di Gianmarco Landi
Una malinconica canzone di Sergio Endrigo, cantava queste strazianti parole: ‘La festa, appena cominciata, è già finita‘ e quasi singhiozzando continuava ‘il cielo non è più con noi…‘. Mentre Biden e Harris si lanciavano nella sarabanda di festeggiamenti della vittoria spacciata dal Cartello della droga mediatica,
Donald Trump andava a giocare a golf, sicuro del fatto suo, e che i
colpevoli avrebbero pagato il prezzo della frode commessa. I ‘drogati’
da TV e giornali, vivendo una realtà alterata, fatta di illusioni,
ipocrisie e finzioni, rimarrano sbalorditi quando capiranno che il 100%
di quanto affermato all’unisono da TV e giornali, è una gigantesca
bugia. Ieri sera, in piena notte da noi, il Presidente USA ha dato
l’indirizzo di procedere con pugno di ferro contro queste azioni
fraudolente, e perciò il procuratore generale dello Stato
Federale, William Barr ha a sua volta dato input a tutti i pubblici
ministeri di indagare sui brogli elettorali, conferendogli il potere di
procedere con le manette, al fine di sventare le evidenti truffe
elettorali.
https://www.nytimes.com/2020/11/09/us/politics/barr-elections.html
Trump ieri ha anche cambiato il Ministro della Difesa (Segretario) licenziando in tronco Mark Esper, così trasferendo il potere di muovere l’Esercito ad un suo uomo di strettissima fiducia, per il fine di abilitarsi nel senso di poter mandare agevolmente, se fosse necessario, un battaglione di uomini per andare a ‘schiaffeggiare’ un qualche governatore o segretario di Stato smaniosamente eversivo, nonchè rispondere con l’Esercito in strada qualora gli intenti criminali delle organizzazione sovversive di George Soros lo richiedessero, e probabilmente succederà. Queste due fortissime mosse di Trump hanno spento la musica della festa di Biden, perchè quasi tutti in America ieri hanno capito che è solo dopo aver contato i voti legali che si potrà ufficializzare il presidente Donald Trump. La festa appena cominciata, è già finita, e il Cielo è contro i Dem…canterebbe Sergio Endrigo! Non siamo nemmeno a martedì e la situazione è stata ribaltata, perchè in soccorso di Trump, come vi avevo anticipato domenica, è andato lo speaker della maggioranza del Senato dichiarando in aula nel senso di ‘patrocinare’ l’azione del poderoso staff di legali di Trump, che sin dalla mattina di ieri aveva ‘mitragliato’ di cause tutti gli staterelli in cui si erano allestiti questi brogli. Come se ciò non bastasse, a soccorso del Presidente in carica, sono arrivati subito il Governatore dell’Ohio e quello della Florida, i quali hanno fatto causa al Governo della Pennsylvania accusando i vertici di questo Stato di essere organizzatori di frodi, in modo da elevare lo scontro legale a livelli istituzionali e quindi portare direttamente i faldoni Trump vs Biden sul tavolo della Corte Suprema. Nella più alta assise giudiziaria americana siedono 9 magistrati nominati, come il Papa, a vita. Qui c’è un presidente repubblicano con il dovere di essere superpartes, ma ci sono altri 5 giudici che sono repubblicani, di cui 3 nominati da Trump, e gli altri 2 nominati dai due presidenti Bush. Tra questi due nominati dai Bush, il giudice Saul Alito ha già strattonato personalmente le orecchie alla Pennsylvania, firmando un ordine ingerente durante lo spoglio, che è stato molto importante perchè ha fatto capire a tutti da quale parte stesse. L’altro giudice dei Bush è invece una vera e propria leggenda, perchè trattasi di Clarence Thomas, il cattolicissimo. In molti lo ricorderete nei tanti film che Hollywood gli ha tributato, per farsi perdonare alcune pesanti cattiverie fattegli dai Dem. Su youtube lo troverete sottotitolato in italiano, mentre piagnucolava in commissione Giustizia Senato nel 1991, dopo essere stato mortificato per mesi dai giornalisti e dalle dichiarazioni di Joe Biden in particolare. Il sedicente ‘Presidente’ USA eletto dai media mainstream, fu il principale persecutore personale di Thomas, al fine di farlo rinunciare alla nomina in Corte Suprema, quando lui era il presidente della commissione Giustizia del Senato. Ventinove anni fa tutti i media democratici ammannirono un linciaggio vergognoso accusando Thomas di essere un molestatore di donne, un pervertito, un viscido approfittatore di colleghe di studio, un essere abietto, per farla in breve. In realtà si tratta di un autentico uomo buono di umili origini, discendente da bis nonni schiavi, cioè un colored affermatosi nello studio del diritto grazie a borse meritate e ai sacrifici di modesti genitori, che lo tirarono su con la dignità dei ferventi cattolici, il motivo per il quale ai Dem questo Thomas non piaceva proprio. Il malcapitato giurista si mise a piangnucolare dinanzi alle telecamere in Senato, e singhiozzando dimostrò con le lacrime e la voce rotta dalle emozioni, la pesantezza della persecuzione mediatica patita. La resa in Senato di Thomas davanti ai media fu così tanto sincera, che i Dem d’abbrivio continuarono a compiacersi del lavoro ben fatto dinanzi alle telecamere. Alcuni video su youtube ritraggono il senatore Biden, con algido sguardo sprezzante, mentre gongola dinanzi alla resa del quarantenne uomo di colore distrutto, che parla a microfono della moglie traumatizzata e soprattutto di sua madre, a letto ammalatasi per la vicenda che aveva così tanto infangato la reputazione onorata di suo figlio e della sua famiglia. Thomas si arrese a Biden e alle logiche della politica, ma l’America Great invece no! Ci fu un sussulto da parte della pancia della Nazione, e i repubblicani furono costretti a fare quadrato ratificando la nomina di Thomas a furor di sdegno a stelle e strisce. Sono passati 29 anni da allora, e di acqua ne è passata sotto i ponti. Ma ora tra i 9 giudici della Suprema Corte, il più anziano tra i repubblicani, c’è quello che potrebbe avocare a sè l’onere e il privilegio di redigere l’atto su cui scrivere le parole definitive sullo scontro Trump e Biden: Clarence Thomas. Parlare di Karma di ritorno o di un giudice in Corte Suprema il cui calvario, suo e della sua famiglia, è stato necessario per dargli una veste divina, da ‘Angelo della Morte’ (dei Dem e dei Media) è davvero appropriato !
Ed infatti le certezze dei Dem sono iniziate a scricchiolare sin da
ieri sera. La Cnn ha subito tolto gli 11 grandi elettori dell’Arizona
dal novero di quelli in favore di Biden, retrocedendolo a 279 (+9 da
quota minima). Stamattina il sito Real Clear Politics ha tolto oltre
all’Arizona pure la Pennsylvania, sancendo che Trump ha sempre avuto
ragione, perchè non è più nemmeno comprensibile come sui media Biden
possa apparire un legittimo vincitore, fermo restando che apparire sui
media non significherà mai essere.
Andrò avanti in questo
articolo, ma chiedo a tutti i trumpiani come me, di iniziare a
coltivare un senso di pietà e compassione verso tutti i beoti vittime
del mainstream, perchè nel giro di qualche giorno tutti loro saranno
traumatizzati da dissonanze cognitive che li disorienteranno, li
innervosiranno e li deprimeranno mortificando il loro orgoglio
personale. Non è colpa loro, ma delle sostanze stupefacenti
che il Cartello della droga mediatica ha spacciato. Siate misericordiosi
con tutti i beoti, mi raccomando.
Il presidente Trump sarà presidente e non c’è una sola possibilità che Biden lo possa diventare. La credibilità dei media sarà fotografata da 1 a 10 per quello che è: lo zero assoluto da una parte; il 10 dall’altra, nel senso di supportare i criminali a tutti i costi! Dovete sapere che se anche le controversie legali dovessero durare molte settimane e, per assurdo, la Corte Suprema non si esprimesse in maniera definitiva delegittimando il candidato del Cartello mediatico, comunque la scelta dei grandi elettori passerebbe alle assemblee legislative dei 7 stati in sospeso. Dovete sapere che Trump avrebbe comunque in pugno la situazione perchè in 6 su 7 di queste assemblee, la maggioranza è Repubblicana. Non c’è quindi una sola concreta possibiltà che Trump possa essere fregato, perchè i repubblicani non possono emanciparsi da un ‘leone’ che ha la gran parte dei voti, e se per una mera ipotesi lo facessero, sarebbe il loro suicidio politico. Nessuno di loro sarebbe più eletto nemmeno in un consiglio di contea, perchè Trump farebbe un partito maggioritario.
Tuttavia credo che Trump oggi voglia molto di più che vincere, cioè stravincere ovunque: in Georgia, in Carolina del Nord, in Wisconsin, in Michigan e forse addirittura in California. Se Trump decisesse di affondare il colpo chiedendo, con calma, la verifica del voto postale con il watermark, i Dem sarebbero delegittimati in tutte le istituzioni americane. Fonti riservate mi riferiscono che i repubblicani stimano 3/4 del voto postale espresso su schede false, in una misura del 99% imputabile a Biden. Potendo essere queste illegalità comprovabili, i Dem sarebbero senza voti, e quasi sicuramente non terrebbero più nemmeno a New York e in California.
Ma passiamo alle note ancora più dolenti e laceranti per i democratici. In America da giorni sanno tutti che il marito di Nancy Pelosi detiene la maggioranza delle azioni dell’azienda che ha creato il software Dominion usato per il conteggio dei voti in molti stati e in tutti quelli swingstate (indecisi). La Clinton Foundation fa parte di questa società come socia di minoranza, ed ha apportato il software affinchè fosse reso disponibile agli stati per velocizzare i conteggi. Il software ha avuto strani ‘glitch’, attribuendo ai democratici molti voti espressi per Trump, e questa è una ulteriore scoperta che li ammazza politicamente. Sono diffusissimi in rete spezzoni televisivi dove si vede Trump retrocedere nelle somme progressive in valori assoluti a vantaggio di Biden, e questo perchè tutti i media sono collegati a questo software.
https://www.thegate -xxx- waypundit.com/2020/11/breaking-exclusive-system-glitch-also-uncovered-wisconsin-reversal-19032-votes-removes-lead-joe-biden/?utm_source=Twitter&utm_medium=PostTopSharingButtons&utm_campaign=websitesharingbuttons
Il software fraudolento era molto ben congegnato ma i parametri e le
schede false, tenute già pronte alla bisogna di dover rinforzare Biden,
non tarati in misura sufficiente, perchè i democratici avevano
sottostimato il forte consenso di Trump, specie nelle zone “blu” dove in
Pennsylvania, ad esempio, nella notte si era staccato da Biden con una
doppia cifra. L’algoritmo settato su certi parametri per la
trasformazione ‘intelligente’ dei voti e la cartaccia delle schede
illegali e giustificative, si erano dimostrati insufficienti, e allora
di notte sono stati costretti a mandare a casa i rappresentanti di lista
repubblicani prendendoli in giro o a calci in culo, a seconda dei casi,
per rimanere solo loro ad aggiustare lo spoglio.
https://www.breit -xxx- bart.com/politics/2020/11/04/chairman-of-ga-gop-fulton-county-told-observers-to-leave-continued-to-count-ballots-in-secret/
All’alba sono arrivate in molte città, come Detroit e Philadelfia,
molti furgoni che hanno scaricato scatole piene di schede illegali, e
così gli scrutatori del voto postale, scelti dal Governo Statale e dai
dirigenti delle Poste (controllata dalla House a maggioranza Dem), si
sono messi a sostituire i voti. Da parte tenevono la necessaria ‘buccia’
del voto (la busta ha un codice a barre collegato alla e mail di
richiesta), e dentro nel conteggio buttavano la scheda illegale pro
Biden, che non sapevano però non essere marcata in maniera collegata al
codice a barra della busta, perchè la filigrana non è visibile
dall’occhio umano. Le schede illegali avevano crociata solo la casella
di Biden e avevano tralasciato quella relativa a Camera e Senato (dove
si votava), per silurare solo Trump e farlo abbandonare dai repubblicani
senza fare troppo ‘arrabbiare’ il partito avversario, anche se in
qualche zona del Michigan pare che la ‘manina’ sia scappata pure su
qualche voto al Senato. Questo genere di voti solo sul Presidente è
normalmente attestato attorno al 3%, ma in questa tornata i voti solo
per Biden sono stati circa il 19%, quindi la truffa è concettualmente
visibile anche senza il lettore di scritte a isotopi non radioattivi.
https://trea-xxx- son.news/2020-11-06-pennsylvania-election-worker-caught-filling-out-ballots.html
Per questo motivo in alcuni stati i grafici dei voti disegnati con i flussi di voti arrivati, segnano una impennata perpendicolare per Biden, rivelatrice della frode colossale. E sempre per questo motivo, temporaneamente in alcuni stati sono risultati più voti che elettori registrati, come ha anche detto dall’Italia Salvini, venendo sbertucciato ingiustamente. Basta osservare i dati contea per contea in tutti gli stati in cui lo scrutinio non è chiuso, per accorgersi che ci sono pasticci tuttora a 7 giorni dalle votazioni, perchè alla percentuale di scrutinio dello stato (esempio 98%) corrisponde una media percentuale di scrutinio delle contee ponderata alla loro grandezza, inferiore (esempio 96%), e ciò significa che nella confusione non sono rusciti a far collimare la somma dei voti postali e quelli fisici, con il totale delle registrazioni relative, contea per contea. Per questo motivo la Pennsylvania, che prima del blocco notturno vedeva Trump ben 12 punti sopra, ha avuto necessità di fare pasticci con timbri postali retrodatati al fine di far quadrare tutto ampliando il numero di registrati, ma alla fine della fiera si sono ‘incartati’. In Georgia, ad esempio, in una contea dove Biden avrebbe vinto con oltre 350 mila voti rispetto a 125 mila di Trump, risultato folle guardando ai dati storici, sarebbe accaduta l’esplosione ‘provvidenziale’ di un tubo dell’acqua causante il deterioramente del materiale elettorale (in Georgia i repubblicani amministrano la Giustizia dello Stato, e gli scrutatori pasticcioni di questa contea che avessero avuto le mani zuppe di inchiostro dei timbri postali, altrimenti sarebbero finiti nei guai).
Di tutto ciò Trump era a conoscenza in tempo reale, perchè era tranquillamente seduto in una poltrona nella Eisenhower room della Casa Bianca, con uno staff di intelligence informatica che monitorava i percorsi di tutte le schede legali collegate via satellite ad un A.I., una informazione che i vertici Dem ovviamente non avevano. Le scritte ad isotopi non radioattivi sono rintracciabili via satelliti e i loro movimenti sono stati seguiti ed elaborati da un computer ad Intelligenza Artficiale che ha prodotto output attraverso cui si poteva comprendere quello che stava succedendo, cioè quali schede effettivamente arrivavano ai seggi dopo aver peregrinato via posta, e quali siano state sortite da richieste e mail e registrazioni fittizie, anche da parte di decine di migliaiai di defunti. I Dem avevano sottovalutato il loro nemico, che non aveva dato loro scampo, ma questo non lo sapevano.
Ogni persona onesta dovrebbe riconoscere che se i democratici fossero
stati sicuri di avere la vittoria in tasca onestamente, come narravano i
sondaggi fake news, non solo non avrebbero terminato lo scrutinio
improvvisamente quando Trump era avviato a vincere, ma non avrebbero
fatto brogli palesi e pasticci tuttora in essere. I Dem controllano il
ramo della Camera del Congresso e avendo in mano l’amministrazione della
burocrazia avevano più peso organizzativo in raccordo con gli apparati
dirigenziali dei vari stati. Inoltre, se i Dem avessero avuto una vera
possibilità di vincere, non avrebbero indetto una festa di compleanno
prima del giorno in cui la torta e le candeline sarebbero potute
comparire, a meno che non sapevano già che la torta non sarebbe mai
arrivata.
In conclusione, tutti noi complottisti ci prendiamo gli
insulti da chi ci definisce pazzi visionari, perché stiamo dicendo una
verità inequivocabile: in America sta succedendo un’apocalisse e i Dem, i
loro grandi banchieri e i loro media, ne usciranno distrutti.
E’ di tutta evidenza che i Dem, capendo che avrebbero perso nonostante milioni di voti comprati per voto postale ‘onestamente’ pagato, sono andati nel panico e hanno deciso di buttarla in caciara, prima per provare a buttare giù Trump isolandolo, e poi nel caso di un Trump protetto dai repubblicani, cercare di illudere il proprio elettorato e motivarlo a difendere Biden in strada. Gli estremisti radical, quando capiranno che Trump sarà riconfermato, si berranno la sciocchezza mediatica di Trump il golpista? Così i Dem tenterebbero disperatamente di scatenare una guerra civile? Quando le ‘verità nascoste’ sulle élite della Globalizzazione saranno pubbliche, non ci sarà una guerra civile, tuttavia nella evenienza, il Segretario alla Difesa e l’esercito più forte e preparato del Mondo, saranno sicuramente pronti. Trump ha dato prova di non essere il tipo che si occupa dei suoi nemici senza trascurare il Diavolo nascosto nei dettagli.
Ai Dem e ai loro alleati in Europa non resta che la malinconia e cantare tutti insieme singhiozzando Sergio Endrigo: la festa, appena cominciata, è già finita…
http://www.notiziedalparlamento.it/?p=1544
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