoprire la tua individualità. E fa’ sì che la
distinzione sia ben
chiara: l’individualità è ciò che hai portato con te fin
dalla nascita, è la tua
essenza – la personalità è il risultato dell’intervento della
società su di te, è
come la società ti ha reso. Nessuna società, finora, è stata
capace di dare ai
propri figli la libertà di essere se stessi. Sembra
rischioso; potrebbero
diventare dei ribelli, non voler seguire la religione dei
padri, non condividere
gli stessi valori morali dei loro padri. Potrebbero scoprire
la propria moralità,
il proprio stile di vita, potrebbero non essere delle
repliche, non ripetere il
passato; potrebbero diventare esseri del futuro.
Per questo, ogni società cerca di dare ai propri figli un
particolare
orientamento di vita, una specifica ideologia sul bene e sul
male, una
determinata religione, determinate sacre scritture. Questo
serve a creare la
personalità, e la personalità funziona da prigione.
Mi stai chiedendo se migliorare la tua personalità: vuoi
essere il tuo
peggior nemico?
E questo vale anche per milioni di persone che conoscono
soltanto la
personalità, non sanno che esiste qualcosa al di là di essa.
Hanno
completamente dimenticato se stesse e hanno dimenticato
persino il sentiero
per arrivarci. Tutti costoro sono diventati degli attori,
degli ipocriti, delle
marionette nelle mani dei preti, dei politici, dei genitori;
fanno delle cose che
non avrebbero mai voluto fare e non fanno ciò a cui anelano.
La loro vita è divisa, scissa in modi così diametralmente
opposti da non
poter trovare pace. La loro natura cercherà di affermarsi
sempre e comunque,
non li lascerà mai stare, e la loro cosiddetta personalità,
invece, cercherà di
reprimere quella natura, di spingerla più in profondità
nell’inconscio.
Questa è la base dell’infelicità dell’essere umano, il
motivo per cui esiste
poca gioia, poche canzoni e poca letizia.
Le persone sono impegnate in una guerra contro se stesse;
non hanno
l’energia o il tempo per fare altro, a parte combattere se
stesse. Devono
combattere la propria sensualità, la propria sessualità, la
propria individualità,
la propria originalità. E devono combattere per qualcosa che
non vogliono
essere, che non appartiene alla loro natura, che non è il
loro destino. Possono
fingere per un po’, ma poi la realtà irrompe.
Tutta la loro vita continua fra questi alti e bassi e non
riescono a capire
chi sono: sono il repressore o il represso? L’oppressore o
l’oppresso?
Qualsiasi cosa facciano, non possono distruggere la loro
natura. Possono
avvelenarla, sì; possono distruggerne la gioia, la danza,
l’amore; possono
rendere la loro vita un caos, ma non possono distruggere la
loro natura.
E non possono buttare via la loro personalità, perché porta
con sé quella
dei loro antenati, dei loro genitori, dei loro insegnanti,
dei loro sacerdoti, di
tutto il loro passato. È il loro patrimonio e ci si aggrappano.
Il mio intero insegnamento è questo: non aggrapparti alla
personalità.
Non è tua né mai lo sarà. Concedi alla tua natura piena
libertà, e rispetta te
stesso. Sii fiero di essere te stesso, qualunque cosa tu
sia. Abbi dignità. La
personalità è una cosa morta. Abbandonala! In un colpo solo,
non un po’ alla
volta, non piano piano, perché la vita è breve e il domani è
incerto. Ciò che è
falso è falso; eliminalo completamente.
Ogni essere umano autentico deve essere un ribelle. Ribelle
contro chi?
Contro la propria personalità.
Quanto a lungo puoi fingere? Prima o poi la realtà si
manifesterà, ed è
meglio che accada prima che poi.
Sii semplicemente te stesso. Per quanto rozzo e selvaggio ti
possa
sembrare all’inizio, presto inizierà ad avere la sua propria
grazia, la sua
bellezza. Puoi continuare a lustrare la personalità, ma è
soltanto un
rivestimento, una cosa morta che ti farà sprecare non
soltanto il tuo tempo, la
tua energia e la tua vita, ma anche distruggere le persone
intorno a te.
Ci influenziamo tutti a vicenda. Quando gli altri iniziano a
fare qualcosa,
vuoi farla anche tu. Tutti cercano di migliorare la propria
personalità, e l’idea
ha attecchito anche in te.
Osho: The Golden Future, CAP. 1
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