"Chiudendo le sette aperture della testa con le mani,
uno spazio tra gli occhi diventa onnicomprensivo. "
E una delle tecniche più antiche, usata moltissimo, ed è
anche una delle più semplici: chiudi tutte le aperture della testa — occhi,
orecchie, naso, bocca - in questo modo la tua coscienza, che fluisce
continuamente verso l'esterno, all'improvviso si arresta. Non si può più
spostare verso l'esterno. Rimanendo all'interno, la tua coscienza si concentra
tra i due occhi, e si focalizza sul terzo occhio. Questo spazio diventa onnicomprensivo:
Shiva afferma che in questo spazio è inclusa ogni cosa. Se riesci a percepire
questo spazio, avrai percepito ogni cosa. Allorché sarai riuscito a percepire,
all'interno, questo spazio tra i due occhi, avrai conosciuto l'intera
esistenza, la sua totalità, perché quello spazio interno è onnicomprensivo.
Nulla ne è lasciato fuori. Allorché conosci questo spazio, per la prima volta
la tua vita sarà autentica, intensa, per la prima volta sarà veramente viva. A
quel punto non avrai più bisogno di alcuna sicurezza, non potrai più avere
paura, nulla ti potrà più uccidere, nulla ti potrà essere sottratto, perché ora
l'intero universo ti appartiene: tu sei l'universo! Tu sei l'esistenza intera!
Non devi usare solo le mani. Puoi usare dei tamponi per chiudere le orecchie, e
una mascherina per gli occhi. Il senso sta nel chiudere le aperture della testa
completamente, per alcuni istanti, o per alcuni secondi. Questa tecnica è utile
se fatta improvvisamente. Mentre sei sdraiato a letto, chiudi all'improvviso
tutte le tue aperture, e vedi cosa ti accade. Se ti senti soffocare, persisti,
a meno che non diventi assolutamente insopportabile. Ma se fosse veramente
insopportabile, non riusciresti a tener chiusi quegli orifizi: la forza interna
li spalancherebbe. Il momento del soffocamento, di fatto, è il momento
cruciale, perché spezzerà le vecchie associazioni. Se riesci a persistere per
alcuni istanti ancora, è meglio. Sarà difficile, sentirai che stai per morire,
ma non aver paura, perché non puoi morire. Se persisti, all'improvviso ogni
cosa si illuminerà: sentirai lo spazio interiore che continua a dilatarsi, e il
Tutto ne viene compreso. A quel punto apri gli orifizi. Ma poi riprovaci, ogni
volta che puoi farlo, provaci; ma non farne una pratica: è necessario uno
spasmo improvviso. In quello spasmo, il flusso nei tuoi vecchi canali di
coscienza si arresta e diventa possibile qualcosa di nuovo. Se ne fai una
pratica, non accadrà nulla, diventerà un'abitudine meccanica. Praticalo quando
ti è possibile, e pian piano diverrai consapevole di uno spazio interiore:
quello spazio interiore affiora nella tua coscienza solo quando sei sull'orlo
della morte. Ma non puoi morire, esiste una sicurezza implicita; infatti,
quando starai per cadere nell'incoscienza, le mani molleranno la presa e il
respiro tornerà a scorrere.
Osho: Il sentiero del reale
Nessun commento :
Posta un commento