Mio marito e io siamo in conflitto sull'educazione di nostro
figlio. Lui vuole che sia più rigida, e io più amorevole.
Non c’è alcun problema: lascia che lui faccia le sue cose, e
tu fai le tue. Il bambino ha bisogno di entrambe le cose, perché la vita è
fatta così: se un bambino riceve solamente amore, ne soffrirà; se riceve
solamente durezza, anche allora ne soffrirà. Ha bisogno di entrambi. È questo
che padre e madre devono fare: la madre deve continuare a dare amore in modo
che il bambino sappia che l’amore è possibile, e il padre deve essere severo in
modo che sappia che la vita non è così facile. La vita è fatta così!
Ci sono le rose e ci sono le spine, e il bambino dev’essere
pronto ad affrontare entrambe. Il mondo non sarà per lui una madre; il mondo
sarà una dura battaglia. Se gli dai solo amore, non avrà alcuna spina dorsale.
Quando vedrà la realtà della vita, potrà solo crollare, perché si aspetterà la
madre e lei non ci sarà - la vita non si preoccuperà di lui. Allora sarà grato
[a suo padre] perché la vita lo metterà molte volte alla porta, gli urlerà
contro; lui però potrà affrontare anche questo perché è stato preparato.
Un bambino dev’essere preparato sia per la dolcezza che per
la durezza, per lo yin come per lo yang, e questo è il compito dei genitori.
Occorre dargli sia il femminile che il maschile, in maniera che sia pronto:
qualunque sia la situazione, potrà rispondere. Se la vita è dura, potrà essere
duro anche lui; se la vita è amorevole, potrà essere amorevole – non avrà
alcuna ‘fissazione’.
Se è solo [suo padre] ad educarlo, avrà una fissazione. Sarà
una persona dura, un perfetto tedesco, ma non potrà amare e non potrà mai
accettare amore perché non saprà cos’è l’amore. Sarà un guerriero, pronto a
combattere, a uccidere o a essere ucciso. Quella sarà la sua unica logica, non
conoscerà nient’altro. Anche questo è pericoloso; è ciò che è accaduto alla
nazione tedesca, ciò che ha favorito Adolf Hitler. Le due guerre mondiali hanno
dimostrato che le madri tedesche non sono state amorevoli quanto avrebbero
dovuto e i padri tedeschi hanno imposto una disciplina troppo stretta. Ecco perché
il mondo intero ha dovuto soffrire per colpa della Germania.
Se il bambino è lasciato solo con il padre, può diventare
una vittima di un qualunque Adolf Hitler, in qualsiasi momento. È una cosa
pericolosa. Se il bambino invece viene lasciato solo a te, diventerà troppo
indiano e, tutte le volte in cui ci sarà da combattere, non potrà fare altro
che fuggire, arrendersi; prima ancora di combattere, si sarà già arreso! Sarà
uno schiavo. In entrambi i casi avrà una fissazione, e una persona veramente
viva non ha alcuna fissazione. È liquida: può muoversi ed essere dura quando le
circostanze richiedono di essere duri come l’acciaio, ma quando le circostanze
richiedono che sia come una rosa, tenera e vulnerabile, può diventare tenera.
La consapevolezza del bambino dovrebbe avere a disposizione
la dimensione completa in modo che si possa muovere con facilità. Entrambe le
cose sono buone; non ti dirò di sceglierne una. Non c’è alcun bisogno di
entrare in conflitto: fai le tue cose e lascia che lui faccia le sue, e poi, se
a volte c’è conflitto, anche questo è un fatto positivo! Ma qualsiasi cosa
diventa brutta in quantità eccessiva.
Il bambino dovrebbe sapere anche questo – che suo padre e
sua madre possono litigare – perché un giorno troverà una donna e ci sarà
conflitto; dovrebbe sapere che è una cosa naturale. E tutto ciò che è naturale
è buono. Ora poi che entrambi state diventando consapevoli, le cose
cambieranno.
Osho, The Zero Experience
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