Se ti è possibile correre,
non hai bisogno di altre meditazioni. È sufficiente!
Qualsiasi azione in
cui tu possa essere totale, diventa
una meditazione; e la corsa è splendida, al
punto che ti puoi perdere totalmente, mentre corri.
Correndo, sei in
contatto con tutti gli elementi: il
sole, l'aria, la Terra e il cielo. Sei in contatto con
l'esistenza.
Mentre corri, il tuo respiro scende con naturalezza
molto in profondità e inizia a massaggiare
l’hara, il centro da cui, di fatto, si sprigiona l'energia
meditativa: si trova proprio al di sotto dell'ombelico,
due dita al di sotto; quando il respiro scende in
profondità, massaggia quel centro e lo ravviva.
Quando il tuo sangue è limpido, quando non è appesantito
da veleni e non è usato come una latrina;
quando è veramente rosso ed è vivo, colmo di gioia,
al punto che ogni goccia di sangue danza in te... sei
nel giusto stato d'animo per cogliere la meditazione.
In questo caso non è affatto necessario farla: accade!
Correre contro il vento è una situazione perfetta: è
una danza degli elementi. Mentre corri, non puoi
pensare: se pensi, non stai correndo nel modo giusto.
Quando corri con totalità, il pensiero si arresta:
sei così radicato alla terra che la testa non funziona
più. Il corpo è così immerso nell'attività che non resta
più energia per la testa, pertanto non può più ruminare: il
pensiero si arresta.
In meditazione,
continuamente tornerai a rivivere
quei momenti in cui ti sei ritrovato correndo; e correndo,
tornerai sempre ad avere istanti in cui affiora
la meditazione. Con il tempo, entrambi i metodi si
fonderanno; alla fine, non sarà più necessario farli
separatamente: potrai correre e meditare, potrai meditare e
correre.
Qualche volta prova questa tecnica: sdraiati semplicemente
sul letto e immagina che stai correndo. È
sufficiente immaginare l'intera scena: gli alberi e il
vento e il sole e la distesa di sabbia della spiaggia e l'aria
salmastra.
Immagina ogni cosa,
visualizzala e rendila la più vivida possibile.
Ricorda una mattina
qualsiasi, quella che ti è piaciuta
di più, allorché correvi su una spiaggia o in una foresta.
Lascia che quello
scenario ti ricolmi totalmente...
percepisci perfino l'odore degli alberi, l'odore dei
pini, oppure l'odore della spiaggia. Lascia che affiori
qualsiasi cosa ti sia piaciuta di più, come fosse
praticamente reale; poi, nella tua immaginazione, inizia a
correre.
Scoprirai che il tuo
respiro sta cambiando. Continua
a correre... e lo puoi fare per chilometri e chilometri. Non
c'è fine, lo puoi fare per ore!
Rimarrai sorpreso:
perfino questa corsa, fatta a
letto, ti permetterà di conseguire di nuovo gli attimi
in cui, all'improvviso, era presente la meditazione.
Ebbene, se per
qualche motivo un giorno non
puoi correre - sei malato, oppure le circostanze non
te lo permettono, oppure sei in una città in cui non
ci sono spazi adatti -, puoi praticare questo esercizio
e vedrai che potrai comunque cogliere gli stessi istanti di
meditazione.
Osho: La verità che cura.
Grazie bellissima anche questa riflessione sulla meditazione ...Ciao ...
RispondiEliminaCiao Bianca, scusa il ritardo...
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