di Gianmarco Landi
Il grande Filosofo K. R. Popper, autore della Società aperta e i suoi Nemici, scrisse che “Non
ci dovrebbe poter essere alcun potere incontrollato in una Democrazia.
Ora, è accaduto che questa televisione sia diventata un potere politico
colossale, potenzialmente si potrebbe dire anche il più di tutti, come
se fosse Dio stesso che parla. E così sarà se continueremo a consentirne
l’abuso.”
Non trovo parole migliori delle summenzionate di Popper, per commentare l’ignoranza a cui sto assistendo da ieri, dopo che le televisioni di tutto il Mondo hanno stabilito che la Democrazia è Forbiden, e qualcuno pensa che sia possibile.
Il For biden è il mantra globale e da ieri è stato recitato da tutte le marionette del Pianeta. In forza di questa fragorosa affermazione, Joe Biden dovrebbe essere il capo politico dell’Occidente, punto e basta! Fine della discussione democratica! Fine delle prerogative del Congresso degli Stati Uniti! Fine della giurisdizione delle Corti di Giustizia! Fine della distinzione tra voto legale e voto illegale! Fine della Corte Suprema! Fine della Costituzione degli Stati Uniti! La Tv è la voce di Dio, e se ha detto che tutte queste cose devono andare a fanculo, noi tutti dobbiamo inginocchiarci e accettare. La rivelazione di Dio è nel tweet sottostante, in cui Ivanka Trump, figlia del Presidente e componente dello Staff alla Casa Bianca, esprime il suo parere sulle presidenziali, asserendo una cosa ovvia. Ivanka Trump afferma che non c’è nessuna controversia, perché tutte le schede legali, cioè a cui corrisponde l’esercizio di voto di un cittadino americano, devono essere conteggiate, ma non devono essere conteggiate le schede che non sono legali, cioè una parte di quelle non arrivate via posta, a cui non corrisponde l’esercizio di voto di un americano. Il rampollo dei Rothschild, suo coetaneo, scelto 4 anni fa dalla famiglia ai vertici della cupola Khazara per interloquire indirettamente con il suo nemico giurato, le scrive ‘fuck you‘!
Indossando i panni del politologo comprendo molto bene il tentativo
da parte della mafia apolide e globalista, di imporre la sua
marionetta Biden alzando il volume mediatico, quello che non
comprendo sono le basi logiche o l’interesse con i quali masse di
italiani, politici e non, hanno imparato a bersi ogni enorme cazzata o
calice amaro senza reagire con un minimo senso critico e
dignità, nemmeno paragonabile a quanto sarebbe stato capace di
testimoniare un contadino analfabeta dei secoli scorsi. Mi sovviene alla
mente una perla di sapienza che mi tramandò un grande imprenditore
italiano:
“Chèl che ‘l crìda de pü la vàca l’è sua”. Si tratta di un vecchio proverbio lombardo per la compravendita degli animali, attraverso cui, affermando ironicamente ‘chi grida di più la vacca è sua’ si
ironizza sulla stupidità di chi pensa che alzando la voce si possa
comprare la vacca, ancorché offrendo meno del prezzo chiesto dal
venditore e che un altro acquirente è già pronto a pattuire. Ecco,
giustappunto, l’incoronazione di Biden avvenuta grazie alle grida dei
giornalisti e ai grafici degli screen elettorali falsi in Tv, è
assimilabile al contadino che pretende di affermarsi al mercato alzando
la voce, mentre quelle persone perbeniste, ‘studiate’, ”Kolte‘
e dissetate di sapienze dai media mainstream, sono intelligenti meno
dei contadini italiani dei secoli scorsi. Le tv hanno dichiarato Biden
presidente a squarciagola in base alle loro ‘proiezioni’ che indicano
questa vittoria, ma ogni persona con un briciolo di intelligenza
dovrebbe sapere che le proiezioni sono mere astrazioni statistiche, cioè
congetture che ai fini legali e sostanziali, non valgono assolutamente
nulla, specialmente quando chi le propala, cioè i media, hanno dato
ampie e visibili manifestazioni di diffondere colossali bugie contro
Trump, smentite sempre dalla forza soverchiante della realtà. Guardate
come il principale social media, Facebook, disinforma propalando che
Biden sarebbe il presidente in base alla fonte delle ‘certezze
fattuali’ di molti media (vedi figura seguente). La fonte è un fantomatico National Conference of Citizenship (https://ncoc.org/ ), cioè una ONG!
In pratica le ONG finanziate dai camerieri dei Rothschild e dei
Rockefeller, come ad esempio George Soros, avrebbero il diritto di
stabilire chi vince e chi perde le elezioni democratiche, e tutti noi
dovremmo andare dietro a loro! In pratica una specie di congrega di
Carole Rackete e Grete Thunberg, secondo la CNN e il New York Times,
sarebbe credibile nel senso di pontificare più di quanto tutte le
Istituzioni degli Stati Uniti, sortite dalla guerra del 1776, dovranno
stabilire attuando a Legge, così come avviene da secoli.
Alla bufala di Biden diventato presidente per acclamazione statistica di media e social media, possono perciò credere solo gli imbecilli. Il presidente degli Stati Uniti oggi è Donald Trump, ed è piazzato alla Casa Bianca meglio di prima, perchè è uscito dalle urne fortissimo di un consenso popolare insormontabile espresso dal record di 71 milioni di schede legali, a cui corrispondono americani in carne, ossa e pistola, e non carta straccia. Trump ha riempito decine e decine di piazze negli ultimi giorni di campagna elettorale, con folle oceaniche di sostenitori che non ha mai avuto nessun politico democratico nella storia dell’Umanità. Biden invece è una macchietta che si pretende vincente con milioni di schede illegali arrivate direttamente forse anche dalla Cina, come il Coronavirus !
Trump non solo ha dimostrato consenso largo ma ha una forza politica poderosa. Lui ha l’Esercito dalla sua parte, ed in particolare l’intelligence militare che gli dà enorme incisività e visione strategica (Q è intelligence in grado di iniettare medicine necessarie alla Democrazia). Trump ha quasi del tutto bonificato le 16 agenzie di governo ( NSA, CIA, FBI…) e può schiacciare chiunque in passato abbia commesso illeciti sentendosi al sicuro perchè parte dell’élite prepotente. Trump ha la maggioranza al Senato e ha il vantaggio di una sensibilità dei membri maggioritari della Corte Suprema, coincidente con la sua visione del Mondo e dell’Umanità. Biden, invece, è il presidente di quelli che pensano di poter fare affari truffando gli altri e alzando la voce più forte per comprarsi la vacca.
La situazione ufficiale è quella che conta, non le chiacchiere degli anchorman televisivi, o gli annunci a screen di Facebook e Twitter. Essa profila una chiara situazione di vantaggio per il Presidente uscente, e solo chi non la vuole vedere non la vede. I 6 elettori del Nevada: i media li danno a Biden, ma il Nevada è ufficialmente in Lawsuit, cioè sotto controversia legale aperta da Trump, e poichè i sondaggi degli istituti seri assegnavano questo stato a Trump, vedrete come andrà finire con questi 6 grandi elettori. Sotto una controversia legale sono anche gli 11 grandi elettori dell’Arizona, i 10 del Wisconsin e i 20 della Pennsylvania. In North Carolina i 15 grandi elettori saranno assegnati a Trump e bisogna attendere giorno 11 novembre per delle formalità irrilevanti, così come pure i 3 dell’Alaska, ma ovviamente le ONG informative, media e social media non assegnano a Trump alcunchè, attendendo in questo caso l’ufficialità per non dire che Trump è già a 232 dalla notte del 3 di novembre. Gli 11 del Michigan e i 16 della Georgia sono in riconteggio per un’incollatura di voti dello zero virgola percento, grazie ad una serie di truffe colossali e patetiche. In Georgia e Michigan, Biden ha rimontato dopo giorni un pesante distacco notturno, perchè a scrutinio bloccato sono comparsi man mano blocchi di voti anomali, molti dei quali accresciuti con un software che realizza conteggi falsati. Questo software è stato fornito dalla Fondazione Clinton agli stati, ed è stato appurato che esso ha scambiato i voti in molte contee, assegnando i voti di Trump a Biden e viceversa, per far quadrare le somme finali e far risultare vincente Biden agli occhi di un allocco che può credere ai media e ad una loro inutile collaterale ONG. Il conteggio manuale potrebbe risolvere in questi due stati e Biden potrebbe ritornare uno zombi nella notte dei morti viventi, pur lasciando nei conteggi centinaia di migliaia di schede illegali. Il distacco di voti veri e buoni tra Trump e Biden, defalcando la cartaccia, è enorme, sicuramente a due cifre in molti stati, come è stato in Pennsylvania fin quando non hanno cacciato i rappresentati repubblicani dai seggi e hanno inziato a pasticciare con pacchi di cartoni di schede made in China, come si può vedere in innumerevoli video che circolano ovunque nel Mondo. In questi stati la posta in palio è di 97 grandi elettori in totale, e così come ha anche denunciato Rudolph Giuliani, insieme ad un esercito di testimoni, questi grandi elettori sono stati letteralmente rubati a Trump. In condizioni di legalità il Presidente è destinato ad attestarsi a 311 (214+97). Ed è proprio qui che viene il bello che ho da raccontare, ma vi chiedo prima di apprezzare questo abito di ‘Madonna’ Melania Trump. La splendida ex top model oggi ci spiega la complicità e l’eleganza attraverso cui questa estate ha sostenuto il marito in battaglia, facendosi beffa di tutti i suoi nemici, e facendosi oggi sana portatrice della speranza di ogni essere umano puro di cuore.
All’inizio di questa estate, sospinti dal vento della pandemia del
China virus, i democratici sono riusciti a strappare la possibilità di
estendere le modalità di voto a distanza, cioè la procedura di inviare
una e mail allo stato attraverso cui richiedere che fosse inviata a casa
una busta personale contenente la scheda elettorale, in modo da poter
votare stando in ciabatte ed inviare indietro via posta il voto. Il
pretesto a questa assurdità lo ha fornito la Cina con il Chinavirus,
anticipando così le scadenze previste per il Great Reset e la fine
necessaria delle Libertà Democratiche in tutto l’Occidente. I controlli
con codici a barre sembravano limitati alla sola busta determinata dai
governi statali e perciò a discrezione materiale estranea al governo
federale, che però ha fornito le schede elettorali ivi contenute. Il
tutto si annunciava come un grosso pasticcio, ma l’arte di spedire il
pallone in tribuna era il massimo che i democratici potessero fare per
pareggiare contro il picconatore della Globalizzazione e del terreno su
cui tutti loro sono poggiati in precarietà, sospesi al crepuscolo di un
burrone. La situazione in cui si era infilato Trump era poco chiara fin
quando a scrutinio quasi del tutto finito, l’Agenzia Federale CISA
(acronimo in italiano: Agenzia di Sicurezza Cibernetica e
Infrastrutture) non ha chiarito che nelle schede a distanza fornite agli
stati, per motivi di sicurezza era stata apposta una marcatura
illegibile all’occhio umano anche con microscopio. Essa garantisce la
sicurezza di separare eventuali schede illegittime buttate
‘inavvertitamente’ dentro i seggi in sostituzione di quelle legittime.
La tecnologia si chiama Watermark (leggi ultima riga della figura
susseguente) ed è registrata nel blockchain del Quantum Financial System ufficiale nel sito degli Stati Uniti, in
maniera che sia oggettiva e riscontrabile la carta che esprime un voto
legale e quella no. Tutto è pubblico ed ufficiale sul sito della CISA:
https://www.cisa.gov/
BOOM !!! Intorno al 5 novembre per i democratici americani, ma anche per i loro alleati italiani, francesi e via discorrendo, si apre il belvedere di un burrone che li attende, e ad annunciarlo era stata l’apparizione della ‘Madonna’ slovena già questa estate. La foto di Melania con l’abito a tessuto blockchain, sbalordisce e sbaraglia il male allo stesso tempo. Chissà che non sia stata proprio lei a suggerire o ispirare l’Amministrazione USA sull’uso di questa tecnologia che si sta adottando nel settore tessile. Questa misura porta a dialogare e agganciare parti diverse della filiera produttiva, in cui peraltro l’Italia è leader, perchè ancorando dati certi e non modificabili, fornisce uno strumento ai grandi brand della Moda per difendersi dal mercato illegale delle contraffazioni.
Il Panico a Washington è sempre più giustificato, come pure è comprensibile il ‘fuck you’ rivolto da David Rothschild a Ivanka Trump, un angelo di luce accanto a Donald Trump. La perdita di aplomb del principe David Rothschild designabile dalla dinastia finanziaria a capo del Mondo, fa tenerezza. L’uomo si vede turlupinato da una bionda che onora suo padre come Dio ha chiesto si faccia. Il rampollo sboccato vede così svanire i suoi sogni di poter diventare un futuro Re degli oppressori del Mondo. Povero diavolo che non è altro: per un paio di giorni ha vissuto nell’illusione in cui le élite erano precipitate tra il 4 e il 5 novembre, coltivando la convinzione che Trump sarebbe stato isolato all’interno del suo partito. I vertici repubblicani sono rimasti spiazzati in fase di spoglio inquinato, perchè nessuno di loro sapeva dell’accorgimento sofisticato (per ovvi motivi dell’operazione segreta), e per questo i democratici in tutto il 4 novembre avevano iniziato a sussultare pensando di poterla fare franca, come minimo nel senso di silurare Trump, ricercando magari l’accordo in assemblea grandi elettori dopo l’otto dicembre, attraverso un’Amministrazione di pacificazione con esponenti trasversali sotto la marionetta Biden, oppure anche con una presidenza totalmente sganciata dal pasticcio elettorale da loro stessi artatamente creato. Molti repubblicani pensavano di essere all’inizio di una tarantella politico giudiziaria logorante, e con logica arcaica politicamente tradizionale, intuivano di non potere sputtanare la Democrazia americana né dimostrare ad un giudice quali fossero le schede buone e quelle cattive. In molti vedevano Trump letteralmente fottuto, e quindi forzatamente costretto al passo indietro per il bene della Patria. Ma quando l’accorgimento della ‘filigrana’ registrata sulla piattaforma blockchain sul sito governativo del Quantum financial system, ha chiarito i reali rapporti di forza posizionale articolabili agevolmente, tutte le fanfare repubblicane hanno iniziato a suonare una bella musica profonda, democratica e patriottica, pensando già alla quiete imperante dopo la tempesta. Il più significativo, ad esempio, è il numero 1° della maggioranza al Senato McConnel, che ha chiarito con voce pacata e tranquilla, che in America si contano tutti i voti legali e non quelli illegali, e se ci sono controversie tra i partiti, decidono le magistrature competenti fino ad arrivare, se necessario, a quella di ultima istanza. GAME OVER ! Ovviamente da quel momento in poi, tutti nel GOP (i Repubblicani) sono andati dietro allo speaker più importante del Congresso, e i Dem con i loro banchieri ed editori sono scoppiati in una serie di crisi da ansie di fortificazioni senza però essere più forti. Alcuni Stati governati dai Dem sono impazziti, e non solo hanno iniziato a rubare voti a tutti, pure in seno alle due altre elezioni dei due rami congressuali, come se non ci fosse più un domani. Ieri si sono lanciati dal burrone senza più le ali dell’aquila, avendo la ‘bella pensata’ di imporre l’Associated Press, la CNN e una ONG, a scapito delle rigide logiche delle Istituzioni americane, con il fine velleitario di imporre un nuovo concetto: Democracy ForBiden, che significherebbe, a ben vedere, Democrazia proibita! Non è difficile intuire come finirà visto che non si può imporre la non democrazia ad un popolo libero e armato. Il tentativo è patetico e antistorico, perchè se la maggioranza del Popolo americano credesse ai sondaggi della CNN e alla Associated Press, non avebbe votato in netta maggioranza per Donald Trump. Le centinaia e centinaia di video che mostrano scene di schede trafugate, bruciate, imboscate in anfratti burocratici postali, scrutatori cacciati via come appestati in spregio alla Costituzione, e altre vomitevoli schifezze radical Democratiche, li hanno già visti e capiti alcuni miliardi di persone nel Mondo, quantunque viga una censura mass mediatica che sulla rete è comunque velleitaria, e forse controproducente. Non ci sono perciò i presupposti per il culto dell’omertà di una ragione di stato nella mediazione sforzata tra due posizioni acquisite, e quindi l’elezione mediatica di Biden sarà una Watterlo, perchè una tal sedicente vittoria non si concilierebbe con l’immagine che l’America può avere nel rispetto delle Leggi del Popolo Americano sin dal 1776.
Giova, per poter meglio capire il tutto, concludere con qualche
sprazzo di Storia. Nonostante il capostipite dei Rothschild, Mayer
Amschel, agendo da Francoforte avesse nel 1776 finanziato l’esercito
prussiano per aiutare Re Giorgio a sopprimere i futuri Stati Uniti
d’America per non farli mai nascere, chi conosce la Storia sa che da
quelle parti finisce sempre in un modo. Anche se in alcuni stati USA
le statue di George Washington e Cristoforo Colombo vengono abbattute da
folle di ignoranti radical pagati da Soros non a caso, la scientifica
pianificazione dei Media corrotti non è riuscita ad eradicare l’identità
di un popolo libero. Il costante lavoro di erosione della capacità
esplicativa e intellettiva del pensiero critico basilare, operato da
questa enorme macchina criminale globale scagliata contro l’Occidente,
alla stregua dei carriarmati e degli U boat di Hitler, lascia poco
spazio per comprendere il Mondo reale, tuttavia il Mondo reale continua
ad esistere. La Storia, a cui tutti possiamo accedere spulciando in
qualsiasi bibblioteca invece di cazzeggiare davanti alla televisione, ci
può sospingere verso l’analisi oggettiva della realtà politica e del
nostro futuro migliore, senza necessità di assumere stili di vita
eremitici o eroici, come solo gli uomini e le donne di grande virtù
sanno fare. Dalla Storia tutti capirete che finirà, anche questa volta,
nell’unico modo in cui può finire.
Sin dai tempi della potente Russia di Pietro il Grande, l’intera storia dell’Orso russo è una dimostrazione permanente della volontà di mantenere la sua indipendenza politica ed economica dalle banche e dall’imperialismo apolide e internazionalista, spingendo questa grande Nazione ad aiutare molti paesi più piccoli, nel senso di combattere per mantenere la propria indipendenza. Non tutti sanno che, non solo la Francia di Luigi XV, ma anche la Russia aiutò gli Stati Uniti contro l’impero Rothschild insediatosi in alcuni posti chiave dell’Impero Britannico, dapprima sostenendoli apertamente nella Guerra d’Indipendenza, e poi nella Guerra Civile, quando i Rothschild supportarono i Democratici Confederati del Sud, per abbattere politicamente una nazione da loro incontrollata, e così riportarla nella gabbia della cultura dello schiavismo e della sopraffazione, ambito in cui questa famiglia, e tutte quelle khazare, prosperano adulando in segreto le loro divinità sataniche. La Russia ha costituito la tomba politica di Napoleone e di Adolf Hitler, entrambi finanziati da banche internazionali di dominio mafioso khazaro, tutte concepite come strumenti per schiacciare nazioni economicamente indipendenti, ricche e soprattutto cristianamente consegnate a Dio. L’indipendenza russa è l’altra faccia di quella americana. Nel DNA dello Zar Putin (zar significa Cesare) e delle effigie simboliche degli U.S.A., domina maestosa l’Aquila dell’Impero Romano, ed è solo grazie all’artificio proditorio del comunismo, creato erogando enormi cifre a Lenin per abbattere lo Zar nel 1917, che i Khazari ed i Gesuiti (la cui alleanza è denominata Illuminati o Cabala) crearono le condizioni per il dividi et impera della Guerra Fredda con l’incubo di guerra atomica, che ha angosciato l’adolescenza della mia generazione. Dopo quasi un decennio di oligarchia occidentale che rilevò l’economia russa alla caduta dell’URSS nel 1991, un uomo molto intelligente di nome Vladimiro Putin prese il potere precorrendo i tempi nel prosciugamento della palude del deep state khazaro in Russia. Da allora, uomini americani e russi stanno agendo per distruggere questo Male, e ora lo posso dire apertamente perchè la loro vittoria è vicina. Il Male albergava già in certe entità allignate nell’Impero britannico anche negli anni 40, a cui solo grazie al coraggio e all’intelligenza di Churchill e del padre di Jonh F. Kennedy, ambasciatore a Londra, il Mondo ha potuto sottrarsi. Prima ancora, cioè sin dal 1600, il Male dominava attraverso confessori gesuiti che manipolavano tutti i reali, per creare l’Assolutismo statale, le tasse oppressive e predatorie, e quindi le basi per attuare le cospirazioni degli attuali interpreti del Nuovo Ordine Mondiale. Il nuovo impero ha lo stesso schema bancario centrale, solo con un insieme leggermente diverso di proprietari che hanno cambiato l’esercito britannico con la NATO, rendendola una sottospecie di Gestapo o SS, fate voi. Fino all’arrivo sulla scena di Donald J. Trump, Putin stava combattendo da solo contro il Nuovo Ordine Mondiale, potendo fare molto poco affidamento sulla tenuta di personaggi volenterosi ma effimeri, come Silvio Berlusconi, la cui difficoltà ambientale e la cedevolezza psicologica di molti suoi uomini, hanno ridotto l’Italia ad un meraviglioso allevamento di esseri umani destinati ad essere ammassati e sacrificati per primi nei campi di concentramento globale informati al Transumanesimo.
Per questi motivi, chi non ha capito l’importanza della vittoria politica di Trump e ancora oggi, credendo di tutelare i propri interessi egoistici e particolari, o credendo di poter manifestare simpatie capricciose ed insulse su queste cose serie, ha salutato la vittoria mediatica di Democracy Forbiden, sarà sicuramente inserito in apposite liste di proscrizione. La Democrazia non è un’opzione nè una concessione in forza di ordinanze, e sono certo che chi di dovere, saprà attuare una repulisti con spietatezza da orso russo e rapidità da aquila statunitense.
Sarà così, e non dipende certamente da me nè da altri piccoli italiani, perchè niente potrà fermare quello che deve succedere. E’ Dio che lo vuole, e non ha usato la televisione né si è sottratto al calvario che anche a lui è toccato, prima di dimostrare ogni volta che il Bene alla fine di ogni storia risorge e vince.
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