domenica 14 ottobre 2018

Siamo tutti collegati.


14/10/2018

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Persino chi è addormentato è responsabile. Cosa vuole dire Eraclito? Dice che la responsabilità non è individuale: è totale. Se si vuol comprendere l’intuizione di Eraclito, ecco quello che significa: non ci sono individui, non ci sono isole; l’uomo non è un’isola, è parte del Tutto. Per cui neppure il karma è individuale.

E questo implica molte cose: ti apre davanti una dimensione infinita. E se non siamo isolati, ma collegati l’un l’altro, come è possibile che si commetta un peccato senza che io vi partecipi? No, non è possibile. Quindi, come posso illuminarmi se anche tu non ti illumini? No, non è possibile. In questo caso, ogni volta che si commette un peccato, il Tutto è coinvolto. E ogni volta che accade un fenomeno come l’illuminazione, il Tutto è coinvolto.

Ecco perché ogni volta che un uomo si illumina, immediatamente molti lo seguono, si illuminano, perché egli crea una possibilità per il Tutto. Accade proprio così: se mi fa male la testa, non è solo la testa a soffrire, ne soffre anche l’intero organismo: anche le gambe lo sentono, anche il cuore, la mano, perché io sono un’unità.

Ogni volta che fai qualcosa, non sei solo tu ad esserne coinvolto, il Tutto ne è coinvolto. La tua responsabilità è immensa. Non devi chiudere solo il tuo karma personale: la tua biografia è l’intera storia del mondo.

Persino quando sono addormentato collaboro, coopero, per questo ogni passo deve essere molto, molto responsabile e attento. Se commetti un peccato, è il Tutto che tu trascini nel peccato, non solo te stesso, perché non ne sei separato.

Se mediti, se diventi consapevole, se ti senti felice, é il Tutto che stai portando verso la vetta. Forse la focalizzazione avviene in te, ma ne è sempre coinvolto il Tutto. Ricordalo: qualsiasi cosa tu faccia, è Dio che la sta facendo; e in qualunque posto tu sia, lì è Dio; e qualunque cosa diventi, sarà Dio a diventarlo. Non sei solo, sei il destino del Tutto.


Nel cerchio l’inizio e la fine coincidono.


Se disegni un cerchio, l’inizio e la fine si incontrano: solo in questo caso il cerchio è completo! Se diventi un cerchio, completo, totale, in te si incontreranno l’inizio e la fine. Diventerai la sorgente stessa del mondo e   sarai il culmine del mondo. Sarai sia l’alfa che l’omega. E se non lo diventi, qualcosa resta incompleto; e se qualcosa è incompleto, rimarrai infelice.

L’unica infelicità che conosco è essere incompleti. L’intero essere tende alla completezza, ha bisogno di essere completo, e l’incompletezza diventa una tortura. L’incompletezza è il solo problema. E quando diventi completo, la  fine e l’inizio si incontrano in te. Dio in quanto sorgente e Dio in quanto ultima fioritura si incontrano dentro di te.

Osho: L'armonia nascosta

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