martedì 21 gennaio 2020

Cose che dovresti sapere prima di mangiare in un fast food


Credo che almeno una volta nella vita a tutti sarà capitato di fermarsi in un fast food per mangiare qualcosa. Per qualcuno però, mangiare al fast-food è la regola o comunque un’abitudine golosa frequentemente praticata.
Capita tutti i giorni di passare davanti alle vetrine di uno di questi ristoranti e veder seduti al loro interno bambini, molti già in evidente sovrappeso. Capita tutti i giorni, davanti alla scuola di mio figlio, di sentire dei genitori dire: “Andiamo a far merenda da *** (famoso fast-food – nda)!” Ecco il problema! I nostri bambini sono sempre meno in salute, più fragili e malati: obesità infantile, disturbi neuropsichici, allergie, patologie autoimmuni pediatriche, patologie dell’apparato respiratorio, eccetera… Perché tutto questo?
I bambini escono poco di casa, fanno poca attività fisica (non si muovono più), mangiano quintali di junk food, già dai primi mesi vivono ritmi innaturali e stressanti, sono sottoposti a terapie spesso assurde, pericolose e immotivate.
Ma quando andiamo a mangiare qualcosa al fast-food, che cosa stiamo introducendo realmente nel nostro corpo?
Di solito sento dirmi così:
– “Ehi dottore, ma lei fa terrorismo, in fondo è solo un hamburger di 80 grammi!
– “Abbiamo sempre mangiato carne, mio padre ha sempre mangiato bistecche!
– “Da ragazzino andavo sempre dal ***, eppure sono ancora vivo!”
E’ vero, sono solo 80 grammi, ma di cosa?
46 gr di derivati di carne bovina macinata (frattaglie, lingua, cuore, grasso, cartilagini, tendini, intestino);
10 gr di carne recuperata meccanicamente dal resto della carcassa e poi tritata;
20 gr d’acqua;
2 gr di sale e spezie;
1 gr di glutammato monosodico (E620);
5 gr di polifosfati, additivi, aromi e conservanti.
(Lista degli ingredienti riportata dagli attivisti inglesi che hanno dato inizio al famoso processo McLibel).

Secondo lo studio sui piatti dei fast food, in trent’anni le dimensioni delle porzioni, le calorie e il contenuto di sale sono aumentati (Fonte: Il fatto alimentare)
Tempo fa infine, fu resa nota una lista in cui figurano ingredienti chimici cancerogeni, allergenici, reprotossici e neurotossici presenti nei cibi dei fast-food e nel junk food in generale. La lista è stata divulgata in Svizzera e fa davvero poco piacere leggerla. Eccola:
  • Polydimethylsiloxane (E900).
    Questo additivo è presente nelle crocchette di pollo, nei filetti di pesce, nel poulet junior al pollo, nelle patate fritte, nella Coca Cola light. Il E900 è un additivo la cui tossicità è stata dimostrata e che ha dato luogo a una DGA (dose giornaliera autorizzata). La prolungata assunzione provoca reazioni ipersensibili, immediate o ritardate, allergie ed è cancerogeno a causa di potenziali residui di formaldeide e amianto. Esiste il rischio di problemi epatici e renali e di problemi del sistema nervoso. Il polydimethylsiloxane puro, quale sostanza chimica, corrode numerosi metalli, irrita la pelle, gli occhi e le vie respiratorie. Se ingerito causa nausea, diarrea e vomito.
  • Diossido di titanio (E171) – copertura cioccolatini a confetto colorati.
    Malgrado questo additivo sia comunemente usato nell’alimentazione, nei cosmetici e nei prodotti farmaceutici, la non pericolosità del diossido di titanio è sempre più dibattuta. Il prodotto è classificato come cancerogeno (gruppo 2B) presso il Centro internazionale di ricerche sul cancro (CIRC) ed effetti genotossici sono stati dimostrati. La possibile fabbricazione del diossido di titanio sotto forma di nanoparticelle complica il suo trattamento da parte dell’organismo, con rischio di accumulo. Il prodotto finale contiene residui a rischio: ossido di alluminio e/o diossido di silicio (≤ 2%), materie solubili in HCl (≤ 0,5% / 1,5%), materie idrosolubili (≤ 0,5%), tracce di metalli pesanti, di piombo, di antimonio, di cadmio, di arsenico e mercurio.
  • Ester glycerol, acido diacetyltartrico, acidi grassi (E472e) – pane di tutti i burger.
    Sono prodotti chimici che contrastano la digestione e l’azione dei succhi digestivi. Studi degli elementi della famiglia dei gliceridi condotti su animali hanno mostrato un blocco della crescita, aumento del volume del fegato e dei reni, cattiva assimilazione degli acidi grassi essenziali, riduzione delle dimensioni dei testicoli, problemi all’utero.
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  • Blu brillante (E133) – copertura cioccolatini a confetto colorati.
    Come la maggior parte dei coloranti, il E133 è sospettato di causare iperattività nei bambini. L’assenza di pericolo cancerogeno e genotossico della sostanza non è provata. Alcuni test sui topi hanno permesso di osservare l’apparizione di sarcoma localizzati. Può provocare o amplificare orticaria, asma, sintomi cutanei e respiratori, eccezionalmente anafilassi. E’ un potenziale neurotossico, può bloccare la respirazione mitocodriale, provocare sintomi gastro-intestinali. La sostanza pura è classificata Xn (nociva e R33 = rischio di effetti cumulativi).
    In cottura ad alte temperature si libera inoltre molta acrilammide: una sostanza estremamente genotossica e cancerogena. Nel 2015 l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato che sebbene non esista una dose sicura, non è possibile stabilire una dose con effetto trascurabile, tenuto conto del margine di esposizione. Il parere definitivo EFSA è di forte preoccupazione: tutti in Europa siamo esposti e i bambini, in virtù del largo consumo di patatine fritte e prodotti da forno, lo sono molto di più.
  • E414: gomma arabica.
    Si trova nelle salse e nei donuts: può provocare riniti e asma.
  • E330/E331: acido citrico e citrato trisodico.
    Si trovano nel formaggio, nelle insalate, nei filetti di pollo, nei nuggets, nelle guarnizioni e negli sciroppi: possono provocare macchie della pelle e disturbi renali.
  • E450/E452: polifosfati.
    Si trovano nel formaggio, nei nuggets, nei milkshakes e nei donuts: pericolosi, rendono il prodotto morbido e succoso, conferendo l’aspetto untuoso. Provocano problemi digestivi ed occlusioni intestinali. Sottraggono calcio all’organismo e favoriscono il rachitismo.
    Da evitare per i bambini.
  • E322: lecitina.
    Si trova nel formaggio, negli sciroppi e nei donuts: forti concentrazioni possono influire sull’assorbimento e sulla permeabilità intestinale.
  • E211: sodio benzoato.
    Si trova nei sottaceti: pericoloso, causa allergie ed è cancerogeno.
  • E338: acido ortofosforico.
    Si trova nello sciroppo di cioccolata: pericoloso, provoca problemi digestivi. Sottrae calcio all’organismo e facilita il rachitismo.
  • E339/E341: fosfato di sodio e fosfato di calcio.
    Si trovano nelle salse, nei nuggets e nei pancakes: pericolosi, provocano problemi digestivi, stessi effetti del E338.
  • E422: glicerolo.
    Si trova nelle salse: pericoloso, provoca mal di testa, sete, nausea e ipertensione.
  • E1422: amido di mais modificato.
    Si trova nelle salse e nelle guarnizioni dei cibi.
  • E307: tocoferolo.
    Si trova nel pollo: in grandi quantità provoca macchie della pelle e disturbi renali.
  • E220: anidride solforosa.
    Si trova nel pollo: pericolosa, provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina.
  • E407: carragenine.
    Si trovano nel pollo, nelle creme di formaggio e nei gelati: in forti dosi causa coliti ulceranti e cancro.
  • E150: caramello.
    Si trova negli sciroppi, nelle insalate e nei donuts: colorante ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca.
  • E620: glutammato monosodico.
    Si trova negli hamburger e nei formaggi: pericoloso, abbassa la soglia di eccitabilità dei neuroni e provoca reazioni nel sistema nervoso parasimpatico. È responsabile di allergie e del tipico mal di testa e senso di nausea che può manifestarsi dopo aver mangiato al fast-food.

a cura del Dott. Stefano Manera
Facebook: @dott.stafanomanera
Sito web: www.stefanomanera.it
  https://www.dolcevitaonline.it/cose-che-dovresti-sapere-prima-di-mangiare-in-un-fast-food/

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