venerdì 13 luglio 2018

L’ARTE DELL’ASCOLTO


13/07/2018
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“Se inizi ad ascoltare il corpo, ascoltare la natura,
ascoltare il tuo essere interiore, sarai sempre più felice.
Diventa un buon ascoltatore della natura.”
Non esiste un dio creatore separato dal mondo, né può esistere, perché la
creazione, il creatore e la creatività sono la stessa cosa, non sono entità
separate. L’esistenza è una sola; come può il creatore essere separato dal
creato? L’esistenza stessa è divina. Non c’è nessun creatore a crearla. Essa
stessa è il creatore e il creato.
Tutti coloro che hanno conseguito la consapevolezza sanno che la dualità
esiste a causa della mente. Nel momento in cui la mente percepisce qualcosa,
crea una divisione. Per la mente, l’altro è una necessità. Davanti alla
creazione, subito pensa all’esistenza di un creatore, perché: “Come può
esistere la creazione senza un creatore?”.
Ma se incontrasse il creatore, la mente penserebbe che esiste un’altro
creatore, altrimenti come potrebbe esistere il primo creatore? La mente
continua a fare delle divisioni, ecco perché non arriva mai a nessuna
conclusione.
La filosofia crede nella mente: ecco perché anche la filosofia non arriva
mai a nessuna conclusione.
Bisogna saper guardare alla totalità senza far entrare la mente nel
procedimento, perché la mente è il fattore che divide; la natura della mente è
dividere.
Per la mente, la vita e la morte sono due fenomeni separati, ma la vita e la
morte sono un solo fenomeno, un’unica energia. La vita è la manifestazione
di quell’energia, e la morte ne è il rilassamento.
La vita è assumere una forma, la morte è entrare in ciò che è privo di
forma; l’inizio e la fine s’incontrano. La vita non è separata dalla morte, la
morte non è separata dalla vita; s’incontrano e si fondono. Persino dire che si
fondono non è corretto, perché la mente subito dirà: “Se si fondono significa
che sono due cose”. Non è un’incontro o una fusione: è un unico fenomeno.
La stessa cosa vale per dio in quanto creatore e per l’universo in quanto
creazione.
Le persone comuni non sono le sole a farsi ingannare dalla mente: anche i
grandi teologi si lasciano ingannare. Anche loro dicono: “Dio ha creato il
mondo”. Questa è un’affermazione infantile, da bambini. Nessuno ha creato
l’esistenza: essa è. Esiste semplicemente.
Ma se ammetti la creazione, sorgono mille problemi. I teologi hanno
cercato di risolvere il problema dell’esistenza coinvolgendo dio, affermando
che è stata creata da dio. In questo modo hanno dato vita a milioni di
problemi e non sono più riusciti a risolverli.
Una volta presa la direzione sbagliata, continuerai a lasciarti sfuggire
l’essenziale, perché una cosa porta all’altra. Ed esiste una correlazione: se
un’affermazione è errata, inevitabilmente porterà a un’altra asserzione errata.
La teologia si limita a tergiversare. Non ha risolto un solo problema. La
fatica più inutile che l’uomo abbia mai fatto è stata l’essersi impegnato nella
teologia. E le prime parole della teologia sono state: “Dio ha creato il
mondo”.
L’esistenza è, e dio non ne è separato. Dio è l’esistenza, la totalità, non è
un essere separato, non è una persona: è la totalità. Dio è un trucco della
mente per buttare la responsabilità su qualcun altro, perché la mente tenta
sempre di dare la responsabilità a qualcun altro. Il responsabile è sempre
qualcun altro, mai tu.
Questo è il motivo per cui ti senti infelice: la responsabilità è tua e se
l’accetti come tua, puoi fare qualcosa. Se è di qualcun altro, cosa potresti mai
fare?
Se il responsabile sei tu, diventi immediatamente padrone della
situazione. Ora puoi fare qualcosa, puoi cambiare te stesso, puoi cambiare il
tuo comportamento, puoi guardare il mondo da un punto di vista diverso, e
puoi renderti conto che essere infelice significa essere un pesce fuor d’acqua
nel sistema energetico generale.
Se agisci contro natura, sarai infelice. Infelicità significa agire contro
natura e sentirsi infelici ne è una conferma. Significa che da qualche parte stai
sbagliando, ecco tutto.
Metti le cose a posto!
L’infelicità è un aiuto. L’angoscia, l’ansia, la tensione sono indicazioni
che da qualche parte stai andando fuori rotta, non stai seguendo la totalità. Da
qualche parte hai iniziato un tuo movimento privato, per cui sarai infelice.
Ricorda sempre: l’energia è neutrale, quindi l’intera qualità del tuo essere
dipende da te. Puoi essere felice, puoi essere infelice: dipende da te. Nessun
altro ne è responsabile.
L’infelicità esiste per indicarti che da qualche parte ti sei comportato in
modo errato, che sei uscito di strada. Torna indietro immediatamente. Se inizi
ad ascoltare il corpo, ad ascoltare la natura, ad ascoltare il tuo essere interiore,
sarai sempre più felice. Diventa un buon ascoltatore della natura.
Non esiste alcun dio responsabile della tua infelicità.

Osho: The Hidden Harmony, CAP. 9

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