sabato 23 gennaio 2021

UNITED STATES OF AMERICA: IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE

  • Il teatro delle beffe continua ad essere alimentato dai mainstream depravati
  • La situazione reale è ben diversa da quella presentata dalla falsificazione ufficiale
  • Biden presidente fantoccio della Cina non conta assolutamente niente
  • Tutto il potere nelle mani di 3 gruppi di potere: A) La Divina Provvidenza, B) Lo Strumento Attuale Trump, C) I militari e il Pentagono
  • Il giorno X sta dietro l’angolo e non alle calende greche
  • Non ho mai scommesso e non ha senso farlo, specie quando sono sicuro al cento per cento

CI VORREBBE UN ALTRO DILUVIO UNIVERSALE CONTRO LA CORRUZIONE RAMPANTE

Siamo arrivati a Venerdì 22 Gennaio 2021. Qui a Udine, ma pare anche in tutta Italia, sta piovendo a dirotto. Pioggia scrosciante al posto del gelo dei giorni precedenti. In qualche modo l’acqua abbondante purifica un po’ l’ambiente, pesantemente inquinato non soltanto in termini di particolato sottile, ma pure sul piano politico e informativo. In realtà per purificarlo del tutto servirebbe a malapena il Diluvio Universale, tante sono le menzogne che ci vengono propinate a piene mani per 24 ore al giorno.

TUTTI COME DEGLI SCEMI A BOCCA APERTA DAVANTI ALL’ENNESIMA SCENEGGIATA HOLLYWOODIANA

È tempo di Carnevale e di Scherzi Colossali, ma pare che più di qualcuno non lo abbia ancora capito, o non se ne sia minimamente accorto. I primi a cadere nella trappola l’intero mainstream ufficiale americano, quello che poi normalmente dà il via a tutta la baraonda propagandistica mondiale tramite le agenzie americane ANSA, UPI o United Press Int’l, AP o Associated Press, ABC News, e attraverso i Social tipo YouTube-Facebook-Twitter-Google, nonché dalla inglese Reuter e dalle italiane ADN-KRONOS e AGI o Agenzia Giornalistica Italia, diretta per la cronaca da Riccardo Luna. Ci riferiamo ovviamente alla fatidica giornata dell’Inauguration Day del 20 Gennaio 2021 di due giorni fa, con tutto il mondo a sbirciare su quanto accadeva negli Stati Uniti d’America.

RIVEDIAMO CON DEI VELOCI FLASH LA GIORNATA DELL’INAUGURAZIONE

A questo punto non ci resta che descrivere in sommario la giornata nel modo che questi mezzi di stampa la hanno presentata e raccontata. Lo facciamo riportando qui di seguito qualcuno dei tanti articoletti apparsi, carichi di ricami interessanti e spesso comici.

INGRESSO DI BIDEN ALLA CASA BIANCA E PRECIPITOSA FIRMA DI 17 PROVVEDIMENTI

Joe Biden e la moglie Jill, con tanto di mascherina nera, entrano per la prima volta alla Casa Bianca, varcando la porta della residenza presidenziale. Joe Biden giura da presidente: “La democrazia ha vinto, uniamo l’America”. Biden firma i suoi primi decreti nello Studio Ovale. Si tratta di 17 provvedimenti firmati immediatamente dopo il suo inserimento, provvedimenti che ribaltano quelli del suo predecessore su clima, immigrazione, Covid-19, economia, ecc.

SUONI E LUCI DELLA RIBALTA PER IL 46° PRESIDENTE DEGLI USA, FAKE, ABUSIVO E TOTALMENTE INDEGNO DELLA CARICA

Quasi 200 mila bandiere americane sono state allineate sul National Mall in rappresentanza degli altrettanti americani che non potranno venire al giuramento di Joe Biden e Kamala Harris per le restrizioni imposte a causa della pandemia Covid. L’installazione, denominata ‘Field of flags’ (Campo di bandiere), comprende 56 colonne di luce che rappresentano gli Stati e i territori usa e che si sono illuminate ieri sera per 46 secondi, in onore di Biden come 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Uno spettacolo davvero suggestivo ed emozionante come dimostrano le immagini. Alle 17.30 a Washington (le 23.30 in Italia), Biden e Harris rendono omaggio alle quasi 400 vittime americane della pandemia con una fiaccolata intorno allo specchio d’acqua del Lincoln Memorial.

LIBERTÀ E GIUSTIZIA PER TUTTI MENTRE MARTIN LUTHER KING SI RIVOLTA NELLA SUA TOMBA

Jennifer Lopez ha cantato This land is your land durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden e Kamala Harris. Vestita di bianco Lopez ha gridato in spagnolo: “Libertà e giustizia per tutti”. Da rilevare infine che la Harris ha avuto la sfrontatezza e il pessimo gusto di tirare in ballo la figura di Martin Luther King e la sua frase “I Have a Dream”, che se fosse in vita mai si sognerebbe di star dalla sua parte, e volterebbe le spalle sia a Biden che alla Harris.

LA COPPIA PRESIDENZIALE ACCOLTA IN CASA BIANCA NON DA TRUMP MA DAL SUO MAGGIORDOMO TIMOTHY HARLETH

La scortesia di Trump, grande assente. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti d’America, il presidente uscente è andato via senza dare il “benvenuto” al suo successore. Si chiude così il capitolo dell’ultima scortesia di Donald Trump nei confronti di Joe Biden che oltre a non riconoscere la sconfitta, non si è fatto trovare come invece fecero gli Obama nel giorno dell’insediamento dei Trump. Nonostante le divergenze e una campagna elettorale accesa, gli Obama e i Trump si scambiarono dei doni, cercando di fare buon viso a cattivo gioco come da protocollo.

SI SBOTTONA ANTHONY FAUCI: “FINALMENTE UN PRESIDENTE CHE ASCOLTA LA SCIENZA VIROLOGICA”Rachel Levine

Joe Biden ha nominato assistant secretary della Sanità Rachel Levine, che sarà quindi la prima persona transgender ad essere assegnata a un incarico federale dal Senato. Il pediatra è stato nominato nel 2017 dal governatore Tom Wolf responsabile della Sanità della Pennsylvania dove in questi mesi è stato il volto della risposta dello Stato alla pandemia di Covid. “Dr. Rachel Levine porterà la stabile leadership e l’ampia conoscenza di cui abbiamo bisogno per affrontare la pandemia.

Anche Anthony Fauci, il direttore National Institute of Allergy and Infectious Diseases, continuerà a lavorare in stretto coordinamento con l’amministrazione Biden. Il commento di Fauci alla nomina di Biden? Finalmente un presidente che è disposto ad ascoltare la scienza! Possiamo solo immaginare cosa diranno qui da noi in Italia, primo paese al mondo in fatto di virologi e di vaccinologi ! Se ne stanno tuttora tranquilli ed è strano. Probabilmente non hanno ancora smaltito lo spumante assunto ai loro festeggiamenti.

FIDANZAMENTO DI TIFFANY TRUMP PROPRIO DURANTE “LE ORE PIÙ CUPE DEL PADRE”

Tiffany Trump si è fidanzata: l’annuncio e la foto col principe azzurro nel giorno più nero del papà. Mentre Donald Trump lascia il mandato alla Casa Bianca, sua figlia Tiffany annuncia giuliva il fidanzamento. Mentre il mondo crolla sotto i piedi di Donald Trump, nel giorno di insediamento alla Casa Bianca di Joe Biden (L’ex presidente è il grande assente), la figlia minore Tiffany Trump si è fidanzata. Il fortunato è Michael Boulos, un uomo d’affari di 23 anni, che era già comparso in qualche foto famiglia.
Adesso è il suo momento e, nonostante le ore più cupe del papà, che ha fatto di tutto per ostacolare la vittoria di Joe Biden, giuliva scrive ai suoi fan: “È stato un onore festeggiare il mio fidanzamento con il fantastico Michael!”.

LA GIOIA FASULLA DI UNA RAGAZZINA ISTERICA E TELEGUIDATA COME LA GRETA THUNBERG

La “vendetta” di Greta: “Trump vecchio signore felice che guarda a un futuro brillante” La giovane attivista svedese saluta su Twitter il presidente uscente Donald Trump. ”Sembra un vecchio signore molto felice che guarda verso il suo brillante e meraviglioso futuro. Fa piacere vederlo cosi’!”. Lo ha scritto Greta Thunberg, la leader del movimento dei giovani per il clima.

UNA MAGNIFICA NARRATIVA ACCOMPAGNATA DA UN CORO STONATO DI PRESIDENTI CHE INCLUDONO BORIS JOHNSON, MACRON, ANGELA MERKEL E LA URSULA VON DER LEYEN

Tutto quanto sopra presentato in forma assoluta e definitiva, adatta a far credere al mondo intero che questo è lo scenario vero e autentico al quale ogni abitante del pianeta è tenuto a prepararsi e ad uniformarsi, senza illudersi che esistano altre scappatoie. La solita tecnica di anteporre la propria versione e la propria narrativa ai fatti e renderla così fatto acquisito. Come dire, ve l’abbiamo messa in quel posto, fregando e truccando le elezioni, ed ora toglietevi dai piedi al pari di Trump che è arrivato il nostro momento !

TRUMP HA MANDATO IN TILT AMICI E NEMICI, IMBROGLIANDO SUI TEMPI E MODI REALI DELLA MICCIA DEFLAGRANTE CHE TIENE IN SERBO

Il bello è che alla stessa trappola ci sono caduti paradossalmente pure i migliori di casa nostra, e mi riferisco al Greg e a Morris San. Confesso che pure io, nonostante il mio articolo del 20 Gennaio “Piraterie, frodi e inferenze satellitari” solo apparentemente superato dai fatti, ho provato un momento di sospetto e di stizza nei riguardi di Trump, e quindi comprendo benissimo le tante reazioni simili alla finta defezione del vero e unico Presidente degli USA che rimane Trump, con buona pace di tutti quelli che stanno brindando al successo dei Soros, dei Clinton, degli Obama e dei Bill and Melinda Gates. Momento di stizza perché tutti legati dogmaticamente alla data del 20 gennaio, pensata come l’ultima occasione per Trump.

Copertina del magazine socialista Jacobin

UNA GIORNATA DI INSEDIAMENTO PRIVA DI QUALSIASI EMOZIONE ED IRREGOLARITÀ

Ma dove sta la lotta? Dove stanno gli arresti? Dove stanno i morti e i feriti che nessuno in realtà vorrebbe ma che sono inevitabili in un autentico conflitto e in una vera resa dei conti da tempo annunciata? Dove stanno le bombe e le conflagrazioni? Tutto tranquillo e burocratico. Una uscita di scena penosa e imbarazzante.

DOV’È MAI FINITA LA BALDANZA E IL CORAGGIO DI DONALD TRUMP ?

In un paese poi che è stato capace nel bene e soprattutto nel male di auto-provocarsi ferite sconvolgenti come quella delle Torri Gemelle. Ma cosa aspetta Trump a presentare tutte le montagne di prove che ha a disposizione per incriminare Biden, se realmente ci tiene? Ma cosa sta facendo dei famosi documenti desegretati, e cosa ne è dei coinvolgimenti della Leonardo spa? Non sarà che pure Trump sta facendo alla fine il doppio gioco, e che anche lui è della stessa stirpe di Soros e che, pur avendo resistito e pur essendo di una pasta decisamente migliore, non pare disposto ad andare fino in fondo con la lotta al Deep State? Non sarà che, dopo aver esaltato i suoi 80 milioni di votanti li ha traditi tutti rintanandosi alla svelta nella sua residenza in Florida?

LA PARTITA DECISIVA SI GIOCA NEI TEMPI E NEI MODI CHE SERVONO A CHI MUOVE LE PEDINE DELLA DAMA

Continuavo a scuotere la testa. D’accordo che andiamo spesso a farci influenzare dai nostri desideri, ma non poteva finire così. Un paese come l’America, per quanto macchinoso e corrotto nelle sue corti e istituzioni, per quanto generatore di pessimi individui come i Fauci, i Gates e gli Obama, per quanto allo sbando sul piano morale, non può affidare le sue sorti in questo momento delicatissimo a gente palesemente indegna ed incapace. D’accordo che dopotutto c’era già stata una sequenza di presidenti osceni e indecenti come i Bush, i Clinton e gli Obama, ma quei tempi erano del tutto diversi e non comunque decisivi ed epocali come quelli odierni.

LE STRATEGIE FINALI NON VENGONO RIVELATE AL PUBBLICO, E NON CORRISPONDONO MAI ALLE ASPETTATIVE O ALLE PREVISIONI DEL PUBBLICO

Nel suo ultimo podcast, Mike Adams, da fine e solerte conoscitore della sua America, e probabilmente depositario di segreti che non è autorizzato ancora a rivelare al grosso pubblico, ha ammonito tutti a non farsi traviare dalle immagini di Trump sul Jumbo per la Florida, come si trattasse di un trasferimento stabile. La tratta Washington-Miami e ritorno l’ha fatta in continuazione e continuerà a compierla nei giorni a venire, con totale scorno di chi pensa di averlo liquidato per le feste.

Trump non ha ceduto il potere a nessuno. Per la gente che conta, sia in America che fuori di essa, egli detiene tuttora la presidenza a pieno titolo, al cento per cento. Anzi, per essere più chiari, il potere, cioè il coltello per il manico, non ce l’ha certamente il pietoso e inguardabile Biden, a cui per la prima volta nella storia è stato pure negato un volo su aereo statale per arrivare alla inaugurazione a DC. Il potere non ce l’ha certamente Biden che è il presidente-fantoccio del CCP.

IL POTERE STA NELLE MANI DI 3 FORZE SPECIALI: QUELLA DEL DIVINO CREATORE, QUELLA DEL SUO STRUMENTO UMANO CHIAMATO TRUMP, E QUELLA DEL SUO STRUMENTO MILITARE CHIAMATO PENTAGONO

Il potere autentico sta saldamente nelle mani di 3 forze precise e circostanziate:

1) Il Divino che tutto manovra e tutto comanda, incluse le sorti dell’America e del Mondo Intero,

2) Il presidente Trump stesso che, piaccia o non piaccia, possiede tuttora integre tutte le sue carte esplosive per mandar all’aria l’intera macchinazione a suo danno in modalità sorprendenti e clamorose,

3) Il Pentagono e i militari che, guidati da personaggi di massima integrità, prestigio e senso patriottico come ad esempio il generale Michael Thomas Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal 20 gennaio al 13 febbraio 2019, tuttora collante tra Trump e il Pentagono, attorniato e coadiuvato da un formidabile team di strateghi militari.

DONALD TRUMP È LEGATO MANI E PIEDI, CORPO E ANIMA AL SUO PROGETTO EPOCALE

I generali e le loro truppe sono informati e sanno come stanno le cose. Al passaggio di Biden verso la Casa Bianca e alla sua successiva ripartenza, gli hanno regolarmente voltato le spalle negandogli il saluto militare.

Eric, figlio di Trump, ha fotografato ieri la situazione con una frase marmorea: “The best is yet to come” (il meglio deve ancora venire). Le strategie di Trump sono molto più intelligenti e lungimiranti di quanto si possa pensare. Potrebbe, come spesso ho ammesso nelle mie tesine, non essere uno stinco di santo neppure lui. Potrebbe anche far parte dei gruppi di potere di matrice ebraica al pari dei Soros e degli Zuckerberg, ma dopo una lotta ultra-decennale contro questi blasfemi personaggi del Deep State, ci ha preso gusto e ha coinvolto tutto se stesso, la sua famiglia e i suoi stessi capitali. Trump, in questo percorso netto e coerente, si è costruito una eccellente e pulita dignità, ammesso che non ce l’avesse già prima. Non ha avuto bisogno di finanziamenti occulti, essendosi pure auto-finanziato. Ha messo in gioco l’intera famiglia. Sarebbe illogico, irrazionale ed auto-lesionistico sottrarsi al suo magnifico ed esaltante compito storico.

IL GIORNO X NON VA ALLE CALENDE GRECHE MA È DIETRO L’ANGOLO

Quanto poi alle date fisse e fatidiche, sia lui che il gruppo selezionato di legislatori e di geniali collaboratori che lo attorniano, non ci fanno assolutamente caso. Le date prescelte per intervenire in modo massiccio e decisivo le stabiliscono loro in ogni dettaglio e non sono mai quelle che gli avversari pensano o sospettano. Il giorno X per l’America richiede ancora qualche tempo, anche per rendere la situazione meno convulsa e per gestire meglio la distribuzione razionale delle truppe sul territorio. Potrebbe servire ancora qualche tempo, ma potrebbe anche trattarsi di ore e di minuti. Non ce lo vengono di sicuro a spifferare, trattandosi di segreto militare. L’invito di Adams a tutte le parti in causa, e in particolare a tre quarti del popolo americano, a quel popolo autentico che studia e lavora, quello che ha a cuore le libertà, le tradizioni e le sorti del paese, quello che difende strenuamente la dignità e l’autonomia del paese di fronte alle gravi e pesanti infiltrazioni della Cina Comunista. Nessuna preclusione invece nei riguardi delle popolazioni della Cina, laboriose e meritevoli di essere protette dalle soperchierie e dalle sofferenze causate loro dal CCP.

SE NON IMPARIAMO A GUARDARE LE COSE COME STANNO E NON COME CE LE RACCONTANO, CONTINUEREMO A CAPIRCI NIENTE

L’America che ci viene raccontata dai media ufficiali Americani, da quelli Europei e da quelli Italiani, è un paese non rispondente affatto alle sue caratteristiche originali di Federazione di Stati accomunati da interessi comuni e condivisi, accomunati da una Costituzione Avanzata, dove il 1° Emendamento garantisce libertà di religione, libertà di parola e di stampa, il diritto di riunirsi pacificamente e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti, dove il 2° garantisce il diritto di possedere armi di difesa, dove il 3° garantisce il diritto di non avere la proprietà invasa da truppe militari, dove il 4° garantisce la sicurezza personale, della casa, di carte e beni da perquisizioni sequestri, dove il 5° garantisce di non rispondere a reato con pena capitale se non mediante accusa fatta da un Grand Jury, e dove gli articoli successivi sono tutti mirati alla difesa dei cittadino contro le ingiustizie e gli abusi di potere dello stato. Qualcosa pertanto che non si sposa assolutamente con le regole dittatoriali di regimi come quello cinese, tanto per far un esempio.

LE ATTUALI FRODI ELETTORALI RIMANGONO UN FATTO DI INAUDITA GRAVITÀ STORICA

Le istanze portate avanti oggi dalla popolazione americana e dal movimento facente capo a Trump, sono pertanto incentrate sulle esigenze profonde e storiche di questo paese, e non derivano da fantasie o da ideologie strane. Il tentativo di demonizzare Trump e di presentarlo come un elemento di disturbo, come un istigatore alla violenza e al disordine, è quanto di più assurdo, ingiusto e pretenzioso. I disordini e il caos che stanno mettendo in ginocchio l’America sono il prodotto di decenni di malavita e corruzione istituzionale da parte dei governi precedenti. Le frodi elettorali commesse in questi ultimi mesi dai Democratici nelle elezioni in corso, cioè elezioni non ancora terminate fin quando l’intera verità sulle schede valide e quelle falsate non viene totalmente a galla, è un fatto di inaudita gravità che pesa sulla coscienza e sulla reputazione interna e internazionale della nazione.

LA STRANA E IMPROBABILE COMMISTIONE TRA CAPITALISMO AMERICANO E NAZI-SOCIALCAPITALISMO CINESE

Come potrebbe mai un paese leader mondiale presentarsi al mondo, al consesso civile delle Nazioni con questo marchio di indegnità stampato addosso per sempre. Allora sì che meriterebbe di essere invaso non soltanto dalla Cina, ma anche dall’Iran, anche dagli immigrati affamati del Centro America e da chiunque volesse avviare una Nuova Conquista del West, come fecero i pionieri europei contro gli Indiani d’America. Biden non è affatto Presidente degli Stati Uniti d’America, allo stesso modo che il Covid non è affatto il protagonista nemico causatore di morti e contagi. Biden è lo zimbello dei nuovi avventurieri d’America vogliosi di partecipare al banchetto orientale, vogliosi di spartirsi il bottino che il CCP, tramite i suoi tycoon, o nuovi super-miliardari, sta costruendo alle spese dei suoi 1,3 miliardi di schiavi, metà dei quali leggermente arricchiti ma sempre privi di reale emancipazione, ignari inoltre del pericolo di ritrovarsi prima o poi con l’Armata Rossa pronta a saltargli addosso senza troppi riguardi.

Valdo Vaccaro

https://www.valdovaccaro.com/united-states-of-america-il-meglio-deve-ancora-venire/ 

 

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