"Sii lo stesso diverso con l'amico e con lo straniero,
nell'onore e nel disonore."
Qualcosa in te è sempre identica a se stessa, non cambia
mai. Forse non ci hai fatto caso, forse non l'hai mai notata, ma se osservi
saprai che qualcosa in te resta sempre la stessa. Proprio per questo puoi avere
un'identità, sentirti centrato, altrimenti sarebbe un caos. Tutto cambia: in
ogni momento il corpo e la mente mutano: non ti riconosci in una foto
dell'infanzia, e se fosse possibile farti vedere una foto della tua mente di
allora ti sarebbe impossibile riconoscerla! La tua personalità scorre in un
flusso, il corpo e la mente cambiano in continuazione: ma chi è allora che
ricorda ogni cosa? Colui che conosce la tua infanzia, la tua gioventù, la tua
vecchiaia deve restare sempre lo stesso. Solo in questo modo quel testimone può
avere una prospettiva. E questa consapevolezza testimoniante è sempre identica.
Dunque, tu possiedi due dimensioni che coesistono dentro di te, e sei entrambe:
il mutamento che continua a mutare, e il non mutamento che non muta mai. Se
diventi consapevole di questi due regni, questa tecnica ti sarà utilissima.
Ricorda ciò che è "lo stesso": sarà sufficiente ricordarlo, non devi
fare null'altro. Non muta, non lo puoi mutare, ma te ne puoi dimenticare. Puoi
diventare così ossessionato dal mondo che muta intorno a te — dal tuo corpo,
dalla tua mente — che puoi dimenticare completamente il centro. Il centro viene
talmente oscurato dal flusso di mutamento che risulta difficile ricordarlo: il
mutamento lo rende difficile. Ciò che non muta viene dimenticato, semplicemente
perché è sempre presente: presti attenzione al corpo e alla mente perché
cambiano. E poiché presti tanta attenzione a loro inizi a identificarti, inizi
a pensare di essere il corpo e la mente: sono le sole cose che conosci!
L'intero sforzo spirituale tende a trovare nel mutamento ciò che non muta,
trovare l'eterno in ciò che cambia continuamente. Quello è il tuo centro. Se
riesci a ricordarlo, solo allora questa tecnica risulterà facile. Inizia a
guardare un amico come fosse uno straniero, un estraneo. L'hai mai fatto? Se
non lo hai fatto, non hai mai guardato nessuno. Guarda tua moglie: la conosci
veramente? Di fatto, se l'ami sempre di più, diventerà sempre di più qualcosa
di ignoto, perché scenderai sempre più profondamente dentro di lei, non ti
fisserai al suo semplice essere tua moglie. Sarà un flusso, fatto di
cambiamenti, di mutamenti imprevedibili, e il tuo amore resterà una cosa viva,
vitale. Guarda un amico come fosse uno straniero: lo è! Non aver paura. Abbiamo
paura degli estranei, per cui ci dimentichiamo che perfino gli amici lo sono.
Se ci riesci, se riesci a riconoscerlo, allora potrai guardare un estraneo e
vedere anche in lui un amico. Se un amico può essere un estraneo, un estraneo
può essere un amico. Guarda semplicemente nei suoi occhi, in profondità, e
vedrai affiorare l'amico: se sai come guardare, neppure un nemico ti potrà
ingannare. Vedrai in lui l'amico, entrambi appartenete allo stesso flusso
esistenziale, avete lo stesso terreno d'esistenza. E solo ciò che muta può
essere onorato o disonorato. Tu? Mai! Ricorda: nessuno ti onora o ti disonora.
Non possono fare né l'una né l'altra cosa, perché non ti conoscono, non ti
possono conoscere. Se neppure tu conosci te stesso, come possono gli altri?
Ciascuno ha le proprie teorie, i propri metri di misura, e agisce di
conseguenza, e tu non sarai mai misurabile in base a quei criteri: solo le tue
manifestazioni possono esserlo. Un giorno ti possono chiamare santo e un altro
giorno peccatore, solo perché ti sei messo contro di loro. Ricorda: qualsiasi
cosa gli altri dicano, non è mai riferita a te, ma solo alle tue manifestazioni
nella sfera del tempo. Il tuo centro interiore deve restare lo stesso,
qualsiasi cosa accada alla periferia. Alla periferia sarà inevitabile che
avvengano dei mutamenti, ma tu non devi cambiare. Puoi applicare questa tecnica
a tutti gli opposti: amore e odio, povertà e ricchezza, comodità e disagio, in
qualsiasi situazione... "resta lo stesso diverso". Sappi che il
mutamento accade solo alla tua periferia.
Osho: Il sentiero dell'essere
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