martedì 17 marzo 2020

Il corpo: il primo passo



Amici carissimi,

In questo primo incontro del campo di meditazione, Mi piacerebbe parlare del primo passo per un meditatore, un ricercatore. Qual è il primo passo?  Un pensatore o un amante seguono certi sentieri ma un ricercatore deve viaggiare su un viaggio totalmente diverso. Qual è il primo passo del viaggio, per un ricercatore?

Il corpo è il primo passo per un ricercatore – ma nessuna attenzione o pensiero è stato dato ad esso. Non solo certe volte, ma per migliaia di anni il corpo è stato trascurato. La trascuratezza è di due tipi. In primo luogo, ci sono le persone indulgenti che hanno trascurato il corpo. Non hanno altra esperienza di vita che mangiare, bere e vestirsi. Hanno trascurato il corpo, ne hanno abusato, scioccamente sciupato – hanno rovinato il loro strumento, la loro vina.

Se uno strumento musicale – per esempio una vina – è rovinata, la musica non può nascere da essa. La musica è una cosa del tutto diversa dalla vina – la musica è una cosa, la vina è un'altra, ma senza la vina la musica non può nascere.

Quelle persone che hanno abusato del corpo attraverso l’indulgenza  sono un tipo, e l’altro tipo di persone  sono quelle che hanno trascurato il corpo attraverso lo yoga e la rinuncia. Loro hanno torturato il corpo, l’hanno represso e sono stati ostili verso di esso. E né le persone che hanno viziato il corpo né gli asceti che hanno torturato il corpo hanno capito la sua importanza. Per cui ci sono stati due tipi di negligenza e di tortura della vina del corpo: uno da parte degli indulgenti e un altro dagli ascetici. Entrambi hanno fatto danno al corpo.

In Occidente il corpo è stato danneggiato in un modo e in Oriente in un altro modo, ma tutti noi siamo gli stessi partecipanti  alla sua distruzione. Le persone che vanno nei bordelli o nei pub distruggono il corpo in un modo, e le persone che stanno nude sotto il sole o correndo nelle foreste distruggono il corpo in un altro modo.

Solo attraverso la vina del corpo può sorgere la musica della vita. La musica della vita è una cosa del tutto diversa dal corpo – è totalmente differente da qualsiasi altra cosa – ma solo attraverso la vina del corpo c’è una possibilità di conseguirla. Non è ancora stata data la dovuta attenzione a questo fatto.

Il primo passo è il corpo e la necessaria attenzione del meditatore verso il corpo. In questo primo incontro voglio parlarvi di questo argomento.

È necessario comprendere alcune cose.

La prima cosa: l’anima è connessa con il corpo in determinati centri – la nostra energia vitale giunge da queste connessioni. L’anima è intimamente connessa con questi centri; attraverso di essi la nostra energia vitale fluisce nel corpo.

Il ricercatore che non è consapevole di questi centri, non sarà mai in grado di realizzare l’anima. Se vi chiedessi qual è il centro più importante, che ha il posto più importante nel vostro corpo, probabilmente indichereste la testa.

L’errata educazione dell’uomo ha reso la testa, la parte più importante del corpo umano. La testa o cervello non è il centro dell’energia vitale più importante nell’uomo. È come andare da una pianta e chiederle qual è la sua parte più importante e vitale. Poiché i fiori si trovano nella parte alta della pianta, quest’ultima e chiunque altro diranno che i fiori sono la parte più importante. Quindi, sebbene i fiori sembrino essere la parte più importante, essi non lo sono; la parte più importante riguarda le radici, che sono invisibili.

La mente è il fiore della pianta-uomo, essa non è la radice, che viene per prima; i fiori vengono dopo. Se le radici fossero ignorate, i fiori appassirebbero, poiché non possiedono una vita propria. Se si curassero le radici, di conseguenza sarebbero curati anche i fiori; non è necessario uno sforzo ulteriore per curarli. Osservando una pianta, sembrerebbe che i fiori siano la parte più importante; e allo stesso modo, sembrerebbe che nell’uomo la mente sia la più importante. Ma la mente è lo sviluppo finale nel corpo dell’uomo, non è la radice.

Mao Zedong ha scritto una memoria della sua infanzia. Ha scritto: “Quando ero piccolo c’era un bellissimo giardino vicino alla casetta di mia madre. Il giardino era così bello, e aveva dei fiori tanto graziosi che la gente veniva da lontano per poterli ammirare. Col tempo mia madre invecchiò e si ammalò. Lei non era preoccupata né per la sua malattia né per la sua vecchiaia. La sua sola preoccupazione era rivolta al futuro del suo giardino”.

Mao era giovane; disse a sua madre: ”Non preoccuparti, mi prenderò cura del tuo giardino”. E Mao si prese cura del giardino lavorando dalla mattina alla sera. Dopo un mese sua madre migliorò, e non appena ebbe la possibilità di camminare un po’, andò in giardino. Vedendo le condizioni del giardino, rimase scioccata! Il giardino era in rovina! Tutte le piante erano seccate, tutti i fiori erano appassiti e caduti a terra. Lei si infuriò e disse a Mao: “Idiota! Stavi tutto il giorno nel giardino, cosa ci facevi? Tutti questi fiori sono distrutti, il giardino è appassito; tutte le piante sono quasi morte, cosa hai fatto?” Mao iniziò a piangere; lui stesso era confuso. Tutti i giorni aveva lavorato a lungo, ma per qualche motivo il giardino continuava a seccare. Iniziò a piangere e disse: “L’ho curato tanto, baciavo ogni fiore e lo amavo. Pulivo e toglievo via la polvere da ciascuno di essi e da ogni foglia, ma non so cosa sia successo. Anche io ero preoccupato, ma i fiori continuavano ad appassire, le foglie continuavano a seccare e il giardino continuava a morire!” Sua madre iniziò a ridere; disse: “Sei un idiota! Ancora non sai che la vita dei fiori non è nei fiori e la vita delle foglie non è nelle foglie!”

La vita di una pianta si trova in un posto che non è affatto visibile a chiunque: è nelle radici che sono nascoste sotto la terra. Se una persona non si prende cura delle radici, i fiori e le foglie non possono essere curate. Per quanto possa essere baciata, amata, spolverata, la pianta appassirà. Ma se una persona non si preoccupa del tutto dei fiori, e si prende cura delle radici, i fiori si cureranno da sé. I fiori provengono dalle radici, non da qualche altra parte.

Se chiedessimo a qualcuno qual è la parte più importante del corpo umano, allora inconsapevolmente la mano indicherebbe la testa, e direbbe che la testa è la più importante. O, se fosse una donna, allora indicherebbe il cuore e direbbe che il cuore è il più importante.
Né la testa e né il cuore sono i più importanti. Gli uomini hanno enfatizzato la testa e le donne hanno enfatizzato il cuore e la società basata su questa mescolanza è stata continuamente danneggiata ogni giorno, poiché nessuna di queste parti è la più importante nel corpo umano; entrambe sono poco sviluppate: le radici dell’uomo non si trovano in esse.

 Cosa intendo per radici dell’uomo? Proprio come le piante hanno le radici nel terreno da cui traggono l’energia vitale, i succhi vitali e vivono, allo stesso modo, nel corpo umano ci sono delle radici in qualche punto, che traggono energia vitale dall’anima. Grazie a tutto questo il corpo rimane in vita. Il giorno in cui queste radici si indeboliscono, il corpo inizia a morire.


Le radici delle piante stanno nel terreno, quelle del corpo umano stanno nell’anima. Ma né la testa, né il cuore, sono il posto in cui l’uomo è connesso con la sua energia vitale – e se non conosciamo nulla di quelle radici, allora non potremo mai entrare nel mondo di un meditatore.

Allora dove sono le radici dell’uomo? Forse non sei consapevole di quel posto. Se perfino alle cose semplici e comuni non viene data alcuna attenzione per migliaia di anni, esse sono dimenticate. Un bambino nasce e cresce nell’utero materno; attraverso quale parte il bambino è connesso con la madre? Attraverso la testa o con il cuore? No, è connesso attraverso l’ombelico. L’energia vitale gli è disponibile attraverso l’ombelico – il cuore e la mente si sviluppano in seguito. L’energia vitale della madre diventa disponibile al bambino attraverso l’ombelico. Il bambino è connesso al corpo di sua madre attraverso il suo ombelico. Da qui le radici si diffondono sia nel corpo della madre che, in direzione opposta, nel suo corpo.

Il punto più importante del corpo umano è l’ombelico, dopo di questo si sviluppa il cuore, e dopo di questo la mente. Questi sono tutti rami che si sviluppano in seguito; è su di essi che i fiori fioriscono.
I fiori della conoscenza fioriscono nella mente, i fiori dell’amore fioriscono nel cuore. Sono questi fiori che ci attraggono, e pertanto pensiamo che essi siano tutto. Ma le radici del corpo umano e la sua energia vitale sono nell’ombelico. Nessun fiore vi fiorisce; le radici sono del tutto invisibili, non sono mai viste. Ma la degenerazione che è avvenuta nel corpo umano negli ultimi cinquemila anni, è stata causata dalla nostra enfasi riguardo alla mente o al cuore. Perfino al cuore abbiamo dato poca importanza; la maggior parte della nostra attenzione è stata rivolta alla mente.

Fin dalla prima infanzia, l’intera educazione è rivolta alla mente, non c’è alcuna educazione che riguarda l’ombelico, in nessun posto al mondo. Tutta l’educazione è concentrata sulla mente, in modo che essa continua a crescere sempre di più, mentre le nostre radici si riducono sempre di più. Ci prendiamo cura della mente poiché è lì che sbocciano i fiori, per cui essa si espande sempre di più – e le nostre radici continuano a scomparire. Quindi l’energia vitale fluisce sempre più debolmente, così il nostro contatto con l’anima si indebolisce.

Lentamente, siamo giunti al punto in cui l’uomo si chiede: “Dov’è l’anima? Chi afferma che c’è un’anima? Chi dice che esiste un Dio? Noi non troviamo niente di tutto ciò!” Non troviamo alcuna cosa, non si può trovare nulla. Se qualcuno girasse intorno a un albero e chiedesse: “Dove sono le radici? Non riesco a trovarle” – pertanto quello che sta dicendo è giusto; non ci sono radici da nessuna parte sull’albero.

Ci è impossibile accedere al luogo dove sono nascoste le radici; non siamo consapevoli di quel posto. Fin dalla prima infanzia tutta la formazione e l’intera educazione sono rivolte verso la mente, quindi tutta la nostra attenzione resta impigliata e si ritrova focalizzata sulla mente. Pertanto durante tutta la vita erriamo intorno alla mente; la nostra consapevolezza non scende mai al di sotto di essa.

Il viaggio di un meditatore è verso il basso, in direzione delle radici; bisogna scendere dalla testa al cuore e dal cuore all’ombelico. L’uomo può entrare nell’anima solo attraverso l’ombelico; non si può entrare nell’anima senza raggiungere l’ombelico.
Normalmente il movimento della nostra vita è dall’ombelico verso la testa; la direzione per un ricercatore, invece, è l’esatto opposto: deve scendere dalla testa all’ombelico.

In questi tre giorni vi parlerò e vi mostrerò, passo per passo, come scendere dalla testa al cuore e dal cuore all’ombelico – e poi come entrare nell’anima attraverso l’ombelico.

Oggi è necessario dire alcune cose riguardo al corpo. La prima cosa da capire è che il centro dell’energia vitale nell’uomo è l’ombelico. Solo da qui il bambino acquisisce la vita; solo da qui le diramazioni e le sotto-diramazioni iniziano a estendersi; solo da questo luogo ottiene energia e vitalità. Tuttavia la nostra attenzione non è mai focalizzata su quel centro energetico – nemmeno per un minuto. Non ci focalizziamo su come conoscere quel centro di energia, quel centro di vitalità. Al contrario, tutta la nostra attenzione e tutta la nostra educazione sono rivolte a come dimenticarlo.
Ecco perché tutta la nostra educazione è completamente sbagliata.

Tutta la nostra educazione sta conducendo lentamente l’uomo verso la pazzia; la mente, da sola, farà impazzire l’uomo.
Sapete che più un paese è civilizzato e maggiore è il numero di persone matte? Oggi l’America è il paese con il maggior numero di persone matte; è un problema di orgoglio! È provato che l’America è il paese più istruito e civilizzato. Gli psicologi americani affermano che se lo stesso sistema continuasse per altri cento anni, sarà difficile trovare un uomo sano in America. Perfino oggi le menti di tre persone su quattro sono in una condizione instabile.

Solo in America, ogni giorno, tre milioni di persone consultano uno psicanalista. In America, piano piano il numero dei medici diminuisce mentre quello degli psicoanalisti è in aumento. Anche i medici sostengono che l’ottanta per cento delle malattie dell’uomo sono mentali, non riguardano il corpo. E nel momento in cui cresce il livello di conoscenza, allo stesso modo cresce la percentuale di malattia. Prima si parlava del quaranta per cento, poi iniziarono a dire del cinquanta per cento, ora affermano che l’ottanta per cento delle malattie riguarda la mente, non il corpo. E vi assicuro che fra venti o venticinque anni i medici diranno che il novantanove per cento delle malattie è della mente, non del corpo. Dovranno dire così poiché tutta la nostra attenzione è rivolta solo alla mente dell’uomo. La mente si è ammalata.

Voi non avete idea di quanto il cervello sia delicato, fragile e complesso. Il cervello dell’uomo è la macchina più delicata che esista al mondo. Al cervello è imposto uno stress enorme, ed è un miracolo che non crolli del tutto e che l’uomo non impazzisca! L’intero fardello della vita è a carico del cervello, e non abbiamo idea di quanto esso sia delicato. Davvero non abbiamo alcuna idea di quanto sottili e delicati siano i nervi nella testa; e devono sopportare tutto il peso, tutta l’ansia, tutta la sofferenza, tutta la conoscenza, tutta l’educazione… l’intero peso della vita.

Forse non sai che in questa piccola testa ci sono circa settanta milioni di nervi. Solo dal loro numero puoi immaginare quanto siano minuscoli: non c’è macchina o pianta più delicata della testa. Il fatto che ci siano settanta milioni di nervi nella piccola testa dell’uomo, dimostra quanto sia delicata. Ci sono tanti nervi in una singola testa che se questi fossero distesi uno dopo l’altro, potrebbero circondare tutta la terra.

Nella nostra piccola testa c’è un meccanismo estremamente sottile e delicato. Negli ultimi cinquemila anni tutto lo stress della vita è stato addossato solo al delicato cervello. Il risultato era inevitabile. Il risultato è che i nervi hanno iniziato a cedere, ammalandosi e facendo impazzire l’uomo. Il fardello di pensieri può solo portare l’uomo verso la pazzia. Tutta la nostra energia vitale ha iniziato a muoversi solo intorno al cervello.

Un meditatore deve portare questa energia vitale più in profondità, più verso il basso, più verso il centro; deve farla tornare indietro. Come può invertirne la rotta? Per capire questo concetto, come primo passo, dobbiamo comprendere alcune cose riguardo al corpo.

Il corpo non è visto come un veicolo per il viaggio spirituale o come un tempio del divino o come uno strumento per scoprire il centro della vita. Il corpo è considerato sia dal punto di vista dell’indulgenza che dal punto di vista della rinuncia – ma entrambi questi approcci sono sbagliati. Il sentiero verso qualsiasi cosa è grande nella vita e qualunque cosa che abbia un valore da raggiungere, è dentro il corpo e va attraverso di esso.

Il corpo dovrebbe essere considerato come un tempio, come un sentiero spirituale – e fino a quando questo non sarà il nostro atteggiamento, resteremo o indulgenti o rinuncianti. In entrambi i casi il nostro atteggiamento verso il corpo non è né giusto né equilibrato.

Osho: Ricominciare da sé

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