29/07/2018
“Ogni trasformazione è necessariamente dolorosa perchè
il vecchio deve essere lasciato per fare posto al nuovo.”
Amato Osho,
perché l’amore è così doloroso?
L’amore è doloroso perché apre la strada all’estasi. L’amore
è doloroso
perché è una trasformazione, e ogni trasformazione è
necessariamente
accompagnata dal dolore perché dovrai abbandonare le vecchie
abitudini per
fare posto al nuovo.
Il vecchio ti è familiare, è rassicurante, ti dà garanzie;
il nuovo è
completamente sconosciuto, e ti dovrai muovere in un oceano
inesplorato.
Con l’ignoto non puoi usare la mente; la mente è a suo agio
solo con ciò che
è confortevole: il vecchio e sicuro mondo di sempre. Con il
nuovo, la mente è
praticamente inutile.
Ecco perché si prova paura ed ecco perché si soffre. È lo
stesso dolore
che prova il bambino quando esce dal grembo materno, è lo
stesso tipo di
sgomento che l’uccello prova quando esce dal guscio, ed è lo
stesso tipo di
sgomento che l’uccello proverà quando cercherà di aprire le
sue piccole ali
per la prima volta.
La paura dell’ignoto, la sua insicurezza, la sua
imprevedibilità, ti rendono
timoroso e incerto. E dato che, nel caso dell’amore, la
trasformazione sarà dal
sé al non-sé, l’agonia sarà molto profonda. Ma non si può
provare l’estasi
senza passare attraverso l’agonia. Se si vuole purificare
l’oro, bisogna farlo
passare attraverso il fuoco, è l’amore è una fiamma che
brucia.
Per via del dolore che l’amore comporta, milioni di persone
vivono una
vita senza amore; soffrono, ma la loro è una sofferenza
inutile. Soffrire in
amore non è soffrire invano. Soffrire in amore fa nascere
un’immensa
creatività, ti innalza alle vette della consapevolezza.
Soffrire senza amore è
assolutamente sprecato, non ti porta da nessuna parte, ti
lascia nello stesso
circolo vizioso.
Un uomo senza amore è un narcisista, è chiuso, conosce solo
se stesso.
Ma se non ha mai conosciuto l’altro, quanto potrà mai
conoscere se stesso?
Solo l’altro ti dà la possibilità di vedere il tuo riflesso;
senza conoscere
l’altro, non conoscerai mai te stesso.
Una relazione d’amore è come uno specchio; più l’amore è
puro e
intenso, più chiaro sarà il riflesso. Ma affinché il tuo
amore raggiunga quelle
altezze, devi essere aperto. Un amore elevato richiede la
tua vulnerabilità.
Devi abbandonare la tua corazza, e questo è doloroso. Devi
smettere di stare
costantemente sulla difensiva, devi disfarti della tua mente
calcolatrice. Devi
rischiare, devi vivere pericolosamente. L’altro può ferirti,
per questo hai
paura della vulnerabilità. L’altro può respingerti, per
questo hai paura
dell’amore.
Vedrai la tua immagine riflessa nell’altro, e potrebbe
essere brutta; da qui
la tua ansia, il tuo evitare lo specchio. Ma evitando lo
specchio non diventerai
bello all’improvviso, ed evitando le esperienze che la vita
ti offre non
crescerai mai. Devi accettare la sfida.
Si deve passare attraverso l’amore, penetrarlo a fondo.
Questo è il primo
passo verso il divino che è l’esistenza, e non puoi
evitarlo. Coloro che
cercano di eludere l’amore non giungeranno mai a dio.
Questo passo è assolutamente indispensabile, perché soltanto
quando la
presenza dell’altro ti provoca, diventi consapevole della
tua totalità; quando
la tua immagine è valorizzata dalla presenza dell’altro,
finalmente ti liberi dal
tuo narcisismo, dal tuo mondo chiuso e vieni sospinto sotto
il cielo aperto.
L’amore è un cielo aperto, e il cielo sconfinato fa paura.
Lasciar cadere l’ego è doloroso, perché siamo stati abituati
a coltivarlo, a
pensare che l’ego sia il nostro unico tesoro. Giorno dopo
giorno l’abbiamo
protetto, decorato, lucidato, e quando l’amore bussa
finalmente alla porta, ci
si accorge che ora non resta altro da fare se non metterlo
da parte; è naturale
che sia doloroso!
Questo ego ridicolo, il lavoro di tutta una vita, contiene
l’idea di essere
separati dall’esistenza. Questa idea è orribile, perché non
è vera. Questa idea
è un’illusione, ma la nostra società esiste e si basa
proprio sull’idea che ogni
individuo sia una persona, non una presenza.
L’amore ti fa sperimentare, per la prima volta, come essere
in sintonia
con qualcosa che non sia il tuo ego. E se l’armonia con una
singola persona ti
procura una gioia così profonda, cosa succederebbe se
riuscissi a essere in
armonia con tutti gli esseri umani?
E se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani,
perché non dovresti
essere in armonia con tutti gli esseri viventi?
Se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani, perché
non dovresti
essere in armonia con gli animali, gli uccelli e le piante?
Un passo conduce all’altro. L’amore è una scala: comincia
con una
persona e finisce con la totalità. L’amore è l’inizio, il
divino è la fine.
L’amore crea molti problemi e tu puoi evitarli decidendo di
sfuggirlo. Ma
questi problemi sono fondamentali! Devono essere guardati in
faccia,
affrontati, devi viverli, penetrarli a fondo e andare oltre.
L’amore è il fine, ogni altra cosa è soltanto uno strumento,
un mezzo;
quindi, entra nell’amore, anche se il dolore che lo
accompagna è immenso.
Se non percorri questo sentiero, cosa che molti scelgono di
fare, rimarrai
fissato in te stesso, la tua vita non sarà un
pellegrinaggio, non sarà un fiume
che scorre verso l’oceano; la tua vita sarà una pozza
stagnante dove presto
resterà solo fango.
L’amore è coinvolgente, è un impegno, non è un sentimento
passeggero;
una volta che ha messo radici può durare per sempre.
L’amore ha bisogno di intimità, e solo quando hai intimità
con qualcuno
l’altro diventa uno specchio. Quando incontri una donna o un
uomo soltanto
sessualmente, in realtà non vi siete incontrati affatto; ti
limiti a usare il suo
corpo e poi scappi, l’altro usa il tuo corpo e poi scappa.
Non entri mai in
un’intimità tale da poter rivelare all’altro il tuo volto
originale.
L’amore è il koan Zen più grande. L’amore fa soffrire, ma
non evitarlo.
Se lo eviti, rinunci alla più grande opportunità di crescita
che tu possa
incontrare. Penetralo a fondo, soffri d’amore, poiché
attraverso questa
sofferenza arriverai a un’estasi infinita. Certo, sarà anche
un’agonia, ma è da
questa agonia che nasce l’estasi. Certo, dovrai morire in
quanto ego, ma se
puoi morire in quanto ego, rinascerai come un Buddha. E
l’amore ti offrirà il
primo assaggio del Tao, del Sufismo, dello Zen. L’amore ti
darà la prima
prova che dio esiste, che la vita non è affatto priva di
significato.
Lascia che vi sia dolore, abbandonati a questa sofferenza.
Passa attraverso
questa notte buia e incontrerai un’alba meravigliosa. Il
sole può sorgere
soltanto dal grembo della notte. Il mattino può sbocciare
soltanto dal buio
della notte.
Osho: The Secret, CAP. 2
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