"Le illusioni ingannano, i colori circoscrivono,
perfino ciò che è divisibile è
indivisibile ."
Una tecnica rara, non molto usata. Shankara, uno dei più
grandi insegnanti dell'India antica l'ha usata, fondando su di essa tutta la
sua filosofia. Egli afferma che ogni cosa è illusione. Tutto ciò che vedi,
senti, ascolti, tutto è illusione. Non è reale, perché il Reale non può essere
in contatto con i sensi. Voi mi ascoltate e io vi vedo: potrebbe essere solo un
sogno, non c'è modo per giudicare. Coi sensi non si può stabilire nulla, perché
anche nei sogni vedi cose che sembrano reali. Illusione non vuol dire
'irreale': semplicemente non puoi decidere se si tratta di una cosa reale
oppure irreale. Questa tecnica si allaccia a questa filosofia: in un mondo di
illusione, nulla è certo. L'intero mondo è un arcobaleno: sembra esistere, ma
non c'è. Quando sei lontano, ogni cosa è ricca di speranza, quando ti avvicini
ogni speranza sfuma. E quando arrivi alla meta, restano solo delle ceneri: ogni
colore è scomparso, e le cose non sono come sembravano. Nessuna matematica può
cambiare questo stato di cose: se cercherai di comprendere questa illusione, ti
confonderai ancora di più. Tutto è un flusso: se lo accetti profondamente, se
ne fai un'attitudine esistenziale, cosa accadrà? Automaticamente,
spontaneamente, ti rivolgerai a te stesso. A quel punto, il solo luogo in cui
potrai avere un centro sarà il tuo stesso essere: è una cosa certa. Se il mondo
intero è irreale, non puoi prendere nessuna dimora in esso. Ma se anche il
mondo intero fosse illusorio, una cosa resta certa: esiste qualcuno che conosce
questa illusorietà, è la sola roccia su cui puoi porre delle fondamenta. Questa
tecnica invita a scendere in profondità in questa sensazione di sogno, di
illusorietà del mondo; in questo modo verrai ributtato a te stesso. E a quel
punto conoscerai una verità indubitabile, assoluta.
Osho: Il sentiero del reale
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