lunedì 13 maggio 2019

Osho: 2. OSSERVARE I PUNTI DI SVOLTA

हेरम्ब (Hēramba) : Beloved Son of the Mother  If anybody desires to procure this painting or its print can contact me through message.
"Quando il respiro si volge dal basso verso l'alto e, di nuovo, quando curva dall'alto verso il basso, grazie a questi due punti di svolta, comprendi."
La tecnica è simile alla precedente, ma viene introdotta una sottile differenza. Ora l'accento non è posto sull'intervallo, ma sul punto di svolta. Il respiro che entra e quello che esce, formano un cerchio. Ricorda: non si tratta di due linee parallele. Noi le pensiamo sempre come due linee parallele. Non è così: il respiro che entra è la metà di un cerchio, quello che esce è l'altra metà. Inoltre, non si tratta di due respiri, ma di uno solo. È lo stesso respiro che entra e poi esce, dunque, all'interno, deve esistere un punto di svolta: deve esistere un punto in cui il respiro entrante diventa uscente. E Shiva dice che prendere coscienza di questi punti di svolta è realizzare il Sé. Come mai? Se sai guidare un'automobile, sai che ha le marce. Ogni volta che cambi marcia, devi mettere in folle, per una frazione di secondo: questa `messa in folle' è il punto di svolta. Allo stesso modo, quando il respiro entra, e poi compie una svolta, è in folle; altrimenti non potrebbe svoltare! Passa per un territorio neutrale. In quel territorio non sei né corpo né anima, né fisico né mente, perché il fisico è una marcia del tuo essere, come pure la mente. Tu continui a passare da una marcia all'altra, ma devi per forza avere una messa in folle, in cui non sei né corpo né mente. In quell'essere in `folle', semplicemente esisti: sei solo esistenza, pura, semplice, disincarnata, senza mente. L'accento è posto sul punto di svolta perché l'uomo è una macchina, una macchina incredibilmente complessa. Tu non sei consapevole di questo meccanismo grandioso, ma sei una macchina. Possiedi milioni di cellule, e ogni cellula è viva. Sei come una città in cui vivono settanta milioni di cellule: dentro di te esistono settanta milioni di cittadini, e l'intera città funziona in silenzio, dolcemente, non conosce soste! Le tecniche qui presentate sono collegate con diversi punti di questo meccanismo fisico e mentale. Ma verrà sempre posto l'accento su quei punti in cui, all'improvviso, tu non sei più parte del meccanismo in quanto tale... Esistono momenti in cui, per funzionare, devi cambiare marcia. In quei momenti di messa in folle puoi prendere coscienza di essere sì un meccanismo, ma non solo quello. Tu sei qualcosa di più di una semplice macchina, ma quel qualcosa in più dev'essere trovato. E lo si percepisce, lo si scopre in quel punto di svolta: si tratta di attimi, per questo sarà necessaria un'osservazione molto minuziosa, attenta. E noi siamo completamente sprovvisti di ogni capacità di osservazione. Non siamo in grado di osservare nulla di nulla. Se ti dico: "Osserva un fiore", per un istante lo guarderai, poi ti metterai subito a pensare ad altro. Inizierai a dire che è rosso, blu o bianco e così la tua attenzione si sarà spostata. Osservazione significa restare senza alcuna verbalizzazione interiore: restare semplicemente alla presenza di quel fiore! Se solo riuscissi a restare con un fiore per tre minuti, in sua assoluta presenza, senza alcun movimento della mente, la realizzazione avverrebbe... "il beneficio. " Allo stesso modo, se riesci a osservare il punto di svolta del tuo respiro, senza alcun movimento della mente, entrerai in te stesso, in ciò che, dentro di te, esiste in quanto trascendente. Perché questi punti di svolta sono importanti? Lo sono perché, nel volgersi, il respiro ti abbandona, per muoversi in una direzione diversa: in quel momento tu sei qualcosa di staccato, di diverso dal respiro. Se il respiro è vita, tu sei morto. Se il respiro è il tuo corpo, tu sei un `noncorpo'; se il respiro è la tua mente, tu sei `nonmente'. Mi domando se l'hai mai osservato: se arresti il respiro, la mente si ferma immediatamente. Come mai? Perché quell'atto li separa. Solo un respiro in movimento è legato alla mente, al corpo; un respiro non in movimento ne è slegato. In quel caso sei `in folle'. In quel momento puoi diventare cosciente di chi sei, con facilità. Cos'è questo `essere'? Cosa significa `essere'? Chi c'è dentro la dimora di questo corpo? Chi è il padrone? Io sono semplicemente questa dimora, oppure esiste anche un padrone al suo interno? Io sono solo un semplice meccanismo, oppure qualcos'altro permea questo meccanismo? In quel punto di svolta, Shiva dice: "Realiz­za." Egli sta dicendo: "Sii semplicemente consapevole di quel punto di svolta, e diventerai un'anima realizzata."

Osho, Il sentiero del reale

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