di Gianmarco Landi
Il Kraken, il mostro giuridico-informatico in grado di stritolare i Dem e tutti i suoi grandi sponsor, è stato rilasciato in Georgia il giorno antecedente a quello del Ringraziamento, sotto forma di una denuncia di ben 104 pagine in cui sono state esposte le massicce frodi ammannite in questo significativo stato. Quello che rende la denuncia una vera e propria bomba nucleare è la forza delle prove a supporto delle pesantissime accuse, tanto che alcuni esperti di intelligence high-tech hanno concluso che il furto elettronico di schede ha un carattere oggettivo e immediatamente riconoscibile, e perciò l’azione giudiziaria sicuramente ribalterà i risultati annunciati dai media in favore di Biden. Il Kraken è stato liberato da Sidney Powell primariamente nel sud est in uno Stato ad altissimo valore simbolico, nonché a tradizione politica Repubblicana sin dagli anni 60: la Georgia. Si tratta di uno dei più vecchi stati degli USA, con capitale Atlanta, una città molto importante in ambito di considerazioni globaliste dal forte afflato massonico. Tanto per avere un’idea dovete pensare che durante la presidenza Clinton, ad Atlanta si tennero addirittura le Olimpiadi un evento globale che, così come le Olimpiadi della Berlino nazista del 1936, o quelle di Londra del 2012 all’insegna del dominio assoluto degli Illuminati, ha il senso di imprimere una qualche valenza politica di portata mondiale.
La Georgia confina con il Tennessee, con la Carolina del Nord e del
Sud, con l’Alabama e con la Florida, e chiunque capisca di elezioni USA
sa bene che ci troviamo in una zona ad appannaggio dei Repubblicani,
cioè in cui i Dem alle Presidenziali non fanno nemmeno campagna
elettorale dando per persi i grandi elettori in palio, ad eccezione
della Florida, dove invece la partita è sempre apertissima. Quando però
la Florida è rossa con circa 4 punti di scarto, come è accaduto in
questa tornata nonostante i brogli di cui vi racconterò, non c’è alcun
dubbio che la Georgia non solo debba essere repubblicana, ma lo debba
essere con almeno 8-10 punti di scarto. Stranamente questo non sarebbe
successo nella notte tra il 3 e 4 novembre, e trattandosi di uno stato a
totale guida repubblicana è molto importante approfondire l’humus di
scontro in cui ci troviamo. La notte delle presidenziali Usa io ero
sveglio come un grillo, stando attaccato allo screen del PC aspettando i
flussi dei dati, e ad un certo punto ero totalmente sicuro della
vittoria di Trump, fin quando lo scrutinio non si è interrotto in
Georgia, con Trump sopra di circa 7 punti. Sappiamo dalle narrazioni
dei media mainstream che improvvisamente sarebbero arrivati voti postali
a favore di Biden e la conta alla fine avrebbe fatto diventare blu il
colore di questo stato per due decimali di punto, un conteggio
ratificato nei giorni successivi sia dal segretario dello Stato
Raffensperger, sia dal governatore Kemp, entrambi ovviamente
repubblicani. Cosa è successo? Per capirlo bisogna ‘assaporare’ cosa
significhi questo stato con circa 10 milioni di abitanti e un apporto di
16 grandi elettori nella corsa presidenziale, che in alternativa ai 20
grandi elettori della Pennsylvania, è assolutamente indispensabile a
Biden per poter dire di aver vinto. I venti grandi elettori della
Pennsylvania non saranno aggiudicabili a Biden prima o poi, data
l’enorme entità e la natura sgargiante dei brogli commessi, e perciò è
stato assolutamente necessario far vincere Biden a tutti i costi in
Georgia, sia per superare quota 270 senza la Pennsylvania, sia per
ricercare la sponda dei repubblicani, senza la quale i Dem, essendo in
minoranza al Senato e nella Corte Suprema, non potrebbero andare da
nessuna parte.
La scorsa settimana ci sono state vittorie politiche e significative per Trump in Pennsylvania, arrivando così alla decertificazione dei dati elettorali
preceduta dallo svelamento del ruolo della mafia italoamericana nei
brogli. I legali di Trump non hanno fatto presentare le prove per
l’obiettivo di perdere e andare subito in Corte Suprema, tuttavia
l’assemblea legislativa dello Stato e qualche giudice statale, hanno
pensato di bloccare questa sconcezza della vittoria di Biden,
dichiarando sia la de-certificazione dei dati elettorali, sia
l’incostituzionalità molto probabile, cosa che toccherà stabilire alla
Corte Suprema e non certo ad organi statali. Quando uno stato
come la Pennsylvania spedisce a casa 1.823.148 schede elettorali e ne
ritornano votate 1.462.302 entro il 3 novembre, ma poi risulta che i
voti postali totali sono stati 2.589.242 (cioè dopo il 3 novembre
sarebbero arrivati un altro milione e centoventisettemila schede circa)
cosa può essere successo, visto che Biden avrebbe recuperato 13 punti
percentuali di svantaggio? La Corte Suprema era già
intervenuta pesantemente in Pennsylvania, ordinando mediante il suo
giudice Saul Alito di mettere da parte tutti i plichi di voti postali
arrivati dopo il 3 novembre, e perciò quando essi saranno scorporati, i
media dovranno sicuramente dire addio ai 20 grandi elettori della
Pennsylvania ‘proiettati’ in favore di Biden. Basterà solo questo e
niente di più complicato, come la verifica delle firme sulla busta o il
watermark sulle schede illegali che ovviamente non si troverebbero, per
dare 20 grandi elettori a Trump togliendoli al Presidente apparente.
Tuttavia anche ricolorando di rosso la Pennsylvania, Biden potrebbe sembrare in vantaggio grazie alla Georgia e a tutti gli altri 4 stati in controversia legale, e che secondo me Trump vincerà uno per uno andando ben oltre i 300 grandi elettori, ma nessuno degli altri stati ha il peso politico, la storia ed i significati geopolitici che nel seguito intendo approfondire, e che spiegano il motivo per il quale il Kraken sia stato liberato proprio in Georgia.
La Georgia ha grande fascino storico sin da quando lo sviluppo delle piantagioni di cotone accompagnò il ricorso alla schiavitù dal 1751, il casus belli della Guerra Civile Americana iniziata l’anno in cui l’Italia venne unificata, cioè il 1861. La Georgia però, fino al 1851 non era mai stata schiavista e aveva votato repubblicano, e solo dopo un voltafaccia ad Abraham Lincoln assolutamente a sorpresa, si schierò con gli Stati confederati, cioè con gli avi ideologici dei Democratici dalle giubbe grigie, e di cui furono famosi e particolarmente detestati i “Volontari della Georgia” (Georgia Volunteers). Quando il generale Sherman occupò con la giubba da yankee la capitale Atlanta nel settembre 1864, iniziò il crollo della Confederazione e la Guerra Civile prese la svolta storica, creando così le condizioni per l’abolizione della schiavitù. Ai politici della Georgia fu fatto pagare un caro prezzo per alcuni anni, riammettendo lo Stato nell’Unione federale solo nel 1870, mentre in Europa infuriava la guerra franco-prussiana. Da un’angolazione cultural popolare questi eventi americani sono narrati nel più bel film del secolo scorso, Via col vento, girato ed ambientato proprio in Georgia. In questo film la grande attrice Vivien Leigh è nei panni dell’indomita e capricciosa Rossela O’Hara, in un’immensa interpretazione di una femmina civettuola, testarda ma di grande acume, coraggio e spirito volitivo, e in un certo senso il personaggio va proprio in parallelo con il ruolo della Georgia sia nella Guerra Civile, sia nello scontro politico attuale. Il riferimento cinematografico è pregnante perchè dovete riflettere sulla considerazione che solo pochi mesi fa alcuni colossi dell’industria entertainment, ovviamente controllati dalle élite di supporto ai Dem, hanno fatto ritirare questo film dagli elenchi di quelli visibili, ritenendolo non conforme agli standard della lotta al razzismo, quando in realtà il sottofondo storico del film sta a ribadire l’esatto contrario di quanto i Dem proclamano di difendere.
Ma la Georgia assume una simbologia politica ancora più forte e significativa, per la ragione di un monumento di recente costruzione (1979), che intende evocare un allaccio dell’Umanità ad epoche di paganesimo preesitenti sia alla tradizione classica in lingua latina, sia a quella giudaico cristiana. Si tratta di cinque gigantesche lastre di granito che sembrano emergere da una bassa collinetta in mezzo al nulla assoluto, proprio come le antiche pietre di Stonehenge a 13 chilometri da Salisbury, in Inghilterra. Queste pietre sono molto attuali in questi nostri giorni di presunta pandemia, vaccinazioni, intelligenze artificiali e rivoluzioni digitali a pretesa di controllo globale e sanitario della popolazione. Assai inquietante e sibillino il significato dell’opera che richiama alla mente il film “2001 Odissea nello Spazio”, un film narrante di un’alba dell’umanità in cui scimmie antropomorfe si affannavano attorno ad un misterioso monolite comparso all’improvviso. Le pietre sono illuminanti per il destino della futura Umanità perchè trasmetteranno agli ominidi la capacità di servirsi di un osso come di un’arma per sopraffare il proprio rivale, così tracciando il cammino dell’uomo sin dalla preistoria, cioè organizzazione gerarchica della società, guerre, utilizzo di manufatti litici per la caccia quando, di colpo, un balzo temporale vertiginoso conduce quell’osso scagliato dal capobranco fino al futuro prossimo in un match-cut cinematografico di Kubrick, in cui degli uomini sono dispersi nello spazio in un’astronave alle prese con HAL, un’intelligenza artificiale con voce suadente e remissiva ma in realtà molto cattiva, che alla fine del film li renderà tutti vittime o schiavi.
Questo monumento si chiama Georgia Guidestones e non si sa bene da chi sia stata finanziata la sua costruzione. Gli edili che lo hanno realizzato non dissero granchè, a parte che non credevano che sarebbero arrivati così tanti soldi per una simile bizzaria, salvo poi rimanere sbalorditi quando invece si videro arrivare tutti i soldi in totale anonimato. Per realizzare il monumento fu necessario l’intervento di un astronomo, per orientare correttamente le pietre secondo il percorso del sole durante l’arco di un anno. Si tratta di quattro enormi monoliti in granito messi a formare una sorta di X, mentre un quinto è posto al centro. Tutte le pietre sono sormontate da una lastra di copertura, e un foro posto nel pilastro centrale consente di individuare la stella polare, mentre una fessura inquadra il sole nascente durante i solstizi e gli equinozi.
Ciò che sconcertò nel 1979 e ai nostri giorni atterrisce,
non è certo la funzione astronomica del monumento, ma quello che è
inciso sui quattro monoliti esterni, in otto lingue (inglese, spagnolo, swahili, hindi, ebraico, arabo, cinese e russo): mantieni
l’Umanità sotto 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura; unisci
l’Umanità con una nuova lingua viva; fai dominare le passione umane, la
fede, le tradizioni e tutte le cose con la sobria ragione;
proteggi popoli e nazioni con giuste leggi e tribunali imparziali;
bilancia i diritti personali con i doveri sociali; apprezza verità,
bellezza e amore, ricercando l’armonia con l’infinito; non essere un
cancro sulla terra, lascia spazio alla natura. etc…Ai bordi della pietra
sommitale c’è inciso il messaggio principale scritto in quattro lingue
morte (babilonese, greco antico, sanscrito, e geroglifici egiziani) che
dice quanto segue:
“Lascia che queste pietre-guida conducano a un’Era della Ragione”.
Sia chiaro: io ci trovo già qualcosa di male nel fatto che qualcuno molto facoltoso in pieni anni settanta, abbia impulsi esoterici bellamente volti a mandare in crisi la Democrazia, come esplicitato nel libro ‘Crisis of Democracy’ del 1975 a cui l’opera della Georgia io vedo ancorata. Ma ci vedo esplicitato pure un abominevole intento malvagio sancendo su pietra, cioè come in una religione calata dall’alto senza ammetterlo di esserlo, presunti obblighi dettati dalla ragione che determinano finanche quanti dovremmo essere a poter vivere sulla Terra (500 milioni). L’idiozia di questo monumento alla tirannide spacciata per Ragione, è per me palese, non solo perchè non si capisce il motivo per cui non potremmo vivere su questa Terra in più di 500 milioni, ma perchè essendo tutti noi quasi 8 miliardi di persone, qualcuno potrebbe essere indotto a pensare che sia ragionevole fare una Shoah sterminando 7 miliardi e mezzo di persone, o che sia ragionevole sottoporre gli esseri umani alle determinazioni del supercomputer HAL, proprio come nel film 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrik.
Tutto ciò soltanto premesso, potete ora meglio comprendere la pericolosa portata del voltafaccia politico della Georgia, concettualmente simile e indisponente come quello del 1861. Essa è la punta di un iceberg di trasversalità politica, di matrice apolide, mondialista e satanista, chiaramente finalizzata a condurre l’Umanità verso uno scenario di schiavitù e morte esasperato alle più estreme conseguenze: uomini schiavizzati da una nuova normalità chiamata Transumanensimo, che sarebbe elevata a Ragione e quindi in pieno diritto di decidere finanche chi debba vivere e chi invece morire, e che non riconoscerebbe alcuna dimensione interna, individuale e morale all’esistenza umana.
Per tutti questi motivi impliciti, l’Amministrazione Trump ha raccolto la sfida ed è scesa in campo a muso duro mandando l’avvocato dell’Esercito in Georgia e non Giuliani ed Ellis, ben sapendo non solo cosa di illegale sia stato fatto, ma anche di malvagio si celasse dietro allo ‘spostamento politico’ dello stato. In tutte le altre cause negli stati nessuna prova è stata presentata dal Team legale di Trump, che ha nicchiato perseguendo lo scopo di arrivare il prima possibile in Corte Suprema per scendere in battaglia sul terreno più congeniale e decisivo, senza dare perciò il vantaggio di far conoscere strategie e prove agli avversari prima di affrontarli. Un’eccezione è stata fatta per la Georgia, dove con 104 pagine di atto principale e centinaia di allegati, Sidney Powell ha fatto già digrignare i denti a Trump, facendo letteralmente cacare sotto i democratici, come vi spiegherò.
In parole povere Sidney Powell ha liberato il Kraken, cioè un mostro costruito per il fine di distruggere i ‘camerieri’ del Nuovo Ordine Mondiale. La risolutezza con cui Trump intende muoversi d’ora in poi, apre lo scenario alle due prossime settimane di guerra politica pura, già annunciata dal Presidente in posa guerriera, come lo fotografa il suo legale Jena Ellis in un tweet di pochi giorni fa. Già venerdì scorso ci sono state epurazioni di massa ed eccellenti di tutti i topi della Democrazia Occidentale in tutto il Pentagono, oggi totalmente derattizzato dai ‘roditori’ protagonisti del Nuovo Ordine Mondiale (Leggi link Foxnews).
Tra le innumerevoli cacciate dal Pentagono spiccano quella
della clintoniana Madeleine Albright e soprattutto Henry Kissinger
(entrambi ex segretari di Stato), mentre tra gli ingressi fa tanto
clamore, e molta fifa qui in Italia, quello dell’ex speaker della
Camera Newt Gingrich, che si oppose a Bill Clinton a fine anni 90.
Gingrich
torna in pista mettendo piede al Pentagono e in questo momento ha molta
importanza, in ragione dell’attuale presenza di sua moglie in veste di
ambasciatore in Vaticano a Roma, chiaramente mandata da Trump in
avanscoperta 3 anni fa.
Il prossimo anno ci sarà da divertirsi molto anche qui in Italia, perchè è noto come il presidente Conte e prima di lui, il ganzo di Firenze, Matteo Renzi, siano state delle creature dell’élite gesuita attorno al Cardinale Achille Silvestrini, scomparso l’anno scorso. Trump con questa élite gesuita non va d’accordo proprio per nulla, e così come si è comportato in Patria, anche in Italia con Conte ha fatto buon viso e cattivo gioco. Tuttora il Governo italiano a guida Conte II° è indispendabile ai disegni mondialisti del Transumanesimo, ed infatti Conte attacca l’asino dove vuole il suo padrone, cioè il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato e braccio destro politico del Papa apparente, cioè il controverso Francesco Bergoglio.
Ma torniamo in Georgia, il cuore attuale della tempesta. Sidney Powell ha portato prove incontrovertibili che i registri del Board of Elections dimostrano almeno 96.630 schede postali che sono state richieste e conteggiate come voti, ma che non sono mai state registrate in senso di pervenute alle commissioni elettorali delle contee. Ciò significa che in Georgia quasi 100 mila voti sono stati buttati nel conteggio senza la minima formalità di Legge, e poichè lo stato sarebbe stato assegnato dalla Associated Press (i media) per uno 0,2%, e prima delle sospensioni notturne Trump era oltre 7 punti avanti, se solo questi voti postali fossero ignorati perchè palesemente illegali, (come allegato, Exh. 9, R. Ramsland Aff.), Trump avrebbe vinto i 16 grandi elettori della Georgia in maniera semplicissima e rapida.
Ma questo argomento delle 96 mila schede postali palesementi illegali, è solo uno tra i tanti acclusi nell’atto di accusa in Georgia formulato da Sidney Powell. Leggendo l’atto si scopre che i Dem stanno per affogare nei guai, e la sola conferma di Trump è praticamente il meglio che possa loro capitare, perchè dovranno occuparsi di non finire in carcere o nel braccio della morte, d’ora in poi.
Il massimo esperto di crimini informatici al Mondo, Dr. Navid
Keshavarz-Nia, ha dichiarato che sono stati fatti dei crimini
dall’estero senza alcun dubbio, e questa cosa profila delle illegalità
colossali e gravissime. Navid Keshavarz-Nia è un genio
dell’informatica applicata al diritto, ed è riconosciuto come un
cervello elevato pure dal New York Times, che su di lui ha scritto ” In qualsiasi stanza si trovi quest’uomo, è davvero difficile che non sia l’uomo più intelligente della stanza’ . Questo
esperto ha esplicitato delle perizie a favore dell’atto di Sidney
Powell in Georgia così precise, puntuali e ineccepibili, che il morale
di tutti i papaveri Dem che le hanno lette, sarebbe andato sotto i
tacchi non appena hanno capito il perfido motivo per il quale Trump
aveva dato il via libera ad Emily Murphy della GSA, due giorni prima del
deposito dell’atto della Powell in Georgia. Quando sarà accertato
giuridicamente l’hackeraggio dall’estero, in base a perizie
summenzionate che nessuno ha materia per poter smentire, si potrebbe
far arrestare Biden e i suoi uomini sulla base delle loro dichiarazioni
giurate sui rapporti con certe entità internazionali coinvolte negli
hackeraggi, un adempimento che Biden ha dovuto svolgere per accedere ai 7
milioni di dollari necessari a far partire il team di transizione.
L’esperto dice: “Concludo con grande fiducia che i dati
delle elezioni del 2020 sono stati alterati in tutti gli stati in lotta
politica con il risultato per centinaia di migliaia di voti trasferiti
dal presidente Trump a Biden.” Queste alterazioni,” ha aggiunto, “sono
il risultato di vulnerabilità diffuse nel software e nei sistemi di
voto che hanno permesso un attacco informatico Man-in-the-Middle” da
parte di operatori sotto copertura“, intendendo in maniera
sottointesa a uomini coperti da agibilità informatiche della CIA e
perciò riferibili all’ex capo della CIA Brennan. Il coinvolgimento di
Brennan può comportare anche quello della sua madrina politica Hillary,
nonchè di Obama e Biden.
Il Dr. Navid Keshavarz-Nia è un tecnico
puro esperto di crimini informatici e dirigente della sicurezza
digitale, ed ha lavorato con tutti e due i partiti alla CIA, alla NSA, e
all’FBI per il controspionaggio militare degli Stati Uniti, nonché con
giganti finanziari come Deutsche Bank. Io voglio proprio vedere cosa
racconteranno ora i media: lanceranno un assalto alla sua credibilità e
ci racconteranno che la moglie vuole divorziare da lui per le
inesattezze che ha improvvisamente certificato a scapito della vittoria
apparente di Biden, e perciò dovrebbe cambiare mestiere?
L’atto di accusa della Powell in Georgia è un vero e proprio mostro in grado di stritolare i Dem e, per avere un’idea immediata, considerate che le certezze dei Dem sono state sgretolate e rivoltate contro come dei boomerang affilati capaci ora di ghigliottinare tutti i leader di questo partito. I democratici si sentivano molto forti poichè il Governatore della Georgia Kemp, e il Segretario dello Stato Raffensperger, erano dalla loro parte, ed infatti entrambi, quantunque fossero repubblicani, avevano certificato la conta e il vantaggio nello stato per Biden di uno 0,2%. Ma oggi noi sappiamo che Sidney Powell ha in mano le tracce finanziarie di una colossale corruzione con soldi cinesi, e quindi i due ‘geni repubblicani’ finiranno dritti in gabbia a causa della loro spregiudicatezza, perchè le decine di milioni di dollari con cui i due esponenti si sono foderati gli occhi per certificare l’incertificabile, saranno buoni a bendare i loro occhi mentre saranno stesi sul lettino e sarà inoculato loro il siero letale della pena di morte, postulato che qualcuno non riesca addirittura a ripristinare la fucilazione dietro alla schiena, così come alcuni generali intendono promuovere per liquidare tutti i traditori della Patria. La vicenda della Georgia conduce i repubblicani infami per primi al patibolo, perchè non solo si tratterebbero di soldi arrivati dalla Cina, dal cui conto sono arrivati anche a Biden e a suo figlio Hunter, ma si profila un reato di corruzione finalizzato ai brogli che costituisce prova dell’Alto Tradimento della Costituzione americana, e quindi dovrebbe spettare ad un Tribunale militare accertare la colpa e comminare le pene.
Nel Dark Web, subito dopo il rilascio del Kraken, i Dem sono precipitati nella disperazione. Di seguito la traduzione di un messaggio di un uomo, probabilmente dei servizi segreti vicini ai Dem, che pattugliava il Dark Web, e che non sapendo di essere letto, si rivolgeva ad un suo interlocutore senza filtri. Questa conversazione anonima ‘rubata’ credo sia rivelatoria della situazione evolutasi la scorsa settimana.
Costui risponde ad un tizio anonimo che riconosce e a cui deve fare rapporto: “Ciao Pol, sono un insider del team della campagna Biden e sono stato incaricato di stare qui nell’ultimo mese o giù di lì, cercando di riferire su quali informazioni vengano scoperte e passate sul web.” Tale utente anonimo, Pol, sembra incaricato di ricevere notizie sulle elezioni e sulle denunce di frode più di qualsiasi altro canale con cui il team della campagna abbia dimestichezza. A Pol viene riferito: “Ad ogni modo, volevo darti alcune notizie leggermente in anticipo. Questa sera tardi, la campagna ha ricevuto una copia della causa legale di Sidney Powell che intende presentare domani in Georgia. Dirò solo questo: molte persone nell’edificio se la sono fatta sotto dopo averla vista. Non solo fa una tonnellata di accuse bomba, ma sembra che confermi molte delle sue accuse con prove. Ho una certa esperienza con cause legali e non ricordo di averne mai visto una che parte con così tante prove in evidenza. Non pretendo di essere perfettamente ‘al corrente’, riguardo a quale frode è effettivamente avvenuta o quale livello è stato approvato o autorizzato dai grandi al vertice, ma dirò che l’atmosfera qui intorno ha preso una svolta pesante. All’inizio di questa sera, tutti erano praticamente ancora in modalità party a seguito della decisione di GSA (champagne!). Da quando hanno ricevuto la notizia della Georgia questa sera, nessuno ha sentito né Joe né Kamala e tutti si comportano come se fosse davvero, davvero brutta la storia. Non voglio dire troppo brutto, tranne per il fatto che la causa sostiene alcune cose davvero, davvero brutte sotto forma di ciò che fondamentalmente equivale a tangenti e schemi pay-to-play e implica agenti DNC di alto livello e pure membri del GOP (i repubblicani) in Georgia. Ci sono alcune testimonianze davvero significative, tra cui un paio di informatori (operatori del DNC che hanno lavorato a questa campagna) che in realtà ammettono di essere complici dello scambio di voti e delle false compilazionei delle schede elettorali.Cercherò di rispondere a ciò che posso ma non posso essere più specifico.”
Il Kraken in Georgia sembrerebbe davvero qualcosa di mostruoso per i Dem, e per comprendere cosa significhi è utile esaminare le conclusioni di un esperto dirigente del partito Democratico dell’Oregon, che su twitter trae amare considerazioni su queste accuse, stando a braccia cadute metaforicamente per terra. Rick Hanson, dopo aver studiato le 104 pagine esprime il suo parere tecnico e sconfortato, ma chiarisce di non poter esprimerlo con valore legale, ancorché abbia familiarità con la legge, bensì con il taglio di un esperto di procedure elettorali, iscritto al Partito democratico da 30 anni. (https://twitter.com/visionfarm/status/1332151342811340802?s=19 ).
Con 12 twett Rick Hanson ci dice, in base all’atto di Powell che asserisce di aver appena letto, che l’intento di chi ha istallato il software per la conta dei voti, era quello di manipolare i dati credendo di non poter essere scoperti. La procedura informatica vede un’assenza di registrazione di ogni scrittura effettuata sui database dei dati, quindi la pretesa di difendere quanto è accaduto in tribunale, oggi appare assolutamente velleitaria. Powell può dimostrare che la frode c’è stata se avesse in mano i server da cui hanno agito gli hacker, ma nessuno può sostenere che la frode non ci sia stata, anche se Powell non avesse in mano i server (si riferisce a quelli di Francoforte). Secondo Hanson, il problema per lo stato che ha certificato i dati, sarà quello di dimostrare che le Leggi statali a tutela degli elettori sono state rispettate, perchè è palese che non lo sono state. Non essendo state registrate le ricezioni delle schede arrivate con voto postale, non è possibile dimostrare che il voto sia espressione di una volontà di un cittadino reale, e poichè il controllo delle buste non è stato fatto sulle firme, come da procedure di Legge, anche sulle buste non può essere affermato che esse corrispondano ad un cittadino reale. Hanson poi osserva che la deroga alla legge statale di poter votare tre settimane prima in tre contee della Georgia, espone al rischio del voto doppio o triplo, da parte di cittadini che non avessero integrità di comportamenti. Questo aspetto è particolarmente evidente allo spoglio dei voti postali, anche perchè non avendo fatto assistere i poll watcher (rappresentanti di Trump al seggio), implica la prova logica di una volontà di non rispettare la Legge, e di voler nascondere qualcosa durante lo spoglio. Inoltre il dirigente democratico osserva che in tutta la Georgia non c’è stata solo qualche denuncia di irregolarità né qualche decina, come solitamente avviene, ma circa 3.000 denunce spontanee da parte di lavoranti elettorali temporanei (scrutatori), ed essendo tutti loro dei cittadini maggiormente animati da patriottismo, non ci sarebbero mai state così tante denunce di irregolarità se le irregolarità non ci fossero effettivamente state. In conclusione Rick Hanson, dopo aver studiato le 104 pagine di Sidney Powell, dice che non saprebbe chi e come potrebbe replicare a quanto è stato esposto in questo atto d’accusa, ed è curioso di sapere come ciò sarà fatto dal team di Biden.
Dello stesso avviso del dirigente democratico dell’Oregon, è ovviamente il generale Flynn, che nel corso di un’intervista di venerdì sera ha spiegato ancora meglio perchè i Dem non abbiano nessuna speranza di farla franca, essendo stati attesi al varco da uno squadrone di intelligence preparato giustappunto per farli arrivare nella situazione drammatica attuale. Secondo il generale Micheal Flynn, il Kraken ha una concretezza militare sottaciuta ma sussistente nel 305° Battaglione di Intelligence Militare, con sede a Fort Huachuca, Arizona, sotto il comando dell’U.S. Air Force del suo collega il Generale Thomas McInerney.
Il generale Michael Flynn nell’intervista di venerdì subito dopo che il presidente Trump aveva condonato qualsiasi sua attività di spionaggio che qualcuno potrebbe ipotizzare come reato, essendo lui un pensionato controverso, ha detto alla WVW-TV con Brannon Howse che vi è ancora un colpo di stato in corso, poichè Biden non si è ancora ritirato e i media continuano a supportare la sua apparente elezione.
Flynn ha dichiarato: “Tutto ciò che stiamo vivendo in questo momento in realtà è più di un semplice attacco al presidente Trump. Questo è un attacco alla Repubblica americana“. Ed ancora: “I Padri Fondatori potrebbero non aver saputo della cyberguerra, ma certamente hanno riconosciuto e condannato la tirannia quando l’hanno vista“. Violentissime le parole usate dal generale Flynn: “Gli agenti del Partito Democratico e gli attori stranieri hanno perpetuato vari tipi di brogli elettorali. I nemici stranieri si occupano delle elezioni americane nel tentativo di rubare l’elezione al presidente Donald Trump. Si tratta di cattivi attori, sia stranieri che nazionali, che hanno usato proxy “Man In The Middle” (MITM) per coprire le loro tracce. Questo è stato un tentativo non solo di rubare un’elezione, ma anche di rubare l’America.“
Dopo questa tonate premessa Flynn si è soffermato sulle controversie elettorali del 2020 dell’avvocato Sidney Powell – quella depositata in Georgia e quella depositata successivamente in Michigan – affermando: “Come spiegato e dimostrato nella dichiarazione redatta di un ex analista di intelligence elettronica sotto la 305esima intelligence militare con esperienza nella raccolta di intelligence elettronica del sistema missilistico SAM, il software Dominion è stato accessibile da agenti che agiscono per conto di Cina e Iran al fine di monitorare e manipolare le elezioni, comprese le ultime elezioni generali statunitensi nel 2020.” Quindi Flynn è sceso nei dettagli citando le specifiche tecniche con cui si è operato, così dimostrando di sapere i dettagli di quanto è accaduto: “Iniezioni multiple nei sistemi elettorali statali in 10 stati di blocchi clonati e di dimensioni identiche di voti Biden sono state utilizzate per rubare le elezioni del 2020 al presidente Trump, I voti [fraudolenti] sono stati creati da SCORECARD e da altre tecnologie, e quindi replicati più volte.“
Il 31 ottobre 2020, The American Report ha spiegato che SCORECARD è un’applicazione progettata nel progetto HAMMER dal contraente della CIA Dennis Montgomery al fine di consentire alla CIA di monitorare, truccare e garantire elezioni straniere. Secondo Montgomery, all’operazione di inquinamento del voto americano avrebbero partecipato John Brennan e James Clapper (ex numero 1° e 2° della CIA di Obama), e secondo questa fonte Barack Obama ha illegalmente comandato di fatto THE HAMMER e le sue imprese, tra cui SCORECARD, rubando sicuramente le elezioni presidenziali del 2012 truccando i dati della Florida per vincere a scapito di Romney.
In ultimo sabato è arrivata la conferma ufficiale da parte del generale McInerney, che alcune forze speciali statunitensi avevano sequestrato i server informatici in una struttura della CIA a Francoforte da cui sarebbero partiti gli hackeraggi dei conteggi delle elezioni, così come da giorni perorava una voce che girava in Rete a seguito di un’affermazione in tal senso di un deputato repubblicano della House. Riguardo a questa comferma del generale McInerney, sul dark web ieri sera è stata intercettata da utenti anonimi una comunicazione che descrive il drammatico conflitto a fuoco accaduto a Francoforte, e che sarebbe alla base delle epurazioni promosse da Trump al Pentagono, su cui nessuno ha tentato di sollevare alcuna polemica.
La figura soprastante riprende una chat anonima di ieri che in estrema sintesi racconta di un conflitto a fuoco tra agenti segreti e militari americani accaduto a Francoforte per contendersi i server di Dominion- Smartmatic, con molti feriti e 6 morti. Il post dice che i media mainstream racconteranno di 5 soldati americani che saranno ufficialmente morti in Egitto a seguito di un incidente di un elicottero, mentre una spia della CIA molto apprezzata sarà morta in Somalia uccisa da criminali locali. Secondo questa comunicazione, i server sarebbero sotto il controllo del Dipartimento di Giustizia Americano e sotto il dominio politico del generale Flynn, e questo aspetto sarebbe cruciale per imprimere forza ai ricorsi di Sidney Powell prima in Georgia, e successivamente in Michigan.
Infine concludo con un pensiero alla Georgia, che per me è da considerare una meta turistica per una qualche vacanza in America. Il rito catartico a cui potremmo abbandonarci quando potremo essere dei vacanzieri liberati dalla idiozia Covid19 e tutto quello che ha scatenato questa follia, è ben esplicitato nei ‘paesaggi’ attraverso cui racconto nel seguito la meravigliosa gente della Georgia, e che vi sottopongo in modo che possiate ammirarli e trarne ispirazione. Come disse Rhett Butler (Clarke Gable) a Rossella O’Hara riducendola in lacrime, anche noi diciamo a chi ha voluto quel fottuto monumento, sperando che la guerra in atto se lo porti via col vento:
francamente, me ne infischio!
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