sabato 16 marzo 2019

LIBERTÀ PER E LIBERTÀ DA

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Se dovessi riassumere il tuo approccio all’ecologia delle emozioni, sarebbe corretto dire che è essere liberi dalla repressione?

Sarebbe del tutto corretto, ma solo in senso negativo. Essere liberi dalle repressioni è la parte negativa, mentre esprimere ciò che è nascosto, esprimere il tuo potenziale, ciò che è tuo destino essere, è la parte positiva. Ma tu hai ragione, il negativo viene prima. Se non sei libero dalle repressioni, non potrai esprimere te stesso; non potrai raggiungere il tuo potenziale.

La società esiste al prezzo dell’individualità – finora è esistita sempre in questo modo. L’individuo non ha completa libertà di esprimere se stesso. Tramite la repressione, la società crea un’immagine grazie alla quale puoi essere sfruttato.

Per esempio, se gli individui si esprimessero con pienezza, la guerra non potrebbe esistere – sarebbe impossibile. Ma se reprimi l’individuo, l’energia repressa è disponibile, e può essere usata per la violenza. Tutta la politica, tutta la storia dell’umanità dipende dalla guerra. La società intera è stata basata sulla guerra, ma la guerra è possibile solo se non si permette all’individuo di esprimersi.

L’energia repressa è stata usata per molti scopi, per molte cause: guerra, politica, sfruttamento. Io sono contro ogni repressione; sono per una crescita naturale.

Non sono contro la disciplina, ma sono contro la repressione. La disciplina è una cosa creativa. Non è mai contro qualcosa, ma per qualcosa. Per esempio, io sono per la disciplina dell’energia sessuale, non per la sua repressione. L’energia deve muoversi in una direzione creativa, non essere repressa. Se viene repressa, diventa pervertita. Diventi meno che naturale.

Espressione vuol dire diventare più che naturale. Se non riesci a diventare più che naturale, allora è meglio essere naturali piuttosto che pervertiti. La cultura esistita in tutto il mondo, è una cultura pervertita.

Ecco perché accade raramente che nasca un Buddha o un Gesù. Altrimenti essere un Buddha o un Gesù sarebbe la condizione normale, non un fatto eccezionale. Se la società nel suo complesso fosse creativa invece che repressiva, allora non essere un Buddha sarebbe un’eccezione. Essere un Buddha sarebbe una cosa normale, naturale.

Osho,The Eternal Quest, #5

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