08/10/2018
La vita si muove da un opposto all’altro. Eraclito
afferma che questo è il segreto,
l’armonia nascosta. Egli è molto poetico, non può essere in un altro modo. Non può
essere filosofico, poiché la filosofia implica la ragione. La poesia può essere contraddittoria; la poesia può dire
cose che i filosofi si vergognerebbero a dire
- la poesia è più fedele alla vita. I filosofi
continuano a girare
in tondo, senza centrare mai il punto; si muovono
in un circolo vizioso, mentre la poesia tocca direttamente l’essenza della vita.
In oriente gli illuminati hanno usato tutti questo
stile. Lo stile delle Upanishad, dei
Veda, di Lao Tzu e di Basho. Dice Basho in un piccolo haiku:
Vecchio stagno rana
balza suono d’acqua
È tutto qui. Ha detto tutto. Ecco l’immagine: un
vecchio stagno, una rana sulla sponda,
poi il salto. Puoi vedere
il tonfo e sentire il rumore dell’acqua. Sono poeti, ma non
poeti comuni. Esistono due tipi di poeti: quelli che stanno ancora sognando e che quindi creano la loro poesia
dai sogni (Byron,
Shelly, Keats); l’altro genere di poeta è il rishi, che non sogna
più - osserva la realtà,
e dalla realtà scaturisce la sua poesia.
Eraclito è un poeta che ha smesso
di sognare e che ha incontrato l’esistenza.
Non preoccuparti delle apparenze. Scendi più in profondità e non tentare
di scegliere tra gli opposti. Dovrai viverli entrambi.
E se riesci a viverli entrambi,
mantenendoti distaccato dall’uno e dall’altro pur vivendoli, se riesci ad amare e a restare nello stesso tempo un testimone, in quell’essere testimone troverai l’armonia nascosta.
Osho: L'armonia nascosta
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