"Oppure, immagina che i cerchi dai cinque colori della
coda del pavone siano i tuoi cinque sensi, nello spazio illimitato. Ora lascia
che la loro bellezza si dissolva all'interno. Allo stesso modo, in qualsiasi
punto dello spazio, o su di un muro - finché il punto non si dissolva. Allora
il tuo desiderio per un altro si avvera."
Immagina che i tuoi cinque sensi siano cinque colori, e che
questi cinque colori riempiano l'intero spazio. A quel punto, penetra
all'interno di questi colori, e percepisci un centro, dentro di te, in cui quei
cinque colori si incontrano. Si tratta solo di un'immaginazione, ma è molto
funzionale. Qualsiasi punto all'interno del corpo andrà bene, ma pensare che si
incontrino nell'ombelico è la cosa migliore: osserva quel punto, concentrati
su di esso, finché non si dissolverà. Accadrà, perché si tratta solo di
immaginazione. Quando quel punto si dissolverà verrai sospinto a forza nel tuo
centro. Scegli cinque colori qualsiasi. Questa tecnica si addice soprattutto a
quanti hanno una profonda sensibilità per i colori: l'intero mondo si riduce
solo a cinque colori, e questi cinque colori si incontrano profondamente dentro
di te. Limitati a osservare il loro incontrarsi dentro di te: non pensare! Se
pensi, sopraggiungerà la mente. Se sei davvero ricolmo di colori, se sei
diventato un arcobaleno, la coda di un pavone, tutto il tuo spazio interiore
sarà ricolmo di colori; questo ti darà una profonda sensazione di bellezza, ma
tu non ci pensare. Non dire: "È bello!", non muoverti col pensiero.
Concentrati solo sul punto in cui tutti questi colori si incontrano, e continua
a concentrarti su di esso, finché non scompare. Dove sarai, allora? Verrai
rigettato nel tuo centro. Il mondo intero si è dissolto grazie
all'immaginazione. Ora l'immaginazione si dissolverà grazie alla
concentrazione. E a quel punto rimarrai solo tu, in quanto soggettività. Il
mondo soggettivo si è dissolto, il mondo mentale si è dissolto. Ora resti solo
tu come pura coscienza. E nella tecnica viene anche detto: "Allo stesso
modo, in qualsiasi punto dello spazio, o su di un muro. “Se non sei in grado di
immaginare dei colori, un punto qualsiasi su di un muro potrà esserti utile.
Puoi prendere una cosa qualsiasi, come oggetto di concentrazione. Se è
interiore è meglio, ma ci sono persone estroverse che non riescono a concepire
nulla che sia interiore. In questo caso, prova all'esterno. Il risultato sarà
lo stesso: segna un punto su un muro e concentrati su di esso. In questo caso,
tieni gli occhi aperti, se invece stai creando un centro interiore, allora
dovrai concentrarti con gli occhi chiusi. Se la concentrazione è all'esterno,
non battere le palpebre, poiché in quel caso la mente comincerebbe a pensare e
perderesti la concentrazione. Viceversa, se ti concentri fissamente su di un
punto, la mente si dissolve. Senza movimento essa non può vivere. Muore, si
arresta. E quando la mente si ferma, non potrai conservare nessuna relazione
con il mondo esterno: la mente è il ponte. Quando quel ponte viene tagliato,
improvvisamente ti ritrovi nel tuo centro. Questa centratura ti renderà
consapevole delle tue radici esistenziali: saprai di essere unito
all'esistenza. Conoscendo quel centro, saprai di essere a casa: questo mondo
non ti è estraneo. Tu appartieni a questo mondo. Dunque, non occorre lottare,
nella realtà non esiste alcun conflitto. Tra te e l'esistenza non c'è alcuna
relazione ostile. Riconoscendo questo, ogni angoscia scomparirà.
Osho: Il sentiero del reale
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