La meditazione è un modo per entrare in rapporto, per
incontrare il proprio sentirsi soli: invece di sfuggirlo, scendere in
profondità nel sentirsi soli per vedere con esattezza di cosa si tratta. E a
quel punto ti aspetterà una sorpresa: al suo centro non è affatto un sentirsi
soli. Colà dimora l'essere soli, che è un fenomeno completamente diverso.
Alla periferia c'è il sentirsi soli e al centro si è soli.
La periferia è isolamento e il centro è solitudine. E una volta che hai
conosciuto la bellezza del tuo esser solo, sarai una persona totalmente
diversa: non ti sentirai mai più solo. Perfino sulle montagne o nei deserti,
dove sarai assolutamente solo, non ti sentirai più isolato, perché nella tua
solitudine saprai che Dio è con te, la tua solitudine avrà profonde radici in
Dio e non ti preoccuperai più della presenza o meno di qualcuno: sarai appagato
nel tuo stesso essere, avrai una pienezza interiore...
Ora ti senti isolato perfino in mezzo a una folla. E io ti
dico, se conosci la tua solitudine, non ti sentirai solo neppure nel tuo
isolamento.
A quel punto cominci a traboccare come una fontana: da
quella solitudine sorge la fragranza dell'amore, e da quella solitudine nasce
la creatività: perché da quella solitudine inizia a manifestarsi Dio. Tu
diventi una canna di bambù... e lui si mette a suonare. Ma il canto viene
sempre da lui.
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