"Quando il respiro si volge dal basso verso l'alto e, di nuovo, quando curva dall'alto verso il basso, grazie a questi due punti di svolta, comprendi."
La tecnica è simile alla precedente, ma viene introdotta una
sottile differenza. Ora l'accento non è posto sull'intervallo, ma sul punto di
svolta. Il respiro che entra e quello che esce, formano un cerchio. Ricorda:
non si tratta di due linee parallele. Noi le pensiamo sempre come due linee
parallele. Non è così: il respiro che entra è la metà di un cerchio, quello che
esce è l'altra metà. Inoltre, non si tratta di due respiri, ma di uno solo. È
lo stesso respiro che entra e poi esce, dunque, all'interno, deve esistere un
punto di svolta: deve esistere un punto in cui il respiro entrante diventa
uscente. E Shiva dice che prendere coscienza di questi punti di svolta è
realizzare il Sé. Come mai? Se sai guidare un'automobile, sai che ha le marce.
Ogni volta che cambi marcia, devi mettere in folle, per una frazione di
secondo: questa `messa in folle' è il punto di svolta. Allo stesso modo, quando
il respiro entra, e poi compie una svolta, è in folle; altrimenti non potrebbe
svoltare! Passa per un territorio neutrale. In quel territorio non sei né corpo
né anima, né fisico né mente, perché il fisico è una marcia del tuo essere,
come pure la mente. Tu continui a passare da una marcia all'altra, ma devi per
forza avere una messa in folle, in cui non sei né corpo né mente. In
quell'essere in `folle', semplicemente esisti: sei solo esistenza, pura,
semplice, disincarnata, senza mente. L'accento è posto sul punto di svolta
perché l'uomo è una macchina, una macchina incredibilmente complessa. Tu non
sei consapevole di questo meccanismo grandioso, ma sei una macchina. Possiedi
milioni di cellule, e ogni cellula è viva. Sei come una città in cui vivono
settanta milioni di cellule: dentro di te esistono settanta milioni di
cittadini, e l'intera città funziona in silenzio, dolcemente, non conosce
soste! Le tecniche qui presentate sono collegate con diversi punti di questo
meccanismo fisico e mentale. Ma verrà sempre posto l'accento su quei punti in
cui, all'improvviso, tu non sei più parte del meccanismo in quanto tale...
Esistono momenti in cui, per funzionare, devi cambiare marcia. In quei momenti
di messa in folle puoi prendere coscienza di essere sì un meccanismo, ma non
solo quello. Tu sei qualcosa di più di una semplice macchina, ma quel qualcosa
in più dev'essere trovato. E lo si percepisce, lo si scopre in quel punto di
svolta: si tratta di attimi, per questo sarà necessaria un'osservazione molto
minuziosa, attenta. E noi siamo completamente sprovvisti di ogni capacità di
osservazione. Non siamo in grado di osservare nulla di nulla. Se ti dico:
"Osserva un fiore", per un istante lo guarderai, poi ti metterai
subito a pensare ad altro. Inizierai a dire che è rosso, blu o bianco e così la
tua attenzione si sarà spostata. Osservazione significa restare senza alcuna
verbalizzazione interiore: restare semplicemente alla presenza di quel fiore!
Se solo riuscissi a restare con un fiore per tre minuti, in sua assoluta
presenza, senza alcun movimento della mente, la realizzazione avverrebbe...
"il beneficio. " Allo stesso modo, se riesci a osservare il punto di
svolta del tuo respiro, senza alcun movimento della mente, entrerai in te
stesso, in ciò che, dentro di te, esiste in quanto trascendente. Perché questi
punti di svolta sono importanti? Lo sono perché, nel volgersi, il respiro ti
abbandona, per muoversi in una direzione diversa: in quel momento tu sei
qualcosa di staccato, di diverso dal respiro. Se il respiro è vita, tu sei
morto. Se il respiro è il tuo corpo, tu sei un `noncorpo'; se il respiro è la tua
mente, tu sei `nonmente'. Mi domando se l'hai mai osservato: se arresti il
respiro, la mente si ferma immediatamente. Come mai? Perché quell'atto li
separa. Solo un respiro in movimento è legato alla mente, al corpo; un respiro
non in movimento ne è slegato. In quel caso sei `in folle'. In quel momento
puoi diventare cosciente di chi sei, con facilità. Cos'è questo `essere'? Cosa
significa `essere'? Chi c'è dentro la dimora di questo corpo? Chi è il padrone?
Io sono semplicemente questa dimora, oppure esiste anche un padrone al suo
interno? Io sono solo un semplice meccanismo, oppure qualcos'altro permea
questo meccanismo? In quel punto di svolta, Shiva dice: "Realizza."
Egli sta dicendo: "Sii semplicemente consapevole di quel punto di svolta,
e diventerai un'anima realizzata."
Osho, Il sentiero del reale
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