venerdì 29 marzo 2019

PERCHÉ SEI CONTRARIO AL MATRIMONIO?

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So che sei contrario al matrimonio, ma io desidero lo stesso sposarmi. Posso avere la tua benedizione?

Medita su questa massima di Murphy: Uno sciocco e il suo danaro vengono separati molto in fretta.

Medita su questo: Uno sciocco e il suo danaro vengono separati molto in fretta. Il matrimonio sarà proprio così. Solo gli sciocchi pensano in termini di legalità; altrimenti l’amore è sufficiente. Io non sono contrario al matrimonio, sono favorevole all’amore. Se l’amore diventa matrimonio, bene; ma non sperare che il matrimonio porti amore – non è possibile. L’amore può diventare matrimonio; devi lavorare con grande consapevolezza per trasformare l’amore in matrimonio.

Di solito le persone distruggono il proprio amore. Fanno di tutto per distruggerlo, e poi soffrono. Dicono: “Cos’è che è andato storto?”. Distruggono, fanno di tutto per distruggerlo. C’è uno straordinario desiderio d’amore, ma l’amore richiede grande consapevolezza. Solo allora può raggiungere il suo punto più alto, e quel punto più alto è il matrimonio. Non ha nulla a che fare con la legge, è il fondersi di due cuori in una totalità, sono due persone che funzionano in sincronia – questo è il matrimonio.

La gente cerca di amare, ma per via della sua inconsapevolezza… Il suo è un desiderio buono, ma poi l’amore è colmo di gelosia, di possessività, di rabbia e di cattiveria. Molto presto l’avrà distrutto. Per questo la gente per secoli ha fatto affidamento sul matrimonio. Meglio iniziare dal matrimonio, in modo che la legge ti impedisca di distruggerlo. La società, il governo, il tribunale, il poliziotto, il prete, tutti questi ti costringeranno a vivere all’interno dell’istituzione del matrimonio, e tu sarai solo uno schiavo. Se il matrimonio è un’istituzione, tu ne sei schiavo. Solo gli schiavi vogliono vivere in un’istituzione. Il matrimonio è un fenomeno completamente diverso: è la vetta dell’amore – allora è un fatto positivo.

Non sono contrario al matrimonio, sono per un matrimonio autentico. Sono contro la falsità, lo pseudo matrimonio che abbiamo adesso. È un contratto, che ti dà una certa sicurezza e un’occupazione. Ti tiene impegnato, ma non ti arricchisce, non ti nutre. Posso darti la mia benedizione solo se vuoi sposarti nel modo che intendo io, solo allora. Impara ad amare, e lascia perdere tutto ciò che è contro l’amore. È un compito arduo, in salita. Essere capaci di amare è l’arte più grande dell’esistenza. Devi avere una grande raffinatezza, una grande cultura e meditazione che ti mettano in grado di vedere subito in che modo potresti distruggere l’amore.

Se non sei distruttivo, se nella tua relazione diventi creativo, se la sostieni e la nutri, se sei capace di compassione per l’altra persona, non solo di passione… La passione da sola non può sostenere l’amore, ci vuole anche la compassione. Se sei capace di provare compassione per l’altro, di accettare i suoi limiti, le sue imperfezioni; se sei capace di accettarlo com’è e amarlo lo stesso – allora un giorno accade il matrimonio. Ci possono volere degli anni, o persino una vita intera.

Puoi avere la mia benedizione, ma per un matrimonio legale non ti serve la mia benedizione – e non potrà neppure esserti d’aiuto. Stai attento! Prima di saltarci dentro, pensaci bene.

La signora Moskowitz adora la zuppa di pollo. Una sera se la sta ingollando con grande piacere quando arrivano tre amici del marito. “Signora Moskowitz,” dice uno “siamo qui per dirle che suo marito, Izzy, è stato ucciso in un incidente d’auto”. La signora Moskowitz continua a mangiare la sua minestra. Le ripetono la stessa cosa, e ancora non c’è nessuna reazione. “Guardi” dice meravigliato uno degli uomini “che le stiamo dicendo che suo marito è morto!” Lei continua a mangiare la zuppa. “Signori” dice poi tra una cucchiaiata e l’altra “appena finita questa minestra di pollo, vedrete se non mi metterò a urlare!”
Il matrimonio non è amore, è tutta un’altra cosa.

Una donna piange e si dispera sulla tomba del marito: “Oh, Joseph, sono quattro anni che te ne sei andato, ma mi manchi ancora!”. Proprio allora passa Grossberg e vede la donna piangere. “Mi scusi” dice “per chi piange a questo modo?”. “Pe mio marito” risponde lei. “Mi manca tanto!” Grossberg guarda la pietra tombale e poi afferma: “Suo marito? Ma sulla stele c’è scritto: ’Dedicata alla memoria di Golda Kreps’.” “Sì, certo, ha messo tutto a mio nome.”
Cerca di essere un po’ consapevole prima di farti intrappolare. Il matrimonio è una trappola: tu verrai intrappolato dalla donna e la donna da te. È una trappola reciproca. A quel punto siete legalmente autorizzati a torturarvi a vicenda, per sempre. E in India, in particolare, non vale solo per una vita, ma per tante! Non puoi divorziare neppure da morto. La prossima vita avrai la stessa moglie, ricordalo!

Osho, Ah This!, #6

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