martedì 31 marzo 2020

La domanda era: come evitare l'epidemia?


Una volta qualcuno ha chiesto a Osho della pandemia, leggete la risposta...

La domanda era: come evitare l'epidemia?

Osho: " Stai facendo la domanda sbagliata. La domanda avrebbe dovuto essere così: " Di ' qualcosa sulla paura di morire nel mio cuore a causa dell'epidemia?"


Come salvarti da questa paura?

Perché è molto facile evitare il virus, ma è molto difficile evitare la paura presente dentro di te e nel mondo.

Le persone moriranno più a causa di questa paura che a causa dell'epidemia.

Non c'è virus in questo mondo che è più pericoloso della paura. Capisci questa paura,

altrimenti diventerai un corpo morto prima che il tuo corpo muoia.

Non ha niente a che vedere con il virus. L 'atmosfera spaventosa che state guardando in questo momento è una follia collettiva, che diminuisce sempre dopo un po' di tempo. I motivi continuano a cambiare, ma questo tipo di follia collettiva continua ad essere rivelata di tanto in tanto.

Molte persone o ricevono aiuto o muoiono. già é successo mille volte e continuerà a accadere. E continuerà a meno che non capiate la psicologia della folla e della paura.

Normalmente sei il proprietario della tua paura,

Ma nel momento della follia collettiva la tua proprietà può essere toccata. La tua consapevolezza può essere persa completamente. Non saprai nemmeno quando avrai perso il controllo sulla tua paura

Poi la paura può farti qualsiasi cosa, in una situazione del genere puoi anche toglierti la vita o quella degli altri.

Succederà così tanto nei prossimi tempi: molte persone si suicideranno e molte persone ne uccideranno altre.

State attenti. Non guardare nessun video o notizie che inducono paura. Smettila di parlare dell'epidemia - ripetere la stessa cosa ancora e ancora è come auto-ipnosi. La paura è una specie di auto-ipnosi. Questa idea causerà cambiamenti chimici nel corpo. Ripetendo la stessa idea ancora e ancora, questo cambiamento chimico a volte può essere così velenoso che può anche ucciderti

La meditazione diventa un'aura protettiva intorno al cercatore, che non permette di entrare all'interno dell'energia negativa. Ora l'energia di tutto il mondo è diventata irrazionale. In questo modo si può cadere in qualsiasi momento in questo buco nero.

Seduto sulla barca della meditazione puoi evitare questo.

(...) Finché la morte non arriva non c'è alcun significato di temere ciò che è inevitabile. La paura è una specie di follia e prova del fatto che la vita è stata vissuta nel modo sbagliato.

La morte non è un problema per chi vive la propria vita ogni momento.

La paura non risolverà nulla e non c'è cura per la morte.

Se non muori di pandemia, allora dovrai morire cmq un altro giorno, e quel giorno può essere da un giorno all'altro. Ecco perché: tenetevi pronti. Non abbattere la tua vita." Osho

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lunedì 30 marzo 2020

RISORGI A OGNI ISTANTE




E la sacerdotessa tornò a parlare e disse: Parlaci della Ragione e della Passione.
E lui rispose, dicendo:
Spesso la vostra anima è un campo di battaglia in cui la vostra ragione e il vostro giudizio si scontrano con la vostra passione e il vostro appetito.
Quanto vorrei essere il pacificatore della vostra anima, e trasformare la discordia e la rivalità dei vostri elementi in un’unità e in una melodia.
Ma come potrò riuscirci, se voi stessi non siete i fautori della pace, anzi che dico, gli amanti di tutti i vostri elementi?

La vostra ragione e la vostra passione non sono altro che il timone e le vele della vostra anima che veleggia sul mare.
Sia che si spezzino le vostre vele, sia che si rompa il timone, voi non potrete che andare alla deriva, sballottati dai flutti, oppure rimarrete immobili in mezzo al mare.
Infatti, se la ragione governa da sola, è una forza limitante; e se la passione è priva di controllo, è una fiamma che arde fino all’autodistruzione.
Pertanto lasciate dunque che la vostra anima esalti la vostra ragione fino al culmine della passione, così che possa cantare;
e lasciate che guidi la vostra passione con la ragione, di modo che essa possa vivere grazie alla propria resurrezione quotidiana, e come l’araba fenice possa elevarsi al di sopra delle proprie ceneri.

Vorrei che reputaste il vostro giudizio e il vostro appetito come due ospiti nella vostra casa, ugualmente amati.
Di certo non onorereste mai un ospite più dell’altro; poiché chi ne predilige uno perde l’amore e la fiducia di entrambi.
Quando, tra le colline, voi sedete alla fresca ombra dei candidi pioppi, condividendo la pace e la serenità dei campi e dei prati in lontananza, lasciate che il vostro cuore dica in silenzio: «Dio riposa nella ragione».
E quando sopraggiunge la tempesta, e il vento possente squassa la foresta, e i tuoni e i fulmini proclamano la maestà del cielo, lasciate che il vostro cuore dica con stupore: «Dio si muove nella passione».
E poiché voi siete un alito nella sfera di Dio, e una foglia nella foresta di Dio, anche voi dovreste riposare nella ragione e muovervi nella passione.

L’umanità ha sofferto di più per aver vissuto all’interno di divisioni e scissioni che non per qualsiasi altro motivo.
L’uomo è un tutto organico.
Questa per te dev’essere una comprensione di fondo: è impossibile tagliar via una qualsiasi parte del proprio essere, e restare estatici. Certo, tutte quelle parti devono essere portate a esistere come un tutto armonico, proprio come in un’orchestra… molte persone suonano strumenti differenti e, se non sapessero come armonizzare tutti quei suoni in una sola melodia, non creerebbero affatto una musica, sarebbe solo un frastuono che non rallegrerebbe affatto l’anima, al contrario la disturberebbe.*
Purtroppo l’intera storia dell’uomo è una storia di divisioni. Elimini una cosa, ne elimini un’altra e ti limiti a stare aggrappato a una sola parte del tuo essere… rimarrai infelice; perché la beatitudine nasce quando tutte le parti danzano insieme in una profonda armonia, libere da qualsiasi conflitto.
Come mai l’uomo ha creato nella propria mente questa schizofrenia? C’è un motivo: è il frutto degli stratagemmi di coloro che vogliono dominarti, che vogliono sfruttarti e che vogliono tenerti in schiavitù perenne. L’uomo totalmente integro non può essere oppresso; non può essere sfruttato, né ridotto in schiavitù. Ed esistono persone che hanno un’unica ambizione: il potere, sembra che il potere sia l’unica loro ragione di vita.
(((Friedrich Nietzsche morì in un manicomio. Sfortunatamente… mentre i medici lo dichiaravano pazzo, i preti lo proclamavano pazzo; mentre i suoi stessi amici e la sua famiglia lo dichiaravano pazzo… rinchiuso in manicomio, scrisse il suo libro migliore: La volontà di potenza.
Vedendo questo libro e la sua grandezza, chiunque può riconoscere che tutti coloro che lo avevano rinchiuso a forza in manicomio stavano semplicemente tentando di liberarsi di qualcuno le cui parole – ogni singola parola – erano come frecce. Quella gente non riusciva a sopportare l’elevatezza del suo essere! Voleva semplicemente che fosse dimenticato, ignorato. Di certo Nietzsche non era pazzo, altrimenti non sarebbe riuscito a scrivere, in manicomio, il capolavoro della sua vita! Non ne vide mai la pubblicazione: fu stampato dopo la sua morte.
Ho studiato tutte le sue opere. Sembra che ne La volontà di potenza abbia raccolto tutto ciò che aveva disseminato in molti altri scritti. Ogni frase è così ricca di significato… è impossibile che sia stata scritta da un pazzo! Tutto è così logico e profondo: se sei pronto a leggerlo senza alcun pregiudizio, rimarrai meravigliato che uno tra i migliori libri del mondo sia stato scritto da un pazzo, rinchiuso in manicomio!
L’unica colpa di Nietzsche fu di non essere obbediente alle regole corrotte della società e alla sua disciplina obsoleta. Il solo crimine di Nietzsche fu di essere un individuo per suo pieno diritto, e gli schiavi non riuscirono a tollerare un uomo che conosceva la libertà, e viveva libero.
Le sue azioni e le sue parole scaturiscono dalla sua libertà e gli schiavi ne furono irritati, erano infastiditi perché non riuscivano neppure a comprendere ciò che Nietzsche diceva: dall’alto della collina, gridava a chi strisciava nella valle tenebrosa delle cosiddette comodità e degli agi. Quella gente era la maggioranza e quest’uomo la disturbava rispetto a qualsiasi presupposto al quale era aggrappata, credendo fosse saggezza… Nietzsche dimostrava che la loro era mera stupidità!
Kahlil Gibran rimase immensamente impressionato da Nietzsche, che nel suo libro La volontà di potenza aveva aperto il cuore dell’umanità, chiedendosi: «Come mai non contiene musica, ma solo infelicità?»
Il motivo è questo: tutti i preti di tutte le religioni e tutti i politici di tutte le ideologie desiderano talmente il potere da impedire all’umanità di ascoltare un uomo che parla di integrità, di armonia interiore e di assenza di qualsiasi scissione dell’essere; che parli dell’uomo integro e totale.
Certo, in voi dovranno accadere dei cambiamenti, a causa di tutti i condizionamenti che vi sono stati imposti dalla società. Vi sono state inculcate cose che hanno creato un caos nel vostro essere: il servo è diventato il padrone e il padrone è trattato come servo.
Il cuore non può gridare, può solo bisbigliare; e la mente, che urla a squarciagola, rende assolutamente impossibile al cuore farvi arrivare il suo messaggio.
Kahlil Gibran pronuncia queste sentenze di estrema importanza, attraverso la bocca di Almustafà: un mistico fittizio, poeta e filosofo. Mi sono sempre chiesto perché Kahlil Gibran abbia scelto di parlare indirettamente, e la mia sensazione è chiarissima: non voleva incorrere nella stessa sofferenza toccata in sorte a Nietzsche; inoltre, nessuno prende sul serio un poeta! Nietzsche scriveva in prosa, anche se la sua prosa è così bella da poter essere definita “poesia”… ma anche così egli parla all’umanità direttamente.
Almustafà è un personaggio inventato. Kahlil Gibran non è mai stato dichiarato pazzo, né è mai stato rinchiuso in manicomio, per il semplice motivo che era solo un romanziere o al massimo un poeta: si è messo in salvo, nascondendosi dietro Almustafà. Ragion per cui voglio ricordarvi che tutti i concetti espressi da Almustafà sono parole di Kahlil Gibran.)))

E la sacerdotessa tornò a parlare e disse: Parlaci della Ragione e della Passione.
Parlaci della mente e del cuore, della logica e dell’amore… Per secoli l’uomo ha pensato che fossero opposti tra loro. Gli interessi costituiti hanno insegnato all’uomo che, se ascolta entrambi, cadrà nella follia: sono contraddittori, perciò l’uomo deve scegliere.
Coloro che scelgono la ragione hanno tutte le opportunità di raggiungere il potere, ma rimarranno interiormente vuoti. Nelle anime rare che scelgono la passione, l’amore e il cuore si accende la fiamma della bellezza, della beatitudine e della fragranza, ma esternamente non raggiungeranno alcun potere.
La sacerdotessa ha posto una domanda fondamentale.

Parlaci della Ragione e della Passione.
Qual è il tuo approccio a queste due realtà? Esistono entrambe in ciascun essere umano e appaiono contraddittorie, quantomeno in superficie. Devi fare una scelta, altrimenti sarebbe come se cavalcassi due cavalli contemporaneamente e il risultato non potrebbe che essere disastroso.
La sacerdotessa non era consapevole che l’intuizione di Kahlil Gibran era molto più profonda di quella dei preti e delle sacerdotesse, di quella dei politici e dei potenti, sia per ricchezza sia per prestigio.

E lui rispose, dicendo:
Spesso la vostra anima è un campo di battaglia… Perché non siete mai andati alle radici del vostro essere.
La ragione ti dice una cosa, il tuo cuore anela a qualcos’altro e, se ascolti uno qualsiasi dei due, soffrirai e sarai infelice: perché l’altra metà del tuo essere rimarrà a digiuno, affamata. A poco a poco, la distanza tra quelle due metà aumenterà a tal punto… come se fossi stato tagliato in due da una sega elettrica!
Quelle persone scisse in due lottano contro se stesse; diventano campi di battaglia. Questa è una strategia, è una vera astuzia: se metti gli esseri umani nella situazione di dover lottare contro se stessi, non avranno mai né l’energia, né il tempo per ribellarsi alla schiavitù, all’oppressione, allo sfruttamento… la loro lotta interiore li ha talmente indeboliti da renderli dominabili da chiunque. È un sottile metodo di castrazione psicologica!
L’uomo è stato reso impotente con uno stratagemma molto astuto. Se però sei integro e totale, hai l’integrità, l’individualità e l’energia necessarie per lottare contro chiunque vorrebbe distruggere la tua libertà; e se l’intera umanità avesse questa integrità, sparirebbero i dittatori. I politici non troverebbero posto in una società giusta. Una società evoluta che bisogno avrebbe delle leggi e dei tribunali? I giudici e i commissari di polizia perderebbero tutto il loro potere; ecco perché devono mantenere gli uomini scissi interiormente, per non perderlo.
Nietzsche ha espresso le proprie idee in modo diretto e ne ha sofferto le conseguenze. Nietzsche è uno degli uomini più grandi sacrificato dai suoi contemporanei, affamati di potere. Gli stessi potenti, però, non si sono affatto curati di Kahlil Gibran: la gente lo considera un poeta, un piacevole intrattenitore e nulla di più.

Spesso la vostra anima è un campo di battaglia in cui la vostra ragione e il vostro giudizio si scontrano con la vostra passione e il vostro appetito.
Quanto vorrei essere il pacificatore della vostra anima, e trasformare la discordia e la rivalità dei vostri elementi in un’unità e in una melodia.
Ma come potrò riuscirci, se voi stessi non siete i fautori della pace, anzi che dico, gli amanti di tutti i vostri elementi?
Qualsiasi cosa ti offra l’esistenza non può essere priva di uno scopo nascosto. Possiedi la ragione, che ti rende capace di vedere e di pensare, per scoprire ciò che è giusto. E hai il cuore, con tutte le sue passioni: il cuore conosce l’arte di cantare, di danzare e di amare. Il cuore non può creare la scienza e la tecnologia; così come la ragione non può creare la pace, l’amore e il silenzio: tutte qualità che ti fanno trascendere la comune umanità.
Il cuore può darti le ali per la trascendenza, può farti volare dal solo al solo. Il cuore è la porta per scoprire il divino.
La ragione è assolutamente incapace di fare tutto ciò. Con essa puoi creare il denaro e migliaia di altre cose oggettive, ma non può darti la chiave per entrare nel tuo mondo interiore.
Non occorre affatto che siano in conflitto tra loro: la ragione funziona nel mondo oggettivo e il cuore funziona nel mondo soggettivo. Se sei attento, presente e meditativo, riuscirai facilmente a equilibrarli tra loro.
Ho chiamato Zorba il vostro cuore e Gautama il Buddha i voli della vostra intelligenza, che non sono altro che l’energia raffinata della ragione. Finora Zorba e il Buddha sono stati sempre in conflitto tra loro, risultando entrambi perdenti. Infatti il Buddha non permette mai una libertà totale a Zorba; né Zorba concede al Buddha una propria vita.
Pertanto nel mondo ci sono stati molti Zorba … ma i loro sorrisi e tutta la loro gioia mancavano assolutamente di profondità, gioivano solo a livello epidermico. E nel mondo ci sono stati alcuni Buddha, con una gioia profonda nei loro esseri, abissale… ma erano continuamente disturbati da Zorba, che non vuole affatto digiunare. Ebbene, non esiste alcuna difficoltà nell’avvicinare Zorba e il Buddha nel nostro essere, nel creare amicizia tra i due per realizzare infine l’integrità profonda.
Si tramanda una storia molto antica.

C’erano due mendicanti, uno era storpio e non poteva camminare, l’altro era cieco ma camminava… naturalmente erano in competizione tra loro.
Mendicare è un affare in cui c’è molta competizione… tu non sai a quale mendicante appartieni: quando venni a conoscenza di questa norma, rimasi allibito.
All’epoca viaggiavo molto, perciò mi recavo spesso alla stazione ferroviaria e un vecchio mendicante si era abituato a ricevere da me una rupia in elemosina, sia quando partivo per un viaggio, sia quando arrivavo. Quel mendicante ormai dava il fatto per scontato e si sentiva autorizzato ad aspettarsi da me una rupia.
All’inizio mi mostrava gratitudine: quando gli diedi una rupia la prima volta, non riusciva a credere ai propri occhi… gli indiani non danno rupie in elemosina! Poi, a poco a poco, arrivò a darlo per scontato: non sentiva più gratitudine, per lui era ormai la routine. Guardandolo negli occhi, riuscivo a vedere che, se non gli avessi dato una rupia, sarebbe andato in collera, perché si sarebbe sentito privato della mia rupia.
Io non lo privai mai della mia elemosina ma, un giorno, rimasi sorpreso nel vedere un giovane che, seduto al posto del vecchio mendicante, mi disse: «Non dimenticarti di darmi la solita rupia!»
Gli chiesi: «Come fai a sapere che io do una rupia?»
Mi rispose: «Tu non lo sai… io ho sposato la figlia del vecchio mendicante».
Non riuscivo ancora a comprendere: «Capisco, tu sei suo genero, ma il vecchio dov’è?»
Mi spiegò: «Come dote mi ha ceduto l’intera area della stazione ferroviaria e mi ha dato tutti i nomi di coloro che gli facevano l’elemosina. Il tuo è al primo posto, perché gli hai sempre dato una rupia in elemosina, ogni volta che partivi e una ogni volta che arrivavi da un viaggio».
Obiettai: «Il fatto che ciascun mendicante abbia il suo territorio è una rivelazione per me!» Il mendicante era diventato proprietario di quel territorio e poteva anche cederlo in dote a suo genero. Esclamai: «È grandioso! Ma dov’è ora quel vecchio?»
Rispose: «Ha trovato un altro posto, nei pressi dell’ospedale, lasciato libero da un mendicante che è morto. Mio suocero sembra vecchio, ma è un uomo forte: nessuno oserebbe lottare con lui!» I mendicanti sono sempre in lotta per il possesso dei loro clienti…
Ebbene, quei due mendicanti erano nemici, ma un giorno… vivevano fuori città, nella foresta. Nel cuore della notte, la foresta andò in fiamme; nessuno li poteva salvare.
Lo storpio vedeva che il fuoco si avvicinava sempre di più, e tutti gli alberi si incendiavano, uno dopo l’altro; ma non poteva camminare. E il cieco sentiva il calore aumentare, fino a diventare insopportabile.
Quella fu la prima volta che i due si parlarono in termini amichevoli: «Cosa succede? Tu che hai la vista, puoi vederlo…» e alla fine arrivarono a un compromesso, dimenticando tutti i litigi del passato.
Il cieco disse allo storpio: «Ti prendo in spalla, così diventeremo un solo uomo. Io sono forte a sufficienza per portarti, e tu hai la vista, per cui puoi vedere dove andare; puoi indicarmi come uscire da questo incendio, prima che sia troppo tardi».
E così si salvarono.
L’intera città si era svegliata e la gente si preoccupava per quei due mendicanti, ma nessuno aveva il coraggio di entrare nella foresta e scoprire dove fossero. Tutti sapevano che uno non poteva camminare e l’altro non poteva vedere, ma nessuno pensava che potessero unirsi. E quando li videro uscire vivi dalla foresta, nessuno credeva ai propri occhi: era un miracolo!

È una storia davvero molto antica. L’India possiede uno tra i più antichi libri di parabole, il Pancha Tantra: questa storia è tratta da lì. Ed è anche la storia di ciascuno di voi, parla di te: la casa è in fiamme, la morte si avvicina, ma tu non sei ancora un individuo integro, sei un campo di battaglia all’interno del tuo essere.
Con la ragione puoi vedere, ma il semplice vedere non può esserti di grande aiuto. Con il cuore puoi sentire, ma il semplice sentire non può esserti di grande aiuto. È possibile che il tuo vedere e il tuo sentire non siano più in competizione tra loro; ma siano uniti così da avventurarti alla ricerca del significato della tua vita?
È ciò che dice Kahlil Gibran: Conosco il rimedio ma… come potrò riuscirci, se voi stessi non siete i fautori della pace, anzi che dico, gli amanti di tutti i vostri elementi?
In questo caso il miracolo non è possibile.
Ecco perché ho dichiarato che l’Uomo Nuovo è Zorba il Buddha. In lui si incontrano l’Oriente e l’Occidente, la scienza e la religione, la logica e l’amore, il mondo esterno e quello interiore. Solo in questo incontro, l’uomo potrà trovare la pace, altrimenti rimarrà un campo di battaglia. Se sei infelice, ricorda che la tua infelicità sgorga dalla tua perenne battaglia interiore.
Nel mondo ci sono stati grandi Zorba. La loro semplice filosofia era: «Mangia, bevi e goditela! Non esiste una vita dopo la morte: Dio è solo un’invenzione dell’astuzia dei preti. Non sprecare il tuo tempo in cose inutili: la vita è breve!»
In India abbiamo un intero sistema filosofico, quello dei charvaka. Probabilmente un charvaka è lo Zorba più colto e, se tenti di comprenderlo, puoi trovarlo molto convincente: «Non c’è nessuna prova, nessuna testimonianza dell’esistenza di Dio o di una vita dopo la morte. Non c’è nessuna prova, nessuna testimonianza che tu abbia un’anima immortale. Non lasciarti irretire da queste parole, che sono state pensate proprio per creare in te un conflitto; affinché potessi diventare un cristiano, un hindu, un giainista, un buddhista o un musulmano».
L’India ha conosciuto anche grandi Buddha. Costoro dichiaravano che il mondo esterno è illusorio; che la verità è solo nella tua interiorità, tutto ciò che è esterno a te, è falso. Perciò non devi sprecare il tuo tempo in desideri e ambizioni, poiché sono fatti della stessa sostanza che compone i sogni. Usa il breve tempo della tua vita che hai a disposizione per entrare quanto più possibile in profondità nel tuo essere, così da scoprire il tempio del divino, la tua essenza divina.
Se ascolti i Buddha, possono sembrarti molto convincenti; se ascolti gli Zorba, possono sembrarti molto convincenti; e a questo punto sei nei guai, perché entrambi esistono dentro di te.
Io voglio che tu sia un portatore di pace, non un campo di battaglia!
Fa’ in modo che si crei una profonda amicizia tra la tua ragione e le tue passioni, così che tu possa godere di ciò che ti offre il mondo esterno… e ti offre moltissimo! Il mondo esterno non è illusorio: la dimostrazione sta nelle azioni dei Buddha. Quando hanno bisogno di cibo, sanno che non cresce nella loro interiorità; quando hanno bisogno di acqua, devono cercarla e trovarla nel mondo esterno. Eppure continuano a dire: «Il mondo esterno è illusorio!»
E, per quanto riguarda gli Zorba, sebbene sostengano che vivono solo di esteriorità, non sono ragionevoli, visto che il mondo esterno può esistere solo se esiste anche un mondo interiore: i due mondi sono inseparabili. Hai mai visto qualcosa che abbia solo un aspetto esterno e non abbia alcuna sostanza interna? Hai mai visto una moneta che abbia solo una faccia? Per quanto sia sottile, la moneta ha sempre due facce.
Il primo passo che devi comprendere è questo: l’approccio più importante è rilassarti e amare sia il tuo corpo sia il tuo cuore. Non creare conflitti tra di loro, avvicinali l’uno all’altro, perché per secoli la società ha creato tra di loro un’estrema incomunicabilità.
Quando si saranno avvicinati, fino a diventare un tutto unico, tu non sarai più solo uno Zorba, o solo un Buddha: sarai diventato Zorba il Buddha. Sarai un uomo totale e nella tua totalità scoprirai la bellezza, la beatitudine, la verità.

La vostra ragione e la vostra passione non sono altro che il timone e le vele della vostra anima che veleggia sul mare.
Quando avrai compreso che sono un tutto unico e quando non saranno più in conflitto tra loro, all’improvviso vedrai sorgere in te uno spazio nuovo: la tua anima. In te non ci saranno più conflitti e nel tuo corpo, nella tua mente, nel tuo cuore regnerà il silenzio; avrai il tempo e lo spazio per vedere qualcosa del trascendente: l’anima.
Di fondo, tu sei un triangolo, formato dalla mente, dal cuore e dall’anima. Tuttavia solo pochissime persone raggiungono la propria anima, poiché in loro continua la battaglia. Non hai il tempo per esplorarti: Zorba continua ad attrarti nel mondo esterno e il Buddha continua ad attrarti nell’interiorità. È una battaglia strana, che ti è stata imposta da tutti coloro che vogliono che tu rimanga debole, che non scopra mai la tua anima: vogliono che tu sia solo una macchina, un automa.

Kahlil Gibran dice: La vostra ragione e la vostra passione non sono altro che il timone e le vele della vostra anima che veleggia sul mare.
Sia che si spezzino le vostre vele, sia che si rompa il timone, voi non potrete che andare alla deriva, sballottati dai flutti… ed è ciò che in pratica l’intera umanità sta facendo: va alla deriva, sballottata dai flutti… oppure rimarrete immobili in mezzo al mare. Questa è una specie di morte, che accade prima della morte del corpo.

Infatti, se la ragione governa da sola, è una forza limitante.
La ragione ha i propri limiti, e non può accettare ciò che è illimitato.

… e se la passione è priva di controllo, è una fiamma che arde fino all’autodistruzione.
La passione è il tuo fuoco, è il fuoco della tua vita. Ma, se è privo di controllo, se non è accudito, se non viene ascoltato, se è ignorato, il tuo fuoco si autodistruggerà. Con la ragione, potresti usare quello stesso fuoco per distruggere i tuoi limiti, per bruciare la tua prigione e avresti tutto il cielo a tua disposizione.

Pertanto lasciate dunque che la vostra anima esalti la vostra ragione fino al culmine della passione…
La passione non conosce limiti: la tua energia è una sorgente inesauribile, perché la tua energia è l’energia dell’intero universo… lasciate dunque che la vostra anima esalti la vostra ragione fino al culmine della passione, così che possa cantare.
Benedetto colui che è riuscito a far cantare e danzare la propria ragione, perché la ragione conosce solo la curiosità, il dubbio e le domande; non conosce affatto il canto, la danza, la celebrazione: qualità che appartengono al cuore. Ma se la tua anima e la tua consapevolezza riuniscono la tua ragione e il tuo cuore, questi diventeranno compagni nella danza e nel canto, in profonda sintonia al punto che ogni loro dualismo scomparirà.
Secondo me, la scomparsa di questo dualismo segnerà l’inizio di una vita nuova, del tutto priva di conflitti e di campi di battaglia. Allora la tua vita diventerà il giardino dell’Eden. Tutte le tue energie sono sufficienti per creare un paradiso nel tuo essere.
Ti è stato detto che, se realizzi le condizioni imposte dal cristianesimo, dall’induismo, dall’islamismo, entrerai in paradiso. Ma io ti dico: tu non entrerai mai in paradiso! È il paradiso che entrerà in te nell’istante in cui cesseranno le tue battaglie, e la tua ragione e il tuo cuore danzeranno in sintonia. Il paradiso è in attesa dell’istante in cui potrà entrare nel tuo essere: in questa gioia, nel silenzio e nella pace il paradiso dovrà entrare in te.
L’idea stessa che tu entrerai in paradiso è assurda: all’esterno non esiste alcun paradiso, né alcun inferno. Tu vivi all’inferno quando sei in conflitto, in lotta con te stesso; e il paradiso è in te, quando la tua interiorità è colma di silenzio assoluto, e nel tuo essere affiora un canto di totalità, di unità organica.

E lasciate che guidi la vostra passione con la ragione, di modo che essa possa vivere grazie alla propria resurrezione quotidiana…
Kahlil Gibran sta dicendo di non dimenticare mai queste parole, perché non sono solo parole, sono semi che possono trasformarti in uno splendido giardino, in cui gli uccelli canteranno e i fiori sbocceranno. Il paradiso è in attesa dell’istante in cui potrà bussare alla tua porta, dicendo: «Sono arrivato, sei pronto!»
Kahlil Gibran sta dicendo che, come prima cosa devi elevare la ragione, la consapevolezza, alle vette della passione, affinché possa cantare. E il secondo passo è ancora più importante: lasciate che guidi la vostra passione con la ragione… affinché tu non perda te stesso brancolando ciecamente. Non avendo occhi per vedere, le vette sono molto pericolose: in questo caso sarebbe meglio che rimanessi nella valle, insieme agli altri ciechi. Così, anche se cadessi, la tua caduta non sarebbe mortale… forse ti feriresti, potresti procurarti una frattura, ma non la morte.
Lascia che la ragione guidi le tue passioni, lascia che la ragione diventi la vista per il tuo cuore, allora comprenderai perché i cristiani affermano che, dopo la crocifissione, c’è stata la riesurrezione. Può non essere vero e forse non è una verità storica, però contiene una profondità psicologica e una spiritualità abissale.
La tua passione muore in ogni istante, perché non sa niente né del passato, né del futuro: quello è il sapere accumulato dalla ragione. La passione conosce solo il momento presente, quindi muore in ogni istante; e se fosse guidata dagli occhi della ragione, risorgerebbe in ogni istante: morirebbe e risorgerebbe più fresca, più giovane, migliore e più raffinata.

e come l’araba fenice possa elevarsi al di sopra delle proprie ceneri.
La fenice mitologica è davvero il modo migliore per spiegarvi che dovreste imparare a morire in ogni istante e a rinascere in ogni istante. La vostra vita dovrebbe essere un susseguirsi di morti e di rinascite, in questo modo rimarreste freschi fino al vostro ultimo respiro. Altrimenti sul tuo essere si accumulerà la polvere e tu in pratica morirai trenta o quarant’anni prima che gli altri se ne rendano conto, e dicano: «Questo poveretto è morto!»
Gli hippy dicevano: «Non credere mai a qualcuno che abbia superato i trent’anni». Di fatto una persona muore proprio intorno ai trent’anni, poi continua a vivere una vita postuma, per altri trenta, quaranta o cinquant’anni, poiché non è mai risorta.
D’altra parte quella degli hippy era solo una reazione: ecco perché non si trovano hippy anziani. Sono morti tutti intorno ai trent’anni e ora continuano a vivere una vita postuma, molto efficiente sulla piazza del mercato. Hanno dimenticato del tutto di essere stati degli hippy: era solo un sogno, che ogni giovane deve attraversare. Attualmente ridono di quel sogno, che ormai è solo un ricordo sbiadito.
Ho ricercato ovunque un hippy anziano: la mia ricerca non ha avuto successo. Non ne esistono per un motivo semplice, che essi ignorano una cosa: il problema non è reagire contro la società. Il problema è riuscire a trasformarti interiormente, apprendere l’alchimia di come morire quietamente in ogni istante e permettere all’energia di risorgere in ogni istante… proprio come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Questa metafora è una delle più potenti e significative. Non mi sono mai imbattuto in un’altra metafora altrettanto forte e significativa. Rappresenta l’intera filosofia della religione: morendo e rinascendo, rimani sempre fresco e fluido; in questo caso non ti limiti a invecchiare, cresci interiormente, evolvi e maturi.
L’invecchiamento non richiede grandi qualità: tutti gli animali invecchiano, tutti gli alberi invecchiano. Solo l’uomo ha il privilegio, la prerogativa di poter crescere interiormente e rimanere anche in tarda età fresco e giovane, com’era prima dei suoi trent’anni. Colmo di sogni sul trascendente, anche sul letto di morte non si rattrista al pensiero di lasciare questa Terra; al contrario, è molto eccitato dal pensiero del nuovo pellegrinaggio che sta per intraprendere… poiché sa che nessuna morte è una morte: a ogni morte segue sempre una resurrezione. Tutto ciò diventa una verità solo quando la tua ragione e la tua passione saranno diventate un tutto unico; quando il tuo Zorba e il tuo Buddha non lotteranno più tra loro, ma si abbracceranno.

Vorrei che reputaste il vostro giudizio e il vostro appetito come due ospiti nella vostra casa, ugualmente amati.
Di certo non onorereste mai un ospite più dell’altro; poiché chi ne predilige uno perde l’amore e la fiducia di entrambi.
Ho sentito raccontare di un uomo che si era innamorato di due donne: entrambe le donne gli chiedevano di essere rassicurate, chiedevano la sicurezza di essere amate; gli dicevano: «Sii onesto, dichiara chi sposerai tra noi due». Il pover’uomo era in gravi difficoltà; perché una delle due donne era bella, ma molto povera; l’altra invece aveva un aspetto scialbo, ma era ricchissima e, sposandola, sarebbe diventato il padrone delle sue ricchezze. Potete comprendere il suo dilemma.
Tutti e tre stavano facendo una gita in barca, per godersi il sole e il mare, quando la donna ricchissima all’improvviso esclamò: «Ferma la barca, qui in mezzo al mare perché non riesco più ad aspettare! Devi prendere una decisione: devi dirci chi ami tra noi due».
L’uomo doveva essere molto intelligente e rispose: «Che domanda mi fai? Io amo ciascuna di voi più dell’altra!» Ed entrambe le donne si sentirono profondamente soddisfatte.

Quando, tra le colline, voi sedete alla fresca ombra dei candidi pioppi, condividendo la pace e la serenità dei campi e dei prati in lontananza, lasciate che il vostro cuore dica in silenzio: «Dio riposa nella ragione».
E quando sopraggiunge la tempesta, e il vento possente squassa la foresta, e i tuoni e i fulmini proclamano la maestà del cielo, lasciate che il vostro cuore dica con stupore: «Dio si muove nella passione».
E poiché voi siete un alito nella sfera di Dio, e una foglia nella foresta di Dio, anche voi dovreste riposare nella ragione e muovervi nella passione.
È questa la grande sintesi necessaria all’uomo – e ne ha bisogno immediatamente – perché l’umanità del passato si è lasciata sfuggire questa sintesi, questa sincronicità. Io invece voglio che la mia gente goda del divino in ogni situazione possibile: quando è giorno, il divino è luce; quando è notte, il divino è tenebra… non create alcun conflitto!
Quando il tuo essere non sarà più un campo di battaglia, diventerai un tempio e non avrai bisogno di acquistare una statua di Dio per esporla nel tempio. Da sempre il divino vivente penetra in colui che si trasforma in un luogo santo, diventando consacrato.
Voi avete tutti gli strumenti necessari. Avete tutte le possibilità richieste. Se vi lascerete sfuggire l’opportunità, solo voi ne sarete responsabili!
Il divino aspetta proprio davanti alla tua porta, ma nella tua interiorità c’è un tale caos che a nessuno piacerebbe entrarci. Inoltre, se anche il divino bussasse alla tua porta, non potresti udirlo… perché nella tua interiorità accade di tutto, il conflitto è enorme, al punto che non riesci ad ascoltare il leggero battito alla porta. Né esiste alcun campanello elettrico squillante, che il divino possa premere… usa ancora l’antico metodo di bussare con le nocche della mano. Questo gli fa capire se ti sei preparato e se sei pronto a riceverlo, oppure no. Sei diventato un anfitrione, così che il divino possa diventare un tuo ospite?

Osho: Gibran Il Discorso 3






venerdì 27 marzo 2020

OSHO


Mohini Murti
“Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non dò nessuna filosofia di vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. E il mio approccio inizia con una deprogrammazione. Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di deprogrammazione. Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta, perché non ti appartiene. Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere… ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti. Chi viene da me, anche se è cristiano, non lo sarà più; anche se è un hindu, non lo sarà più; anche se è mussulmano, non lo sarà più. Io mi limito a ridare a ciascuno la propria innocenza, la propria umanità, la propria purezza, la propria individualità. Il mio lavoro tende essenzialmente a distruggere i condizionamenti di quanti vengono da me. Ed è un lavoro semplicissimo, perché nessuno di quei condizionamenti ha basi logiche, nessuno si fonda sull’intelligenza. Sono tutte superstizioni, sorrette da impalcature logiche, ma quella logica è falsa. Non esiste nulla di autentico. Il mio lavoro fondamentale è questo: renderti un individuo, non un semplice ingranaggio del sistema, non una particella della massa. Voglio darti un’integrità, una libertà dell’anima, in modo tale che tu non sia più vittima di alcuna schiavitù, che sia cristianesimo, induismo, ebraismo: per la prima volta sarai semplicemente te stesso. A quel punto entrerà in gioco la tua ricerca della verità, la tua indagine nella verità. E ricorda, tutte le risposte che ti sono state date da altri non potranno mai salvarti. Solo la tua risposta, quella che troverai con le tue mani, con la tua ricerca, potrà liberarti dall’ignoranza, dall’infelicità, dall’angoscia.”

“Trasforma la tua vita in una ricerca. Interrogati sui valori che hai accettato. Interrogati su tutto ciò in cui sei stato portato a credere. Interrogati su ciò che è stata la tua vita fino a questo momento. Interrogati sul tuo vivere come un automa, sulla tua esistenza meccanica.”

“Nessuno mai è stato d’accordo con gli individui che hanno detto la verità. Le menzogne sono dolci. Le menzogne fanno comodo, sono convenienti. La verità non accetta compromessi. Sei tu a dover cambiare, a doverti adattare alla verità. La verità non cambia, non si adatta alla tua convenienza. Le menzogne si comportano diversamente: sono disposte a cambiare a seconda di quello che fa comodo a te. Per questo le menzogne hanno dominato l’umanità, mentre la verità è stata crocifissa. Le menzogne sono state incoronate e la verità è stata condannata a morte. La situazione non è affatto cambiata; è sempre la stessa. Basta che tu dica la verità e tutti sono in collera con te. Basta che tu dica la verità per irritare tutti coloro che vivono comodamente nelle menzogne. Hai turbato la loro pace, hai interrotto il loro sonno, hai disturbato i loro dolci sogni.”


“Che origine ha il tuo passato? Ti è stato tramandato dai tuoi genitori, dal tuo sistema educativo, dai tuoi leader religiosi, dai tuoi testi sacri. Ma ti è stato consegnato; non è frutto della tua ricerca, della tua esperienza. E tutto ciò che non è tua esperienza è semplicemente un peso che ti impedisce di volare nel cielo sconfinato, verso le stelle. Ogni generazione continua a dare le proprie malattie alle nuove generazioni. La chiamano saggezza ma ciò che era saggio ieri, oggi non è altro che stupidità. Ogni generazione continua a tramandare la propria follia alla generazione successiva. La follia ha continuato ad accumularsi, ed è per questo che l’uomo è caduto sempre più in basso. Per secoli non abbiamo fatto altro che apportare miglioramenti alla pazzia che ci viene tramandata. E abbiamo usato belle parole per descrivere quella pazzia, per cercare di mascherare la realtà. E non solo siamo riusciti a mascherarla, ma ci siamo perfino autoconvinti a venerarla.”

“I passatempi non possono certo trasformarti, non possono renderti più consapevole. Al contrario, ti aiutano a restare inconsapevole per un’ora o due, ti permettono di dimenticare le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri, le tue ansie, ti puoi perdere completamente. Fateci caso: col passare dei secoli, l’uomo ha dovuto continuare a inventare nuovi svaghi, nuovi passatempi, perchè ha sempre più bisogno di diventare inconsapevole. L’uomo ha paura di diventare cosciente, perchè ciò significa subire una metamorfosi.”

“L’uomo non è altro che una ferita profonda che non si sa come guarire. Ognuno cerca di nascondere la propria ferita. Sorridi per nascondere le tue lacrime e cerchi di dimostarre agli altri che tutto va per il verso giusto. Ma tutti sanno che le cose non vanno affatto bene. Ognuno mostra una maschera che in realtà non gli appartiene. Nessuno vuole scoprirsi e svelare la propria sofferenza; tutti vogliono apparire felici e soddisfatti. Ma senza insoddisfazione non c’è progresso; senza insoddisfazione, non c’è crescita; senza insoddisfazione non c’è desiderio di raggiungere le stelle. La soddisfazione è per le anime meschine. Questo è ciò che vi hanno insegnato le religioni: va tutto bene; devi essere soddisfatto della tua vita. Anche se c’è un po’ di sofferenza, è solo una prova della tua fede. Passa attraverso i momenti di sofferenza, ma non essere insoddisfatto: tutto va bene. A causa di questi insegnamenti, l’uomo è rimasto ritardato mentalmente. Hai bisogno di provare una divina insoddisfazione. Solo così può sorgere in te un anelito irresistibile a superare te stesso, a superare la tua cosiddetta conoscenza, la tua cosiddetta morale, la tua cosiddetta società. L’anima meschina si accontenta di quello che ha: una moglie, due o tre bambini, una casa, un negozio, di tanto in tanto un pic-nic e ogni domenica al cinema… questa è la vita per te, e ne sei soddisfatto; tutto va per il verso giusto. Ma secondo me questa non è vita. Stai ingannando te stesso. Il tuo potenziale è ben altro: puoi far sbocciare una miriade di fiori nel tuo essere, puoi dar nascita alle stelle. Hai solo bisogno che qualcuno ti stimoli, ti infiammi con un anelito così intenso che niente possa più soddisfarti. Anche se dio diventasse una tua proprietà, il vero ricercatore del divino chiederebbe: “E ora? Voglio superare anche dio. Dio non può essere la fine del viaggio”. Soltanto un orizzonte lontano può aiutarti a crescere, ad elevarti. Devi essere profondamente insoddisfatto di tutte le trivialità. La gente si accontenta di tutto… certo, ci si sente sicuri, è più comodo essere simili ad uno stagno che ad un fiume; non c’è pericolo di smarrirsi in un deserto, non c’è pericolo di perdere il cammino, si è contenti di tutto. Ma lo stagno è morto, il fiume è vivo. Lo stagno continua a diventare sempre più sporco e fangoso, mentre il fiume rimane pulito. Il flusso delle sue acque lo mantiene fresco e limpido. L’uomo dev’essere come un fiume.”

“Quelli che l’uomo ha considerato gioielli e ornamenti, non sono altro che le sue catene; quella che ha considerato la sua casa, non è altro che una prigione; quella che considera la sua famiglia, non lo aiuta a crescere, bensì lo rende un ritardato mentale. Quelle che secondo l’uomo sarebbero religioni – che in teoria dovrebbero aiutare l’uomo ad avvicinarsi a dio – sono l’unico ostacolo che gli impedisce di cercare dio. È un anelito divino che ti spinge a superare tutti questi ostacoli e a dirigerti verso il cielo ignoto, alla ricerca dell’Impossibile. Questa ricerca dell’Impossibile ti permette di trovare te stesso.”

“Nel mondo, è semplicemente la stupidità a generare tanta infelicità: siamo costretti ad adeguarci a determinati modelli, ma questi modelli non hanno alcun rispetto per gli individui. Sono frutto della comprensione dell’individuo medio, ma la “media” è un concetto matematico che non ha nulla a che vedere con la vita. Provate a dare a tutti un paio di scarpe di misura “media”: alcuni le porteranno in mano perchè sono troppo grandi, ad altri staranno talmente piccole che sembrerà loro di morire. Chiunque si prenda la responsabilità di dominare le persone si comporta molto disumanamente, perchè degrada gli esseri umani, li priva della loro unicità, abolisce ogni differenza: obbliga tutti a mettersi le scarpe della stessa misura. Nessuno riesce ad adattarsi. Tutti soffrono. Tutti i vostri principi di vita hanno questo effetto. Se non conosci la tua fonte di energia vitale, finisci inevitabilmente per seguire le regole del guppo di persone tra le quali, per caso, ti sei trovato a vivere. Non fai altro che seguire le masse, ti limiti a fare tutto ciò che le masse considerano giusto. E poichè ti adegui al loro concetto di virtù, vieni considerato un santo. E se vuoi diventare un grande santo, devi adeguarti completamente al loro concetto di virtù. Le masse non permettono a nessun individuo di elevarsi; continueranno ad afferrarlo per le gambe e a riportarlo nella melma in cui loro stesse vivono. Il loro ego si sente ferito se qualcuno diventa un individuo. Le masse rispettano coloro che sacrificano la propria individualità, li considerano santi. E tutti quei santi sono soltanto ombre, cadaveri… non fanno altro, se non corrispondere le aspettative delle masse. Per mantenere la tua rispettabilità, fingi di credere in molte cose che tu stesso consideri inutili, stupide o addirittura pericolose. Un po’ alla volta, appesantito dal fardello di tutti i comandamenti che ti vengono imposti dall’esterno, ti dimentichi completamente di avere il diritto di vivere la tua vita in armonia col tuo essere interiore. Cominci a vivere una vita artefatta, una pseudo-vita, che non può soddisfarti, non può renderti felice, non può arrecarti gioia, nè verità; una vita che finirà per distruggerti, per farti sprecare una grande opportunità che l’esistenza ti ha offerto. Forse nessuno vuole veramente cambiare. Per cambiare, occorre sforzarsi e l’uomo è uno scansafatiche. Cambiare, significa avventurarsi nell’ignoto, e l’uomo è un codardo, che sceglie di rimanere nella dimensione da lui conosciuta. Può anche essere fonte di infelicità, ma per lo meno è conosciuta. L’uomo non uscirà mai dai confini di ciò che conosce perchè, chissà? Ci si potrebbe perdere nell’ignoto. C’è il rischio di non poter più tornare a casa, di non ritrovare più la stessa infelicità, la stessa moglie, lo stesso marito, le stesse angosce e gli stessi problemi. Le masse sono talmente infelici che la loro vita non è altro che una morte lenta. Chi le difende, non rende un servizio all’umanità. Le masse hanno bisogno di individui che le prendano a martellate in testa, per aiutarle a ragionare un poco, di individui che distruggano tutte le loro superstizioni, affinchè possano cominciare a cercare la verità. Le masse vivono una vita insipida, tiepida, nè calda, nè fredda; una vita che non conosce eccessi. Cercano sempre la sicurezza, la via di mezzo. Ma chi si preoccupa troppo della sicurezza e della tranquillità non può essere un esploratore, un inventore. La conoscenza è un fiume sotterraneo; per questo è fredda. Bisogna saper uscire dalle acque tiepide, dalla propria vita insipida, che non è vita, nè morte, ma semplicemente un modo di vegetare, di mantenersi in vita. Dalla nascita alla morte, il tuo unico interesse è questo: come sopravvivere, come essere al sicuro, al riparo da ogni pericolo. Ma dove stai andando? Verso la tomba. Tutte le tue sicurezze ti portano verso la tomba. Prima di arrivare alla tomba, perchè non danzare, perchè non far festa e cantare col cuore traboccante di gioia? Vivi pericolosamente! La morte arriva per tutti, sia per chi vive pericolosamente, sia per chi vive tiepidamente. Esiste un’unica differenza: l’individuo che vive pericolosamente, che vive in modo totale, con intensità, arriva a conoscere la propria essenza immortale. Per costui arriverà il momento di entrare nella tomba ma la morte non arriverà mai. Invece, l’individuo che non ha mai vissuto totalmente, che non è mai entrato in profondità dentro se stesso, per paura del freddo… anche lui un giorno dovrà entrare nella tomba, ma senza aver conosciuto l’essenza immortale della vita. Morirà con le lacrime agli occhi, perchè non è riuscito a vivere la proria vita. Non ha mai vissuto e ora è arrivato il momento di morire. L’individuo che ha vissuto totalmente, sa festeggiare anche la propria morte, perchè per lui la morte è l’ultima sfida dell’Ignoto. Per tutta la vita ha accettato le sfide dell’Ignoto. Ora è pronto a dare il benvenuto alla morte, è pronto a entrare nella morte cantando e danzando, perchè sa che dentro di lui c’è qualcosa di indistruttibile, qualcosa che non muore mai.”

“I governi sono contro di me perché io sono contro di loro. I leader politici sono irritati con me perché dico che sono persone mediocri, perché dico che solo delle persone con una psicologia malata si interessano alla politica e al potere. Le persone che soffrono di un complesso di inferiorità sono quelle che ricercano il potere, che vogliono diventare presidenti o primi ministri. Dovrebbero essere in qualche ospedale psichiatrico, ed invece governano il mondo.”

“Prova a pensare in modo leggermente diverso dalla gente e tutti cominceranno a sospettare di te: c’è qualcosa che non va, sei pazzo. Se fai parte della massa, sei considerato sano di mente. Può darsi che la massa sia in preda alla follia, ma il punto non è quello. Tu devi semplicemente far parte della massa e comportarti come si comportano tutti gli altri. Non sono ammesse eccezioni. Non c’è spazio per l’individualità. Gli individui vengono rinchiusi in manicomio. La gente ha definito pazzo Gautama il Buddha, ha dato del pazzo a Gesù Cristo, ha dato del pazzo a Socrate. Le masse considerano pazzo chiunque non sia parte della follia collettiva, chiunque vada oltre questa follia. Ma quella pazzia è l’unico modo di purificarsi. L’uomo non è un essere ma un processo, non un essere ma un divenire. Il cane nasce e muore cane. La situazione non è necessariamente la stessa per quanto riguarda l’uomo. L’uomo può nascere uomo e morire come Gautama il Buddha. Nessun altro essere, eccetto l’uomo, si evolve tra la nascita e la morte. Ma per raggiungere questo stato devi essere il fulmine che brucia tutto ciò che è marcio in te; devi essere abbastanza pazzo da andare oltre tutte le ipocrisie, tutti i manierismi, tutte le maschere che l’uomo ha creato per rimanere dov’è, per non crescere. La massa, la gente, condannerà tutti i ribelli, tutti gli spiriti ribelli, dirà che sono dei distruttori. Ma per creare bisogna distruggere. Se non si distrugge ciò che è brutto e spregevole, non si può creare la bellezza. Se non si distruggono le menzogne, non si può far posto alla verità. Ma è molto difficile non odiare questo tipo di persone, che disturbano il vostro sonno, le vostre menzogne, comode, convenienti, le vostre consolazioni. È naturale che la gente odi l’uomo di verità: egli è un disturbatore… con le tue menzogne ti senti al sicuro, e all’improvviso arriva lui ad istigare il dubbio in te, a disturbare la tua fede. La verità è sempre in contrasto con i dogmi delle masse. La verità è individuale, e le masse non hanno alcun interesse per la verità. Alle masse importano le consolazioni, le comodità. Le masse non consistono di esploratori, di avventurieri, di individui che si inoltrano nell’ignoto, senza paura, e rischiano la vita per scoprire il significato della loro vita e dell’esistenza intera. Le masse vogliono semplicemente sentir raccontare bugie dolci, comode e convenienti. Senza fare alcuno sforzo, possono rilassarsi in quelle menzogne che servono solo come consolazioni. La folla odia chi vuole essere un individuo, chi vuole seguire un suo cammino particolare, uno stile di vita. Le masse vogliono che tu sia semplicemente “uno di loro”. La tua separazione li rende consapevoli della loro inferiorità. Vogliono che tu sia mite, remissivo, sottomesso. Se in qualche modo le oltrepassi, le superi, non sarai mai perdonato.”

“I valori costituiscono l’unica differenza tra l’uomo e gli animali. Nessun animale vive secondo dei valori; l’animale vive in modo cieco, senza rendersi conto di perchè stia vivendo. La sua energia vitale non è consapevole di se stessa. Molti uomini vivono allo stesso modo: hanno solo le sembianze di uomini, ma in realtà non hanno ancora trasceso l’animale. Sono i valori a indicare che l’uomo ha trasceso l’animale. Ma i valori possono essere di due tipi: possono essere imposti dall’esterno, “tu devi”, oppure avere origine nel tuo essere, “io voglio”. Il primo tipo di valore non è altro che ipocrisia; è una tattica che serve a darti l’illusione di avere trasceso l’animale, mentre di fatto sei caduto più in basso dell’animale stesso. Gli animali per lo meno sono naturali; tu non sei nemmeno naturale. I tuoi valori distorcono la tua natura, stravolgono la tua semplicità, la tua innocenza… ma ti fanno credere, a torto, di essere un uomo. I valori del secondo tipo sono valori autentici. Per scoprirli, devi evitare qualsiasi tipo di imposizione dall’esterno e lasciar posto al tuo essere interiore, alla sua voce delicata e impercettibile. La fiducia nella voce interiore segna l’inizio dell’essere umano.”

*“Dio è la più grande bugia mai inventata dall’uomo. Non esiste alcun creatore; la creazione in se stessa basta e avanza, non ha bisogno di un agente esterno che la crei. Nel momento in cui accetti un agente esterno, entri in un circolo vizioso. Perché il ragionamento diventa: “Come può l’esistenza esistere senza essere stata creata da qualcuno?”. Questo è il ragionamento di tutte le religioni. Se accetti il loro ragionamento poi nascerà la domanda: “Chi ha creato dio?”. E se dio può esistere senza essere stato creato, allora che problema c’è? Anche l’esistenza può esistere senza essere stata creata. L’uomo si sente così impotente, ha così paura della morte, ed è così oberato dai problemi della vita… inoltre è stato allevato da un padre, da una madre, e quelli erano tempi meravigliosi; senza responsabilità, senza preoccupazioni, c’era qualcuno che si prendeva cura di lui. Quell’infanzia psicologica è proiettata in tutte le religioni; Dio diventa il padre, e ci sono alcune religioni in cui Dio diventa la madre. È soltanto una proiezione psicologica di un bambino. Non ha alcun fondamento nella realtà. Per cui, quando hai paura, quando sei in difficoltà, inizi a cercare aiuto. Quando dichiaro che Dio non esiste, questo non significa che bisogna saltare all’opposto, all’ateismo. Per gli atei negare Dio significa che il mondo è solo materia e nient’altro. Io affermo al tempo stesso che esiste un’essenza divina, e gli atei non concorderanno su questo punto. A me piace chiamarla “pura consapevolezza”. Oppure se sei proprio affezionato alla parola “dio” chiamala “essenza divina”. Ma non farne un nome, fanne una qualità. Perchè nel momento in cui ne fai un nome, lo uccidi, ne arresti la crescita; i nomi non crescono, solo i verbi crescono.”

“Il Cielo senza la Terra sarebbe vuoto; la Terra senza il Cielo sarebbe morta. Quando Terra e Cielo sono insieme, nasce una danza nell’esistenza.”

“Se parli e sei in contatto con la gente in continuazione, dimentichi il tuo volto originale, perché sei costantemente costretto a indossare maschere. Parli per ventiquattr’ore, usando parole, e lentamente cominci a credere in loro, nel loro suono. Perché le persone parlano? Per nascondersi dietro al rumore: non riescono a sopportare il silenzio, diventa intollerabile. Piuttosto parlano con se stesse, devono parlare: le parole le tengono in qualche modo aggrappate alla loro personalità; quando le parole scompaiono, cominciano a precipitare nel’impersonale e ne hanno un’estrema paura, un vero terrore. L’impersonale è la tua realtà; tu hai paura di quella realtà e ti aggrappi alle illusioni create dalle parole.”

“Se dici: “Conosco me stesso”, cosa intendi dire? Come puoi conoscere veramente te stesso? In questo caso chi sarà colui che conosce e chi sarà colui che viene conosciuto? La conoscenza infatti implica una divisione. Chi ha conosciuto chi? Sei tu ciò che viene conosciuto oppure sei colui che conosce? Se sei colui che conosce, in questo caso rimani ancora sconosciuto. L’autoconoscenza è impossibile. Ma perchè è sempre stato detto: “Conosci te stesso”? È stato detto perchè solo attraverso lo sforzo di conoscere se stessi si arriva alla dimensione dell’inconoscibile. Questo non vuol dire che puoi conoscerti, non farti ingannare. Nessuno si è mai conosciuto, nessuno mai si conoscerà. E tutti coloro che hanno conosciuto lo sapevano: ciò che è vasto, immenso, il Supremo, rimane inconoscibile. Si insiste: “Conosci te stesso!” solo per portarti ad un punto da cui improvvisamente diventi consapevole che questa è la porta dell’inconoscibile. Solo facendo degli sforzi per conoscere te stesso, arriverai a consocere l’inconoscibile. E quando dico che arriverai a conoscere l’inconoscibile, non intendo dire che lo conoscerai. Affatto! Ci entrerai dentro. Non è mai una consocenza, è un salto.”

“Quando sei sveglio vedi tutt’intorno a te la morte. Ecco perchè viviamo di sogni, di sonno, di tranquillanti, di narcotici, di sostanze intossicanti, per non affrontare questa realtà. Ma chi è alla ricerca della verità non pensa in termini di felicità o sofferenza. La sua felicità o la sua infelicità non hanno importanza. “Devo conoscere la verità. Anche se è doloroso, anche se porta all’inferno, sono pronto a passarci attraverso. Dovunque essa porti, sono pronto ad andarci”. Questo mondo che vedi intorno a te non è reale. Non dico che non esiste. Esiste, ma lo vedi attraverso una patina di sogno, di inconsapevolezza. Lo guardi e lo interpreti a modo tuo; sei come ubriaco. Tutti coloro che sono svegli hanno un mondo in comune: l’esistenza. Mentre tutti coloro che sono addormentati e sognano hanno ognuno un proprio mondo privato. Quando la consapevolezza diventa perfetta, questo mondo che hai creato nella tua mente semplicemente scompare. Un altro mondo ti viene rivelato. Maya scompare, l’illusione scompare. L’illusione esiste a causa del tuo sonno, della tua inconsapevolezza. Una mente che sogna non può vedere la verità; trasformerà anche la verità in un sogno. Io dico una cosa e tu ne senti un’altra, o la interpreti in modo tale che non possa disturbare il tuo sonno. La mente ti fornisce immediatamente un’interpretazione. Ma la mente non appartiene a te, è un prodotto sociale. La società è una struttura creata dall’uomo e si è organizzata come se ogni cosa fosse statica; ha inventato convenzioni morali e codici come se tutto fosse fermo, immutabile. Ecco perchè le convenzioni morali perdurano per secoli e secoli. Tutto cambia ma continuano a esistere regole morte. Ma la vita non è statica: è un eterno fluire. Se osservi da vicino, vedrai che le cose di per sè non esistono: ogni cosa è un processo, ogni cosa è in continuo divenire. Ogni cosa fluisce e si trasforma, nulla è statico. Perchè esiste tanta frustrazione nel mondo? Perchè tutti si aspettano cose durevoli. E il duraturo non è nella natura delle cose. La natura della realtà è il cambiamento. La permanenza è illusione.”

“L’infelicità del mondo può essere spiegata molto semplicemente: tutti sono stati forgiati, modellati, plasmati da altri e nessuno si è mai curato di scoprire cosa avrebbe dovuto essere se avesse seguito la propria natura. Nessuno ha dato nemmeno una possibilità all’esistenza. Nel momento stesso in cui un bambino nasce si comincia a guastarlo, con tutte le buone intenzioni, è ovvio. Nessun genitore lo fa consciamente; è stato condizionato a sua volta e ripete lo stesso schema con i figli perchè non conosce altro. Un bambino disobbediente viene sgridato in continuazione, mentre il bambino obbediente viene continuamente elogiato: lo ricompensiamo per essere finto. Chi è fasullo viene accettato, perchè si integra perfettamente in una società finta. Ma avete mai sentito di un bambino obbediente che sia diventato famoso a livello mondiale per la sua creatività? Avete mai sentito di un bambino obbediente che abbia conseguito il Nobel in qualsiasi campo: letteratura, pace, scienza? Il bambino obbediente diventa semplicemente parte della massa. Tutto ciò che viene aggiunto all’esistenza viene aggiunto dai disobbedienti.”

“La filosofia del “pensiero positivo” implica l’essere falsi, ed è ciò che viene insegnato a molte persone nel mondo. Significa essere disonesti, vedere una cosa e negare di averla vista; significa ingannare se stessi e gli altri. Costoro non sanno niente dell’alchimia interiore. Non cominciare mai dall’oro: se hai già dell’oro, che bisogno hai di una trasformazione? Devi cominciare con il metallo grezzo, quel metallo base dev’essere trasformato in oro: è tutto ciò che hai, è ciò che sei! Il veleno dev’essere trasformato in nettare. Comincia dal negativo. Se cominci con il positivo, come insegna il cosiddetto “pensiero positivo”, diventerai falso. Cosa farai? Come fare a iniziare con la gioia? Potrai anche inziare a sorridere, ma i tuoi sorrisi saranno dipinti: esisteranno solo sulle labbra, saranno superficiali. Comincia dal negativo e non dovrai affatto pensare al positivo. Se ci vai dentro a fondo, alla sua radice più profonda, all’improvviso accade un’esplosione; il negativo scompare e arriva il positivo: in realtà c’è sempre stato, nascosto dietro al negativo. Il negativo era un rifugio, era necessario in modo che tu potessi diventare abbastanza degno da ricevere il positivo. La New Age è solo una moda transitoria destinata a scomparire come gli altri fenomeni simili, e non è assolutamente in grado di trasformare gli individui. Io non appartengo a nessun movimento; ciò che faccio è qualcosa di eterno che va avanti da quando il primo umano è apparso sulla Terra e continuerà fino all’ultimo. La ricerca della verità e dell’essere non ha etichette, è atemporale, è un fenomeno immenso. Nella storia del mondo sono apparsi molti “illuminati” che hanno contribuito a migliorare l’umanità, e altri ne verranno. Si tratta di un processo che esiste da sempre, è il cuore stesso dell’evoluzione.”

“Carità in realtà non è altro che una bella parola per mascherare una struttura sociale basata sullo sfruttamento. Perchè i poveri sono poveri, in primo luogo? Se hai davvero interesse a distruggere la povertà, devi andare alle radici, altrimenti stai solo prestando attenzione ai sintomi: dare cibo e vestiti ai poveri in che modo li aiuterà? Li manterrà solo a un livello di minima sussistenza e permetterà agli interessi costituiti di continuare a sfruttarli. Vi accorgete del circolo vizioso? I capitalisti donano alla chiesa, la chiesa continua ad aiutare i poveri a sopravvivere, perchè c’è sempre bisogno di manovali e schiavi. Il padrone nutre sempre i suoi schiavi: la puoi chiamare carità? Se non dai da mangiare al tuo cavallo, alla tua mucca, perderai il capitale; se non dai da mangiare ai poveri, il capitalista scompare: chi lavorerà per lui? E chi sfrutterà? Questo è un gioco molto astuto, il ricco continua a donare alla chiesa una piccola parte di ciò che acquisisce sfruttando. La chiesa continua ad allevare orfani, aborigeni, povera gente, mantenendoli ad un livello di sopravvivenza: occorre che siano vivi, perchè senza di loro l’intero sistema crolla. Quindi da un lato il capitalista continua a donare denaro in carità; dall’altro continua a sfruttare i poveri e tra queste due parti, il prete ha la sua percentuale. È un mediatore, ragion per cui se la passa bene. Nel mondo ci sono milioni di missionari che in nome della carità prestano un enorme servizio agli sfruttatori. In migliaia di anni la povertà avrebbe dovuto scomparire, ciò che hanno fatto invece tutti quei “benefattori” è nutrire la povertà. Il servizio reale sarebbe dire ai poveri: finora vi hanno sfruttato, ora ribellatevi contro gl interessi costituiti!”

“La vita deve essere penetrata, questo è il solo modo per conoscerla. Non in laboratorio, non scavando nelle sue cellule, non analizzandone gli elementi: questi sono i costituenti della vita, ma la vita è ben più che la somma totale delle sue parti. Nel mondo delle macchine il tutto è esattamente la somma totale delle parti, non c’è niente di più. Un orologio non è niente di più delle sue parti messe in un certo modo che funziona: togli le sue parti e il funzionamento scomparirà. Ma se rimetti insieme le parti, ricomincerà a funzionare. La vita è totalmente diversa dalle macchine. Se tagli un uomo a pezzi, la vita scomparirà e non potrai più rimettere insieme quelle parti; e anche se bene o male ci riuscissi, la vita non ricomparirebbe. La vita non è soltanto la somma delle sue parti, è qualcosa di più, qualcosa in aggiunta: e quel di più è l’essenza reale del tuo essere. Qualcuno suona la chitarra, una bella musica. Lo scienziato si soffermerà sulla chitarra, non sulla musica. Penserà: “Da dove arriva?”. Sarà interessato alle dita del musicista e allo strumento. Analizzerà lo strumento e troverà del legno, delle corde; questo e quell’altro: ma tutto questo non è la musica! La musica è qualcosa di più: le mani del musicista e la chitarra sono semplicemente un’opportunità per ciò che sta oltre di discendere sulla Terra.”

“Quando un bambino è costretto con la forza a diventare un hindu, un cristiano o un musulmano, l’essenza più intima del suo essere si ribella: oppone resistenza. E quando qualcosa ti viene imposto con la forza, per quanto bello possa essere, diventa una cosa disgustosa. Dio dev’essere ricercato in libertà, non tramite un qualsiasi condizionamento. Invece, le persone che si dicono “religiose” continuano a condizionare le persone, distruggendo la loro stessa spinta profonda. Prova a pensarci: vai in un giardino, guardi gli alberi e i fiori e ti senti estremamente felice. Se però vieni costretto a farlo, e un poliziotto ti seguisse puntandoti contro una baionetta, dicendo: “Guarda le rose e godine la fragranza!”, cosa accadrebbe? Le rose sarebbero le stesse, ma come potresti goderne quando un uomo ti sta alle spalle e te lo ordina? In un mondo migliore, a ogni bambino dovrebbe essere permesso di crescere libero da qualsiasi insegnamento religioso. Il mondo non ha bisogno di cristiani, hindu e buddhisti; ha certamente bisogno di persone religiose e per religiose intendo persone consapevoli del fatto che il mondo non è solo materia, il mondo è qualcosa di più. I bambini sono estremamente percettivi, molto sensibili; se le cose non vengono imposte loro, si muoveranno spontaneamente. Agli occhi di un bambino tutto assume una fragranza misteriosa; quel profumo misterioso è l’unica divinità che esista.”

“L’uomo è alla perenne ricerca del paradiso perduto: da qualche parte, nei più profondi recessi di ogni essere umano, persiste la nostalgia. Ci sono molti sciocchi che hanno cercato il Giardino dell’Eden: alcuni pensano che si trovasse a Babilonia, altri che si trattasse del continente di Atlantide, sprofondato nell’oceano… si tratta di un’assoluta stupidità. Il Giardino esiste in te. Adamo non è stato espulso dal Giardino dell’Eden, si è addormentato. Il peccato originale non è altro che questo: ti sei dimenticato chi sei.”

“Noi ci inganniamo. È come se ogni onda dell’oceano concepisse se stessa come qualcosa di separato dall’oceano. Vi sono tante onde, e ognuna di esse appare diversa. La mia onda è più alta della tua, o più bassa della tua, la tua onda sta morendo, e la mia onda è giovane e ascendente; la tua onda ha raggiunto la riva e io sono lontano… ma sia che noi pensiamo così o no, siamo la stessa cosa. Le onde non sono altro che oceano che ondeggia e l’oceano ha una profondità immensa; ma per conoscere quell’abisso bisogna tuffarsi in profondità. Se l’onda pensa: “Io sono separata dal’oceano”, morirà; rimarrà nella paura tremante. Se sa di essere parte dell’oceano non morirà: ricadrà nella sorgente, tornerà di nuovo; se ne andrà, tornerà, apparirà e scomparirà, ma non potrà morire. La nascita è un apparire, la morte è scomparire; tuttavia, nè la nascita è l’inizio nè la morte è la fine: l’oceano continua. Avere questa sensazione oceanica è meditazione, è preghiera.”

“L’uomo che conosce se stesso non si preoccupa minimamente di ciò che gli altri dicono. Il tuo ego dipende dall’opinione altrui. Il tuo essere non dipende da nessuno; ecco perchè l’uomo che fonda la sua vita sull’essere è sempre un ribelle, mentre l’uomo che radica la sua vita nell’ego scende a continui compromessi con la società. L’ego ha bisogno del sostegno degli altri, ha bisogno degli altri come puntelli: maggiore è il numero di persone a cui piaci, più il tuo ego risplenderà e si raffinerà. La mente moderna si preoccupa tantissimo dell’apparire. Come mai? Perchè abbiamo perso qualsiasi senso del nostro essere. Viviamo in una condizione ribaltata: il Reale è dimenticato, e l’irreale finge di essere Reale. Ora tutto ciò che abbiamo è l’ego, e l’ego ha bisogno del sostegno degli altri: se non appaghi le aspettative che hanno su di te, ti toglieranno il loro appoggio. E più appaghi le loro aspettative, più diventi uno schiavo: fai qualsiasi cosa vogliano che tu faccia; sei obbediente e remissivo, continui a scendere a compromessi. Che qualcosa ti piaccia o no, non ti interessa; la sola domanda è: agli altri piace? Se vogliono che tu sorrida, sorridi; quel sorriso potrebbe essere falso, non è importante, visto che agli altri piace. E nel momento in cui sono compiaciuti del tuo sorriso, ti amano; e quando ti amano, ti daranno attenzione, ti rispetteranno. Appagheranno il tuo bisogno di essere necessario. In questo si riassume l’intero processo che chiamiamo la nostra vita. E se questa vita resta una costante e perenne frustrazione, non dovrebbe meravigliare più di tanto. La vostra esistenza non è altro che un’imitazione, eppure vi ci aggrappate con tutte le vostre forze. Se non lasciate quella presa, l’originale, il volto reale del vostro essere, non potrà manifestarsi.”

“Le masse non possono accettare la verità, perchè vivono nelle menzogne. E hanno vissuto nelle loro menzogne così a lungo che per loro non sono più tali, ci credono veramente. E ogni volta che qualcuno afferma qualcosa di diverso da ciò che le masse credono, in loro si scatena una confusione enorme, e nessuno vuole essere confuso. Chi lo fa genera nelle masse un tremito interiore, un dubbio terribile, e nessuno vuole vivere nel dubbio. Se avessero conosciuto la verità, non esisterebbe alcuna paura; ma le masse non conoscono alcuna verità, si sono limitate a credere. Le masse vivono una sorta di esistenza non individuale. Vivono come pecore; pertanto ogni volta che un uomo come Gesù o il Buddha è presente e afferma la sua individualità, la sua ribellione, la sua libertà, è naturale che sia disprezzato. Le masse si spaventano, le loro fondamenta vengono scosse; se Gesù ha ragione, l’intero schema di vita delle masse dovrà cambiare. È un lavoro immane, e la gente ha investito troppo nella propria schiavitù. Nel momento in cui ti imbatti in un Buddha perdi tutta la tua dignità, ti senti umiliato. Se sei intelligente, coglierai quell’occasione per elevarti: riconoscerai che fino a questo momento hai vissuto nell’ignoranza, addormentato, e proverai riconoscenza per il Buddha, visto che la sua presenza è diventata un raggio di luce nella tua buia notte dell’anima; ma questo tipo di intelligenza è rarissima. La gente è stupida, è testarda; reagisce immediatamente. Anzichè elevarsi, anzichè cogliere la sfida data dalla vetta che il Buddha incarna, lo distruggono, annientano Gesù, così da poter ricadere nel proprio sonno, e sognare tutti i propri presunti sogni edificanti.”

“La società ti ha ipnotizzato; ha ottuso i tuoi sensi, ti ha avvelenato. Ha bisogno di macchine abili ed efficienti; non vuole esseri umani: ti ha ridotto a una macchina. Tu sei un ottimo impiegato, un bravo soldato, un abile capostazione o un preciso burocrate: sei stato ridotto a qualcosa di utile, sei una merce. La società non vuole la tua intelligenza, la tua consapevolezza; ha bisogno di persone efficienti, ma prive di intelligenza; permette l’esistenza dell’intelligenza solo in funzione dell’efficienza, ma non permette mai alla tua intelligenza di crescere fino al massimo delle sue potenzialità; in quel caso sarebbe così ribelle, così rivoluzionaria da infiammare gli animi! E la società è così marcia che non può permettere l’esistenza di un simile fuoco nelle persone, non può concedere tanta libertà alla gente. Ha bisogno di persone morte, ottuse e prive di intelligenza, solo così potranno continuare a lavorare per favorire gli interessi di altri: dei preti, dei politici! La società ha bisogno di milioni di schiavi. E tu devi ribellarti contro questo stato di cose. Sii autentico, sii sincero con te stesso! Dichiara la tua verità, qualsiasi sia il prezzo da pagare. Perfino se la vita diventa un rischio, rischia; poichè la verità è di gran lunga più preziosa di qualsiasi cosa: la verità è la vita reale. Rischia ogni cosa, ma sii autentico! Qualsiasi cosa sei rispettala! Non permettere a nessuno di manipolarti, non permettere a nessuno di renderti schiavo. L’uomo che si rispetta è autentico; non può scendere a compromessi: preferirà morire, ma resterà fedele alla sua verità. Rischia tutto ciò che hai, poichè tu non possiedi nulla; credi solo di possedere: in realtà tu sei un nulla. Qualsiasi cosa tu abbia fatto finora, e tutto ciò che stai facendo è futile; lascia che questo sedimenti nel tuo cuore il più profondamente possibile. Il denaro non sarà d’aiuto, la fama non servirà, il potere sarà del tutto inutile: la morte verrà e tutto ciò ti verrà portato via. E cosa importa quanto denaro avrai accumulato? Nel mondo, la sola cosa reale è quanto essere hai conseguito.”

“Tutte le qualità di Dio descritte dalle nostre religioni non sono le qualità di Dio, ma della nostra esperienza di Dio. Non appartengono al divino in quanto tale, sono solo le nostre percezioni. Il divino in se stesso è inconoscibile. Si può dire che contiene tutte le qualità, oppure che non ne contiene nessuna. La cornice è nostra: il divino in se stesso non possiede nè limiti, nè attributi. Facciamo un esempio: noi possiamo vedere il cielo attraverso una finestra. La finestra fornisce la cornice al cielo, ma il cielo in sè non ha cornice: é infinito. Solo la finestra gli dà una cornice. Tutte le religioni sono sempre state in contrasto tra loro discutendo semplicemente sull’ampiezza delle proprie finestre. Ma il cielo è lo stesso da qualsiasi finestra lo si guardi! Se riuscissimo a distruggere le nostre finestre, potremmo conoscere il divino nella sua assenza di attributi, andremmo aldilà delle definizioni, e solo allora cesserebbero le proiezioni umane. Non potete mettere a nudo la realtà finchè non avrete messo a nudo voi stessi. Quando vedremo aldilà delle finestre, ci accorgeremo che il cielo è senza limiti. Non può essere definito. Ogni parola è irrilevante, ogni teoria si rivela inadeguata. E una volta conosciuto l’infinito, diventi l’infinito. Noi siamo ciò che conosciamo, quel che sentiamo dentro di noi. Una volta conosciuta l’esistenza priva di confini, in un certo senso sei diventato infinito.”

“Noi non vediamo mai ciò che è: vediamo sempre i nostri sogni proiettati su ciò che è. Imponiamo i nostri sogni alla realtà. La mente che sogna crea intorno a sè un mondo che non è reale. È ciò che si intende per “maya”, illusione. Dicendo “illusione” non si intende che il mondo non è. È, ma è un’illusione il modo in cui noi lo vediamo. Ciò che vediamo non esiste. Ognuno proietta se stesso. Noi creiamo un mondo intorno a noi, e ciascuno vive nel suo mondo; vi sono tanti mondi quante sono le persone che sognano. Io non sono lo stesso per ciascuno di voi; ciascuno di voi proietta su di me qualcosa d’altro. Ma io sono uno solo, per quanto mi riguarda. Questa è una sorta di sonno. Hai intorno a te un recinto di proiezioni, idee, nozioni, concezioni, interpretazioni. Sei un proiettore che continua a funzionare, a proiettare cose che non esistono se non dentro di te, e il tutto diventa uno schermo. Perciò non puoi mai essere cosciente, da solo, che sei immerso in un sonno profondo. Quando qualcuno è destato, non è che il mondo reale scompaia, ma scompare completamente solo il mondo che egli conosceva prima del suo risveglio. Al suo posto viene un mondo completamente nuovo, un mondo oggettivo. La colorazione, la forma che tu gli avevi dato, tutti i significati e le interpretazioni che gli avevi conferito secondo la tua mente che sognava, ora non sono più.”

“La domanda “Chi sono?” è un interrogativo da contemplare; nessuno può dargli una risposta al posto tuo, e nessuna risposta data da qualcun altro può diventare la tua. È una di quelle domande che non è realmente una domanda, bensì un mistero. Certo, puoi continuare a porla agli studiosi, e qualche stupido tra loro ti dirà: “Tu sei Dio, sei l’anima, sei questo e quest’altro, sei la consapevolezza eterna, l’essere immortale”. Ma pensi che tutte quelle parole avranno un qualsiasi significato per te? Saranno parole vuote. Questa non è una domanda da porre, è un interrogativo in cui immergersi. La conoscenza non è frutto delle scritture, non può essere insegnata. Io conosco la risposta, ma la mia risposta sarà sempre mia: non potrà mai diventare la tua. La puoi ripetere come un pappagallo, ci puoi credere, ma non ti trasformerà; nessuna informazione porterà mai alcuna trasformazione. Ci sono persone che vivono sulle tue domande; i pandit, i preti, gli studiosi, i professori… tutto il loro buisness si fonda sul continuare a fornire risposte alle tue domande. Non chiederlo a me, chiedilo a te stesso. Ma quando inizi a chiedere al tuo stesso essere: “Chi sono?”, la tua mente inizierà a fornirti un’infinità di risposte. Se sei cristiano, ti darà risposte cristiane; se sei hindu, ti darà risposte hindu; se sei buddhista, ti darà risposte buddhiste: tutte quelle risposte sono false. La tua mente non fa che proiettare se stessa: interferisce in continuazione con la realtà, la colora, le dà una struttura e delle forme che non le sono proprie. La tua mente non ti permette mai di vedere ciò che è; ti permette di vedere solo ciò che vuole farti vedere. Quando avrai distrutto tutte le risposte date dalla mente, e la mente sarà vuota e non avrà più alcuna risposta da dare, in te affiorerà la risposta”

“Tutti i grandi maestri del mondo hanno ripetuto solo una cosa nel corso dei secoli: “Abbiate la vostra mente e la vostra individualità. Non siate parte della folla, non siate una ruota dell’ingranaggio di una società malata. Siate individui, siate sulle vostre gambe. Guardate la vita con i vostri occhi. Ascoltate la musica con le vostre orecchie”. Noi invece, non facciamo niente con le nostre orecchie, i nostri occhi, le nostre menti: tutto ci viene insegnato e noi lo seguiamo. Il problema non è imparare come diventare naturali: il problema è come disimparare a essere innaturali. Ciò che è naturale è sempre presente, nascosto sotto l’immondizia. Tolto l’innaturale, il naturale affiora da sè.”

“Una persona che sa stare sola, non è mai sola. Le persone che non sanno stare sole, sono sole.”

“Tu hai due centri. Un centro tuo, che ti è dato dall’esistenza stessa: questo è il sè. E l’altro creato dalla società: questo è l’ego. È una cosa falsa ed è in se stesso un grandissimo stratagemma. Attraverso di esso la società ti controlla: devi comportarti in un certo modo, perchè solo in questo caso la società ti apprezza. Devi camminare in un certo modo; devi ridere in un certo modo; devi assumere un certo comportamento, avere una morale, un codice. Solo così la società ti apprezzerà, e se ciò non accade, il tuo ego ne sarà sconvolto. E quando l’ego viene scosso, tu non sai più chi sei. Gli altri ti hanno dato quell’idea. Tu prendi dagli altri l’idea di chi sei, non è un’esperienza diretta. Quell’idea è l’ego. Il reale può essere conosciuto solo attraverso il falso, quindi l’ego è necessario. Bisogna passarci attraverso. È una disciplina. Il reale può essere conosciuto solo attraverso l’illusione. Non potete conoscere la verità direttamente. Prima dovete conoscere ciò che non è vero. Prima dovete scontrarvi con il falso: questo incontro, vi aiuterà a conoscere la verità. Se conoscete il falso in quanto tale, la verità sorgerà in voi.”

“Io mi preoccupo della verità, non della legge: e la verità è che voi vivete una vita squilibrata, innaturale. L’Oriente è rimasto monco a causa dei cosiddetti “spiritualisti”. È rimasto povero, privo di scienza e tecnologia, privo di industrie. È diventato letargico, immerso nella povertà e nella pigrizia; ha perso ogni gioia di vivere, perchè: “È solo un sogno, perchè preoccuparsi?”. La gente è affamata, malata, povera, ma: “Si tratta solo di un’illusione. Stiamo solo sognando di avere fame, di fatto non ne abbiamo!”. E l’Occidente ha scelto il materialismo, per cui è ricco di tecnologia, le case sono splendide, le strade, le macchine, gli aerei sono magnifici, ma l’uomo si sente vuoto e privo di significato alcuno. La gente si limita a correre, qualsiasi cosa faccia. Ho visto gente afferrare la propria borsa, riempirla di carte, baciare la moglie (senza rendersi conto se è la loro o quella di qualcun altro) e dare un “ciao” sfuggente ai bambini… questo non è vivere! E dove arriverai mai, correndo così? La fretta è la norma! La velocità è una mania: si va sempre più in fretta. E nessuno si preoccupa di sapere dove stia andando, si deve andare di corsa… e si inventano macchine sempre più veloci. Milioni di persone hanno la stessa macchina, vivono la stessa vita, vedono gli stessi film, gli stessi spettacoli, gli stessi programmi televisivi, leggono lo stesso giornale… non sembra esistere nulla di diverso da fare, da poter essere. Milioni di persone passano il tempo a giocare a carte, a guardare partite di calcio, senza essere consapevoli di ciò che fanno. Se glielo chiedi, ti diranno che stanno “ammazzando il tempo”. Fantastico! Ma mentre tu credi di star ammazzando il tempo, in realtà è lui che sta uccidendo te! Senza una spiritualità non esiste un centro, l’uomo si disgrega: l’uomo occidentale è parziale. Il mio sforzo è creare un uomo integro. Per me il solo uomo “santo” è l’uomo integro.”

“Sii autentico. Non permettere che vi sia alcuna falsità; non fingere. Sii reale e soffri la realtà. Soffrire fa bene. La sofferenza è un’educazione, una disciplina. Soffrila! Soffri la rabbia, soffri l’amore e soffri l’odio. Ricorda una cosa sola: non essere mai falso. Se non provi amore, dì che non provi amore. Non fingere; non cercare di mostrarti pieno d’amore. Se sei arrabbiato, dillo e sii arrabbiato. Ci sarà molta sofferenza, ma soffrila: in questo modo nascerà una nuova consapevolezza. Sii consapevole, non reprimere. Non sfuggire la sofferenza. Hai bisogno di una sofferenza reale. È come un fuoco: ti brucerà. E tutto ciò che è falso arderà e tutto ciò che è reale rimarrà. E per farlo ti consiglio di essere autentico. Sii autentico nell’odio, nell’amore, nella rabbia, in ogni cosa; sii autentico, sii reale, senza fingere, perchè solo una realtà può essere trascesa: non puoi trascendere cose irreali.”

“Che cosa è normale? Qual è la normalità? Solo ciò che è medio. Se però l’uomo medio in sè non è normale, essere normali non significa nulla. Significa solo che ti sei adattato alla massa. Perciò la psicologia occidentale fa una cosa sola; quando qualcuno è disadattato rispetto alla massa, cerca di riportarlo al gregge, alla mandria. Lo omologano di nuovo alla massa che non è affatto posta in discussione; nessuno si chiede se la massa sia sana.”

“Cerca di scoprire se esisti realmente oppure no. Esiste una qualche sostanza dentro di te, o sei solo una combinazione? Esiste un sè? Il tuo corpo è una combinazione: qualcosa è venuto da tua madre, qualcosa è venuto da tuo padre, e tutto il resto è venuto dal cibo. Questo è il tuo corpo. Tu non sei in questo corpo, non c’è un sè. Contempla la mente: qualcosa è venuto da qui, qualcosa da là. La mente non ha niente che sia originale, è solamente un’accumulazione. La tua mente non è tua; ti è stata data, ti è stata forzata addosso. Ti è stato insegnato e sei stato condizionato in un certo modo. Fin dalla prima infanzia la tua mente è stata creata da altri: dai genitori, dalla società, dagli insegnanti. È il passato a crearla, a influenzarla. Sei nato solo come un essere semplice e innocente, non come un hindu, non come un musulmano o un cristiano, ma ti è stata data una mente hindu, musulmana o cristiana; tutte queste non sono che prigioni. Sei stato forzato, inquadrato, imprigionato in una particolare condizione. Se vai in profondità, troverai che la tua identità è proprio come una cipolla. La peli di uno strato e ne appare un altro, peli l’altro strato e ne appare ancora un altro. Continui a pelare strati, e alla fine arrivi al nulla. Tolti tutti gli strati, non c’è niente dentro. Il corpo e la mente sono come cipolle: quando li hai pelati via, arrivi a incontrare il nulla, un abisso, un vuoto senza fondo. L’incontro con questo vuoto genera paura. Ma non puoi fuggire da questa paura. Qualsiasi cosa tu faccia, la paura rimarrà, a meno che non la affronti: quello è l’unico modo. Una volta incontrato il tuo nulla, una volta che sai che dentro sei come uno spazio vuoto, la paura scomparirà. Non ci può essere paura, perchè questo vuoto non può essere distrutto. Questo vuoto non morirà. Ciò che era destinato a morire non esiste più, non era nient’altro che gli strati di una cipolla.”

“Noi non siamo normali e naturali; siamo completamente anormali, malsani, realmente pazzi. Ma poichè tutti sono come noi, non ce ne accorgiamo mai. La pazzia è normale a tal punto che essere sani può sembrare anormale.”

“Siamo arrivati a un punto in cui l’umanità deve decidere se morire rimandendo con i politici, commettere un suicidio globale, o se espellere i politici e salvare l’umanità, la civiltà, la cultura, la vita. Voi potreste essere l’ultima generazione a cui è possibile ribellarsi. Se non vi ribellate potrebbero non esserci più opportunità: l’umanità potrebbe essere ridotta allo stato di robot. Quindi ribellatevi, finché siete in tempo.”

“Il tuo stesso sapere si frappone tra te e la realtà. Se vuoi vivere esperienze reali, devi creare spazio dentro di te. Se ti aggrappi a conclusioni, pregiudizi, idee, filosofie, non incontrerai mai la realtà, vivrai immerso nel regno della speculazione.”

“La verità più essenziale è che l’uomo è profondamente addormentato, non in un senso fisico, bensì metafisico, non in apparenza ma in profondità. L’uomo trascorre la propria vita in un profondo stato di torpore. Lavora, si muove, pensa, immagina, sogna, ma questo sonno costituisce il continuo substrato della sua vita. L’uomo vive come un robot: meccanicamente efficiente ma senza consapevolezza. Questo è il vero problema: tutti gli altri problemi, per quanti possano essere, sono solo una conseguenza del suo sonno.”

“La società non ha bisogno di individui, ma di efficienza. Pertanto, più una persona diventa umana, meno essa è utile per la società, e più diventa pericolosa. L’intero schema della nostra civiltà comporta la riduzione dell’essere umano a un automa. In questo caso una persona è ubbidiente, efficiente e non pericolosa. Altrimenti una mente inventiva, che indaga, creerà inevitabilmente fastidi. L’establishment non sarà mai in pace con persone simili tra i piedi. Non appena un bambino nasce, la società inizia ad ucciderne l’individualità; prima che abbia raggiunto i 7 anni la sua individualità è totalmente annientata. Qualsiasi forma di istituzione sociale è solo un mezzo per uccidere l’individuo e trasformarlo in macchina. Tutte le nostre università non sono altro che fabbriche per uccidere la spontaneità, per distruggere lo spirito, e trasformare l’uomo in una macchina. Solo in questo caso la società si sente tranquilla nei suoi confronti. Sarà possibile sapere cos’è in grado di fare; cosa farà; diventa prevedibile. Un marito, una moglie, un dottore, un avvocato, uno scienziato sono prevedibili; sappiamo chi sono e come reagiranno, si può stare tranquilli. Viceversa è impossibile essere tranquilli con una persona viva e spontanea, perché è imprevedibile. L’imprevedibilità è sempre fonte di insicurezza. Se sei imprevedibile, allora non sei controllabile, non puoi più essere manipolato. Nessuno si sente a proprio agio con una persona imprevedibile. Ma solo l’uomo imprevedibile può sentire gioia, può sentire cose che nessun altro potrà mai sentire. La vita in se è imprevedibile, non controllabile. La vita come tale si incammina sempre, attimo dopo attimo, verso l’ignoto. La vita è una apertura sull’ignoto!”

“Esci dalla tua testa ed entra nel tuo cuore. Pensa di meno, senti di più.”

“Le persone originali danno sempre fastidio alla società. Non sono così facili da manipolare, rimangono se stesse. Cercheranno di vivere la propria vita non secondo uno schema, ma secondo la loro visione. Con le regole fisse c’è sicurezza, comodità, convenienza. Lascia andare quel comfort, lascia andare quella convenienza, quella sicurezza. Comincia a vivere una vita pericolosa. Guarda certe persone: sono infelici perché hanno fatto compromessi su ogni punto, e non possono perdonarsi di aver fatto quei compromessi. Sanno che avrebbero potuto osare di più, e invece hanno dimostrato di essere dei vigliacchi. Nessuno nasce per qualcun altro e nessuno esiste per realizzare gli ideali di qualcun altro. Io insegno la disobbedienza. L’obbedienza non ha bisogno di intelligenza, non ci vuole coraggio per obbedire. Per disobbedire si, perchè in questo caso camminerai da solo. Ma solo stando in piedi sulle tue gambe arriverai a conoscere chi sei.”

“Tutti i sistemi di credenze non sono altro che un processo di condizionamento. Credenza significa che non sai, eppure credi, invece il mio impegno è nel far sì che tu non creda mai a meno che tu non sappia, non conosca veramente. Quando conosci, la questione del credere non si pone nemmeno: lo sai! Io distruggo tutti i sistemi di credenze e non vi do niente con cui sostituirli. Il mio lavoro è decondizionare la gente, deprogrammarla. Questo è uno dei miei capisaldi fondamentali: la via verso la verità non è basata sul credere, ma sul dubbio. Non la fede, ma l’indagine, la ricerca. Io sono libero, privo di qualsiasi gabbia, nulla che mi imprigioni. E voglio distruggere tutte le vostre gabbie, in modo che possiate spaziare in un cielo sconfinato.”

“I politici ed i preti hanno sempre cospirato tra loro. A loro interessa solo che ogni essere umano rimanga una pecora. Solo così possono proclamarsi pastori e leader. Gli antichi romani pensavano di aver raggiunto il culmine della civiltà… e con cosa si divertivano? Dando i cristiani in pasto ai leoni affamati. E perchè erano contro il cristianesimo? Perchè all’inizio il cristianesimo era strano; Gesù dava fastidio, quindi lo crocifissero. E dopo Gesù i suoi apostoli cominciarono a scendere a compromessi con la società e – che coincidenza! – fu crocifisso per ordine dell’imperatore di Roma e più tardi Roma divenne la capitale mondiale del cristianesimo. Ora nessuno è contro i cristiani, perchè sono cristiani solo di nome. Una religione della domenica mattina, in questo consiste tutta la loro religione e la loro chiesa non è altro che un club dove vanno a spettegolare. E nessuno ascolta ciò che dice il prete, non c’è niente da ascoltare, non fa che ripetere di continuo lo stesso sermone, ma può farlo perchè nessuno ascolta! Le persone che vanno in chiesa non sono di alcun disturbo alla società: è la loro società! Le religioni hanno parlato di pace mentre combattevano e uccidevano, assassinavano, bruciavano viva la gente. I cristiani hanno ucciso, i musulmani hanno ucciso, gli hindu hanno ucciso. Tutte le religioni del passato hanno sfruttato l’uomo attraverso la paura dell’inferno e la brama del paradiso e tutte hanno mantenuto l’umanità ritardata, dipendente da dio – un grande papà, lassù nel cielo, che si prende cura di te… che è la semplice proiezione psicologica di un bambino e che non ha alcun fondamento nella realtà – questo ha reso l’uomo irresponsabile, gli ha impedito di sviluppare la sua intelligenza. La società di oggi è ritardata, la sua età mentale è al di sotto dei tredici anni, è peggio che addormentata. Cosa vuoi aspettarti da un uomo di settant’anni che ha l’intelligenza limitata di un ragazzo di tredici? Questo è sonno. Ciò di cui il cieco ha bisogno non è un prete, ma un dottore; non un insegnante, ma un chirurgo che possa guarire i suoi occhi. La questione non è dargli una definizione della luce, ma dargli occhi per vedere. Invece i preti hanno impedito alla gente di vedere, perchè continuano a fornire ai ciechi definizioni della luce.”

“Il premio Nobel viene dato a chi funziona in questa società come un lubrificante, così che le ruote dello sfruttamento e dell’oppressione possano girare senza problemi. La persona veramente spirituale è ribelle. La società la condanna, invece di premiarla. I ciarlatani vengono sempre lodati dalla società perché sono utili a mantenere lo status quo.”

“La vita è un mistero; più si sa, meno si sente di sapere. Quanto più si diventa consapevoli della profondità, la profondità infinita, tanto più diventa impossibile dire qualcosa a riguardo.” Io vi sto chiamando perchè usciate dalle vostre tombe: perchè la via che avete percorso finora non è la vera Via, vi siete preoccupati delle banalità e avete dimenticato l’essenziale, state raccogliendo conchiglie e pietre colorate sulla spiaggia e avete completamente dimenticato i diamanti che sono vicinissimi a voi: state raccogliendo solo cianfrusaglie che la morte vi porterà via.”

“Ricorda sempre questo: l’universo è inconoscibile, è assolutamente inconoscibile, perchè è vivo. L’analisi uccide; solo le cose morte possono essere conosciute. La vita rimane sempre sconosciuta e inconoscibile.”

“Se vuoi vivere esperienze reali, devi creare spazio dentro di te. Se ti aggrappi a conclusioni, pregiudizi, idee, filosofie, non incontrerai mai la realtà, vivrai immerso nel regno della speculazione. Il tuo stesso sapere si frappone tra te e la realtà.”

“L’intera educazione occidentale implica lo sviluppo dell’ego in nome dell’individualità. Si tratta di un inganno assoluto, in quanto l’individualità è un fenomeno totalmente diverso e non ha nulla a che vedere con l’io. In realtà, più sei egocentrico, minore sarà la tua individualità. Se sei totalmente cristallizzato in quanto “io”, non avrai in te alcuno spazio per un’individualità. A causa dell’io vivi chiuso nella prigione dell’ego, il solo piacere che hai è trovare qualche occasione per dimenticartene: ti ubriachi, e le tue catene scompaiono; oppure usi il sesso, o le droghe, o qualsiasi altra cosa per toglierti un po’ di dosso quella corazza tanto stretta, per non sentire più quel peso sulle spalle. Questo è il solo piacere che conosci nella vita: attimi in cui riesci a scordarti di te stesso. L’ego ha paura di piegarsi, l’individualità no perchè ad ogni occasione si sente arricchita: non perde mai nulla, acquisisce sempre qualcosa. L’Occidente è stato ingannato dalle sue religioni, dai suoi educatori, dai suoi politicanti che hanno spinto a credere che “l’ego è la tua individualità, pertanto devi rafforzare il tuo io”. Certamente è utile nel mondo degli affari: aiuta a lottare, a competere senza pietà. Si tratta di una conclusione ovvia: devi competere in un mondo in cui esistono migliaia di altre persone tutte in lotta per gli stessi oggetti, per conquistare gli stessi obiettivi. In un simile ambiente non puoi essere sincero, non puoi essere gentile e, soprattutto, non puoi non essere violento. Quando il gioco si fonda sulla competizione, devi essere astuto, furbo, intrigante, perchè tutti gli altri lo sono: devi esserlo più di loro, altrimenti verrai sconfitto. Se vuoi essere più ricco, dovrai lottare con le unghie e con i denti, non hai un attimo per pensare ai mezzi e ai fini: non ha alcuna importanza quali mezzi userai per raggiungere queste mete. E realizzarle non è altro che consolidare il tuo ego: “Sono superiore a chiunque altro; sono il migliore di tutti. Sono il primo, tutti gli altri sono sotto di me”. L’Oriente conosce un’altra dimensione; nella sua tradizione si conosce una via di conquista, o meglio di realizzazione, che nulla ha a che vedere con il mondo esterno, con la sfera degli oggetti, con gli altri: non si tratta, infatti, di conquistare gli altri, bensì se stessi; non si tratta di conquistare oggetti o mete esteriori, bensì il proprio essere. In Oriente ci si saluta congiungendo le mani all’altezza del cuore, in Occidente ci si stringe la mano: vedi la differenza? In Oriente è come se dicessi:”Mi inchino alla divinità che è in te”. Quando stringi la mano, invece, ti accerti che la mano destra non stringa un’arma: “Non sono tuo nemico”, questo è il massimo che un simile gesto di saluto può implicare; infatti, la mano destra in passato poteva stringere un’arma, offrirla all’altro serviva solo ad eliminare ogni sospetto: è questa l’origine della stretta di mano.”

“Ricorda: rispetta la tua voce interiore; potrà essere pericoloso, e in tal caso affronta il rischio, ma restale fedele. Ricorda sempre che la priorità è il tuo essere, non permettere a nessuno di manipolarti e controllarti. E sono tanti, tutti sono pronti a controllarti, a cambiarti. Tutti vogliono guidarti, ma la guida abita dentro di te.”

“In tutto il mondo sono stati fatti tentativi per creare una società armoniosa, ma sono tutti falliti per il semplice motivo che nessuno si è preoccupato del perché non lo sia da sé, in modo naturale. Non lo è perché ogni individuo al suo interno è diviso, e la sua divisione si proietta nella società. E senza dissolvere le divisioni all’interno dell’individuo, sarà impossibile realizzare l’utopia e creare una società umana armoniosa. Per cui l’unica via all’utopia è questa: la tua consapevolezza deve crescere e l’inconsapevolezza diminuire, fino ad arrivare a un momento in cui nella tua vita non resti nulla di inconscio.”

“Lo yoga ti può davvero far vivere una vita lunga e sana. Ma cosa ne farai di una vita lunga? Se sei idiota, invece di essere idiota per settant’anni, sarai idiota per duecento anni.”

“Solo gli intelligenti si sentono confusi, i mediocri continuano a muoversi nella vita sorridendo, ridendo, lottando per il potere e la fama.”

“Se tutto quel che hai vissuto può essere espresso in parole, non hai vissuto nulla. Quando ti succede qualcosa che è al di là delle parole, solo allora cominci a vivere, solo allora la vita bussa alla tua porta.”

“Essere un ricercatore del Vero è il dono più grande di Dio: essere un pellegrino, vivere nella perenne ricerca del Vero. In questo caso, ogni altra cosa è priva di qualsiasi valore, è insignificante. La ricerca stessa del Vero ti dà un’anima. Allorché la ricerca è totale, comprendi cos’è la verità. Il fuoco della ricerca, l’intensità e la totalità di quella ricerca, incenerisce tutto ciò che è falso, e a quel punto, qualsiasi cosa resti è la verità. La verità non è qualcosa di remoto, è semplicemente dentro di te, mischiata a falsità di ogni tipo, e quelle falsità sono molto potenti. Se non ti incammini alla ricerca del Vero, se non diventa un anelito sempre più potente, non ti potranno mai abbandonare. Dunque, devi coinvolgerti totalmente, questa ricerca del Vero deve diventare totale, devi impegnarti profondamente, è un impegno esistenziale, che chiama in causa ogni aspetto della tua vita.”

“Una volta libero dai significati e dall’assenza di significati, sei libero da tutte le prigioni delle ideologie, dei credo e delle scritture indù, musulmane, cristiane. Sei improvvisamente fuori da ogni schiavitù, libero da tutte le prigioni: per la prima volta sei sotto il cielo. Quando sei totalmente vuoto, così come esiste un cielo fuori di te che è infinito, allo stesso modo c’è un cielo dentro di te che è infinito come quello esterno. E quando non cerchi significati, entrambi questi cieli si incontrano e si fondono in un’unità. Quell’esperienza è Dio. Dio non è una persona: quell’esperienza è Dio.”

“La gente si sente sola e ha bisogno di qualcuno che riempia la propria solitudine. Questo è ciò che le persone chiamano amore. Desideri la compagnia della donna per colmare il tuo vuoto interiore; vuoi riempirlo con la sua presenza. Lei desidera la stessa cosa: state cercando di usarvi a vicenda. Certo, l’amore autentico è possibile, ma solo quando non hai bisogno di nessuno, questo è il problema. È veramente sgradevole vedere le persone andare in chiesa o in municipio per celebrare il loro matrimonio. È la semplice dimostrazione che non si fidano del loro amore e preferiscono affidarsi alla legge.”

“Chiamatemi peccatore, chiamatemi santo… è solo un vostro atteggiamento. Ma io sono soltanto me stesso. Ed io non mi do alcuna definizione, perché per me la realtà non è definibile ed io sono parte della realtà, così come lo siete voi.”

“La maggioranza è formata da sciocchi, da veri sciocchi. Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse.”

“La società, finora, è stata molto abile: ha trasformato, deviato, stornato i tuoi istinti naturali per riversarli in qualcosa che va a suo vantaggio. Il problema autentico è risvegliare nell’individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.”

“La vostra società vi insegna a essere ciechi, perché la società ha bisogno di persone cieche: sono ottimi schiavi perché dipendono sempre dai capi, dai politici, dai preti; si tratta di persone utilissime, che non creano mai problemi. Non sono mai ribelli; sono obbedienti, sempre pronte a sottomettersi a ogni tipo di assurdità.”

“Il tesoro è sempre stato presente dentro di te, ma tu eri impegnato altrove: nei pensieri, nei desideri, in mille cose; non eri minimamente interessato a quell’unica cosa… e si trattava del tuo stesso essere!”

“Le tue convinzioni vengono dalla mentalità sociale. Se osservi la tua mente, vedrai che tutto ciò che vi conservi e ritieni tuo non lo è. Tutto proviene da fonti diverse: genitori, insegnanti, preti, politici; sono gli altri ad averti dato quelle cose. Ma l’anima è sempre individuale: nessuno te la può dare. È già in te: va solo scoperta.”

“Ascolta in profondità: le persone pensano quasi sempre di rinunciare al mondo, perchè nel mondo sono infelici; come se il mondo fosse il problema! Tu sei il problema, e dovunque andrai, creerai il problema! Tu sei il proiettore. Dovunque andrai, proietterai il tuo film su ciò che ti circonda.”

“Buddha ha detto, e sembra giustamente, che ogni venticinque secoli arrivano tempi di grande agitazione, di caos totale. Ed è proprio quello il momento in cui il maggior numero di persone diventano illuminate. Ora sono passati venticinque secoli dai tempi del Buddha. Vi state avvicinando sempre di più al momento in cui il passato perderà ogni valore, ogni significato. Quando il passato perde ogni significato, voi siete liberi, non siete più legati al passato. Potete usare questa libertà per crescere, immensamente, raggiungere picchi prima neppure immaginabili. Ma potete anche distruggervi. Se non siete intelligenti, la confusione, il caos, vi distruggeranno. Succederà a milioni di persone, a causa della loro mancanza di intelligenza, non per il caos. Non riusciranno più a trovare una vita sicura, comoda e conveniente, com’era possibile in passato. Non riusciranno a trovare un gruppo al quale appartenere. Dovranno vivere delle proprie risorse: dovranno essere degli individui, dovranno essere ribelli. La società sta sparendo, la famiglia sta sparendo, è molto difficile ora. A meno che tu sia capace di essere un individuo, il vivere diventerà difficile. Solo gli individui sopravviveranno. La gente che è stata troppo abituata alla “schiavitù”, abituata a ricevere comandi, abituata a ubbidire agli ordini di qualcun altro; chiunque è abituato a far riferimento a figure paterne si troverà in condizioni folli. Ma è una sua carenza, non è un difetto dei tempi. Anzi, è un bel momento, perché i periodi di caos sono l’ora del cambiamento, della rivoluzione. Adesso è possibile uscire più facilmente dalla ruota del karma, dal ciclo della vita e della morte, di quanto lo sia mai stato per i venticinque secoli trascorsi dai tempi del Buddha. Molte persone si sono illuminate, ai tempi del Buddha, c’era grande agitazione nell’intera società. Sta accadendo di nuovo. Ti aspettano momenti straordinari, preparati.”

“Il mondo che vediamo è un’illusione. Noi non vediamo mai ciò che è; vediamo sempre i nostri sogni proiettati su ciò che è. L’esercizio spirituale per eccellenza è vedere le cose così come sono.”

“Chi non conosce se stesso è sempre preoccupato dell’opinione che gli altri hanno di lui. Tutta la conoscenza di sè è soltanto uno schedario in cui hai raccolto le opinioni della gente. L’immagine che hai di te stesso è creata dagli altri. Ma la gente cambia opinione su di te secondo come tira il vento, così tu sarai sempre in ansia, in balia delle idee degli altri.”

“Come sopra, così sotto” contiene una delle più fondamentali verità sul misticismo; significa che non c’è sopra, né sotto, che l’esistenza è una. Le divisioni sono una creazione della mente. L’esistenza è senza divisioni.”

“Ribellati! Lascia perdere tutte le assurdità che gli altri hanno inculcato nella tua mente, assumiti la responsabilità della tua vita. Lascia perdere gli insegnamenti ricevuti e inizia a imparare dall’ABC. Sarà un viaggio duro, arduo. Ma ne varrà la pena! Sarai un uomo libero.”

“L’uomo non è assolutamente ciò che appare, è esattamente l’opposto. Interiormente è una cosa, esternamente è tutt’altro e va benissimo che gli altri siano tratti in inganno da ciò che ti sei appiccicato addosso, ma il problema è che riesci a ingannare anche te stesso, perchè pensi di corrispondere davvero all’immagine che gli altri vedono di te.”

“Il miracolo non è camminare sull’acqua o sul fuoco; Il miracolo è risvegliarsi. Il resto sono tutte sciocchezze.”

“La vita non è una tragedia: è una commedia. Essere vivi significa avere un profondo senso dell’umorismo.”

“Essere autentici vuol dire essere fedeli a se stessi. Se tutti hanno un’aria frustrata è perché nessuno ha dato ascolto alla sua voce interiore.”

“Non conoscerai mai Dio in una chiesa, in una moschea o fissando statue di pietra morte. L’unico Dio è la vita stessa e la preghiera più grande è l’Amore.”

“Puoi vedere solo ciò per cui sei pronto. Più sei consapevole, più elevate sono le realtà disponibili.”

“Hai tutto ciò che ti può rendere felice ma non sei felice. Possiedi tante cose, ma non possiedi te stesso. La felicità non potrà mai essere frutto dei possessi. La felicità è un tuo affiorare interiore, è un risveglio delle tue energie, è un risveglio della tua anima.”

“Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è: l’infelicità umana è tutta qui. Se ti allontani dal presente, entri in un mondo irreale e l’irrealtà sarà inevitabilmente fonte di infelicità. La realtà è estatica e il solo modo per collegarsi al reale è non lasciarsi sfuggire il momento presente.”

“La civiltà ha fallito perchè si è messa contro la Natura. L’uomo ha tentato di conquistarla; il che è assolutamente ridicolo. Siamo parte della natura! Come possiamo conquistarla? È come combattere contro noi stessi. È così stupido e suicida, che le generazioni future non riusciranno a credere che l’umanità abbia potuto commettere un tale crimine.”

“Tu crei te stesso in ogni momento. Non sei nato come un’entità fissa, ma come potenzialità infinita.”

“Io non ho mai imparato nulla. Continuo semplicemente a fare con naturalezza qualsiasi cosa mi sento di fare. Qualsiasi cosa mi sento di dire, la dico, perché non ho alcun obbligo verso nessuno, e non ho alcun impegno con nessuno. Non appartengo ad alcun partito, a nessuna religione. Sono assolutamente libero di essere divertente, scioccante. Non mi preoccupo neppure di contraddirmi perché a mio avviso, se un uomo resta coerente per tutta la sua vita, dev’essere un idiota. Una persona che cresce deve contraddirsi molte volte: chi può dire cosa porta il domani? Il domani potrebbe annullare completamente l’oggi. E io sono pronto ad accompagnarmi alla vita senza alcuna esitazione.”

“La tua salute non è altro che essere in armonia con la Natura.”

“Una persona consapevole non ha aspettative, quindi non è mai frustrata. Qualsiasi cosa ci sia nella mente, conoscila così com’è. Avrai paura all’inizio, paura di essere pazzo ma è essenziale che tu conosca cio che è nella tua mente per potertene liberare. Ciò che vedi di te stesso nei tuoi sogni è più autentico di cio che vedi di te stesso sulla piazza del mercato o in mezzo alla folla. Tutto ciò che un uomo dice nel sonno è più autentico di ciò che dice da sveglio, poichè sgorga dalla sua interiorità. Non reprimere i pensieri perchè più li reprimi e più penetrano in profondità nel tuo essere. Proibire è attrarre, rifiutare è invitare, impedire è indurre in tentazione.”

“Una certa oscurità è necessaria per vedere le stelle.”

“Ribelle è colui che non vive come un robot condizionato dal passato. Religione, società, cultura… tutto ciò che appartiene al passato non interferisce in alcun modo con la sua maniera di vivere, col suo stile di vita. Vive come individuo, non come la rotella di un ingranaggio, bensì come un’unità organica. La sua vita non viene decisa da nient’altro se non dalla sua intelligenza. L’intrinseca fragranza della sua vita è quella della libertà, e non solo vive in libertà, ma lascia che ciascuno viva in libertà. Non permette a nessuno di interferire nella sua vita, né interferisce nella vita di alcuno. Per lui la vita è così sacra che può sacrificarle qualunque cosa: rispettabilità, stato sociale, e persino la vita stessa. Gli uomini hanno vissuto per secoli come pecore, elementi di una massa, seguendone le tradizioni, le convenzioni, seguendo vecchie scritture e vecchie discipline. Ma quel modo di vivere era contro l’individualità: se sei un cristiano non puoi essere un individuo; se sei un hindu non puoi essere un individuo. Il ribelle è uno che vive in totale armonia con la sua luce, ed è disposto a rischiare tutto a favore del supremo valore della libertà. Il ribelle è un individuo contemporaneo, le folle non lo sono.”

“Esiste una sottile paura della libertà, per cui tutti vogliono essere schiavi. Tutti, naturalmente, parlano della libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perchè quando sei davvero libero, sei solo. E solo se hai il coraggio di essere solo, puoi essere libero.”

“I politici hanno tutte le intenzioni di distruggere tutto e tutti. Prima che riescano a provocare un suicidio collettivo, almeno tu devi conoscere il Divino che esiste dentro di te. Non rimane più molto tempo e ci aspetta un lavoro enorme. Però, se hai coraggio, puoi raccogliere la sfida.”

“Non dipendere dalla luce di un altro. È persino meglio che tu brancoli nel buio, ma che almeno sia il tuo Buio!”

“Il tuo ego dipende dall’opinione altrui. Il tuo essere non dipende da nessuno; ecco perchè l’uomo che fonda la sua vita sull’essere è sempre un ribelle, mentre l’uomo che radica la sua vita nell’ego scende a continui compromessi con la società. L’ego ha bisogno del sostegno degli altri, ha bisogno degli altri come puntelli: maggiore è il numero di persone a cui piaci, più il tuo ego risplenderà e si raffinerà.”

“Il mondo non esiste per te. A nessuno interessa il tuo ego, che tu esista o no, non fa differenza. Sei solo un’onda. L’onda va e viene, l’oceano non se ne preoccupa. Ma tu pensi di essere molto importante. Coloro che vogliono dissolvere l’ego devono prima riconoscere questo fatto. E se non riesci ad abbandonare il tuo egocentrismo, non riuscirai a vedere la realtà, perché qualunque cosa tu veda o percepisca, l’ego la distorce: cerca di manipolare tutto in funzione di se stesso, ma nulla esiste a suo vantaggio, perché la realtà non può sostenere qualcosa che sia falso. Ricordalo.”

“La società non vuole che tu sia un essere umano, ha bisogno di meccanismi, pertanto ti rende sempre più efficiente e sempre meno consapevole. Questo è un processo di automatizzazione ed è così che la società ti inganna: diventi efficiente, ma la tua anima va perduta.”

“La libertà non è licenza, ha una propria disciplina interiore. Solo le persone molto disciplinate possono godere della libertà, nessun altro.”

“La luce va e viene, mentre l’oscurità è eterna. La luce termina nell’oscurità ed è dall’oscurità che proviene la luce. Secondo gli Esseni l’Essenza di Dio giace nell’oscurità e non nella luce. La luce è solo una manifestazione di Dio ma non la sua essenza. È quando mediti al buio della mente che raggiungi la conoscenza, e non quando contempli il sole. Anche Krishna è raffigurato tutto di nero, ed infatti in sanscrito significa “nero”, “oscuro”. L’oscurità che hai dentro di te è negativa, è contraria alla luce, mentre l’oscurità esterna è un fenomeno cosmico profondo, e ne abbiamo talmente paura da aver creato moltissime fonti di luce come protezione da essa, per questo viviamo in un mondo illuminato. Ma è dal buio che scaturisce l’Essere. Alla luce del sole ognuno di noi è nitido, visibile, manifesto; al buio siamo soli con la nostra interiorità, con la nostra intimità, con la nostra autentica natura. Oggi è difficile trovare nelle città o nelle nostre case l’oscurità autentica. A causa della luce artificiale, abbiamo reso artificiale ogni cosa. Persino la nostra oscurità è inquinata, impura. Quindi, per sentire l’oscurità, è bene trasferirsi in qualche località remota. Va in un villaggio isolato dove non vi sia l’elettricità, o sulla vetta di una montagna. Restaci una settimana per fare esperienza della vera oscurità. Tornerai trasformato perchè in quei sette giorni di assoluta oscurità tutte le paure, le paure ataviche affioreranno. Dovrai affrontare mostri, ti troverai faccia a faccia con il tuo inconscio. Tutta l’oscurità. Sarà come se attraversassi tutto ciò per cui è passata l’umanità, dalle profondità del tuo inconscio emergeranno molte cose che sembreranno reali. È possibile che tu ne sia spaventato, terrorizzato, perchè sembreranno estremamente reali. Ma saranno solo tue creazioni mentali. Molti pazzi nei nostri manicomi soffrono semplicemente perchè dentro di loro sono affiorate paure primitive. La paura esiste, i pazzi sono spaventati, impauriti, in ogni istante della loro vita. Ma non sappiamo ancora come lasciare che queste paure ataviche svaniscano. Se i pazzi venissero aiutati a meditare sull’oscurità, la follia scomparirebbe.”

“Cristo è scomparso, ma è rimasto il Cristianesimo. Il Cristianesimo è un cadavere, il cadavere di Cristo. È di nuovo lo stesso sistema contro cui Cristo si era ribellato. Il Cristianesimo appartiene agli stessi preti che hanno crocifisso Gesù. Ora il tempio si è spostato. Non è più Gerusalemme, c’è il Vaticano, ma è lo stesso tempio. I mercanti sono cambiati ma è lo stesso mercato. Il sistema appartiene a persone diverse ma è lo stesso sistema. Per me la religione è una storia d’amore personale con l’esistenza. Non ha nulla a che fare con le sacre scritture, niente a che fare con il sapere, con l’apprendimento… queste sono cose prive di senso.”

“Se vuoi rimanere limpido e puro devi continuare a fluire, con la consapevolezza che ad ogni istante tutto si rinnova. Un fiume resta limpido perchè continua a scorrere.”

“Porta lentamente allo scoperto tutto quello che si nasconde nelle profondità… alcune cose sono spazzatura e devi liberartene…. altre sono perle di saggezza e devi apprezzarle in tutto il loro splendore. Dietro la tua maschera si nasconde tutto ciò che è represso; e sotto c’è la bellezza della tua vera essenza…. raggiungila…”

“Coloro che hanno sentito la sete della verità sono fortunati. Su milioni di persone che vengono al mondo, pochissime sentono il desiderio della verità. Arrivare alla verità è una grande benedizione, ma persino averne il desiderio lo è. Anche se non si raggiunge, va bene, ma non averne mai sperimentato la sete è una grande sventura.”

“Quando ti liberi ed esci dalla caverna, la prima volta resti abbagliato. Gli occhi ti faranno male: questo è il dolore della crescita. La prima volta proverai il fortissimo desiderio di ritornare nelle tenebre, perché ti ci sei abituato.”

“Tutta la società cerca costantemente di farti adattare. Si serve della religione, della morale, della pratica dei mantra, dello yoga e anche della psicoanalisi e di diversi tipi di psichiatria. Tutto quello che la società si prefigge è di “produrre” un individuo ben adattato: ma se la società è sbagliata, adattarvisi non può essere un bene; se la società è pazza adattarvisi significa impazzire!”

“Amo dare fastidio alla gente, perché solo dandole fastidio posso indurla a pensare; le persone hanno smesso di pensare da secoli, non c’era nessuno a disturbarle, anzi le hanno consolate. Io non ho intenzione di consolare nessuno, perché più consoli le persone e più rimangono ritardate. Disturbale, scioccale, colpiscile duramente, sfidale. Quella sfida porterà il loro potenziale al massimo.”

“Ogni volta che ci attacchiamo a qualcuno o a qualcosa, in un modo o nell’altro evitiamo di guardare noi stessi. Di fatto, il bisogno di attaccarsi a qualcuno o a qualcosa è un trucco per sfuggire a se stessi. E più l’altro diventa importante per noi, più lo consideriamo il centro della nostra vita, più noi ci emarginiamo alla periferia. Per tutta la vita continuiamo a rimanere centrati sull’altro. In questo modo il tuo Sè non diventerà mai il tuo centro.”

“L’uomo viene ipnotizzato a credere che la società esiste per il suo bene, a suo favore, cosa totalmente falsa. Viene ipnotizzato a credere di essere immortale: non lo è. Ha la possibilità di esserlo, ma non lo è. E se l’ipnosi continuerà, l’uomo non sarà mai immortale. Tu vivi solo in quanto essere mortale, perchè vivi nel corpo. Il corpo morirà. Ciò che è nato, è destinato a morire. La nascita è l’inizio del corpo, e la morte è la sua fine. Conosci qualcos’altro in te che vada oltre il corpo? Hai sperimentato qualcosa che sia più elevato o più profondo del corpo? Hai visto in te qualcosa che esisteva anche prima della tua nascita? Se l’hai visto, allora sei immortale. Se conosci il tuo volto, il tuo volto originale, il volto che avevi prima di nascere, allora sai che sarai qui anche dopo la tua morte; altrimenti non lo sai. L’uomo può essere immortale, ma vive sovrastato dalla morte perchè vive identificato con il corpo. La società non ti consente di conoscere niente oltre il corpo. La società ha interesse solo per il tuo corpo: il tuo corpo può essere usato, la tua anima è pericolosa. Un uomo con l’anima è sempre pericoloso, perchè un uomo con l’anima è un uomo libero, non può essere ridotto in schiavitù. Un uomo che sa di avere un’anima immortale, ha una dedizione profonda verso l’esistenza stessa, verso Dio. Non si cura per niente delle strutture sociali costruite dall’uomo, nè dalla civiltà, nè dalla cultura. Per lui queste sono celle di una prigione. Non esiste come cristiano, nè come hindu, nè come musulmano. Non può far parte della folla. Esiste come individuo. Il tuo corpo fa parte della folla, la tua anima no. La tua anima è profondamente individuale: ha la fragranza della libertà. Ma la tua anima non può essere usata in alcun modo nel mondo degli affari. La società ha bisogno solo del tuo corpo. E se inizi a lottare per far affiorare la tua anima, diventi un grave pericolo per la società, perchè in tal caso i tuoi interessi cambiano. Da estroverso divieni introverso: inizi a muoverti entro la dimensione interiore. La società esiste all’esterno e vuole che tu rimanga estroverso, che i tuoi interessi siano il denaro, il potere, il prestigio, in modo che le tue energie continuino ad andare verso l’esterno. Se cominci a muoverti verso l’interiorità significa che sei divenuto un dropout: non fai più parte della competizione, il gioco che gli altri fanno all’esterno. Cominci a scavare in profondità nel tuo essere. Ed è lì la fonte dell’immortalità. La società ti impedisce di entrare nella tua dimensione interiore. E il modo migliore per impedirtelo è darti l’idea fasulla che stai già entrando dentro di te. Quando vai in chiesa, non stai entrando nella tua interiorità. Quando vai al tempio non stai entrando nella tua interiorità. Ma il mondo ti ha ipnotizzato facendoti credere che, se vuoi entrare nella tua interiorità, devi andare dai preti. Ma i preti sono agenti dello stato e della società. I preti sono sempre contrari ai mistici, perché colui che va da un mistico comincerà ad entrare nella sua dimensione interiore. Un mistico vive in un modo totalmente diverso, il suo fiume fluisce verso l’interiorità. Perciò colui che va da un mistico entrerà in sintonia con lui e comincerà ad entrare nella propria interiorità in modo naturale, semplice e spontaneo. Stare con un maestro, con un mistico serve solo e unicamente a questo. Ricordati che devi andare lontano. Ricorda che devi liberarti delle trappole che la società ha messo intorno a te. Ricorda che non hai ancora adempiuto il compito per cui sei venuto sulla terra. Ricorda che sei solo un seme, non sei ancora un’anima.”

“La gente è così addormentata che se ti limiti a parlare, ascolteranno ma, al tempo stesso, non sentiranno nulla. Ascoltano, ma non sentono. Anche se ascoltano, interpretano te e le tue parole a modo loro: le coloreranno con il loro significato. La gente è così addormentata che deve essere colpita da situazioni reali, solo allora qualcosa può penetrare nelle loro testi pesanti, ottuse, spesse, insensibili e poco intelligenti.”

“Tutta la vita che conosci non è altro che un sogno, anzi un incubo. Sia il nemico sia l’amico fanno parte di un sogno; e così le teorie, le filosofie, i dogmi, le chiese: sono tutti parte di un sogno, il sogno dell’uomo. L’unica cosa che va fatta è svegliarsi, ma nessuno può svegliarti se non sei tu a deciderlo. È una tua decisione. Non occorre più cercare spasmodicamente una fede esterna cui aggrapparsi, perché tutte le fedi sono false. Non occorre cercare una filosofia di vita: la vita è sufficiente. Tutte le filosofie sono false, inclusa la mia. Quando dico tutte intendo tutte. Svegliati! Per favore, svegliati! Questo è tutto ciò che si può dire.”

“Nella nostra epoca tutto è menzogna. Fingi di amare, di essere arrabbiato; continui a fingere finché ti dimentichi se stai recitando o se c’è qualcosa di vero. Non dici mai che cosa senti dentro di te; non lo esprimi mai. Continui a esprimere cose che non esistono. Osservati e te ne accorgerai. Dici qualcosa, ma ciò che senti è diverso. In realtà volevi esprimere l’esatto contrario, ma se dici la verità diventerai un disadattato, perché in una società completamente falsa puoi esistere solo se sei falso. Più ti adatti e più sarai falso, perché se vuoi essere sincero ti sentirai disadattato.”

“Per essere sani mentalmente bisogna attraversare molte follie.”

“Le persone originali danno sempre fastidio alla società. Non sono così facili da manipolare, rimangono se stesse. Cercheranno di vivere la propria vita non secondo uno schema, ma secondo la loro visione. Quella è intelligenza, perché solo quando vivi la tua vita secondo la tua luce, secondo la tua visione, secondo la tua voce interiore otterrai la beatitudine, l’appagamento.”

“Ricorda: rispetta la tua voce interiore; potrà essere pericoloso, e in tal caso affronta il rischio, ma restale fedele. Ricorda sempre che la priorità è il tuo essere, non permettere a nessuno di manipolarti e controllarti. E sono tanti, tutti sono pronti a controllarti, a cambiarti. Tutti vogliono guidarti, ma la guida abita dentro di te. Essere autentico significa essere fedele a te stesso. È un fenomeno pericoloso, ma chiunque ci riesca giunge a uno stato di bellezza, di grazia che non riesci neppure ad immaginare.”

“Se non conosci il tuo centro vivi con il costante bisogno del sostegno degli altri: qualcuno che ti apprezzi, qualcuno che ti applauda, qualcuno che ti dica quanto sei bello e intelligente. Ma puoi ben vedere che in questo modo dipendi dagli altri.”

“La vostra fanciullezza, la vostra innocenza è stata disturbata dai preti, dai politicanti, dai pedagoghi. Con ogni mezzo vi hanno foggiato il corpo in modo tale che si adattasse al vestito che vi avevano preparato. Che cosa strana! È l’abito che dovrebbe essere foggiato su misura per voi, e per secoli è stato fatto il contrario. Il vestito è sempre disponibile: l’abito cristiano, quello hindu, quello buddhista… e voi vi ci dovete adattare. È una prigione. La rivoluzione diventa possibile attraverso la responsabilità, la responsabilità individuale. Puoi trasformarti, puoi lasciar cadere tutti i vecchi modelli; non sono il tuo destino, ma se tu li accetti come il tuo destino, lo diventano. Il problema è tutto qui: dare loro un appoggio, oppure no! Responsabilità è la parola più importante. Nessuno vuole responsabilità, perchè fa male. Il solo riconoscere che “Io sono la causa della mia miseria” ferisce profondamente. Se qualcun altro nè è la causa, si può accettare: si è senza speranza. Ma se io sono la causa della mia miseria, questo mi ferisce. Va contro l’ego, va contro l’orgoglio. Nessuno è responsabile, tranne te: è una delle verità più difficili da accettare. Ma una volta he l’hai accettata porta una grande libertà, crea uno spazio immenso. Perchè grazie a questa comprensione ti si aprirà immediatamente un’altra possibilità: “Se sono io il responsabile, allora posso cambiare.”
E ricorda: non sto dicendo che la società non ti ha fatto niente. Non sto affatto dicendo questo. La società ha fatto molto, i genitori hanno fatto molto, l’educazione e i preti hanno fatto molto. Tuttavia, nonostante tutto, la chiave suprema è nelle tue mani. Puoi liberarti, puoi liberarti da tutti i condizionamenti. Puoi cancellare qualsiasi cosa gli altri abbiano fatto, perchè la tua consapevolezza, nel suo centro più profondo, resta sempre libera.”

“La luna riflessa in un secchio d’acqua sembra che sia la luna, ma se butti un sasso nell’acqua la tua luna viene divisa in migliaia di pezzettini; ogni onda la altera. Non è reale. Nella ricchezza, nei beni materiali, nella casa, nell’automobile, nel prestigio, tu non vedrai che il riflesso della luna nell’acqua del secchio, mentre la luna vera è li, in alto, che ti aspetta da sempre. Lascia cadere il secchio, cosi che l’acqua sfugga via, e con essa la luna. Solo questo ti permetterà di alzare lo sguardo e vedere la vera luna nel cielo.”

“Viene un momento nella vita in cui ti trovi di fronte un deserto, quando tutta la conoscenza si rivela futile, il passato è irrilevante, tutte le abitudini, i modi abituali di pensare e di comportarsi, semplicemente non hanno più un senso. Quel momento di crisi, quel momento in cui si ha di fronte un deserto, è importantissimo. Se riesci a essere coraggioso a sufficienza per rischiare, verrai trasformato.”

“Se vivi con attenzione vivi nel modo giusto, se vivi nell’imitazione vivi nel modo sbagliato. Nessuno può darti una disciplina, sei tu che devi trovarla attraverso la tua consapevolezza. Ti hanno spiegato nei minimi dettagli cosa devi mangiare e cosa non devi mangiare, a che ora devi andare a dormire e a che ora ti devi svegliare… ormai sei sotto il loro completo controllo, hanno fatto di te un robot e più diventi un automa più vieni considerato un grande santo. Più sei falso, più la tua rispettabilità aumenta. E se in un momento qualsiasi metti in mostra il tuo vero volto, gli altri cessano automaticamente di avere rispetto per te. Il mio unico messaggio è questo: sii te stesso, sempre di più te stesso. Come prima cosa devi essere te stesso, poi devi sapere chi sei. Devi diventare sempre più attento a tutte le tue azioni, a tutti i tuoi pensieri e alle tue sensazioni. Questa auto-osservazione ti aiuterà a scoprire la TUA disciplina, ti aiuterà a scoprire che cosa devi o non devi mangiare, cosa devi e cosa non devi fare. Per me esiste un solo peccato; non essere se stessi. E per me esiste un’unica virtù: conoscere se stessi.”

“Questo mondo è effimero, è una creazione della mente. Non c’è differenza fra i sogni e questo mondo. Desto o addormentato, vivi in un tuo mondo di sogno. Non c’è un solo mondo, ma tanti quanti sono gli esseri umani; ciascuno vive in un suo mondo. A volte i nostri mondi si incontrano, a volte si scontrano; ma ciascuno di noi resta rinchiuso nel proprio. Solo il testimone è reale. Tutto il resto è sogno.”

“Ricorda: tutto ciò che ti dico, non è ciò che voglio dirti. Tutto ciò che ti dico non ha niente a che fare con la verità, perché la verità non può essere detta. Tutto ciò che ti dico è solo un martellare. Se ti svegli, vedrai la verità.”
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