Amato maestro
Rinzai disse:
Seguaci del tao, io sto parlando
di ciò che è chiaramente solo e luminoso ed è in ascolto della mia esposizione
del Dharma. Nessuno conosce gli ostacoli ed è onnipresente nelle tre parole
dell’ esistenza nelle dieci direzioni dello spazio. Può semplicemente e
liberamente entrare in qualsiasi stato senza esserne contagiato.
In un attimo, penetrerà
profondamente nel dharma-dhatu, dove parlerà dei Buddha, nell’ incontro con i
Buddha, di patriarchi, nell’ incontro con i patriarchi, di arhats, nell’
incontro con gli arhats e di fantasmi affamati, nell’ incontro con fantasmi
affamati.
Andrà ovunque e viaggerà nei
paesi dove convertirà i vivi. Non ha mai, neppure per l’attimo di un pensiero,
deviato dalla purezza onnipresente e dalla chiarezza, brillando nelle dieci
direzioni dello spazio, dove una miriade di cose sono nello stato di essenza (similitudine). I seguaci del
Tao, gli uomini di talento sanno che non
c’è alcun motivo per preoccuparsi. E’
solamente perché non lo comprendi, che ogni tuo pensiero è rivolto
all’inseguimento dell’eterno, come chi rifiuta la propria testa per cercarne
un’altra, da qui la tua abilità nel
frenare i tuoi pensieri.
.. Quello di cui questo monaco
della montagna sta parlando è una medicina adatta a curare un particolare
disturbo del momento perché non vi è un
dharma dato. Colui che possiede tale visione sta lasciando la casa e può avere il massimo
del divertimento, come se stesse utilizzando, ogni giorno, diecimila once di oro
giallo per i propri piaceri.
Rinzai disse:
Seguaci del Tao…
Fin dall’inizio commette un
errore. Non intenzionalmente – è un grande amante di Buddha e di Lao Tzu, del
Tao e del Dhamma. Dhamma è il dito del Buddha che indica la luna, e il Tao è il
dito di lao Tzu che indica la stessa luna. Solo le dita sono diverse.
E’ per questo che il buddismo non
fu mai in disaccordo con il Taoismo quando giunse in Cina.
E’ un evento raro nella storia. Ovunque
una religione si diffonde immediatamente si crea un conflitto con la religione
del luogo – naturalmente, poiché le loro concezioni sono diverse. Questo è l’unico esempio in tutta la
storia dove ciò non è avvenuto, quando
il buddismo raggiunse la Cina e fu accolto dai Taoisti. E’ un evento
incredibile, assolutamente unico e raro.
Pensi che il cristianesimo potrebbe
accogliere l’induismo nello stesso modo, o che l’induismo potrebbe accogliere
l’islamismo nello stesso modo, o l’islamismo potrebbe accogliere il giudaismo
nello stesso modo? Sono stati tutti in conflitto tra loro, discutendo, lottando,
uccidendo, bruciando, per concetti fasulli
che non hanno nessun rapporto con l’esistenza. Questo è l’unico esempio
in tutta la storia, in cui i discepoli del Tao accolsero semplicemente
Bodhidharma. Videro che il dito è un altro ma la luna è la stessa, e lottare
per delle dita è assolutamente da idioti. Stanno tutti puntando alla stessa
luna.
Rinzai ha commesso il suo primo
errore perché il Tao non ammette seguaci. Puoi amare il Tao, puoi vivere il
Tao, ma non puoi essere un seguace
perché il Tao non è una religione ordinaria. Non è una chiesa, non ha
una disciplina organizzata. E’ il cammino di persone uniche, eccentriche. Non
puoi cadere nella trappola di divenire un seguace perché non c’ è nulla da
seguire: nessuna dottrina, nessuna disciplina, nessun modo speciale per
raggiungere la verità.
Inoltre dice che il Dhamma non è
immutabile, il Dhamma e il Tao sono esattamente equivalenti. Se il Dhamma non è
immutabile, come puoi seguirlo? Puoi seguire una cosa che è morta e immutabile,
ma il Tao e un fenomeno vivo. Non ha nessuna scrittura, ha solo una profonda,
personale relazione intima che è tramandata, di mano in mano, dal maestro al
discepolo. Lo stesso è vero per lo Zen.
E’ una trasmissione, invisibile dall’ esterno, perché è un incontro di un cuore
con un altro cuore, che si congiungono in una danza, seguendo lo stesso ritmo.
Non puoi chiamare queste persone
dei seguaci. Non posso chiamare la mia gente seguaci perché non ci sono regole
da seguire. Non sei qui per seguire una certa dottrina, come i Cristiani fanno
nelle chiese, sei qui semplicemente per incontrare te stesso. E’ più facile
quando ci sono così tante persone impegnate nella stessa ricerca della loro
realtà interiore. Questo crea un campo magnetico. In questo campo magnetico è
più facile per te rilassarti, è più facile per te non dubitare. E’ più facile
per te entrare dentro te stesso vedendo che così tante persone ci stanno
entrando, non c’ è paura.
Il Tao è un campo di energia che
viene trasferito dal maestro al discepolo. Ed il momento è trasferito, il
discepolo diventa di diritto un maestro. Ora egli ha il proprio campo di
energia. L’energia è invisibile, solamente i suoi effetti sono visibili. Tu
puoi vedere la luce, ma non puoi vedere l’elettricità. Hai mai visto
l’elettricità? Queste luci sono proprio gli effetti dell’elettricità.
L’elettricità può fare mille e
una cosa, ma nessuno l’ha mai vista e nessuno la vedrà mai.
L’energia non è una cosa da poter
vedere, ma solo sentire. Hai mai visto l’amore? Tu puoi aver visto delle persone
in amore – anche se è veramente difficile – ma vedere l’amore… tu stesso
potresti anche essere in amore – puoi avere un sottile sentire di un grande
cambiamento nel tuo comportamento. Tu cammini in modo differente, i tuoi occhi
hanno un diverso luccichio, tu sorridi in vari inspiegabili modi, ti relazioni
con le altre persone con grazia! Ma questi sono gli effetti.
Uno può recitare tutti questi
effetti, senza avere alcun amore.
Ho sentito dire: La moglie di
Mulla Nasruddin lo trascinò in un cinema. Nell’immagine in cui l’eroe abbraccia
e bacia l’eroina così graziosamente, così dolcemente, immediatamente la moglie
di Mulla Nasruddin si gira verso di lui e dice: “Tu non fai mai questo con me”.
Mulla nasruddin disse: “Tu non capisci, è pagato. Io sono pagato?”
Ma anche la moglie era una rara
personalità. Disse: “Pagato o non pagato, tu non sai che anche nella vita reale
sono marito e moglie”.
Mulla disse: “Mio dio! Se anche
nella vita reale sono marito e moglie allora egli è un grande attore! Lo posso certificare
che è un grande attore”.
Facendo vedere così tanta
dolcezza con sua moglie… chi ha mai sentito di questo fatto?
Tu puoi interpretare. Hanno
recitato come se fossero illuminati, sapendo perfettamente bene nel loro intimo
che è solamente una recita.
Ma i seguaci non sono possibili.
E’ riportato che Gautama Buddha abbia detto: “Guardami, sentimi, ma non
seguirmi. Tu devi trovare il tuo proprio
sentiero da solo. E ciò è una grande bellezza il tuo illuminarti sarà fresco e
vergine, non di seconda mano.
Non ci sono seguaci del Tao, ma
Rinzai è un uomo di filosofia dove ci sono solo seguaci.
Nel Tao, nel Dhamma, nello Zen,
ci sono solo persone che amano… amore ai più alti livelli, dove tu apri il tuo
cuore a realtà sconosciute, a sconosciuti invisibi misteri del tuo essere. E’
certamente fiducia, ma non essere seguaci.
Ricorda, la fiducia non è una
credenza. Ti devo ricordare queste cose ancora e ancora, poiché tutti i tuoi
dizionari sono ingannevoli.
Non ho mai incontrato un singolo
dizionario o enciclopedia che non sia scombinato e confuso sul significato di
fiducia e credenza.
La credenza è un sistema di pensieri e la
fiducia è l’essenza dell’amore. Tu puoi avere fiducia solamente in un essere
vivente o tu puoi credere in scritture
ormai morte. Fiducia vuol dire semplicemente che tu hai appena assaporato
qualcosa e hai udito il richiamo del maestro…
“Vieni più vicino, più intimo.
Posso mostrarti il mio mondo interiore per aiutarti a vedere il tuo mondo
interiore. La funzione del maestro è quella di provocare una ricerca in te dei
tuoi tesori interiori.
Non ci sono seguaci nel Tao.
Essi sono solo amanti.
Rinzai dice: “Io sto parlando di ciò che è chiaramente solo e
luminoso ed è in ascolto della mia esposizione del Dharma. Nessuno conosce gli
ostacoli ed è onnipresente nelle tre parole dell’ esistenza nelle dieci
direzioni dello spazio. Può semplicemente e liberamente entrare in qualsiasi
stato senza esserne contagiato”.
Io chiamo ciò un discorso di
filosofia, che gira intorno ed intorno. In questo intero passaggio cosa sta
dicendo è semplice: “Guardati dentro. La realtà del tuo essere è così grande
come tutte le dieci dimensioni. Niente può penetrarlo e niente può bruciarlo,
niente può portarlo via. Se Bodhidharma
si trovò a dire ciò voleva semplicemente percuoterti col suo sandalo e ciò
sarebbe sufficiente.
“Questo sei tu, non c’è bisogno
di andare a parlarne”. Perché non risvegliarsi direttamente? In un attimo, dice
Rinzai, penetrerà profondamente nel dharma-dhatu.
Il poverino non può dimenticare
la sua filosofia. Ora dharma-dhatu è semplicemente un modo filosofico di dire:
entra nella tua natura fondamentale. Invece di dire quello – entra nella tua
natura fondamentale – egli lo gira nella parola dharma-dhatu.
Agli sciocchi queste strane
parole suonano molto profonde – l’uomo deve conoscere, deve essere un grande
Buddha: dharma-dhatu! E non significa molto, semplicemente vuol dire le tue
fondamenta.
Dove parlerà dei Buddha
nell’incontro con i Buddha, di patriarchi nell’incontro coi patriarchi, di
arhats nell’incontro con gli arhats e di fantasmi affamati nell’incontro con fantasmi
affamati.
Ora puoi vedere come la filosofia
va a creare grandi sistemi di pensieri e credenze. La tua profonda essenza è
certamente l’essenza di tutti i Buddha; la tua estrema consapevolezza è la
sorgente di tutti i Buddha. Una singola sentenza è sufficiente, che tu contieni
un Buddha dentro di te.
A riguardo dei fantasmi affamati,
io non sono d’accordo con lui. Ci sono persone affamate, ma fantasmi affamati?
Non c’è alcuna ragione per loro di essere affamati, essi possono mangiare in
qualsiasi ristorante senza pagare… e loro lo fanno. Tu non puoi vederli, così
essi possono entrare dovunque: non si preoccupano di serrature e porte. Questa
è un’idea stupida che deve aver preso dalla sua infanzia, che sta ancora
aleggiando intorno… fantasmi affamati. Per impaurire un bambino anche solo un
fantasma è sufficiente, ma renderlo affamato significa “sai attento! Un
fantasma affamato in un attimo ti inghiotte. Un momento tu ci sei e un momento dopo
sei scomparso.
Io conosco i fantasmi ma non ho
mai sentito dire “poveri fantasmi, fantasmi affamati”. Non c’è alcuna ragione
per loro di essere affamati… è solamente un modo per impaurire i bambini. Ma
Rinzai sta ancora portandosi addosso la propria infanzia. Non ci sono fantasmi
nel mondo, ma tutte le religioni parlano dei fantasmi poichè le loro profonde
fondamenta sono dipendenti dalla credenza in Dio. E se la gente inizia a fare
domande sull’esistenza di dio, viene immediatamente repressa “Non credere, o
dubitare, anche per un solo momento dell’esistenza di dio e avrai dei
problemi”. I fantasmi sono allo stesso livello. Dio vive molto lontano, i
fantasmi vivono proprio nelle vicinanze. Essi potrebbero vivere nella tua
stessa casa. Spaventare i bambini con un dio che vive molto lontano… nessun
bambino è così poco intelligente da esserne impaurito. Nel frattempo che il
messaggio lo raggiunge, il bimbo penserà: “vedremo. Ma per prima cosa prendo il
gelato dal frigorifero”. Ma i fantasmi affamati potrebbero essere nel
frigorifero a godersi tutto il tuo gelato. Ma un uomo come Rinzai, parlando di
fantasmi affamati, semplicemente dimostra che anche se tu diventi più vecchio,
il bimbo rimane dentro di te. E quando egli diviene molto istruito nelle sue
scritture, sia queste che le superstizioni dell’infanzia portano confusione.
Alla fine divenne illuminato, ma il suo intero passato lo stava ancora
avvolgendo come delle ombre. Quando egli inizia a parlare della religione egli
deve uscire dalla mente poiché la mente è piena di questa ombre del passato.
Egli dice: “andrà ovunque e
viaggerà nei paesi dove convertirà i vivi. Non ha mai, neppure per l’attimo di
un pensiero, deviato dalla purezza onnipresente e dalla chiarezza, brillando
nelle dieci direzioni dello spazio, dove una miriade di cose sono nello stato
di essenza”.
Ora sta parlando di qualcosa di
esperienziale. Egli sa che la tua essenza, la tua natura, il tuo Tao, è
immortale ed è dovunque nel cosmo. E’ un lavoro molto difficile ed ho sofferto
molto per queste persone. Leggendo i loro scritti, ho dovuto selezionare cosa
era la loro infanzia, cosa era il loro apprendimento, cosa era la loro
conoscenza selle scritture, e cosa erano le loro attuali esperienze….che erano
molto piccole. E cercare in una montagna un piccolo diamante è veramente molto
difficile. Ora, cosa sta dicendo è vero, ma ancora una volta il linguaggio non
è dello zen, il linguaggio è della filosofia.
“Non ha mai, neppure per l’attimo
di un pensiero, deviato dalla purezza onnipresente e dalla radiosità, brillando
nelle dieci direzioni dello spazio, dove una miriade di cose sono nello stato
di essenza”.
Solo una semplice sentenza:
“nella tua essenza tu sei il tutto”. In questo momento se tu divieni
consapevole della tua essenza tu non sei separato dal cosmo. Ma i filosofi
tendono a creare un gran clamore intorno ad una piccola cosa. La filosofia è un
così gran pattume che è molto facile dimenticare se lo ha creato il filosofo
oppure no. Rinzai è considerato come un
gran filosofo nella storia della filosofia giapponese. Egli non lo è stato, ma
le sua parole danno l’impressione che sia un filosofo. Io voglio dire che egli
è un mistico che non conosce il
linguaggio dei mistici. Egli è un mistico che conosce il linguaggio della
filosofia, ed allora ogni cosa diventa pomposa senza alcuna necessità. Ancora
disse: “seguaci del Tao, gli uomini di talento sanno solo ora che
fondamentalmente non c’è alcun motivo per preoccuparsi”. Sta dicendo una grande
verità, ma usando ancora parole sbagliate. I seguaci non esistono nel mondo dei
Buddha… solo esseri pieni d’amore, solo quelli che sono pronti ad esporre loro
stessi al loro nucleo più profondo. Per il resto cosa sta dicendo è
significativo. Si cambia solamente “seguaci” in “pieni di amore per il Tao”.
“Gli uomini di talento sanno solo
ora che fondamentalmente non c’è alcun motivo per preoccuparsi”. Ma ciò deve
essere ancora ricondotto ad una via più zen, ad un linguaggio più zen. Egli sta
dicendo che quando diventi un Buddha, tu sai che non c’è più alcun motivo per
preoccuparsi. Anche se tu non sei un Buddha non c’è più alcun motivo di
preoccuparsi. Il tuo non essere un buddha è solo un piccolo sonno, appena un
piccolo sogno. Nell’eternità non è un problema se tu hai sognato per pochi
secondi. Le nostre intere vite sono così piccole in confronto all’eternità che
nulla è importante, ma ciò è conosciuto solo da chi è arrivato all’essenza, da
chi è arrivato alla realizzazione del proprio centro dell’essere. In un solo
attimo per loro nulla è importante. Tutti i giudizi cadono… nessuno è buono,
nessuno è cattivo, nessuno è un peccatore, nessuno è un santo. Tutti questi
sono sogni differenti che la gente sta avendo. Una persona sta sognando che lui
è un ladro, un’altra persona sta sognando che lui è un santo. Quando si
svegliano ambedue saranno uguali. La differenza nei sogni non è più una
differenza, da ora in poi quello che lui dichiara è assolutamente corretto,
quell’uomo di comprensione conosce perfettamente bene che non c’è ragione per
preoccuparsi.
Osho
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