16 DICEMBRE 2015
Se ti limiti a muovere il corpo e non siedi mai in silenzio,
perderai qualcosa. Quando l'energia ha cominciato a fluire, si dovrebbe essere
assolutamente silenti, altrimenti la meditazione non supererà il primo stadio.
Il movimento del corpo fa bene, ma è movimento grossolano, e se tutta l'energia
resta nel movimento esterno, il movimento sottile non inizierà mai.
Si deve arrivare al punto in cui il corpo è immobile come
una statua, in modo che si arresti il movimento in superficie. L'energia è
ancora pronta a muoversi e, non trovando uno sbocco nel corpo, cercherà uno
spiraglio interiore che non è del corpo. Comincerà a muoversi ai livelli
sottili.
Ma all'inizio è necessario il movimento. Se prima non crei
un movimento di energia, puoi sedere immobile come un sasso, non accadrà mai
nulla. Per prima cosa aiuta l'energia a fluire, poi quando è in movimento,
ferma il corpo: quando l'energia vibra cosi intensamente ed è pronta a
muoversi, se la dimensione grossolana non sarà più disponibile, dovrà
inoltrarsi nei livelli sottili.
Quindi, innanzitutto, carica l'energia di dinamismo, poi
immobilizza il corpo dimodoché il dinamismo scenda in profondità, alle tue
radici, nel centro più intimo del tuo essere. Crea una sintesi: venti minuti di
movimento corporeo, e al termine dei venti minuti fermati all'improvviso. Puoi
caricare una sveglia e, quando suona, fermati immediatamente. Il corpo trabocca
d'energia ma, ora che si è immobilizzato, l'energia dovrà trovare nuove strade.
Questo è il metodo per penetrare nel mondo interiore.
Meditazione è essere con se stessi e compassione è questo
essere che trabocca.
Osho
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