L’ego è di plastica, ma sembra permanente. Ricorda,
l’eternità non è permanenza. L’eternità è sempre in movimento. L’eternità si
muove attraverso il cambiamento. L’eternità è cambiamento continuo, eppure
rimane la stessa: cambia, eppure rimane la stessa, si muove, eppure non si
muove mai. L’ego ha una certa caratteristica: è morto, è di plastica. Ed è
molto facile averlo, perché te lo danno gli altri. Non devi cercarlo. Non
richiede alcuna ricerca. Ecco perché se non diventi un ricercatore nell’ignoto,
non sei ancora un individuo. Sei solo parte della folla. Sei solo massa. Se non
hai un centro reale, come puoi essere un individuo? L’ego non è individuale.
L’ego è un fenomeno sociale, è la società, non sei tu. Ma ti dà una funzione
nella società, un posto nella società. E se questo ti soddisfa, perderai
l’opportunità di trovare il sé.
Per questo sei così infelice. Con una vita di
plastica, come fai a essere felice? Con una vita falsa, come fai a essere
estatico e beato? E poi l’ego crea molte infelicità, milioni. Non puoi vederlo,
perché è ‘il tuo buio’. Ci sei abituato. Hai mai notato che ogni forma di
infelicità passa dall’ego? Non può renderti felice, può solo renderti infelice.
L’ego è l’inferno. Ogni volta che soffri, cerca di osservare e analizzare, e
scoprirai che, da qualche parte, l’ego ne è la causa. E l’ego continua a
trovare cause per soffrire.
Osho
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