Il sapere, la cultura, richiedono semplicemente una buona
memoria.
L’erudito possiede risposte preconfezionate per ogni
domanda che crede di aver già ascoltato; ma è
impossibile ascoltare due volte la stessa domanda, muta il
contesto, il tempo, le motivazioni, chi
ascolta e chi pone la domanda... Il saggio crea in ogni
momento una nuova risposta, mai concepita
prima, per ogni nuova realtà.
L’erudito è colmo di nozioni e informazioni, il saggio, che
non deve necessariamente essere colto, è
ricco di intuizione, possiede una elevata consapevolezza,
chiarezza di percezione, è attento, vigile,
sveglio, è consapevole delle sue azioni, delle sue emozioni,
dei suoi pensieri, dei suoi umori e di
ogni altra sensazione
provenga dal suo
mondo interiore e
da quello degli
altri.
La mente non è altro che ricordi, memoria e questa non è
affatto comprensione. La memoria è un
meccanismo del tutto
diverso, perfino la
persona più stupida
può avere un’ottima
memoria.
L’intelligenza è un fenomeno del tutto diverso. Il più delle
volte, le persone intelligenti non hanno
affatto una buona memoria. L’intera loro energia è coinvolta
nell’intelligenza e il meccanismo della
memoria non riceve sufficiente nutrimento.
Viceversa, una persona priva di intelligenza riversa tutte
le sue energie nel suo sistema mnemonico,
ed è facile incontrare persone con un’ottima memoria ma
prive di intelligenza, di consapevolezza.
(Osho)
Attraverso il sapere si possono raggiungere degli obiettivi,
ma è con la saggezza che si scelgono gli
obiettivi giusti da raggiungere.
Non è questione di
sapere, ma di essere:
è come cercare di conoscere
il sentimento dell’amore
attraverso le parole degli altri o estraendone il
significato dalle pagine di un libro: in tal modo si
potrà forse dare
l’impressione di conoscere
l’amore, ma saranno
solo parole vuote.
Ci si deve innamorare!
Anche per la Verità
(saggezza) valgono le stesse
considerazioni: la si deve sperimentare,
vivere,
assorbire, si deve diventare uno con Essa.
A tutti noi viene
insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire
la meraviglia
dell’esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori, degli
alberi e non come entrare in comunione
con loro, in sintonia con l’esistenza.
L’esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che
vogliono sempre analizzare, sezionare, ma
solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare
con lei… (Osho)
Il sapere gratifica l’ego, la saggezza sorge al tramontare
dell’ego.
E’ vera conoscenza solo ciò che non diventa memoria, ma
viene assorbito nella tua stessa esistenza.
Ciò che conta non è sapere intellettualmente che la rabbia è
un male, bensì avere un compor tamento
che rifletta il tuo aver scoperto che la rabbia è un male.
(Osho)
Tutta la filosofia
si compone unicamente
di congetture arbitrarie.
Se vuoi evitare
la vera
conoscenza, se vuoi
evitare la dimensione
esistenziale, non c'è nulla
di meglio della filosofia.
La filosofia è una soluzione a buon mercato.
Ti limiti a teorizzare la realtà, senza entrarci dentro,
senza incontrarla. E le teorie non sono altro che
parole. Le discussioni, le razionalizzazioni, le spiegazioni
non sono altro che trucchi. Non si risolve
nulla, perché tu non cambi
mai. Un filosofo è la persona più
illusa del mondo, perché crede di
sapere senza conoscere assolutamente nulla.
Quando accumuli conoscenza, questa diventa parte della tua
memoria; non ti coinvolge affatto. Il
tuo cuore non ne è toccato, il tuo essere non è neppure
consapevole di ciò che hai accumulato nella
memoria. Se il tuo cuore non viene toccato, né trasformato,
quella conoscenza è ignoranza; ed è più
pericolosa dell'ignoranza comune, perché una persona
comunemente ignorante sa di esserlo, mentre
un filosofo crede di sapere. E una volta assuefatto alla
conoscenza, penserai che essa sia saggezza.
Tu sai tante cose, ma in profondità non conosci nulla, non è
cambiato nulla in te; non ti sei affatto
evoluto verso un livello dell'essere più alto.
La vera conoscenza consiste nel conseguire livelli
dell'essere più elevati, piani dell'essere superiori;
non si tratta di una conoscenza maggiore, ma di un essere
più elevato. La vera via è essere di più,
non conoscere di più.
Hai mai visto persone che sanno molto, ma agiscono in modo
stupido? Capita quasi sempre così: un
uomo che sa troppo diventa sempre meno consapevole. Egli
agisce in base a quello che sa, non in
base alla situazione reale.
Diventa sciocco, si comporta in un modo stupido, perché
per comportarsi in modo saggio occorre
rispondere al momento, mentre lui agisce sempre traendo
spunto da un passato morto. (Osho)
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