mercoledì 11 luglio 2018

L’AURORA DELLA VITA


11/07/2018
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“Dove termina la paura, inizia la vita.”
Non c’è nulla in questo mondo che vediamo iniziare ma non finire:
vediamo che tutto viene e tutto va. Esiste forse un’esperienza, una
realizzazione che possa essere eterna, dalla quale non sarà mai possibile
separarsi?
La ricerca della Realtà suprema è la ricerca dell’eterno, di ciò che non ha
inizio, di ciò che non ha fine; di ciò che è sempre stato, di ciò che non sarà
mai distrutto e che mai morirà, di ciò che non giungerà mai a termine. E solo
se arrivi a conseguire questa ricerca, conoscerai la vita. Solo se diventi una
cosa sola con questa realizzazione, conoscerai ciò che è immortale, ciò che è
imperituro. Finché non diventi una cosa sola con questo conseguimento, la
tua vita sarà un tremare costante, sarai come una foglia nel vento, perché la
morte ti scuoterà da ogni parte; sentirai in continuazione soffiare i venti della
morte.
La paura smetterà di esistere soltanto quando conoscerai la Verità
suprema, soltanto quando diventerai una cosa sola con essa. Dove termina la
paura e comincia il coraggio, inizia la vita, l’aurora della vita.
Ma è possibile arrivare a questo tramite il denaro? Di fatto, l’uomo mette
l’intero sforzo della sua vita nell’accumulare denaro. Spera così di poter
conoscere qualcosa che non muore. Ma quando le mani che hanno
guadagnato quel denaro periscono, come potrebbe sopravvivere il denaro
guadagnato per loro tramite? Quando il creatore stesso è così effimero, la sua
creazione è destinata a esserlo anche di più.
Ricchezza, denaro… queste cose sono soltanto degli inganni. Creano
l’illusione di una cosa duratura con la quale combattere contro la
provvisorietà delle cose; tu pensi che con l’aiuto del denaro potresti persino
fare dei preparativi per fronteggiare la morte, ecco perché la gente è così
follemente dedita ad accumulare denaro.
Questa follia arriva al punto in cui dimentichi perfino perché, in primo
luogo, hai iniziato ad ammassare denaro. Continui semplicemente ad
accumularlo, e perdi te stesso nel procedimento. Hai cominciato con la
speranza che potesse salvarti e non ti sei accorto del momento in cui il mezzo
è diventato il fine.
Questo comportamento è una delle malattie fondamentali dell’uomo:
lasciar diventare il mezzo, il fine. Ciò che hai pensato di usare come mezzo
per raggiungere qualcosa, diventa il tuo padrone. Ciò che volevi ottenere
grazie a un certo mezzo, alla fine si perde nel tuo sforzo, nel mezzo in sé.

Osho: Flight of the Alone to the Alone, CAP. 3

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