“L’uomo è un seme con migliaia di fiori che attendono di
sprigionare la loro fragranza.
La meditazione è il metodo per portarli a fioritura.”
Nell’essere umano è racchiusa una gloria immensa. L’uomo è
uno
splendore, ma è uno splendore imprigionato. Quella
magnificenza dev’essere
liberata. È simile a un seme: dentro di sé conserva migliaia
di fiori
imprigionati in lui. Occorre un giardiniere che lo aiuti,
occorre un terreno
adatto; e anche il seme ha bisogno di un po’ di coraggio per
lasciar cadere le
sue difese, il duro guscio che lo circonda e lo protegge.
A quel punto, immediatamente la vita inizia a crescere: da
quel lasciarsi
andare, spunteranno milioni di foglie e ne verranno anche
milioni di semi! In
realtà, un singolo seme possiede così tanta magnificenza da
poter rinverdire
l’intera Terra.
La stessa cosa vale per l’essere umano: l’uomo è un seme con
migliaia di
fiori che attendono di sprigionare la loro fragranza. La
meditazione è il
metodo per portarli a fioritura, e l’arte è quella dei
giardinieri.
Tu sei il seme e devi essere anche il giardiniere; sei il
seme, il
giardiniere… e devi essere anche il terreno. Devi lasciar
cadere la dura scorza
dell’ego che ti avvolge – e immediatamente i miracoli diventano
possibili.
Non ci si può credere se non si arriva a conoscere ciò che è
nascosto dentro di
sé.
Gesù ha ragione, quando dice: “Il regno di dio è dentro di
te”. Le persone
non ci possono credere perché non sanno nulla della propria
dimensione
interiore. Solo grazie alla meditazione riusciranno a
sperimentare quel regno.
Incamminandoti alla ricerca del Vero, fai un salto quantico,
balzi nella
meditazione.
Riversa tutte le tue energie, focalizza tutto il tuo essere
sulla meditazione.
Tramite quel processo tutto è possibile; perfino
l’impossibile diventa
possibile.
Visto dall’esterno, l’uomo sembra essere una piccola goccia
di rugiada.
Ma è soltanto apparenza, non farti ingannare! Ed è solo
dall’esterno che
sembra così; se guardi partendo dall’interno del tuo essere,
l’intera visione
cambia.
Nel momento in cui sei dentro di te, proprio al centro del
tuo essere, e
vedi te stesso da quella prospettiva, ti aspetta una
sorpresa stupefacente:
sembri essere oceanico, vasto tanto quanto riesci a
immaginarlo. Anzi, più
vasto dell’intero spazio all’esterno, più sconfinato del
cielo.
Purtroppo, poiché ci conosciamo soltanto dall’esterno,
continuiamo a
credere nella nostra piccolezza e a causa di questa
sensazione di piccolezza,
prende forma un complesso d’inferiorità; e ciò crea milioni
di guai – non uno
o due, ma milioni di complicazioni.
Tutti, praticamente tutti, soffriamo di un complesso
d’inferiorità. E se
smetti di soffrirne, inizi a soffrire di un complesso di
superiorità – il che è la
stessa cosa! Non fai altro che stare ritto sulla tua testa:
è lo stesso problema,
ribaltato.
Prima partivi dall’ABC, adesso inizi dalla Z e vai a
ritroso! La situazione
non cambia se inizi dalla A o dalla Z; la rotta è identica,
segui sempre la
stessa logica. Se nella tua vita fallisci, soffri
d’inferiorità; se hai successo – se
diventi un presidente o un primo ministro –, inizi a
soffrire di un complesso
di superiorità. Ma il problema è lo stesso.
Cosa lo provoca? Dipende dal fatto che noi non conosciamo
chi siamo.
Noi siamo oceanici: né piccoli né grandi, semplicemente
infiniti; senza inizio
e senza fine. Questa è la nostra essenza divina.
Quando diciamo che l’uomo è dio, s’intende proprio questo:
l’uomo non
è piccolo, né è grande – l’uomo è infinito. Attraverso
queste parole – piccolo
e grande – non puoi concepire nulla di ciò che è. Riesci a
vederlo soltanto se
abbandoni totalmente queste parole. Ma lo si può fare
unicamente attraverso
la meditazione, perché tu non sai come stare al centro di te
stesso, come
essere al centro del ciclone.
La meditazione è il segreto, l’unico segreto; ed è il
segreto più grande che
l’essere umano abbia scoperto finora. La teoria dell’energia
atomica, la legge
di gravità, la formula della relatività di Einstein, non
sono segreti così grandi.
Nulla è paragonabile all’intuizione che l’uomo ha scoperto
grazie alla
meditazione.
Il Buddha, Cristo, Zarathustra, Lao-tzu – tutte queste
persone sono giunte
a conoscere un’unica cosa: la semplice arte di arrivare al
centro essenziale del
proprio essere, e vedere il mondo da lì… E la prospettiva è
totalmente
diversa.
Tutto il tuo mondo diventa diverso, non è più lo stesso
mondo. In un certo
senso tutto rimane immutato, e in un altro nulla è più la
stessa cosa. Diventa
un’esperienza bellissima, un’estasi tale che le parole
risultano inadeguate:
non riescono a esprimerlo. Perfino la poesia si rivela
impotente, anche la
musica e la danza non riescono a essere una reale
espressione di quello
splendore. Non c’è modo di indicarlo, neppure con un gesto.
Ciascuno lo
deve conoscere; e l’unico modo per conoscerlo… è conoscerlo!
Osho: The Golden Wind, CAP. 15
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