di Gianmarco Landi
Il Kraken dei patrioti americani ha lasciato il Dark Web ed è uscito allo scoperto, manifestando tutta la sua possanza. Con i suoi tentacoli informatici il mostro liberato dai legali di Trump si è avvinghiato al potente Leviatano dei globalisti, e così si è dato avvio allo stritolamento.
La svolta è avvenuta il giorno dopo il rilascio del Kraken, cioè alla presentazione dei ricorsi alla Corte Suprema giovedì 19, quando Rudolph Giuliani, Sidney Powell e Jena Ellis hanno tenuto una conferenza stampa comunicando che il mostro era stato rilasciato. Ed infatti il giorno dopo, venerdì 20 Novembre alle ore 10 della Costa Est, il Comitato per il Governo dello Stato della Pennsylvania aveva convocato i dirigenti della Dominion, la società che aveva contato i voti in 30 dei 50 stati americani (tutti quelli significativi). I tecnici della Dominion avrebbero dovuto relazionare sul funzionamento dei macchinari utilizzati per la raccolta dei voti, ma non lo hanno fatto. Nessuno della Dominion si è presentato alla convocazione, ed essendo tutti loro tecnici molto esperti (hacker), evidentemente in questi giorni avranno avuto modo di riflettere e prendere contezza del burrone in cui sono precipitati. La latitanza dei tecnici della Dominion ha fatto sì che nessuno possa mai spiegare legalmente il funzionamento della raccolta dei voti, cioè i glitch (scambi di voti a favore di Biden) e i salti in perpendicolare (cioè interi blocchi di centinaia di migliaia di voti che compaiono solo per un candidato), quindi questo fatto di cronaca politica la dice lunga su come andrà a finire la vittoria mediatica di Biden, cioè la classica vittoria di Pirro per lui, e la Watterloo di tutti i ‘campioni’ della Globalizzazione. Andrò pian piano e per ordine, e tutti potrete capire cosa è effettivamente successo, ma per arrivarci dovete comprendere cosa sta succedendo sul fronte delle conoscenze informatiche, maturando consapevolezza di una realtà sotto la superficie a noi tutti visibile.
Nei libri di storia del prossimo secolo le nostre vite passerano come quelle trascorse nell’Era Informatica, quindi bisogna avere un minimo di cognizioni sulle infratrutture che articolano la vita reale e concreta, e di cui noi abbiamo una percezione solo in superficie. Se capite come funziona la Rete, con un minimo di astrazione mentale capirete da soli che questi concetti sono stati articolati in parallelo per elaborare luoghi corrispettivi a tutto il mondo esistente, che ovvimente era tale anche prima dell’Era Informatica. Con un piccolo sforzo potrete approcciare l’analisi della politica, della finanza e della Storia, con una chiave di lettura molto più intelligente. L’ambito nel quale io e voi ora ci troviamo, cioè Notizie dal Parlamento, Facebook o Twitter, è il Surface Web, cioè il Web in superficie. Noi tutti con un PC, un tablet o un telefonino smartphone possiamo esistere in rete collegandoci ad Internet, e agendo da persone comuni la nostra esistenza si limiterà a questa sfera inerente Google, Facebook, Ecommerce, i blogs dei nostri contatti preferiti, il sito della nostra banca, o quello dei media che ci raccontano colossali balle, etc. Molti non sanno che ‘sotto’ l’ambito in cui stiamo c’è il Deep Web (Web profondo), un luogo di dinamiche informatiche a cui corrispondono forze importanti nel Surface Web, e quindi nella vita reale, cioè un luogo profondo in cui politici, banchieri o miliardari delle élite, veicolano informazioni tra di loro. Nel Deep Web, ad esempio, si muovono gli asset bank security con cui le banche fanno i bilanci reali, e solo una minima parte delle forze nel Deep Web emerge nel Surface Web e ai nostri occhi, assumendo il carattere di ufficialità. Ovviamente tutto ciò che non spunta fuori nel Surface Web non è ufficiale, ma non significa che esso non sia reale o importante, anzi, è proprio l’esatto contrario. Buttate bene l’occhio sulla figura stottostante e seguitemi avanti.
Dovete sapere che la reale situazione economico finanziaria delle banche, così come quella degli stati, non è quella raccontata ed evidente nel Surface Web, ma quella non visibile alla maggior parte delle persone, cioè nel Deep Web. In questo web profondo si trovano certe dinamiche swift attraverso cui le Banche si scambiano miliardi di euro in asset e liquidità, talvolta tenendo all’oscuro gli amministratori della Banca, gli stati e qualsiasi stakeholder della banca, perchè il Deep Web ha relazioni con un deep web ancora più profondo ed elitario, chiamato Dark Web (Web Nero), attraverso cui faccendieri attorno alle banche realizzano speculazioni illecite colossali a scapito dei cittadini ignari. In pratica si chiamano operazioni Off Ledger (fuori bilancio) senza coinvolgimento ufficiale del bank officer, cioè con il banchiere che si volta dall’altra parte quando qualcuno dal Dark Web mette le mani su alcuni conti. Sotto al Deep Web, quindi, c’è il Dark Web, cioè un ambito di Internet ancora più profondo, in cui i protagonisti si muovono in forme di totale anonimato, e per poterlo fare bisogna essere entità di grande forza internazionale, come ad esempio l’intelligence dell’Esercito degli Stati Uniti (che ha inventato internet e l’ha data al Mondo), o di servizi segreti di stati importanti. Come molte volte accade, e avrete visto nei film, hackeraggi dal dark web avvengono anche su iniziativa di ragazzi genialoidi che prima o poi finiscono per farsi arrestare, ma subito dopo andranno a lavorare in questi ambiti di intelligence informatica molto particolari.
Nel Dark Web c’è l’infrastruttura ad 8kun, che permette l’accesso e la scrittura di contenuti in modo del tutto anonimo, ed è questo il luogo dove l’incubo delle élite globaliste si è manifestato. Mi riferisco a Q, personale di intelligence militare con copertura dell’Esercito americano, sorto allo scopo di far emergere nel Surface Web molte verità nascoste negli ultimi 50 anni. Molti indizi portano a ritenere, ma ovviamente è solo una supposizione diffusa, che Q sia capeggiato dal generale Flynn, che fu il primo a parlare nel 2016 di certe storie agghiaccianti su Twitter, come ad esempio il pedosatanismo e la corruzione della Fondazione Clinton, per poi essere poco dopo letteralmente massacrato dall’FBI, nonostante Trump fosse stato appena eletto Presidente degli Stati Uniti.
Su 8kun è comunque possibile, tramite l’ID che compare a destra della data di pubblicazione, essere sicuri che due post diversi siano stati scritti dalla stessa persona (postazione), ed è per questo motivo che è possibile fare delle supposioni congetturali seguendo i post di Q, scorgendo in certe sue comunicazioni finanche messaggi di chiaro ancoraggio presidenziale, evidentemente propalati dal Dark Web affinché arrivassero nella superficie della Rete e quindi a tutti noi. Molte cose attuate dall’Amministrazione Trump sono state anticipate da Q, quindi questa modalità è stata messa in atto per far attaccare il Presidente e non solo per difenderlo, diffondendo informazioni e controinformazioni sicuramente lette avidamente soprattutto dai nemici dell’Amministrazione Trump. Tutto ciò premesso, ora guardate l’immagine sottostante di un paio di giorni fa.
Nella figura precedente avete lo screenshoot in cui potete constatare uno scambio di messaggi tra ID: 17ac60, che nel seguito chiamerò hacker di Dominion e l’ID: 8f656a, che chiamerò Generale Flynn. Lo scambio inizia con un insulto al generale Flynn, definito “looser”, che significa ‘sconfitto’, ma dopo cinque minuti riceve una risposta da colui che io ho chiamato gen. Flynn poichè giustappiunto così se ne esce: “Guarda che non ho ancora iniziato a combattere”. La risposta dell’hacker di Dominion non si fa attendere, e dopo un minuto arriva un pesante insulto che non saprei tradurre “You rolled like a bitch” ma che in buona sostanza fa ritenere che l’hacker di Dominion pensasse di essere importunato nei suoi lavori da un fan sciocco di Trump esperto informatico meno di lui, a cui l’hacker di Dominion poteva dire di poter rivoltare come una prostituta (bitch). Ma è qui che spunta fuori il tentacolo del Kraken, perchè ad appena un minuto l’implicito Generale Flynn pubblica la foto di un uomo ben preciso, e improvvisamente la conversazione si blocca. E’ plausibile ritenere che l’hacker di Dominion abbia avuto una botta di panico, vedendo che colui che riteneva il ‘loser’ (perdente) solo pochi istanti prima, gli aveva appena spiattellato una sua foto, a cui corrisponde quella di un dirigente della Dominion.
Cosa è successo? E’ accaduto che il generale Flynn ha dato ad intendere all’hacker di Dominion, così palesandosi alla catena di comando a cui questa struttura risponde, che tutto quanto fatto dai server di Francoforte in questo ultimo mese, è stato osservato ed evidentemente registrato, e ciò non sarebbe dovuto accadere stando alle conoscenze tecnologiche di cui sappiamo, perchè nel Dark Web si dovrebbe poter viaggiare da perfetti pirati, cioè in totale anonimato. L’hacker di Dominion è stato da me riconosciuto tale, perchè costui prima ha fatto lo sbruffone irridendo Flynn e l’interlocutore per lui anonimo, ma alla fine non ha più risposto e se l’è data a gambe dopo che l’implicito Generale Flynn gli ha ‘stampato’ sul suo screen la sua foto, evidentemente quella di Aleksander Lazarevic della Dominion. La domanda da porsi è questa: come faceva il sedicente generale Flynn a sapere che ID: 8f656a è in realtà Aleksander Lazarevic, visto che 8kun tutela l’anonimato? Poichè questo scambio è arrivato solo un attimo dopo che il team di legali di Trump aveva portato in Corte Suprema le prove dei brogli, potrebbe significare che il generale Flynn, e quindi i legali di Trump, avessero alle spalle un livello di forza tecnologica nel Dark Web superiore a quello di Dominion e Smartmatic controllate dai Dem, da Soros, da Bill Gates e dai grandi banchieri? Queste due realtà aziendali estere, stando alle accuse dei legali del Team di Trump, avrebbero eterodiretto i colossali brogli da Francoforte penetrando il software di Dominion installato nei 30 stati Usa, in modo da truccare i dati elettorali essendo forti della connivenza di funzionari statali che si sarebbero voltati dall’altra parte quando l’algoritmo agiva. Ad intuito credo che siano stati colti di sorpresa e oggi risultino come i topi caduti in trappola, con il Generale Flynn che ha chiuso lo sportellino. Credo che i Deb abbiano agito proprio come avviene nelle banche Top 100 per creare moneta dal nulla nel comparto privato, per poi coprire le falle sistemiche allestendo speculazioni a scapito dei bilanci statali, così coartando i politici alle tassazioni elevate e alla persecuzione fiscale dei poveri ed ignari cittadini. Quando nel corso di queste operazioni arriva qualcuno dei Servizi che pattuglia il Dark Web, se il banchiere non era autorizzato dalla Mafia Khazara alle truffe a bilancio, il banchiere può passare i guai e la truffa non è poi legalizzata di fatto nel silenzio assenso del Sistema.
La storia diventa molto interessante e concreta, perchè è proprio questo Lazarevic colui che ha scritto l’algoritmo in grado di modificare i risultati elettorali. Si tratta di un algoritmo di manipolazione di dati che, nell’intento originale, potenziava alla bisogna i voti di Biden in modo che gli osservatori esperti di politica non avrebbero mai potuto accorgersene. Queste incursioni, verificandosi in anonimato, non avrebbero mai dovuto lasciare prove dell’accaduto, ed il problema è stato amplificato dai settaggi dell’algoritmo e dai parametri fissati su affluenze troppo basse, supponendo una massa di voti in favore di Trump molto inferiore a quella che il 3 novembre si è registrata mediante espressioni in presenza fisica. I correttivi nella notte tra il 3 e il 4 novembre, hanno aggravato i pasticci, perchè è stato necessario intervenire con alcune postazioni dal Dark Web lasciando ulteriori ‘impronte’. Non ho competenze da analista di dati informatici, ma sono a conoscenza che c’è un paper a carattere scientifico firmato proprio dallo stesso Lazarevic, dove viene documentata l’invenzione di questi tipi di algoritmi per corrompere gli esiti delle elezioni democratiche. Su due piedi, quindi, avendo Trump in mano pure i server di Francoforte, non solo sono certo che vincerà, ma sto maturando l’impressione che un tale “potenziamento informatico” di Biden, non essendo avvenuto in anonimato così come pensavano gli artefici dell’imbroglio, debba sortire tutta una filiera di nomi e cognomi attinenti le più alte sfere di sponsorizzazione di Biden, su cui penderà sulla testa il rischio di finire la vita con l’esecuzione di una condanna morte.
Si capisce perciò come mai nessuno della Dominion, il giorno dopo la
conferenza stampa di Powell, Giuliani e Ellis, abbia avuto il coraggio
di presentarsi in Pennsylvania a chiarire cosa era successo nei
conteggi. Si capisce anche per quale motivo la mafia della Pennsylvania
capeggiata da Skinny Joe, si sia fatta avanti autoaccusandosi della
esecuzione materiale dei brogli cartacei sul voto postale, la cui
ingegneria criminale è ovviamente ascrivibile ad altre entità. Sarà per
questo motivo che Biden sarebbe stato colto dal panico e avrebbe
manifestato la disponibilità a ritirarsi in cambio di qualche
salvacondotto giudiziario, così come risulta in forza di alcuni spifferi
provenienti dal Dark Web. Tuttavia questa notizia, come ogni notizia
del genere, potrebbe essere stata messa in circolazione da Q per
diffondere il panico tra i dipendenti di Dominion e Smartmatic, dove ci
sono alcune decine di dipendenti scomparsi e sicuramente atteriti da una
situazione giudiziaria e personale che per loro potrebbe diventare
drammatica.
Mentre la scorsa settimana ci avviavamo alla proclamazione dei risultati del voto da parte della Commissione elettorale federale, il Presidente Donald Trump si è mosso con una pesantezza ed una ferocia inequivocabile. Il Presidente ha avviato al Pentagono una serie di purghe senza precedenti, ha messo la CIA sotto il comando della Difesa riducendo Gina Haspel ad una ‘bambolina’, e ha silurato tutti gli uomini Dem dalla CISA, l’agenzia per la sicurezza cyberg informatica, che in realtà aveva commissariato di fatto con una struttura parallela artefice del Watermark (il marcamento occultato alla vista umana dello schede postali). Mi giungono poi notizie di confessioni di alti funzionari statali che dichiarano di aver sabotato per anni i politici antiglobalizzazione, evidentemente folgorati sulla via di Damasco per il timore di essere sospettati di aver coperto i boicottaggi e i complotti per rovesciare il presidente Trump. Le seconde e le terze linee dei Democratici, chiaramente in procinto di essere ghigliottinate di quello che è stato il loro vertice per 30 anni, avranno una tremenda paura di essere coinvolte. Il nuovo direttore della Difesa, l’ex generale di brigata Anthony Tata, ha in questi giorni più volte accusato il presidente Obama e i Clinton di essere stati a capo delle reti terroristiche jihadiste, e cosa vorrebbe fare di loro se li avesse tra le mani, non è difficile da immaginare. Le stupide guerre dei Democratici hanno insanguinato il Mondo e hanno ucciso decine di migliaia di ragazzoni americani mandati a morire per disegni radicali di satanismo globale. Il nuovo sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence e la Sicurezza, Ezra Watnick, ha fatto parte dell’équipe del generale Michael Flynn all’Intelligence militare che ha combattuto il terrorismo jadista, quindi l’aria che tira dalla Casa Bianca è quella di una tormenta per i Dem. Rennovatio21 (vedi link) ci racconta che per quattro anni i responsabili del Pentagono vicini ad Obama e Hillary, hanno fatto di tutto per non mettere in atto le disposizioni di Trump e far proseguire i conflitti dove c’erano, seguendo direttive del Presidente ombra Barack Obama, tutte cose che hanno fatto ‘imbestialire’ le alte gerarchie dell’Esercito e non solo l’Amministrazione Trump.
http://www.renovatio21.com/donald-trump-non-gioca-soltanto-a-golf-ripulisce-anche-il-pentagono/
Perciò voi ora capite che se Trump volesse fare il Presidente come avrebbe avuto diritto di fare già 4 anni fa, non dovrebbe solo vincere, ma sarebbe costretto a stravincere buttando fuori i Dem dalle Istituzioni. Non posso dirvi il numero di attentati alla vita che Trump ha subito in questi 4 anni, ma ho realizzato che il modus operandi dei Dem, non essendosi posto in alveo democratico di sostanziale rispetto, legittima Trump in senso morale e giuridico, a creare le condizioni per farli processare ed uccidere come in una sorta di Norimberga, si spera questa volta molto più efficace.
In ultimo, un fatto curioso è accaduto stamattina.
Huma Abedine, braccio destro di Hillary Clinton, è riaffiorata dal Deep State e ha re-twittato un enigmatico tweet in cui sembra perorare un contenuto pro Trump e contro i media ! Non ha senso e secondo Q la chiave è nel numero 811, che potrebbe essere il contenuto che porta ad un messaggio. I due anni, i due mesi e i 19 giorni, fanno 811 dall’ultimo tweet di Huma Abedin, scomparsa dal Surface Web negli ultimi 2 anni. Cosa vorrà mai dire? A chi è rivolto? E’ forse un messaggio in codice che annuncia il si salvi chi può, oppure il nascondetevi ? Sicuramente 811 sono i giorni dal suo ultimo tweet, ma anche il numero di un drop (goccia di informazione) il cui contenuto ha attinenza con le vicende in corso. Forse Q dando risalto all’811 vuole comunicare a Hillary, Obama o Brennan, che lui sa le contromosse che i Dem vorrebbero attuare? Io non saprei, ma sapremo presto…
Tuttavia i personaggi come Huma Abedin comunicano nel Dark Web con meccanismi criptati dai servizi segreti, e se non lo fanno più, e saltano fuori strani tweet e numeri enigmatici di Q, significa che i tentacoli del Kraken sono arrivati fin lì. Il Dark Web non è più un posto sicuro per i ‘losers’.
http://www.notiziedalparlamento.it/?p=1837
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