lunedì 27 maggio 2019

15. LE APERTURE DELLA TESTA

 
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"Chiudendo le sette aperture della testa con le mani, uno spazio tra gli occhi diventa onnicomprensivo. "

E una delle tecniche più antiche, usata moltissimo, ed è anche una delle più semplici: chiudi tutte le aperture della testa — occhi, orecchie, naso, bocca - in questo modo la tua coscienza, che fluisce continuamente verso l'esterno, all'improvviso si arresta. Non si può più spostare verso l'esterno. Rimanendo all'interno, la tua coscienza si concentra tra i due occhi, e si focalizza sul terzo occhio. Questo spazio diventa onnicomprensivo: Shiva afferma che in questo spazio è inclusa ogni cosa. Se riesci a percepire questo spazio, avrai percepito ogni cosa. Allorché sarai riuscito a percepire, all'interno, questo spazio tra i due occhi, avrai conosciuto l'intera esistenza, la sua totalità, perché quello spazio interno è onnicomprensivo. Nulla ne è lasciato fuori. Allorché conosci questo spazio, per la prima volta la tua vita sarà autentica, intensa, per la prima volta sarà veramente viva. A quel punto non avrai più bisogno di alcuna sicurezza, non potrai più avere paura, nulla ti potrà più uccidere, nulla ti potrà essere sottratto, perché ora l'intero universo ti appartiene: tu sei l'universo! Tu sei l'esistenza intera! Non devi usare solo le mani. Puoi usare dei tamponi per chiudere le orecchie, e una mascherina per gli occhi. Il senso sta nel chiudere le aperture della testa completamente, per alcuni istanti, o per alcuni secondi. Questa tecnica è utile se fatta improvvisamente. Mentre sei sdraiato a letto, chiudi all'improvviso tutte le tue aperture, e vedi cosa ti accade. Se ti senti soffocare, persisti, a meno che non diventi assolutamente insopportabile. Ma se fosse veramente insopportabile, non riusciresti a tener chiusi quegli orifizi: la forza interna li spalancherebbe. Il momento del soffocamento, di fatto, è il momento cruciale, perché spezzerà le vecchie associazioni. Se riesci a persistere per alcuni istanti ancora, è meglio. Sarà difficile, sentirai che stai per morire, ma non aver paura, perché non puoi morire. Se persisti, all'improvviso ogni cosa si illuminerà: sentirai lo spazio interiore che continua a dilatarsi, e il Tutto ne viene compreso. A quel punto apri gli orifizi. Ma poi riprovaci, ogni volta che puoi farlo, provaci; ma non farne una pratica: è necessario uno spasmo improvviso. In quello spasmo, il flusso nei tuoi vecchi canali di coscienza si arresta e diventa possibile qualcosa di nuovo. Se ne fai una pratica, non accadrà nulla, diventerà un'abitudine meccanica. Praticalo quando ti è possibile, e pian piano diverrai consapevole di uno spazio interiore: quello spazio interiore affiora nella tua coscienza solo quando sei sull'orlo della morte. Ma non puoi morire, esiste una sicurezza implicita; infatti, quando starai per cadere nell'incoscienza, le mani molleranno la presa e il respiro tornerà a scorrere.

Osho: Il sentiero del reale

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